https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2230-1Storia di Silvano Mezzavilla e Massimo De Vita, pubblicata originariamente su Topolino nell'Estate 1998.
Quello che mi è piaciuto in particolare di questa vicenda, che si conforma come una avventura dallo spiccato taglio urbano, è stato il modo intelligente di Mezzavilla di costruire una storia su un personaggio (il "Gatto" del titolo) che, a conti fatti, fisicamente compare davvero poco in questa storia ma che lascia trasparire la sua presenza come qualcosa che aleggia palpabile nelle atmosfere di quello che dovrebbe essere un tranquillo week-end, tanto per Topolino quanto per gli agenti di Polizia di Topolinia.
Tutto parte da una misteriosa ondata di furti che si susseguono in alcuni dei luoghi più benestanti della città di Topolinia (la casa di un miliardario, una rinomata banca, una gioielleria...) senza però che da questi edifici vengano portate via grosse somme di denaro né chissà quale ricco bottino.
A sparire sono oggetti di poco conto: un fermacarte, un elenco telefonico, un calendario...e non si capisce chi possa essere intenzionato ad entrare in una banca o in una gioielleria per trafugare degli oggetti di così ben poco valore economico.
L'unico che riuscirà a capire cosa c'è dietro ad un
modus operandi tanto strano quanto apparentemente insensato per un ladro di qualsiasi risma sarà Topolino, il quale in questa occasione avrà modo di guardarsi indietro, al suo recente passato e al suo incontro con il "Gatto", un furfante agile e dinamico (dotato di movenze e scatti assimilabili a quelli di un felino) che aveva contribuito in maniera decisiva ad arrestare qualche anno prima.
Il tempo passa per tutti, è passato per Topolino così come per il "Gatto" che sembra essere tornato in piena forma a dimostrare alla città di Topolinia e soprattutto al piccolo Topo quanto ancora lui si sente in grado di valere.
Ma sarà davvero così? Davvero il Gatto può ancora costituire una minaccia per la sicurezza di Topolinia oppure nel frattempo è cambiato e oggi lo si vede in modo diverso rispetto al passato?
"Topolino e il week-end col gatto" sa essere una storia che si lascia leggere con fluidità e che scorre via con vivido piacere, trattando la tematica del passato che ritorna e che forse lascia spazio a cambiamenti, ad un mutuare che a volte è nell'ordine delle cose.
Una storia essenzialmente semplice nel suo sviluppo ma che io considero un piccolo gioiellino, riuscito tanto dal punto di vista narrativo (con un finale che chiosa la vicenda in modo puntuale e bello da leggersi) quanto per l'aspetto grafico e visuale, con un Massimo De Vita che accompagna alla grande i testi di un Silvano Mezzavilla che, anche in questa avventura di ambientazione spiccatamente urbana, ho sinceramente apprezzato.