InducksNe ho sentite tante, su questa storia, che mi ha stupito non vedere presente il topic. Segno che se ne è parlato o in altri thread o semplicemente altrove.
Finalmente l'ho letta, incuriosito proprio dai commenti che sentivo, e devo dire che inaspettatamente ho apprezzato decisamente la storia. Sì, mi ha stupito e colpito.
Questo non vuol dire che elogi quest'avventura in ogni suo aspetto. Difatti quoto fortemente la critica che viene mossa alla storia, che per la cronaca è il voler spiegare in modo forzatamente razionale da parte di Don Rosa un avvenimento che non richiedeva assolutamente di essere spiegato in modo "sensato", cioè il recupero da parte di Paperone del suo denaro dopo la fine della barksiana
Paperino e il ventino fatale. La mania di Don Rosa di far quadrare tutto quanto in un'ipotetica linea continuativa nelle storie di Barks con Paperone sfocia qui nell'esempio più palese di questa attività, che si spinge decisamente oltre. Perchè al lettore Disney non deve fregare che in una storia Paperone dica che ci metterà centinaia di anni a recuperare il proprio denaro e che nell'avventura successiva il Deposito sia intatto e pieno di soldi. Fa parte delle regole del gioco il fatto che riferimenti del genere non siano ripresi, un gioco di cui Don Rosa si fa beffe da sempre, rigettandolo.
Ecco, in quest'ottica la storia è da deprecare. Ma se invece prendiamo l'avventura per una semplice celebrazione dell'anniversario della creazione del personaggio di Archimede, estraniandola dal contesto esasperato, ecco che il tutto prende una nuova luce. Vedere un Archimede alle prime armi, un Paperino che si fida poco, i primi rapporti tra Paperone e Archimede sulla ricompensa per il lavoro dell'inventore... e soprattutto la nascita di Edi, narrata in modo imprevidibile e fortemente poetico, sono cose che mi hanno fatto piacere e anche ridere di gusto. Edi poi ne esce ottimamente, così come il rapporto della lampadina con l'inventore, e questo aspetto è reso in modo così sensibile e dolce che è difficile resistergli.
La storia vive dunque due anime, una cattiva e una buona, specchio della politica donrosiana riguardo al suo modo di intendere il mondo Disney... cioè antidisneyano. Ma una volta che il lettore accetta le regole del gioco solitario che Don fa ai margini del mondo Disney, ecco che l'avventura può essere gradevole. A patto di non prendere certe cose come Vangelo e di non credere certi estremismi come la norma.