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Topolino 3461

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di Paolo Castagno

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Lord Hatequack presenta... L'ora del terrore: Topolino e il mistero del museo degli orrori
Paperinik, i giorni del disonore - Seconda parte
Zio Paperone e il genio personale
Sopravvivi con Indiana: Nelle regioni polari
Gastone e il magazzino delle vittorie
I Bassotti e la guida sicura

Topolino 3461

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SalvoPikappa
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    Topolino 3461
    Martedì 22 Mar 2022, 14:00:09
    STORIE
    - Lord Hatequack presenta: L'ora del terrore - Topolino e il mistero del museo degli orrori
    Soggetto e sceneggiatura di Marco Nucci - Disegni di Casty
    22 tavole
    - Paperinik, i giorni del disonore (Episodio 2)
    Soggetto e sceneggiatura di Alex Bertani e Marco Gervasio - Disegni di Emmanuele Baccinelli
    35 tavole
    - Zio Paperone e il genio personale
    Soggetto e sceneggiatura di Carlo Panaro - Disegni di Francesco Guerrini
    20 tavole
    - Sopravvivi con Indiana - Nelle regioni polari
    Soggetto e sceneggiatura di Marco Bosco - Disegni di Giulia La Torre
    6 tavole
    - Gastone e il magazzino delle vittorie
    Soggetto e sceneggiatura di Massimiliano Valentini - Disegni di Federico Franzò
    10 tavole
    - I Bassotti e la guida sicura
    Soggetto e sceneggiatura di Marco Bosco - Disegni di Giorgio Soldati
    22 tavole

    COPERTINA

    Disegni di Corrado Mastantuono - Colori di Marco Perrotta

    SERVIZI e RUBRICHE
    - È l'ora "X"! - Dove eravamo rimasti (Barbara Garufi)
    - Wanted! - Dove eravamo rimasti (Barbara Garufi)
    - Forza azzurri andiamo al mondiale! - Dal nostro inviato Fabio Licari
    - Il branco è tornato! - Su Disney+ (Jacopo Iovannitti)
    - G come Gastone - Il papero fortunato (Francesco Gerbaldo :heart:)
    - Una nuova collana di volumi - In edicola e fumetteria (Barbara Garufi)
    - Va' dove ti porta... l'auto! - Cosa state per leggere (Francesca Agrati)
    - Intelligenti fino a che punto? - Topo Scienza (Francesca Agrati)
    - Avventure in città - Anteprima Fumetto (Barbara Garufi) - Intervista a Marco Palazzi

    Nessuno è povero, quando può fare ciò che gli piace quando gli piace!... A me piace tuffarmi nel denaro, come un pesce baleno, e scavarci gallerie, come una talpa, e gettarlo in aria e farmelo ricadere sulla testa!

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      Re:Topolino 3461
      Risposta #1: Martedì 22 Mar 2022, 21:28:27
      Da segnalare, nell'editoriale di Bertani, il saluto e l'omaggio al nostro Gerbaldo!
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      Samu
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        Re:Topolino 3461
        Risposta #2: Mercoledì 23 Mar 2022, 16:06:14
        Da segnalare, nell'editoriale di Bertani, il saluto e l'omaggio al nostro Gerbaldo!
        Ho appena letto il redazionale scritto da Francesco e non posso non rimarcare tutta la competenza e la passione che trasuda dalle sue parole e da questo suo articolo, interessante ed esauriente nel delineare le caratteristiche di base del personaggio di Gastone, le sue prime apparizioni nei fumetti di Carl Barks, l'apporto della "scuola" italiana Disney con la prima apparizione in una Grande Parodia firmata da Martina e Bottaro, per poi accennare a qualche interessante dato statistico sulla produzione di storie con Gastone nel mondo, con il rimando al portale dell'INDUCKS, il sito che anche grazie al fondamentale apporto di Francesco/New AMZ è diventato col tempo non solo un catalogo schematico e preciso praticamente di tutti gli albi a fumetti Disney usciti al mondo ma anche un utilissimo strumento di ricerca per gli stessi appassionati del Fumetto Disney.
        Pensavo che sarebbe stato un bel momento leggere di questo articolo da lui firmato e così è stato e voglio sinceramente ringraziare ancora una volta Francesco per l'opera di divulgazione culturale del mondo Disney che ha portato avanti sin da quando ha esordito su Topolino come collaboratore ufficiale, prima ancora di poter lavorare alle testate più di nicchia e indirizzate ad un pubblico meno generalista e più esperto come L'Almanacco Topolino, Il Club dei Supereroi, Le Cronache dal Papersera...  :heart:

