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Topolino Charlie Hebdo

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paolobar
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    Re:Topolino Charlie Hebdo
    Risposta #15: Venerdì 25 Mar 2022, 20:20:21
    Valentina, che è stata direttrice di Topolino ed è mia moglie da vent’anni.
    non lo sapevo

    è legittimo vendere pubblicamente una merce che non ti appartiene o di cui (questa a me pare l’ipotesi più probabile) sei entrato illegittimamente in possesso?
    qui non sono d'accordo. Anche se non so chi la stia vendendo, a meno che non l'abbia rubata, se qualcuno glie l'ha data, anche gratis e anche in buona fede, ci può fare quello che vuole (e concordo con le considerazioni morali invece).
    Pensate ad esempio negli USA dove le palline da baseball che rappresentano 'fuori campo' storici vengono quasi sempre vendute a prezzi astronomici dallo spettatore che la recupera nonostante siano di proprietà della 'lega' ma per prassi consolidata nessuno le chiede mai indietro.

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    Max
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      Re:Topolino Charlie Hebdo
      Risposta #16: Venerdì 25 Mar 2022, 23:36:15
      [...] Dico solo che di TL 1 ce ne sono quanti ne vuoi; di questo 3089, attualmente disponibili sul mercato, ce n'è uno solo. E' questo, imho, a fare la differenza.
      La questione collezionistica riguardante questo albo necessita senz'altro di alcune considerazioni non trascurabili. Innanzitutto, non credo si possa fare un paragone con il Topolino libretto n.1. Sono due prodotti molto diversi: il TL1 ha un'importanza ed un valore storico enormi nell'ambito del fumetto Disney ed anche in quello delle pubblicazioni a fumetti in Italia in generale. Una copia integra in ottimo stato di conservazione, il cui valore di mercato attuale non è molto distante dalla base d'asta a cui è proposta la copia in oggetto del 3089, costituisce un qualcosa di molto diverso e di affatto comune. Nel tempo, il suo apprezzamento ed il suo valore di mercato non possono che salire.
      Il 3089 con la copertina non pubblicata, invece, seppure faccia riferimento a un fatto sicuramente memorabile della storia del settimanale, costituisce quella che di solito in altri settori collezionistici è classificata come "prova" o come pezzo "non emesso". Non è un albo uscito in edicola ma una curiosità: l'interesse per essa è pienamente legittimo, ma secondario rispetto a quello per esemplari effettivamente pubblicati. E sebbene siano passati degli anni c'è ancora l'incognita della tiratura, che non è ufficialmente nota. Chi spende cifre simili per un oggetto da collezione nella stragrande maggioranza dei casi sa cosa sta comprando e non rischia laddove c'è una certa probabilità che più avanti saltino fuori nel mercato un certo numero di altri esemplari, i quali farebbero crollare la quotazione dell'oggetto stesso. Il chiarimento di Vitaliano costituisce già una fonte importante, la quale non può che spingere alla prudenza i potenziali acquirenti. Lo stato di leggera ma evidente usura della copia in asta non può che sortire lo stesso effetto.
      « Ultima modifica: Venerdì 25 Mar 2022, 23:39:35 da Max »

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        Re:Topolino Charlie Hebdo
        Risposta #17: Sabato 26 Mar 2022, 09:12:46
        Concordo con Fabio Dippy in merito alle considerazioni sulla stima di un pezzo ultrararo (vabbè ma è come dire che concordo con me stesso).

        Mi allineo anche a quanto dice Max, nella sostanza.


        Quanto alla copia in asta e alle considerazioni sulla liceità della vendita può essere utile conoscere la storia dalle fonti dirette.
        Ho avuto settimane fa contatto telefonico con la ragazza che ne è attualmente proprietaria.  Mi disse che nel 2015 svolgeva uno stage in una stamperia del bergamasco.  Si occupava del reparto QUALITÀ, perciò riceveva una copia di ogni fascicolo in stampa per il controllo relativo.  Ricevette quindi, per motivi attinenti al lavoro che svolgeva, una copia del 3089.  Arrivò l'ordine di distruggere la tiratura sino a quel momento effettuata (500 copie stando a quanto da lei affermato a mia precisa domanda), così pensò di trattenere per sé la copia che le era stata consegnata e che nessun suo superiore le ordinò di distruggere. Immagino poi operai della stamperia che non avranno dato alcuna importanza a quei "giornalini"...

