Io devo dire che questo numero, a parte Paperbridge, non mi ha lasciato molto.
In merito a Ducktopia, personalmente, non riesco a sentirmi attratto o particolarmente affascinato dalle tematiche fantasy e, per quanto riconosca che il viaggio o meglio la missione, che i nostri devono affrontare abbia destato un minimo il mio interesse, a fine lettura, sinceramente, mi è rimasto poco.
Stessa cosa per quanto riguarda il secondo episodio della storia a puntate firmata da Sergio Badino e Silvia Ziche.
Se è vero che l'episodio precedente mi aveva colpito in positivo per la freschezza che vi avevo trovato, qui ho percepito una narrazione farraginosa, poco interessante e, consentitemi, ripetitiva.
Non c'è stata una battuta o una situazione che mi abbia fatto quantomeno sorridere e mi è sembrato che la narrazione si sia un po' incartata su sé stessa, senza regalarmi quel brio che avevo invece piacevolmente ritrovato nel primo episodio di questa serie.
Quanto al resto, anche per le altre due storie presenti nel numero non posso dirmi soddisfatto.
La breve con Rock Sassi mi ha lasciato veramente freddo, visto e considerato che con un solo, potente, raffreddore, l'ispettore riesce a sbaragliare quasi tutta la clientela di un bar malfamato, in cerca di indizi sul contrabbando di alcuni tappi di sughero...
Quella con Paperoga aveva invece secondo me un potenziale interessante, anche perché l'interazione tra il protagonista e l'altro personaggio di spicco della storia mi aveva inizialmente intrigato, ma il tutto è stato portato avanti in maniera, per me, blanda e priva di mordente.
E poi, a me, personalmente, non piace quando Paperoga viene rappresentato come l'archetipo del guastafeste ad ogni costo, di quello che rovina sempre tutto anche quando sembra che abbia fatto qualcosa di buono e debba poi ritrovarsi, alla fine, allontanato da tutti...
Una nota di merito invece voglio farla alle one-pages di apertura e di chiusura del numero (vale a dire il Che aria tira a... di Silvia Ziche e il TopoGulp di Alessio Coppola) e che mi hanno regalato entrambe dei piacevoli sorrisi e che, seppur nella loro semplicità, mi hanno restituito una bella sensazione di leggerezza e spensieratezza.