Ho finito di leggere questo albo già da qualche giorno e devo dire che si è rivelato una lettura molto gradevole e per me assolutamente soddisfacente.
Innanzitutto, ho trovato molto simpatica la storia di apertura sulla "disfida degli scoop" che impazza a Paperopoli e soprattutto nelle sedi giornalistiche che fanno capo, da un lato a Paperone e, dall'altro, a Rockerduck.
La vicenda si è rivelata davvero molto piacevole da leggere ed allegra e mi hanno fatto sorridere le caricature di alcuni volti noti del giornalismo e della televisione italiana (Papermentina, Vesponi e soprattutto Costanzoni
).
Grazie a questo albetto ho poi avuto la possibilità di recuperare l'unica storia del ciclo del
Papersera News Presenta curato da Mastantuono che finora mi mancava e si trattava proprio della prima avventura di questa serie.
Ho apprezzato molto il modo con cui Mastantuono ha gestito le vicende che si vanno ad incastrare tra di loro in seguito alla vera e propria mania dei paperopolesi per la pagina degli oroscopi curata in prima persona da Paperino e Paperoga, coloro che rappresentano, insieme allo Zione, l'anima ed il cuore pulsante di questa bella serie a sfondo giornalistico.
Ma le mie storie preferite dell'albo sono sicuramente le altre due lunghe che lo compongono, cioè quella con protagonista Topolino e la sfiziosa avventura di Paperino Paperotto.
Per quanto riguarda la prima, è stata una lettura per me inedita e dalla quale mi aspettavo, sinceramente, molto brio, vivacità e situazioni intriganti.
Ebbene, posso dire di essere stato pienamente accontentato visto che le mie aspettative sono state assolutamente confermate, tanto la storia è riuscita a farmi calare dentro alle sue atmosfere, ai suoi personaggi e a restituirmi da un lato dei bei sorrisi di leggerezza e dall'altro un interesse sempre più vivo e palpabile per i suoi risvolti narrativi.
Lo stesso carattere fresco, brioso e vivace l'ho respirato appieno anche nell'ultima storia lunga dell'albetto, vale a dire
Paperino Paperotto e i segreti di Quack Town.
Ricordavo bene quanto la storia mi fosse piaciuta al mio primo approccio con essa sul Topolino originale ma ci tengo a rimarcare che, anche a distanza di anni, la storia non ha perso per nulla tutta quella simpatia e quel genuino umorismo che mi aveva trasmesso allora.
Il ritmo della storia non risente mai di momenti di stanca o poco intriganti ed anzi viene trascinata dal carattere esuberante e sempre foriero di idee e nuovi progetti che illuminano la mente del piccolo Paperino, personaggio che viene gestito in maniera secondo me brillante da Bruno Enna e questa storia conferma tutta l'abilità dello sceneggiatore sardo nel sapere muovere e caratterizzare al meglio il vulcanico paperotto.