        Fin qui il racconto, ma vorrei aggiungere un punto di vista che magari sarà considerato controverso.
        Dal punto di vista strettamente oggettivo, sia la copia di Vitaliano, sia quella della stagista sono state consegnate legittimamente per motivi di lavoro, come avviene di prassi nel processo pre-distribuzione, e nessuno ha chiesto loro di distruggerle, nonostante l'ordine dell'alto comando Disney lo prevedesse.  Entrambe non sono rubate, entrambe non sono state distrutte. Non ha però torto Vitaliano nel far notare una differenza d'uso: lui la sua non la fa circolare, resta un uso personale, mentre questa copia esce pubblicamente e a scopo di lucro.


        Non ho interesse personale verso il pezzo semplicemente perché non rientra nel percorso specifico del mio collezionato, che è essenzialmente materiale d'epoca. Resta però a mio vedere un oggetto collezionisticamente molto interessante per un completista che segua la testata moderna/contemporanea.  Si tratta di un albo dal forte contenuto storico.  Un pezzo "non obbligatorio" però, perché - come detto già da Max - si tratta comunque di un "non-emesso", quindi non va considerato parte effettiva di una TL ufficiale.


        Leggo da altre parti che viene definito come il più raro oggetto Disney da collezione.  Dissento.  Vitaliano ci ha detto su FB che esistono anche più dei due soli esemplari visti oggi.  In collezione ho diversi oggetti di cui si conosce un unico esemplare esistente, e diversi di cui esistono solo due copie. Basti citare come esempi la locandina di lancio del Topolino giornale Nerbini (1932) in unica copia esistente o il manifesto da affissione per il lancio del n.1 libretto, due esemplari conosciuti (il mio più uno presente nella raccolta di un Museo).

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          Re:Topolino Charlie Hebdo
          Risposta #18: Sabato 26 Mar 2022, 12:01:41
          Senza l'intervento di Fausto avrei acquistato io la copia in asta (sì lo so che le aste non si sa mai come finiscono, ma mi conosco....).
          Sinceramente sapere che ne esistono potenzialmente una cinquantina di copie (ma fossero anche 10) cambia tutto.
          Ciao, Franco.
          Per contattarmi in pvt: www.LYLA.it (o www.facebook.com/fralio)

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            Risposta #19: Sabato 26 Mar 2022, 12:29:48

            Leggo da altre parti che viene definito come il più raro oggetto Disney da collezione.  Dissento.  Vitaliano ci ha detto su FB che esistono anche più dei due soli esemplari visti oggi.  In collezione ho diversi oggetti di cui si conosce un unico esemplare esistente, e diversi di cui esistono solo due copie. Basti citare come esempi la locandina di lancio del Topolino giornale Nerbini (1932) in unica copia esistente o il manifesto da affissione per il lancio del n.1 libretto, due esemplari conosciuti (il mio più uno presente nella raccolta di un Museo).

            Grazie mille della preziosa testimonianza. Dissento solo sul paragone, dato che manifesti e locandine, per quanto unici, non possono essere paragonati ad un numero di topolino che avrebbe dovuto far parte della collana. Il topolino Charlie Hebdo e un po' come il n. 1370, non dovrebbe esistere. Ma se il 1370 non fu mai stampato, questo 3089 invece e presente.

            Come dice LYLA.it, la testimonianza di Vitaliano riapre i giochi sul valore del pezzo. Il punto ovviamente e se queste copie staffetta, pur in redazione, sono bloccate in archivio o sono uscite fuori. Sono molto curioso di vedere i risultati finali di asta, che penso riserveranno sorprese.

            Sull'aspetto morale, invece, non mi pronuncio. Nel senso che chi trova questo materiale e ben libero di usarlo come meglio ritiene, senza vincoli etici di sorta, secondo me inesistenti.

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              Re:Topolino Charlie Hebdo
              Risposta #20: Sabato 26 Mar 2022, 12:51:14
              In questo articolo si parla espressamente e genericamente di OGGETTO DA COLLEZIONE  DISNEY PIÙ RARO D'ITALIA SE NON DEL MONDO (hahaha), quindi continuo a dissentire.

              https://www.fumettologica.it/2022/03/asta-topolino-charlie-hebdo/

              "La presenza di una di esse in asta da Little Nemo è un caso fuori dal comune, e l’albo è destinato a diventare l’oggetto da collezione Disney più raro in Italia, se non nel mondo. Cosa che giustifica la cifra di base d’asta di 2.300 euro con cui sarà presentata il 30 aprile."

              Avrebbero dovuto dire che è il "Topolino libretto più raro d'italia" e su questo non ci possono essere discussioni.

