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La prima invenzione di Archimede

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Bramo
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PolliceSu
    La prima invenzione di Archimede
    Mercoledì 13 Apr 2011, 23:40:53
    Inducks

    Ne ho sentite tante, su questa storia, che mi ha stupito non vedere presente il topic. Segno che se ne è parlato o in altri thread o semplicemente altrove.
    Finalmente l'ho letta, incuriosito proprio dai commenti che sentivo, e devo dire che inaspettatamente ho apprezzato decisamente la storia. Sì, mi ha stupito e colpito.
    Questo non vuol dire che elogi quest'avventura in ogni suo aspetto. Difatti quoto fortemente la critica che viene mossa alla storia, che per la cronaca è il voler spiegare in modo forzatamente razionale da parte di Don Rosa un avvenimento che non richiedeva assolutamente di essere spiegato in modo "sensato", cioè il recupero da parte di Paperone del suo denaro dopo la fine della barksiana Paperino e il ventino fatale. La mania di Don Rosa di far quadrare tutto quanto in un'ipotetica linea continuativa nelle storie di Barks con Paperone sfocia qui nell'esempio più palese di questa attività, che si spinge decisamente oltre. Perchè al lettore Disney non deve fregare che in una storia Paperone dica che ci metterà centinaia di anni a recuperare il proprio denaro e che nell'avventura successiva il Deposito sia intatto e pieno di soldi. Fa parte delle regole del gioco il fatto che riferimenti del genere non siano ripresi, un gioco di cui Don Rosa si fa beffe da sempre, rigettandolo.
    Ecco, in quest'ottica la storia è da deprecare. Ma se invece prendiamo l'avventura per una semplice celebrazione dell'anniversario della creazione del personaggio di Archimede, estraniandola dal contesto esasperato, ecco che il tutto prende una nuova luce. Vedere un Archimede alle prime armi, un Paperino che si fida poco, i primi rapporti tra Paperone e Archimede sulla ricompensa per il lavoro dell'inventore... e soprattutto la nascita di Edi, narrata in modo imprevidibile e fortemente poetico, sono cose che mi hanno fatto piacere e anche ridere di gusto. Edi poi ne esce ottimamente, così come il rapporto della lampadina con l'inventore, e questo aspetto è reso in modo così sensibile e dolce che è difficile resistergli.

    La storia vive dunque due anime, una cattiva e una buona, specchio della politica donrosiana riguardo al suo modo di intendere il mondo Disney... cioè antidisneyano. Ma una volta che il lettore accetta le regole del gioco solitario che Don fa ai margini del mondo Disney, ecco che l'avventura può essere gradevole. A patto di non prendere certe cose come Vangelo e di non credere certi estremismi come la norma.

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    Paperinika
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      Re: La prima invenzione di Archimede
      Risposta #1: Giovedì 14 Apr 2011, 10:32:00
      Difatti quoto fortemente la critica che viene mossa alla storia, che per la cronaca è il voler spiegare in modo forzatamente razionale da parte di Don Rosa un avvenimento che non richiedeva assolutamente di essere spiegato in modo "sensato", cioè il recupero da parte di Paperone del suo denaro dopo la fine della barksiana Paperino e il ventino fatale. La mania di Don Rosa di far quadrare tutto quanto in un'ipotetica linea continuativa nelle storie di Barks con Paperone sfocia qui nell'esempio più palese di questa attività, che si spinge decisamente oltre. Perchè al lettore Disney non deve fregare che in una storia Paperone dica che ci metterà centinaia di anni a recuperare il proprio denaro e che nell'avventura successiva il Deposito sia intatto e pieno di soldi. Fa parte delle regole del gioco il fatto che riferimenti del genere non siano ripresi, un gioco di cui Don Rosa si fa beffe da sempre, rigettandolo.
      Da notare come invece pare che a più riprese gli editori avessero chiesto a Don Rosa una storia che spiegasse il recupero... e come l'idea per far combaciare il tutto venne addirittura da un fan, e non dal Don stesso.
      Paradossalmente oserei dire che è meno donrosiana di quanto sembrerebbe....

