Apro la discussione sul nuovo Topolino Fuoriserie: PK OBSIDIAN.
Appena ricevuto oggi a mezzogiorno e letteralmente divorato, volevo condividere le mie impressioni a caldo, senza spoiler.
Innanzitutto ci troviamo (finalmente) di fronte a una storia a livello di PKNA, o per lo meno sopra il livello di alcuni episodi di PKNE prima parte, parlo delle storie pubblicate su Topolino e riproposte in Deluxe. Di certo si tratta del migliore PK fuoriserie prodotto.
Partiamo dalla scrittura: Gagnor fa un lavoro notevole. dopo le critiche ai primi due numeri e un segnale di ripresa in Ur Evron, in barba ai suoi detrattori scrive una storia profonda, bella, avvincente, dove sprazzi di oscurità si miscelano con gli elementi fondanti della narrazione pk-appica. Il risultato è notevole, una storia che prende, convince e lascia il lettore con la sensazione di aver letto qualcosa di grande. Un inchino all’autore è dovuto. Corretto condividere le critiche quando costruttive, ma anche le lodi quando il lavoro è fatto bene. Ed è questo il caso.
I disegni di Pastrovicchio, manco a dirlo, sono bellissimi. Presa confidenza con il formato Fuoriserie, dopo il rodaggio su PK IGDE il Pastro è ispiratissimo e sfrutta al meglio il formato grande del cartonato alla francese.
Il tutto è impreziosito dal lavoro sbalorditivo di Stracchi, il colorista della storia, che si conferma degno, se non degnissimo, erede di Max Monteduro auspicando che in futuro le avventure del vecchio mantello tarlato possano sempre passare dalle sue mani virtuali. Avere questo tipo di colorazione su PK è una benedizione; un prezioso artista da tenere sulla serie.
Visto che ho citato il grande Max, da segnalare i suoi colori in copertina, con disegno di Pastrovicchio, che regalano la più bella copertina, forse dopo solo quella di Ur Evron, dal 2014 a questa parte!
Insomma un numero che convince totalmente, con un applauso dovuto a Gagnor per la trama e che a questo punto aspettiamo in trepidante attesa per il gran finale in I Giorni di pk scritto nientepopodimeno a quattro mani con Alessandro Sisti.