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          Re:Topolino 3461
          Risposta #3: Mercoledì 23 Mar 2022, 17:18:40
          Ma che bella è la storia di Lord Hatequack?
          L'ho letta e poi riletta ancora per controllare piccoli particolari che potevano essere sfuggiti.
          Per me è un piccolo gioiello, altro che storie a puntate che quando le finisci ti chiedi cosa hai letto...
          E poi aver inserito le caricature di due mostri sacri del cinema horror non fa che aumentare il valore del racconto.
          Sento quasi la sigla di "Alfred Hitchcock presenta" che mi risuona nelle orecchie  ;D
          Bertani dice che  in futuro ne arriveranno altre così, spero vivamente che riusciranno a stupirmi e a catturare la mia attenzione come ha fatto questa!

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          Atius
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            Re:Topolino 3461
            Risposta #4: Mercoledì 23 Mar 2022, 19:36:53
            Davvero un gioiellino la storia di Nucci, che mi sembra dia il suo meglio in queste storie di media lunghezza, in cui lo trovo decisamente più penetrante e incisivo, piuttosto che nelle lunghe. Il tutto valorizzato da un Casty davvero in formissima, che riesce a rendere in maniera molto riuscita alcune espressioni decisamente inquietanti.
            « Ultima modifica: Mercoledì 23 Mar 2022, 22:01:20 da Atius »
            O Patria, mia solleva il capo affranto / Sorridi ancora, o bella tra le belle / o madre delle madri asciuga il pianto! / Il ciel per te s'accenda di fiammelle / Splendenti a rischiarar ancor la via / Sì che tu possa riveder le stelle! / Dio ti protegga Italia, così sia.

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              Re:Topolino 3461
              Risposta #5: Mercoledì 23 Mar 2022, 20:44:51
              anche a me è piaciute la storia di nucci un vero horror

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              Samu
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                Re:Topolino 3461
                Risposta #6: Mercoledì 23 Mar 2022, 21:32:10
                Carina la storia di Nucci e Casty, con uno sviluppo ed un taglio essenziali e la cui sceneggiatura si concentra più sul sentimento della paura in sé stesso piuttosto che sull'elaborazione di una trama più articolata e complessa con una minaccia cupa che fosse effettivamente tangibile e reale per Topolino, come invece mi sarei aspettato.
                In ogni caso, ho letto questa storia con piacere e sono d'accordo con Atius in merito alla bravura artistica di Casty, il cui tratto è sempre una gioia per gli occhi.

                Mi è piaciuta moltissimo poi la conclusione di Paperinik, i giorni del disonore quella che probabilmente, ad oggi, tra tutte le storie del ciclo del Paperinik diabolico vendicatore curato da Gervasio a partire dall'Estate 2019 ritengo essere la mia preferita, tanto dal punto di vista dei testi che per la meravigliosa parte grafica.
                In questa storia ho trovato un Paperinik con un gran carattere, che dimostra non soltanto quando la situazione sembra volgersi a suo favore ma soprattutto quando capisce di aver toccato - letteralmente - il punto più basso e trova dentro di sé la forza per tirarsi fuori dal contesto a lui più sfavorevole.
                Ho molto apprezzato le tavole in cui Paperinik riflette sulla sua forza d'animo ed è stato anche poetico il modo con cui Gervasio ha descritto il ritrovato vigore che anima il cuore del diabolico vendicatore e che gli dà modo di ribaltare la situazione che si era venuta a creare, più determinato e risoluto che mai.
                Dal punto di vista dei disegni questa storia è stata poi una vera bellezza a vedersi, con lo stile delicato e dinamico di Baccinelli che rende il tutto ancora più memorabile e di impatto, anche dal punto di vista grafico.
                Bellissima a tal proposito la tavola che mostra un Paperinik pensieroso ad occhi chiusi mentre volge il suo pensiero a Paperina e ai nipotini, con la configurazione di una gabbia più libera di quanto lo è quella classica di Topolino e che aumenta ancora di più il carattere emotivo e di riflessione del momento.

