Ci ho messo un po' a fare la mia scelta, innanzitutto perché dovevo necessariamente andare a rileggere le storie in questione. Ne ho riletta anche qualche altra che pensavo potesse essere parimenti rappresentativa del "miglior Pippo" di quegli anni. Vorrei solo menzionare:
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Topolino giornalista (1935): Pippo ha ancora la "stupidità ruspante" degli inizi di cui parlava Paolo, in una storia meravigliosa sotto tutti i punti di vista.
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Topolino e il mistero dell'Uomo Nuvola (1936-37): oltre alla memorabile sequenza finale citata da Cornelius, vorrei ricordare anche le gag all'inizio della storia, quando Pippo sperimenta l'ebbrezza del volo con Topolino e cerca in tutti i modi di tornare giù... ma sempre mantenendo la consueta flemma!
Ho deciso però di inserire una storia che, pur con qualche imperfezione di trama, rimane un piccolo capolavoro comico, e buona parte del merito va riconosciuto a Pippo:
Topolino e il mostro bianco (1938) vede già Merrill De Maris alle sceneggiature, e Goofy non ha più quell'aria trasognata de
La casa dei fantasmi; o meglio, di tanto in tanto se ne trova traccia, come nella deliziosa gag iniziale in cui rimprovera Topolino perché ha suonato alla sua porta per settimane senza che lui venisse ad aprirgli, quello risponde che è stato via, altrimenti gli avrebbe aperto, e Pippo replica, con lo sguardo perso, "Se fossi stato a casa mi avresti aperto? Bene... pensavo fossi arrabbiato con me perché suonavo così tanto il tuo campanello"
successivamente però la flemma scompare per fare posto all'orgoglio e a una eccezionale fiducia nelle proprie capacità, tanto da riuscire a persuadere il capitano della baleniera ad assumerlo perché "se non mi prende in servizio, non avrà speranze di catturare la sua balena"; e così via, una lunga serie di gag in cui la sbadataggine si sposa perfettamente con un grande desiderio di mettersi in gioco, proprio come accade nello stesso periodo nei cortometraggi animati del trio Topolino-Paperino-Pippo, in cui proprio quest'ultimo risulta il vero mattatore, ed emerge sempre più come protagonista (si pensi ad
Hawaiian Holiday,
Clock Cleaners,
Boat Builders e, per l'appunto,
The Whalers).
Ho deciso di non votare il Dippy di
Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante per un semplice motivo: lo trovo per certi versi troppo diverso dal Goofy di cui dobbiamo scegliere la migliore storia; si tratta di un suo prototipo sicuramente spassosissimo, simpatico, folle, istrionico, ma, per me, non meno "a parte" di quanto lo sia, per esempio, il George Geef dei cortometraggi anni '50.
Saltando all'ultima opzione, non voto
Topolino e l'eredità di Pippo perché il plot del Pippo che si monta la testa con risvolti esilaranti lo trovo meglio sviluppato in
Topolino e Pippo a Hollywood (1951). Non voto neanche
Topolino e il mistero delle collane perché il ruolo di Pippo mi sembra, per quanto formidabile, un po' troppo risicato, per cui la mia scelta si compie tra
Topolino nella casa dei fantasmi e
Topolino e Lea leonessa buffa;
a questo punto, a malincuore rinuncio a votare
La casa dei fantasmi, per regalare il punto alla
Leonessa buffa, più che altro per gusti personali: sono più affezionato alle pose, all'espressività e al candore di quest'ultimo Pippo, rispetto a quello comunque indimenticabile che si improvvisa ghostbuster con Topolino ed è perennemente "nel mondo dei sogni".