Nessun tono supponente, anzi, mi dispiace se sia parso questo di me. Io non dico che non abbiate capito Topolino le Origini (si tratta di una storia su topolino, figuratevi se voglio fare retorica, cosa c’è da capire ahah), dico che molti non hanno compreso il mio punto di vista dato che io dicevo una cosa e loro rispondevano un’altra. Inoltre questa è una discussione sul perchè sia piaciuta o meno la serie, difendo la storia e l’autore (il disegnatore manco a me è piaciuto tanto) da critiche troppo severe che secondo me sono ingiuste, ma è un “secondo me”, non voglio fare l’avvocato di nessuno. Mi sono “applicato” perchè ero l’unica voce fuori coro, e volevo aprire una parentesi più ampia su una serie che mi era piaciuta e speravo di far cogliere aspetti che io ho notato ponendomi da un’altra prospettiva. Tutto qui, nulla di accademico, ci mancherebbe altro. Se dite che avete trovato le storie noiose, amen, ci sta, sono gusti, a voi piacciono storie più dinamiche in cui deve succedere un colpo di scena memorabile, e va benissimo. Se fosse stato così dall’inizio, non avrei parlato oltre. Ciò che mi dava fastidio, era l’atteggiamento di disgusto basato su continui paragoni con altre storie che io reputavo inconcepibile, proprio perchè avevo visto altre qualità oltre la continuity, la genealogia, e la storia in sè di Topolino che poco ci azzecca. Nulla di più, nulla di meno. È una serie lenta (e neanche tanto) che racconta un’altra sfumatura di topolino, un lato nascosto, quello dell’omino contro la vita caotica da adulti e le difficoltà che incontra (vedi storia con Pippo e Paperino, oppure l’appuntamento con Minni, ma anche quando deve fare il suo primo report). E ce n’era bisogno, perchè fa notare come il passaggio da adolescente a giovane adulto possa cambiare le persone, nel bene e nel male, e che è giusto concedersi errori, fallimenti, cadute, perdite, in un mondo che va a 3000 all’ora come il nostro. Ci sono episodi inutili, ma altri invece da cui ho evinto tutte queste qualità sono ben scritti, e, nel complesso, mi dispiaceva che fosse bollata come una serie “dimenticabile, inutile e irrispettosa” perchè c’è dell’altro (a mio parere) e mi sembrava giusto, così come sottolineare alcune criticità, evidenziare anche qualche aspetto positivo. Che poi non vi interessi la sua storia, la narrazione che trovata lenta, non trovate un significato e quindi non vi piace, ci può stare, ripeto, nulla da dire in proposito. Avevo letto recensioni unicamente su confronti inutili, e solo in ultimo si inneggiava la pessima qualità dalla saga che faceva da corollario alla critica, invece di essere elemento centrale. Per questo volevo far soffermare l’attenzione sul contenuto e il significato, magari da intravedere qualcos’altro che prima era eventualmente sfuggito (come a me è successo in altre saghe, non c’è nulla di male).
A me è importato poco di sapere come ha conosciuto tutti quanti, non volevo un “facebook” a fumetto, sti cavoli anche di Zapotec , Merlin ecc. Io mi sono concentrato su Topolino, le sue caratteristiche, le sue difficoltà, la sua fragilità, le sue insicurezze ma anche il germoglio del suo coraggio (vedi storia dell’aeroplano) e del suo ingegno (vedi ultime storie). Ad essere interessati, lo sono stato, volevo vedere come fosse forgiato il topo che conosciamo, divertito in alcuni episodi anche, non ho pianto dalle risate, ma mi ha strappato un sorriso (l’unica che mi fa morire dalla risate è Silvia Ziche, la adoro ahah) e in ultimo poche scene mi hanno davvero emozionato, ma ben scritte e ben piazzate. Per questo non dico che sarà una serie supermegaextragalattica, ma non dico neanche che fa schifo perchè ho visto altro e mi faceva piacere condividere queste impressioni e far concentrare l’attenzione sulla storia in sè e non su paragoni fuorvianti.