                Molto graziose poi le due storie di Marco Bosco, con la breve che mi ha fatto sorridere con piacere come al solito e la storia conclusiva che è stata anch'essa un bel leggere.
                Questa I Bassotti e la guida sicura ha infatti di par suo un intento didattico e istruttivo sul tema dell'intelligenza artificiale ed in particolare delle auto a guida autonoma ma è essenzialmente una storia ben scritta, che intrattiene bene e che considero una lettura piacevole e riuscita.

                Infine, spendo volentieri qualche parola sulla breve di Valentini e Franzò con protagonista Gastone.
                Si tratta di una storia di appena dieci pagine ma che è riuscita a stupirmi davvero in positivo e che mi ha lasciato con un bel sorriso a fine lettura e con un dolce ricordo di sé.
                La storia infatti, già dalle sue prime pagine, si è fatta leggere con simpatia, mi ha intrattenuto bene, mi ha fatto sorridere al vedere Paperino che si ritrova a sfacchinare per il fortunato cugino...
                Ma è stato soprattutto il finale che mi ha veramente appagato e che mi ha sinceramente toccato perché ci restituisce un rapporto tra Paperino e Gastone che considero molto umano ed anche realistico, perché se è vero che tra i due i motivi di tensione e di competizione ci sono sempre stati e costituiscono l'aspetto più notorio alla base del loro rapporto, d'altro canto mi piace pensare che sotto sotto - nel non detto - ci sia un che di stima e di voler bene per l'altro ed anche quel cenno di comprensione per l'altro, specie da parte di Gastone che è il prediletto dalla fortuna mentre invece si ritrova lui stesso in famiglia un parente ben poco fortunato e raramente baciato dalla Dea Bendata.
                Ecco, le ultime due/tre tavole della storia sono state per me una gioia da leggere perché soltanto il lettore può sapere del gesto di Gastone e della sua riflessione che segue sul rapporto col cugino, quasi sempre teso e intriso di rivalità sin dagli albori ma che nasconde un fondo di affetto e di stima per l'altro.
                Molto bella davvero questa breve, simpatica nelle sue pagine iniziali e adorabilmente umana e significativa del rapporto tra i due paperi nel finale, con una narrazione grafica di Federico Franzò che mi ha sinceramente conquistato, a partire dal focus su Gastone, inquadrato da dietro e in "zona d'ombra" e che rivela un piglio più intimista con una sentita -anche se rimane avvolta tra i suoi pensieri e percettibile solo per il lettore - dedica al cugino.  ;)

                  Re:Topolino 3461
                  Risposta #7: Giovedì 24 Mar 2022, 11:48:17
                  Parto con il dire che il redazionale di Francesco Gerbaldo su Gastone è stato fatto con una cura e una passione che fuoriusciva letteralmente dalle pagine. Doveroso e toccante anche il ricordo del direttore nell'editoriale.

                  Per quanto riguarda le storie, credo sia forse, per quanto mi riguarda, uno dei migliori numeri dell'anno.
                  Si conclude alla grande la storia di Paperinik, davvero ottima la storia horror di Marco Nucci (a proposito, mi sembra molto buono anche l'esordio ufficiale ai disegni di un papero antropomorfo da parte di Casty), buonissime le storie di Archimede e Gastone, divertente la breve di Indiana Pipps e la storia didattica con i Bassotti.

                  Numero consigliatissimo.

                  *

                  Paper_Butler
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                  PolliceSu
                    Re:Topolino 3461
                    Risposta #8: Giovedì 24 Mar 2022, 13:40:45
                    Anche a me è piaciuta molto la storia di Marco Nucci e Casty: l'atmosfera horror che la permea è stata creata in maniera perfetta.
                    Mi sono divertito a immergermi nell'avventura, provando quella sottile inquietudine e assaporando i numerosi dettagli, come il rumore delle foglie portate dal vento e le silhouette di altri personaggi "cattivi" sullo sfondo. Un tocco di classe, poi, l'aspetto e la caratterizzazione del direttore e del custode, espliciti rimandi a Vincent Price e Peter Cushing, icone del genere.
                    Un ottimo lavoro da parte dello sceneggiatore, che qui, a mio parere meglio rispetto ad altre occasioni, è riuscito a mettere in modo ottimale la profonda conoscenza letteraria e cinematografica al servizio della storia, mostrandosi particolarmente ispirato. Casty ha completato l'opera da par suo (fra l'altro, con alcune espressioni veramente "spaventose"!).