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                Risposta #21: Sabato 26 Mar 2022, 13:06:36
                Aggiungo: è ben diverso parlare di rarità di un oggetto da collezione che di significatività che rende un oggetto da collezione molto ambìto.

                Questo 3089 cioè potrebbe diventare un pezzo molto ambìto dai collezionisti, probabilmente più di oggetti che sono più rari di esso.  Tutto questo ce lo dirà espressamente il prezzo di aggiudicazione finale il 30 aprile.  La quotazione raggiunta sarà facilmente confrontabile con quella di altri albi analogamente ambìti.

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                wolp
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                  Risposta #22: Sabato 26 Mar 2022, 13:31:37
                  Senza l'intervento di Fausto avrei acquistato io la copia in asta (sì lo so che le aste non si sa mai come finiscono, ma mi conosco....).
                  Sinceramente sapere che ne esistono potenzialmente una cinquantina di copie (ma fossero anche 10) cambia tutto.

                  Posso chiederti che cosa ti induce a pensare che ti saresti aggiudicato il pezzo?  Avevi in mente un chiaro massimale su livelli siderali?  O pensi che non ci sarebbe comunque stata grande competizione oltre i 3000 euro circa del minimo?  Sempre che tu abbia voglia di parlarne.  Ciao
                  « Ultima modifica: Sabato 26 Mar 2022, 16:07:13 da wolp »

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                  Micio Nero
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                    Risposta #23: Sabato 26 Mar 2022, 18:54:44
                    Mi disse che nel 2015 svolgeva uno stage in una stamperia del bergamasco.  Si occupava del reparto QUALITÀ, perciò riceveva una copia di ogni fascicolo in stampa per il controllo relativo.  Ricevette quindi, per motivi attinenti al lavoro che svolgeva, una copia del 3089.  Arrivò l'ordine di distruggere la tiratura sino a quel momento effettuata (500 copie stando a quanto da lei affermato a mia precisa domanda), così pensò di trattenere per sé la copia che le era stata consegnata e che nessun suo superiore le ordinò di distruggere.

                    Quindi, sostanzialmente, è una copia rubata come ipotizza anche Fausto Vitaliano... che nessuno le abbia ordinato di distruggerla non ha importanza, dato che era comunque di proprietà dell'editore che l'ha commissionata, e non della stamperia, e avrebbe dovuto riconsegnarla una volta finito il suo lavoro di controllo della qualità.
                    « Ultima modifica: Sabato 26 Mar 2022, 19:00:25 da Micio Nero »
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                      Risposta #24: Sabato 26 Mar 2022, 19:02:27
                      Nel sito fb di Italy Disney Comics l'asta di Little Nemo era prevista per il 9 aprile con una base di partenza di 2500 euro.
                      Nel sito di Fumettologica posticipano la data dell'asta al 30 aprile e abbassano la base di partenza a 2300 euro
                      Magari qualcuno avrà sbagliato oppure, viste le ultime 'novità', si stanno 'riposizionando' alcune cose (sebbene una differenza di 200 euro non mi sembri così rilevante)

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                      wolp
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                        Risposta #25: Sabato 26 Mar 2022, 22:40:32

                        Quindi, sostanzialmente, è una copia rubata come ipotizza anche Fausto Vitaliano... che nessuno le abbia ordinato di distruggerla non ha importanza, dato che era comunque di proprietà dell'editore che l'ha commissionata, e non della stamperia, e avrebbe dovuto riconsegnarla una volta finito il suo lavoro di controllo della qualità.

                        Anche se ci fosse una denuncia, il presunto furto potrebbe non portare a pene per tenuità del fatto (era una copia da distruggere, quindi di minimo se non nullo valore commerciale all'epoca) e non abitualità del comportamento.

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                          Re:Topolino Charlie Hebdo
                          Risposta #26: Domenica 27 Mar 2022, 06:27:47

                          Anche se ci fosse una denuncia, il presunto furto potrebbe non portare a pene per tenuità del fatto (era una copia da distruggere, quindi di minimo se non nullo valore commerciale all'epoca) e non abitualità del comportamento.

                          Su questo siamo d'accordo, ma la Panini può certamente intervenire informando la casa d'aste in questione della dubbia provenienza del giornalino. E nessuna casa d'aste seria venderebbe mai un oggetto possibilmente rubato.

                          Secondo me la cosa più giusta sarebbe che la Panini si faccia restituire il giornalino da chi adesso lo ha in suo possesso. Poi se vogliono possono metterlo all'asta loro e dare il ricavato in beneficenza... ;)
                          Alla barba spaziale!