      Ciò non toglie che la storia è davvero bella, il finale tra Paperino, Archimede ed Edi è qualcosa di stupendo!

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      Bramo
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        Re: La prima invenzione di Archimede
        Risposta #2: Giovedì 14 Apr 2011, 10:45:14
        Paradossalmente oserei dire che è meno donrosiana di quanto sembrerebbe....
        Sì e no :P Le specifiche che fai sono vere e corrette, Pap, ma occorre tenere conto che i fan di Don Rosa sono più donrosiani del Don stesso ;) E gli editori, sapendolo, avallavano questa cosa spingendo il Don a fare un seguito della storia di Barks consci che sarebbe stato in grado di creare una bella avventura che sarebbe piaciuta ai fan dell'autore.

        Ciò non toglie che la storia è davvero bella, il finale tra Paperino, Archimede ed Edi è qualcosa di stupendo!
        Condivido appieno. Nel finale la cosa esplode, ma ci sono anche momenti all'interno della storia in cui il rapporto tra inventore e "invenzione" è particolarmente sentito. Don sa il fatto suo, sa come scrivere una bella storia e sa come far uscire i sentimenti dei personaggi, a volte tanto, a volte troppo, a volte il giusto. E in questa storia la parte "sentimentale" è quella che rende molto bella la storia, insieme comunque alle varie gag, ai riferimenti e allo spazio avventuroso.
        Che poi a me piace anche l'idea del Don che scrive cosa succede tra una storia e l'altro di Barks, è qualcosa di più raro rispetto a quando scrive del passato di Paperone... è il bisogno di spiegare razionalmente e scientificamente cose che sono nate per rimanere fantastiche e non spiegate che mi maldispone.

        Comunque, domanda: da dove è preso il riferimento alla costruzione da parte di Paperone della statua di Cornelius Coot? Forse la storia in cui la statua esordiva si pone poco prima o poco dopo la storia del ventino fatale?
        « Ultima modifica: Giovedì 14 Apr 2011, 10:46:32 da Everett_Ducklair »

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        Paperinika
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          Re: La prima invenzione di Archimede
          Risposta #3: Giovedì 14 Apr 2011, 10:53:22
          Comunque, domanda: da dove è preso il riferimento alla costruzione da parte di Paperone della statua di Cornelius Coot? Forse la storia in cui la statua esordiva si pone poco prima o poco dopo la storia del ventino fatale?
          Esatto. Marzo 1952 il maragià del Verdestan, maggio 1952 prima apparizione di Archimede (e gennaio 1952 il ventino fatale). :)

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            La prima invenzione di Archimede
            Risposta #4: Domenica 23 Ott 2011, 17:54:06
            Questa bellissima storia in realtà non parla della prima invenzione di Gyro (infatti all'inizio Fulton e Paperino parlano del giovane inventore citando un distribuisci-giornali-automatico, uno spazza-foglie e uno spalma-burro per Nonna Papera), ma della prima invenzione utile a qualcosa (ma sopratutto a qualcuno...) che Archi ha "creato", ovvero la lampadina Edi (che nasce da una lampada di Paperino scassata dal vecchio $crooge, caduto in disgrazia, perchè, come saprete, la storia è il sequel ideale di "Paperino e il ventino fatale", di Barks) usata da Archimede per trovare una nuova galleria per far passare il tubo dello speciale gas da lui inventato e far salire il denaro fuori dalla voragine (quella che stava usando il trenino dei bambini di Shaktown era franata). Una parentesi: la lampada di Paperino prende coscenza quando cade in una scatola pesante, di cui Archi sapeva acora poco.
            L'ho trovata, come ho già detto, fantastica, però mi ha lasciato un dubbio: Paperone dalla casa di Donald dice che un'altra delle cause delle sue sciagure è la colossale statua di Cornelius Coot, ma perchè? Mi aspetto varie risposte al più presto! Ciao!
            "Il capitalismo è un modo ingiusto per distribuire la ricchezza, il comunismo uno giusto per distribuire la miseria"
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              Re: La prima invenzione di Archimede
              Risposta #5: Domenica 17 Nov 2013, 16:07:35
              Non credo che il voler spiegare come Paperone recupera i soldi sia negativo; semplicemente, dato che il 99% delle storie (non solo di Barks, ma praticamente di tutti  gli autori tranne Don Rosa) sono a se stanti, non c'era il caso di farlo. Personalmente la storia mi è piaciuta molto, forse perchè Edi è il mio personaggio preferito...