                    Sento quasi la sigla di "Alfred Hitchcock presenta" che mi risuona nelle orecchie  ;D
                    È vero, e poi l'introduzione e la chiusura di Lord Hatequack, entrambe di una "macabra" ironia, richiamano proprio quelle impagabili di Sir Alfred!

                    *

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                      Re:Topolino 3461
                      Risposta #9: Giovedì 24 Mar 2022, 17:27:14
                      Ho letto solo le prime tre storie, ma sono di una tale eccellenza che dovevo venire subito qui a dire quanto mi fossero piaciute! :)

                      Bravi, bravi, bravi! :D
                      Io son nomato Pippo e son poeta
                      Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                      Verso un'oscura e dolorosa meta

                      *

                      Texor
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                        Re:Topolino 3461
                        Risposta #10: Giovedì 24 Mar 2022, 17:46:28
                        IL finale conferma l'impressione avuta dopo la prima parte, non ci siamo proprio , potrei pure essere d 'accordo sui giudizi positivi se la storia di Paperinik non fosse di Paperinik ma il problema è che lo è purtroppo.... personaggio totalmente fuori fuoco; Non ci siamo proprio , sempre peggio .
                        ah parere strettamente personale e senza presunzione di dire la verità assoluta che qui è sempre meglio precisarlo .

                        *

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                          Re:Topolino 3461
                          Risposta #11: Giovedì 24 Mar 2022, 22:42:14
                          Nel complesso devo dire che si tratta di un buon numero, anche se il precedente rimane secondo me il migliore del 2022.

                          Parto dalle storie senza dubbio migliori: la prima di Nucci e Casty, la seconda parte di quella su Paperinik e la storia su Gastone.
                          Come è già stato detto prima di me, la prima su Lord Hatequack è una bella storia, ben costruita per quanto sorprendentemente corta (solo 22 pagine!), e i disegni di Casty contribuiscono in buona parte a creare un'atmosfera di suspence e mistero. Ho apprezzato molto la mancanza di esplicite spiegazioni, che lascia quindi al lettore comprendere la successione degli eventi nella storia, passando da un'iniziale confusione al colpo di scena finale. Mi ha lasciato un po' spiazzato il finale così "troncato", ma ammetto che la scelta è più che azzeccata.

                          La seconda parte di "Paperinik, i giorni del disonore" non delude le aspettative, anzi! A mio parere la seconda puntata si rivela migliore della precedente, con sequenze davvero ben riuscite. La storia è estremamente dinamica, e le 35 tavole scorrono che è un piacere, soprattutto a livello grafico dati i disegni stupendi di Baccinelli!  :D

                          Condivido tutto quello detto da Samu riguardo alla storia su Gastone. Confesso che per la mancanza di una divisione netta tra questa storia e la precedente mi ero completamente dimenticato di leggerla, tant'è che avevo già messo il numero in libreria :P
                          Per quanto breve si è rivelata veramente molto carina, tant'è che la considero tra le "riuscite" del numero. Non è così frequente che due personaggi come Gastone e Paperino interagiscano in modo così "umano", così spontaneo da risultare molto realistico. Ecco, se tutte le brevi fossero allo stesso livello sarebbe veramente perfetto.

                          Passo ora rapidamente all'altra metà delle storie del numero.
                          Non ho molto da dire sulla breve di Marco Bosco... personalmente non mi hanno mai interessato queste storie didascaliche.
                          Le altre due storie non è che siano brutte, ma che mi sanno molto di già visto: hanno una struttura molto classica e relativamente prevedibile. Cambiano i dettagli ma non cambiano le situazioni. Si lasciano leggere, questo sì, ma alla fine rimane poco... rimane forse qualcosa dell'ultima storia educativa che effettivamente "educa", spiegando con una certa chiarezza e in chiave Disney l'intelligenza artificiale e il machine learning. Non rientro nel target della storia, ma riconosco il valore delle storie di questo ciclo soprattutto per i lettori più giovani.

