Una firma, una garanzia. Quante volte mi sono trovato indeciso ad acquistare un albo o un saggio e solo l'apprendere che tra i realizzatori c'era lui mi faceva decidere per il si. Ammirazione e fiducia credo siano due dei sentimenti che un professionista può trasmettere ai lettori, ascoltatori, beneficiari della sua opera. Quel cappellino a visiera, quelle felpe con personaggi Disney lo rendevano più giovane dei suoi anni e ciò stride con la malattia e la morte che lo hanno colpito a 66, un'età comunque precoce per andarsene e per fare chissà quante altre cose (anche Walt Disney, se ci pensiamo, morì a questa età).
Luca Boschi è stato un 'porto sicuro' per chiunque si interessi di fumetto disneyano e non solo. Un po' come può essere Lucio Caracciolo per la Geopolitica o Aldo Grasso per la Televisione. Dispiace perdere precocemente un saggista che, fra gli altri meriti, ha anche avuto quello di rilanciare, nella sua veste di autore Disney, personaggi come Sgrizzo e Gancio, in questo 'erede' dei fratelli Barosso, se vogliamo. Ogni suo articolo era (e resta) imperdibile: anche quelli che si occupavano, a distanza di anni, dello stesso soggetto, magari in una ristampa, avevano un qualcosa in più rispetto al precedente, frutto di continui studi e analisi che, nel frattempo, lo portavano ad aggiungere particolari, chicche, approfondimenti.
Un professionista instancabile che ha unito nei suoi tanti lavori una altissima qualità ad una grande quantità di cose fatte.
Non sempre si raggiunge questo traguardo: fretta, stress, mole di lavoro... possono portare, a volte, a risultati non eccelsi, non all'altezza degli alti standard a cui si è abituati. A lui non è mai accaduto: ogni suo scritto è stato una piccola o grande perla della saggistica disneyana (e non solo) del Fumetto. Probabile ci sia ancora del materiale non uscito, collegato a progetti futuri che magari vedranno comunque la luce. Resterà, ad ogni modo, un autore immortale.