Ho ultimato la lettura del numero di Maggio dei Grandi Classici Disney e me ne ritengo assolutamente soddisfatto!
A partire dalla storia di copertina, che fa da apripista al volumetto, ovvero
Zio Paperone e la raffineria galleggiante, della coppia Pezzin/Cavazzano.
Non avevo ancora avuto modo di leggere questa avventura disneyana partorita dalla mente e dalla mano di questi due grandi artisti del Fumetto e mi ha fatto piacere conoscerla grazie a questa sua ristampa sui Grandi Classici.
"Zio Paperone e la raffineria galleggiante" ha dalla sua una sceneggiatura che è intrisa di dinamismo e di movimento, con situazioni che si inanellano l'una sull'altra con un ritmo che Pezzin sa mantenere sempre alto, con il supporto di un Giorgio Cavazzano che realizza delle tavole incantevoli e che risplendono di fascino e bellezza!
Mi è piaciuta molto l'idea alla base della storia, con Paperone che si lancia nell'impresa di raccogliere il petrolio disperso in mare per due ragioni fondamentali e che rispecchiano il suo carattere: da un lato lo fa certamente perché la sua sarà ricordata come un'opera che ha una grande valenza sociale e di tutela dell'ambiente (ricavando quindi da tutto ciò una visibilità che, ad un papero come lui che deve e vuole stare sempre sulla cresta dell'onda, può fare solo bene) e dall'altro lo fa per il suo guadagno personale, questa volta di valore economico, visto e considerato quanto petrolio viene disperso per i mari in tutto il globo a causa di incidenti, avarie o eventi avversi.
Mi sono ritrovato poi a ridere di gusto a leggere delle sequenze che vedono protagonisti i Bassotti con i loro tentativi di sabotaggio ai danni di Paperone, specie nella scena in cui Nonno Bassotto scivola dentro alla cisterna rubata dai nipoti in quanto veniva usata in precedenza per il trasporto di olio d'oliva!

Ma devo dire che anche tutte le altre storie presenti nel sommario mi hanno restituito delle letture interessanti, vivaci e anche appassionanti.
Dalla sfiziosa storia di
Paperina senza diario (con una gradevole quanto inaspettata analisi psicoanalitica di un certo personaggio verso la sua conclusione) alla sorprendente vicenda di "Topolino alla corte di King Pest", che mi ha fatto respirare una palpabile atmosfera di tensione che mi ha tenuto compagnia per tutto il tempo della sua lettura.
Molto piacevole e ben riuscita anche la sezione SuperStar del numero, che mette sotto le luci dei propri riflettori il personaggio di Pippo, in occasione del 90° anniversario dal suo esordio nel mondo Disney.
In particolare, ho apprezzato soprattutto la vibrante vicenda del "Pippo magnetico", frutto della collaborazione artistica di Guido Martina e di Luciano Capitanio e la storia conclusiva dell'albo, che traspone sulla carta stampata alcuni corti animati che hanno visto Pippo protagonista (o co-protagonista) nel corso degli anni, alcuni dei quali li ricordavo con molto piacere, specie quello in cui si traveste da alce condividendo il suo costume insieme a Paperino.
Eppure, la storia che ha saputo divertirmi di più è stata la breve che vede al centro della vicenda Pippo, Gancio ed una strana eredità legata al primo dei due: una storia che ha un ritmo incalzante e mai sopito, dinamica, briosa e molto, molto simpatica.

Un numero da parte mia altamente consigliato perché, semplicemente, a parer mio merita davvero tanto e non presenta alcun storia debole o poco riuscita.