                          *

                          dr. Paperus
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                            Re:Topolino 3461
                            Risposta #12: Venerdì 25 Mar 2022, 14:09:33
                            Nel complesso devo dire che si tratta di un buon numero, anche se il precedente rimane secondo me il migliore del 2022.

                            Il migliore FINORA ;)

                            Credo di trovarmi d'accordo comunque sulla lieve superiorità del numero precedente, ma solo perché c'erano Mastantuono e un Macchetto in piena forma, oltre alla piacevole rivelazione di Di Gregorio. Le storie "riempitive" in questo caso sono forse un filino meno brillanti, ma non per questo non valide, e, se avessimo avuto un'avventura Nucci/Casty più lunga ed elaborata, questo numero avrebbe probabilmente vinto il confronto. Ci tengo ad aggiungere, inoltre, che questa settimana sia il Che aria tira che il Gulp finale (di Faraci, attenzione) mi hanno strappato un sorriso: non succedeva che accadesse con entrambi da ...anta anni :P

                            L'unico dispiacere nel leggere Topolino e il mistero del museo degli orrori sembrerebbe quello di scoprire che finisce presto: la costruzione della suspence è ottima, l'elemento disturbante in stile Nucci perfettamente dosato e il nuovo personaggio di Lord Hatequack inaugura molto bene il suo ruolo di cantastorie; ammetto che una piccola delusione l'ho avuta nel non trovare il giallo che mi sarei aspettato, soprattutto vedendo lo sguardo di Mickey, dalla bellissima copertina di Mastantuono, tuttavia è una mancanza sulla quale si può tranquillamente sorvolare; è innegabile che questa storia non sarebbe stata la stessa senza un tratto ormai sempre più ispirato di Casty, versatile in base alla scena da rappresentare, capace di spaziare dal maestoso cinematografico, all'inquietante, all'intrigante; e tutto si gioca anche sulle espressioni dei personaggi, Topolino in primis, ma anche di quelli secondari (lo stesso Hatequack e il bizzarro Cushing, che nonostante il nome ha una facies abbastanza lontana da quella tipica della sindrome da glucocorticoidi, e tuttavia da brividi) e soprattutto dei cattivi, che raramente sono stati così minacciosi nelle precedenti storie dell'autore goriziano: gli antagonisti castiani erano pericolosi prima di tutto con parole e intenti, mentre nelle pose risultavano buffi, ridicoli, almeno come certi villain walshiani; adesso, invece, spaventano più per l'aspetto imponente e aggressivo, e subentra quindi inevitabilmente il solito e costante rimpianto del non poter godere della combo del Casty autore completo, come anche la speranza di poter apprezzare queste innovazioni introdotte nel suo disegno in una storia scritta da lui, una nuova casa dei dipinti che fingono. Infine, ho apprezzato molto che, dietro ai grandi villain di scarpiana e gottfredsoniana memoria, si scorgesse ogni tanto anche la sagoma di Vito Doppioscherzo. ;)

                            La storia migliore del numero è indubbiamente la seconda parte di Paperinik, i giorni del disonore. Il lavoro combinato di Gervasio, Bertani e Baccinelli è veramente strepitoso, ci regala un'avventura di Paperinik in piena regola, con il ritmo giusto, i personaggi giusti, persino le location giuste. Paperinik procede per gradi, seguendo le prove da superare, tanto smarrito quanto lo saremmo noi nella giungla tenebrosa e affascinante che Bacci ci regala, pullulante di ostacoli e animali feroci probabilmente pronipoti di quelli affrontati da Scrooge ne Il terrore del Transvaal, e, come è giusto, siamo sempre a conoscenza dei suoi pensieri così da poterci realmente immedesimare: noi come Paperino, che ripete al suo alter ego, dal fondo della buca "forza Paperinik, devi farcela! Devi!"; lo vediamo muoversi freneticamente per (quasi) tutta la storia, col mantello lacero e senza armi, ed empatizziamo sinceramente con lui nel momento di sconforto, quando il vendicatore sprofonda, in tutti i sensi, e poi risale dall'abisso seguendo il tipico processo mentale dell'eroe che supera i propri limiti; forse l'antagonista, il cinico magnate sudafricano, in fin dei conti si rivela meno temibile della "selva oscura" in cui vive, ma d'altronde così era stato anche ai tempi di Barks, quando Paperone si era dovuto confrontare più con i dispetti di un gemello malvagio che con un nemico vero e proprio; non è, insomma, il Cuordipietra spietato di Artibani ne L'ultima avventura, assomiglia più a Rockerduck, ma si cala comunque bene nel ruolo di villain di turno per Paperinik, alle cui peripezie in solitaria è comunque dedicato il grosso delle vignette, e di questo non possiamo che essere soddisfatti: un importante tassello nel mosaico delle nuove avventure dell'eroe paperopolese, che uniscono un approccio più moderno e consapevole al personaggio a delle trame degne, nei limiti del politically correct, delle grandi sfide del passato, in particolare quelle vissute negli anni '70.

