Letto ieri sera.
La storia di Mastantuono mi ha abbastanza deluso. È un autore che apprezzo davvero tanto, sia ai disegni sia alla sceneggiatura, ma stavolta non mi ha lasciato davvero nulla. Qualche vignetta, senza dubbio, fa sorridere ma nulla di più.
Un miscuglio poco riuscito di idee. A cominciare dalle sequenze di "astrazione," di Paperoga (spoiler nello spoiler: non fanno ridere, un nonsense che prova a essere nonsense ma che non ce la fa). La sparizione dei cani (legata al fatto che PROPRIO LORO, TUTTI CANI DI PAPEROPOLI, siano in realtà i QUATTRO DRAGHI DEI QUATTRO ELEMENTI) è ancora più assurda delle astrazioni di Paperoga. Ecco: io qui ho trovato il vero nonsense o, comunque, una trovata troppo, troppo, troppo fanciullesca, banale e pensata male. Per non parlare dello "scontro" con i draghi che si risolve in due paginette: a questo punto i quattro cani sembrerebbero più controllabili nella loro versione dragonesca piuttosto che in quella canina! Situazioni al limite del grottesco che vorrebbero essere comiche ma che in realtà non lo sono.
Sono giunto alla conclusione che, se tutto questo non fosse stato firmato da Mastantuono, il mio parere sarebbe stato ancora più negativo. Ho riflettuto: se la storia non avesse nemmeno avuto i suoi bellissimi disegni, sarebbe stata minimamente apprezzata? Secondo me il soggetto, l'idea in sé e il suo intero sviluppo, regge poco.
Continuando, "Topolino e l'anomalia concentrica" si conclude e conferma le impressioni che avevo avuto fin dall'inizio: tutto dimenticabile. Storia che, se non avesse avuto la presenza di due personaggi come Uma o la Spia Poeta, sarebbe stata ancor più anonima di quanto lo è già.
il motivo per cui la Spia Poeta ha fatto tutto ciò: conquistare il mondo, stop. Nessuna spiegazione, nessun approfondimento su un possibile piano dettagliato, sulle origini e sullo svolgimento di esso.
Ieri l'ho letta, domani l'avrò già rimossa.
Sulla riempitiva nemmeno perdo tempo a spenderci due parole. È una riempitiva, stop.
In conclusione, il vero pezzo forte del numero è il nuovo episodio della Ciurma del Sole Nero. Storia davvero bella. Ovviamente non brilla di chissà quale trovata originale ma la sua bellezza è nella sua semplicità. La vicenda scorre liscia come l'olio e suscita curiosità. C'è introspezione, c'è mistero, ci sono colpi di scena e ogni personaggio viene usato a meraviglia (al momento sto pensando anche agli episodi precedenti in cui sono anche più presenti Orazio e Gancio). Inoltre, c'è una continuity non pesante, per niente ridondante o fuori luogo. I disegni sono davvero piacevoli (mi ricordano Massimo de Vita) e i retini sono usati bene, aiutando ad ottenere l'atmosfera desiderata.
Tanti complimenti agli autori, spero che il prossimo episodio non ce lo propongano tra 10 numeri.
In redazione dovrebbero capire che non stiamo parlando di "Topolino Le Origini" o di "Young Donald Duck" di cui la cadenza irregolare e randomica poco importava a qualcuno.
La Ciurma del Sole Nero merita! Se continuerà così, quando sarà terminata non disdegnerei nemmeno ad acquistare un cartonato (con contenuti extra) dedicato alla serie.