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                            Re:Topolino Charlie Hebdo
                            Risposta #27: Domenica 27 Mar 2022, 11:14:18
                            ciao a tutti,
                            ho letto il topic molto frettolosamente quindi rischio di ripetere parole già dette...
                            Ma una casa d'asta può permettersi di mettere in vendita un prodotto che scusatemi il termine è illegale (nel senso che non dovrebbe esistere e la sua circolazione potrebbe muovere le ire di disney?).
                            Capisco una vendita sottobanco, ma così alla luce del sole e così dopo poco tempo?
                            fosse un privato ma a metterci la faccia...ma ripeto una importante casa d'aste..
                            bo'..non la capisco molto sta cosa...

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                              Re:Topolino Charlie Hebdo
                              Risposta #28: Domenica 27 Mar 2022, 11:30:08

                              Avrebbero dovuto dire che è il "Topolino libretto più raro d'italia" e su questo non ci possono essere discussioni.

                              Concordo pienamente, l'articolo ha un carattere decisamente sensazionalistico. Sulla liceita della vendita, l'errore e stato a monte nel non controllare che tutte le copie venissero distrutte. Ma non sarebbe la prima volta che, per fortuna, qualche reperto si salva dalla distruzione per venire per fortuna recuperato.

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                                Re:Topolino Charlie Hebdo
                                Risposta #29: Domenica 27 Mar 2022, 12:42:57
                                Ma non sarebbe la prima volta che, per fortuna, qualche reperto si salva dalla distruzione per venire per fortuna recuperato.
                                A me questo 'metodo' di distruggere copie non conformi a certe regole delle case editrici non piace proprio, a prescindere che un editore possa fare qualsiasi cosa delle sue copie. Questi maceri, roghi, falò mi ricordano quelli dei nazisti negli anni '30 nei confronti di libri 'scomodi' ma anche degli americani negli anni '40/50 riguardo i fumetti 'maledetti'. Non dimenticando i roghi cartacei dei cristiani, dalla Biblioteca di Alessandria con i suoi papiri, cultura del mondo antico, ai calendari e altre testimonianze maya e azteche vittime dei conquistadores (da notare il larghissimo raggio d'azione temporale della intolleranza cristiana: oltre un millennio).

                                Anche nel campo delle immagini televisive, davvero repellente il comportamento della Rai riguardo i suoi girati (soprattutto degli anni 50) le cui 'pizze' venivano tranquillamente distrutte per 'motivi di spazio' oltre che di censura, ma in misura decisamente minore. Tutte le immagini reperibili oggi in rete riguardo il Musichiere, Lascia o Raddoppia, Canzonissima e tante altre registrazioni non sembrano poche ma potevano essere molte di più se i dirigenti di allora avessero avuto una politica più protezionistica. Ad esempio, credo sia quasi impossibile trovare i Tg di quegli anni (magari riguardo l'invasione dell'Ungheria, la crisi di Suez, la guerra d'Algeria...)

                                Non so quali altri metodi più 'civili' potrebbero sostituire i 'barbari', riguardo libri o fumetti cartacei 'non conformi'. Nel fatto specifico del TopoCharlie, non so quante copie saranno state stampate prima dello stop. Fossero state un numero esiguo, 'controllabile', sull'ordine del centinaio, invece di spedirle al rogo potevano essere divise fra i vari redattori, collaboratori, autori all'interno della Panini (come è stato fatto ma solo 'in piccola parte', da quanto ho capito, visto che pochissime sono state le copie salvate) con l'obbligo morale' di custodirle privatamente senza esposizioni pubbllche (come invece pare non sia accaduto nel caso di questo TopoCharlie in asta).

                                Fossero state un numero decisamente superiore, potevano essere comunque conservate all'interno di qualche magazzino, in attesa di 'tempi migliori' (visto mai). Sicuramente la pubblica asta che dovrebbe aver contravvenuto ad una specie di 'patto' tra i fortunati possessori del libretto 3089 alternativo è criticabile da un lato ma ci permette di vedere (più 'complicato' acquistare) questo famoso albo che Fausto Vitaliano ha mostrato in foto per smentire la diceria che quella in asta fosse l'unica copia 'sopravvissuta' esistente. Ce ne sono diverse altre in giro, ma se questa asta di Little Nemo non avesse compreso anche il TopoCharlie, lo stesso Vitaliano non credo che avrebbe postato quella foto che sarebbe potuta sembrare 'provocatoria', visto che non avrebbe avuto il senso che ha adesso.
                                « Ultima modifica: Domenica 27 Mar 2022, 12:45:09 da Cornelius Coot »

                                 

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