                            Il ritorno di Guerrini sul settimanale mi permette di interrompere il periodo di astinenza, sono ormai sempre più dipendente dalle storie del disegnatore bolognese. Una sinfonia per gli occhi, una meraviglia che ancora una volta si sposa bene con le trame di Carlo Panaro, sempre caratterizzate da una certe linearità che sembra "mettere ordine" nello straordinario caos creativo di Guerrini; a dire il vero, stavolta la trama è anche più articolata del solito, con antagonisti inusuali e colpo di scena finale; e, ancora una volta, le chicche non mancano: personaggi di ogni forma e colore, lussuose ville per i miliardari, mirabolanti invenzioni pitagoriche e i dettagli dell'interno del deposito, come la deliziosa scrivania intarsiata di Paperone (pagherei per averla), il laptop con il simbolo dell'ananas, articoli di cancelleria volanti, il busto annoiato di Re Mida, il tempo misurato tramite clessidra e orologio a pendolo con motti iconici (e paperibus unum - tempus pecunia est), fino ad arrivare al ripostiglio delle scope con i prodotti di Battista delle eloquenti marche "Sgura" e "Stasa", sinonimi di "sturare" in un italiano molto settentrionale. Le storie di Guerrini, insomma, sono un'esperienza sensoriale unica per gli occhi, e spero, anzi pretendo, che il ritmo con cui vengono pubblicate vada pure ad aumentare ;)

                            Questa settimana, anche Sopravvivi con Indiana mi ha soddisfatto: le gag le ho trovate più incisive, il ruolo dei personaggi pure, complice forse un Pippo particolarmente ispirato. Rispetto alla settimana scorsa non penso più che questa serie sia necessariamente inferiore alle Pillole di Pico, a patto però che si continui su questo trend. Gastone e il magazzino delle vittorie beneficia dei disegni interessanti di Federico Franzò, per il resto non mi sento di condividere appieno l'entusiasmo di altri utenti: l'idea di addolcire Gastone puntualmente in ogni storia non la trovo sensata, visto che il personaggio - e La solitudine del quadrifoglio lo aveva dimostrato - non ha molto da regalare all'infuori del suo ruolo da antagonista; cionondimeno questa breve di Valentini è gradevole e scorre bene, collocandosi nel trend medio-alto del numero.

                            L'approfondimento di Francesco Gerbaldo, preannunciato dal doveroso e delicato tributo del direttore nel redazionale, è assolutamente rappresentativo della passione che il suo autore metteva nello svolgere ricerche e nel divulgarle; poiché, se le prime due pagine contengono informazioni più che conosciute, successivamente si raccontano sessant'anni del personaggio soffermandosi su storie che non sempre si tende a considerare, ma che effettivamente rendono bene la psicologia di Gastone: da Paperino e il conte di Montecristo a Un giorno da Gastone.

