Confermo da parte mia l'interesse di cui parla Alex Bertani nel suo editoriale in merito alla serie di Area 15.
Esclusa la storia a puntate di Claudio Sciarrone come autore completo (che negli ultimi due episodi mi aveva annoiato e poco coinvolto), per il resto ho apprezzato e tanto tutte le altre storie del ciclo, dalla prima serie di Roberto Gagnor (con Sciarrone ai disegni) alle tre storie di Nucci ed Ermetti (una più bella dell'altra, specie Il mistero di Alistair Black e Vent'anni dopo), così come mi sono piaciute e molto le storie autoconclusive scritte da Gagnor, quella sul "Kolossal di Giggs" e l'avventura natalizia basata sui ricordi dei suoi giovani protagonisti.
Profili social non ne ho, e non ne ho mai avuti, per cui raccolgo l'invito del direttore a parlare del mio (personale) trasporto per la serie in questo spazio dedicato al Fumetto Disney che è il Forum del Papersera.
Ebbene sì questo ciclo è uno dei miei preferiti tra quelli varati sotto la gestione Bertani, per una serie di motivi.
In primis perché mi rispecchio a volte nei dubbi che affliggono i suoi protagonisti paperotti (il tema del futuro trattato in "Vent'anni dopo" per dire, che poi fa il paio con il tema della nostalgia vissuto dai "grandi").
Mi piace l'approccio fresco e vivace con cui Gagnor e Nucci hanno mosso i ragazzi dell'Area 15, dai nipotini, con un occhio di riguardo soprattutto a Qua, ai nuovi Ray, Giggs e Vanessa.
Mi sento coinvolto nelle storie di questa serie, mi piace il focus su aspetti tipicamente adolescenziali come la formazione e la coltivazione di una propria passione che può diventare poi motivo di socialità con gli altri, con chi condivide quella stessa spinta passionale oppure il pensare a come si sarà tra vent'anni, se cambierà proprio tutto anche nel rapporto con gli amici "storici" o se ci sarà ancora modo di ribadire quell'idea di amicizia stretta in gioventù.
Sicuramente, queste sensazioni dipendono molto dall'abilità di chi scrive come accennava anche il direttore ma c'è anche un interesse mio, di base, nel vedere e nel leggere l'evoluzione di questi personaggi, delle loro vicende, dei loro rapporti interpersonali e di come si ingegnano per rendere il club dell'Area 15 un luogo sempre più inclusivo e rivolto a tutti coloro che, giovani o meno giovani che siano, vogliono vivere le proprie passioni in condivisione con gli altri.
Ecco, queste sono le prime ragioni che, di getto, mi sento di esprimere nel mio gradimento delle storie appartenenti a questo ciclo.
E alla luce di tutto questo sono molto curioso di leggere le prossime due storie della serie, non solo quella della rodata coppia di Nucci ed Ermetti ma anche la vicenda autoconclusiva che vede l'esordio per questo ciclo di Gaja Arrighini ai testi e di Marco Mazzarello ai disegni.