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Vorrei lamentarmi che su Topolino mettono troppe avventure a puntate. A volte moltissime puntate sullo stesso numero. Secondo me, come facevano una volta (io leggo Topolino da almeno 50 anni...) una sola avventura a puntate e non molte come è successo qualche settimana fa.  Per noi lettori ultrassessantenni, è complicato a volte ricordarsi le puntate precedenti. Grazie

Vorrei lamentarmi che su Topolino mettono troppe avventure a puntate. A volte moltissime puntate sullo stesso numero. Secondo me, come facevano una volta (io leggo Topolino da almeno 50 anni...) una sola avventura a puntate e non molte come è successo qualche settimana fa.  Per noi lettori ultrassessantenni, è complicato a volte ricordarsi le puntate precedenti. Grazie

Non sono ultrasessantenne, bensi appena ultracinquantenne... 
Ho ripreso da poco col mondo Disney, dopo quasi 40 anni di assenza, e do per scontato che le storie a puntate in ogni albo siano una precisa scelta editoriale volta a 'obbligare' il lettore ad acquistare il settimanale per vedere come finisce la storia. O magari  sono io cinico e ci sono ragioni più nobili, che nel caso mi sfuggono [e visto che sono cinico anche se provano a vendermi altre spiegazioni non le comprerei].
Comunque per evitare di incontrare lo stesso tuo problema faccio così: comincio a leggere una storia a puntate solo quando è completata. Oltretutto ad attendere di avere tutte le puntate insieme poi la lettura me la godo di più. Tecnica che per quanto mi riguarda ho applicato fin da quando mio padre decenni fa portava a casa gli albi di Tex e Zagor della Bonelli, con storie che quasi mai cominciavano e si concludevano nello stesso albo.
 

Ciao Giampa58, benvenuto sul forum 
Anche per me le storie a puntate non dovrebbero essere troppe,tendo a dimenticare anche io, soprattutto quando sono troppe parti spezzate per albo.
Il fatto che ci siano storie lunghe è anche buona cosa, rende più intrigante l'avventura e si riesce ad approfondire meglio.. però quando son troppe son troppe.
Negli ultimi numeri noto che stanno pubblicando primo e secondo tempo nello stesso Topolino,speriamo si siano resi conto che troppi tempi spezzati siano poco fruibili da molte persone.
Quello che noto è che scarseggiano ultimamente le storie più "interessanti" della durata standard diciamo, storie alla Panaro per cercare di spiegarmi meglio  [
E per concludere, complimenti, 50 anni con Topolino è un bellissimo traguardo

Un tempo (quando ero bambino, nei primi '70, avendo la stessa età di Giampa) le storie a puntate mi emozionavano perché, quando c'erano (non tutte le settimane), erano in genere molto belle, avventurose e intriganti e l'attesa tra una puntata e l'altra era davvero 'elettrica'. Adesso, al di là dell'età che è ovviamente diversa, la proliferazione di storie settimanali fa si che quella speciale 'attesa' sia stata banalizzata (dipende anche dalla qualità della storia 'spezzetata', naturalmente) e che i vari soggetti quasi si intersechino gli uni con gli altri in un intreccio di segmenti narrativi.

E' vero che anche nei primi anni '50 le lunghe storie di Barks e Gottfredson erano divise nel Topo in episodi ancor più infiniti degli attuali (in libretti oltretutto mensili e quindicinali) ma già dalla metà di quel decennio mi pare che quella politica editoriale fosse stata superata, quantomeno nel numero più ristretto di puntate (rese più lunghe) se non nella maggior presenza di storie con un inizio e una fine nello stesso albo.

L'ideale sarebbe ristabilire quell'equilibrio che c'era fino a poco tempo fa tra storie a puntate e storie intere perché se è vero che il troppo stroppia, è comunque innegabile il fascino delle belle storie a puntate. Certo, se il numero di copie vendute è aumentato nel corso della direzione Bertani, dubito che il direttore cambierà questa sua politica editoriale 'frazionata'. Potrebbe farlo se il venduto fosse rimasto quello di tre anni fa se non addirittura diminuito (speriamo di no) , visto il trend negativo dell'ultimo ventennio.

Rispetto al tema delle storie a puntate, io sono favorevole alla loro presenza sul Topolino.
Penso infatti che per uno sceneggiatore ci sia più libertà creativa nel sapere che la propria storia potrà essere sviluppata in due o tre tempi rispetto alla necessità di comprimerla forzatamente qualora avesse a disposizione un tempo soltanto.
Mi fa piacere anche che ci sia un certo ricambio tra le stesse storie a puntate (per esempio, finisce Paperin Pigafetta e comincia Il Bianco e il Nero) poiché vedo che c'è la volontà di mantenere viva l'attenzione del lettore sui prossimi numeri del Topo.
È anche normale e spontaneo pensarla come una mossa editoriale atta ad invogliare l'acquirente a seguire il libretto con più costanza e con me questa "strategia" ha premiato perché compro ininterrottamente Topolino tutte le settimane da più di due anni a questa parte.
Certo, ritrovarsi con tre storie (a volte anche quattro come nel numero 3342) a puntate sullo stesso numero può indurre a vedere quel libretto come troppo frammentario e lasciato un po' in "sospeso" e su questo sono d'accordo però una/due avventure a puntate sullo stesso Topolino, onestamente, le tollero volentieri.