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                Re: La prima invenzione di Archimede
                Risposta #6: Domenica 17 Nov 2013, 16:25:08
                Non credo che il voler spiegare come Paperone recupera i soldi sia negativo; semplicemente, dato che il 99% delle storie (non solo di Barks, ma praticamente di tutti  gli autori tranne Don Rosa) sono a se stanti, non c'era il caso di farlo.
                Be', ma è di Don Rosa che parliamo. Dire al Don che non si sentiva il bisogno di spiegarti per filo e per segno come è andata una cosa fra una storia di Barks e un'altra, è come dire a Dante che della sua Beatrice non gliene frega nulla a nessuno.

                  Re: La prima invenzione di Archimede
                  Risposta #7: Lunedì 18 Nov 2013, 01:58:54
                  A proposito di questa storia : interessante notare come Fulton assomigli a uno dei personaggi apparsi nella saga "tutti i milioni di Paperone".......Che sia proprio lui ?  :o

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                  Samu
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                    Re:La prima invenzione di Archimede
                    Risposta #8: Domenica 10 Lug 2022, 14:34:29
                    Bella davvero questa storia di Don Rosa.
                    L'ho riletta proprio oggi e l'averlo fatto dopo aver seguito l'intera produzione Disney di Carl Barks sulla Grande Dinastia dei Paperi mi ha permesso di coglierne i riferimenti alle vicende passate narrate dal Maestro dell'Oregon che, in una prima lettura anni addietro, mi sfuggivano.
                    Ma al di là dei riallacciamenti e delle referenze a storie come Il ventino fatale e Il maragià del Verdestan, la storia mi è sempre piaciuta molto sin dal mio primo approccio con essa quando, di questi riferimenti, non potevo avere conoscenza.
                    Mi ha divertito parecchio il vedere Paperone costantemente affranto ed afflitto per la sorte del suo patrimonio nelle espressioni tristi e meste rese alla grande da Don Rosa e mi ha fatto ridere soprattutto quando l'autore del Kentucky vi pone, di contro, il suo instancabile appetito in casa dei nipoti e pure quando si trova nella galleria, teatro del "dramma immane" che lo ha investito.
                    Ma i personaggi che mi sono piaciuti di più per come vengono mossi nel contesto della vicenda sono sicuramente i due protagonisti, Archimede e Edi.
                    È stato intrigante leggere del piano del primo su come recuperare il denaro dello Zione e del coinvolgimento della piccola lampadina, che diverrà non solo la sua invenzione più riuscita ma anche il suo migliore amico.
                    La storia mi ha poi toccato e coinvolto emotivamente nella scena in cui Edi sta quasi per sacrificarsi lui stesso per il bene di Paperone e del suo costruttore, con quest'ultimo che si lancia - incitato dalle grida di compartecipazione di uno dei nipotini - per salvare quel piccolo esserino tanto capace di essere "grande", nelle sue doti, al momento del bisogno.

                    Una gran bella storia, questa, che ha saputo tenermi intrigato al suo sviluppo senza il minimo accenno di noia e che mi è proprio piaciuta per come è stata costruita, tanto nel progetto assegnato al Pitagorico di recuperare il peculio di Paperone, quanto nel rapporto di affetto che lega Archimede al suo piccolo, ma più che mai prezioso, aiutante dalla testa di lampadina.

                     

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