...avevi occupato ben otto righe per esprimere il concetto "la voto perché mi piace... non per altri motivi, perché mi piace quel Pippo, e i gusti sono gusti"
Certo, e allora?
A parte il fatto che occupare "ben otto righe" per esprimere un concetto non credo sia qualcosa di eccessivo o ridondante.
Ne posso impiegare una, due, dieci, venti...a seconda del messaggio che voglio fare passare.
In aggiunta, non colgo il nesso che vuoi mettere in evidenza visto che i due piani sono distinti e separati.
Da un lato tu hai dato carattere oggettivo alla votazione della storia della Fattucchiera, pur basandoti su motivazioni strettamente personali e che ho rimarcato quanto non mi trovassero di comune accordo (appunto perché valide per te ma non altrettanto per me).
Dall'altro ho dato le mie motivazioni per cui ho scelto la storia del Campionissimo.
E sì, sono basate su ragioni apertamente personali, su quello che è piaciuto a me in misura maggiore della storia di Scarpa e che ha carattere puramente soggettivo e di certo non la pretesa che tutti vedano questa storia per quello che ha lasciato a me a fine lettura.
Non avrebbe avuto senso rispondere al tuo criterio oggettivo per cui "la storia della Fattucchiera non può che meritare la vittoria" con una presa di posizione altrettanto oggettiva da parte mia.
Sono valutazioni personali, tanto le mie quanto le tue e che ci hanno portato a decidere diversamente per la storia da votare.
Non sarei intervenuto in risposta al tuo commento che ha fatto partire il confronto che stiamo avendo se tu avessi precisato che la storia della Fattucchiera non può che meritare la vittoria
per te.
Non per forza ad una presa di posizione evidentemente oggettiva e univoca come quella che hai espresso tu, dovevo rispondere con un altrettanto criterio di oggettività e di chiusura al dibattito e, proprio per questo, ho risposto con il solo criterio dell'apprezzamento personale, che risponde semplicemente alle mie motivazioni e che non ha certamente pretesa di passare come qualcosa di universalmente riconosciuto e condiviso.
E se ho ripreso la questione della sgradevole etichetta per cui secondo il tuo parere io mi sono
atteggiato a fare il paladino dell'autore di turno l'ho fatto appositamente per evitare che anche in questa discussione si ripetesse questa spiacevole idea che già una volta ti eri fatto su di me.
Quando scrivi, la sensazione che ricavo dal tuo modo di porti è un atteggiamento di chiusura e che chiude la possibilità del un dialogo dove entrambi i punti di vista sono tenuti in considerazione.
Una volta mi scrivi che un pensiero che esprimo "lascia il tempo che trova", poi che "mi atteggio a paladino dell'autore di turno", un'altra volta ancora usi il sarcasmo come nel post che ho citato per sminuire quelle che porto come mie motivazioni nell'ambito di una discussione.
Magari se fossi meno chiuso e se prima di bollare gli altri con etichette spiacevoli e acide, ti fermeresti a pensare un attimo prima di entrare subito a gamba tesa e cercheresti un confronto più sereno e disponibile al dialogo, magari ne potrebbe venire fuori una discussione in cui anche tu prendi in considerazione quello che è il mio pensiero e non solo viceversa.
Fermo restando che ripeto e sottolineo ancora una volta che l'idea che ti sei fatto di me sul difendere l'autore di turno e sul mio atteggiarmi come paladino dell'autore X,Y, Z era sbagliata allora così come rimane distorta e ingiustificata oggi.
Semplicemente perché totalmente infondata, inattendibile e per nulla corrispondente al vero.
Che di difendere Tizio, Caio o Sempronio non me ne può fregare di meno visto che non ci guadagno nulla e se mi sono iscritto al Papersera e se ho deciso di diventare parte di questa community l'ho fatto solo per il piacere che ho di discutere di Fumetto Disney.
Non certo per fare l'avvocato difensore e spadattratista dell'autore di turno, sia egli del presente o del passato.