                            Si chiude con I Bassotti e la guida sicura, che conferma un andamento abbastanza costante nella qualità del numero, grazie a un Marco Bosco particolarmente ispirato, una trama certamente non rivoluzionaria ma avvincente, e un trio di fratelli affiatati e pericolosi, pur nella goffaggine; non sfodereranno la pistola, ma aggrediscono il prossimo in modo brutale come ai vecchi tempi; l'inserimento dei riferimenti scientifici non stona ma impreziosisce la vicenda, e la breve apparizione di Intellettuale-176 è più che gradita; Giampaolo Soldati, non mi stanco di dirlo, è sempre al top. :)
                            « Ultima modifica: Venerdì 25 Mar 2022, 14:14:43 da dr. Paperus »
                            ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

                            *

                            Luca255
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                              Re:Topolino 3461
                              Risposta #13: Venerdì 25 Mar 2022, 15:33:08
                              Il migliore FINORA ;)
                              Finora di certo, anzi, spero che nei prossimi 9 mesi si arrivi anche a superarlo (più volte) in termini di qualità! :)

                              Gastone e il magazzino delle vittorie beneficia dei disegni interessanti di Federico Franzò, per il resto non mi sento di condividere appieno l'entusiasmo di altri utenti: l'idea di addolcire Gastone puntualmente in ogni storia non la trovo sensata, visto che il personaggio - e La solitudine del quadrifoglio lo aveva dimostrato - non ha molto da regalare all'infuori del suo ruolo da antagonista; cionondimeno questa breve di Valentini è gradevole e scorre bene, collocandosi nel trend medio-alto del numero.

                              Capisco di cosa parli, ma secondo me invece è giusto che ogni tanto si tenti di "umanizzare" personaggi come Gastone, la cui personalità si basa di solito solo su pochi tratti distintivi come la sua fortuna e l'eterna competizione con Paperino. Sono personaggi nati così, non c'è dubbio, e negli anni pochi hanno avuto una sostanziale evoluzione. Eccezione fa per esempio l'utilizzo del personaggio di Gambadilegno nelle storie di Faraci, che si trova spesso ad avere ruoli quasi comici, al contrario del Gambadilegno delle origini (o delle storie di Casty). Io la vedo come una naturale evoluzione... alla lunga, penso che leggere di personaggi piatti che hanno sempre a che fare gira e rigira con le classiche situazioni stanchi il pubblico.
                              Poi non è vero che è sempre così in ogni storia! Esempio molto recente è la storia della settimana scorsa della pergamena di giada: "Gha-Ston" è essenzialmente il classico Gastone, fortunato, sicuro di sé, presuntuoso se vogliamo... e la storia è lo stesso molto bella :D

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                                Re:Topolino 3461
                                Risposta #14: Venerdì 25 Mar 2022, 21:48:33
                                Ma che bella la storia di Nucci e Casty! Ottima atmosfera e bellissima interpretazione grafica dei rivali classici del topastro. Molto avvincente! Peccato per la brevità (ne avrei letto ancora e ancora), ma ammetto che il finale ben si presta a una serie antologica à la Hitchock o Ai confini della realtà. Che strano vedere un papero disegnato da Casty, il tratto del narratore mi è sembrato più rigido e meno sicuro rispetto a quello degli altri personaggi.

                                La storia di Gervasio è lodevole negli intenti (già mi ero espresso a favore della prima parte), ma non mi ha convinto troppo il modo in cui Paperinik riesce a
                                Spoiler: mostra
                                liberarsi e intrappolare i nemici, anzi l'ho trovato un po' forzato e mi è sembrato troppo "comodo".
                                Ottimi i disegni di Baccinelli,
                                Spoiler: mostra
                                la scena della buca (prova e riprova) mi ha ricordato Kill Bill.


                                La storia con Gastone... non vado matto per questa rappresentazione. La solitudine mi piacque molto per quel suo andare a scavare, ma Gastone di base dovrebbe essere un vanesio sbruffone e (per quanto possibile) egoista, al contrario dello Scrooge dal cuore d'oro delineato da Barks, Scarpa, e ormai convenzionale. Anche perché, tolti i nipotini che sono cresciuti e hanno le proprie passioni/attività, tolto Paperone che è magnanimo e buono, tolto Gastone che regala doni, Paperino non ha più nessuno con cui combattere e dovrebbe essere in pace con sé stesso. Anche Paperina ormai non è più quella antipatica di una volta, ma anzi il motore della sua energia. Jones e Anacleto non so se vengano usati tuttora, ma forse i nuovi rivali canonici di Paperino/ik saranno Duckan e Famedoro??

                                 

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