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Paperone e il Drago di Glasgow - Disney Collection n°9 - Recensione di Alessandro Mercatelli

Dalla copertina di Petrossi traspare l’indole avventuriera del giovane Paperone. Dopo l’annuncio, avvenuto in concomitanza dei festeggiamenti per il 75° compleanno di Paperon de Paperoni, il nono volume della collana Disney Collection presenta una storia scritta da Joris Chamblain e sapientemente illustrata da Fabrizio Petrossi che ripercorre un episodio dell’infanzia del papero più ricco del mondo in cui i sentimenti fanno da protagonisti. Avevamo già incontrato l’autore italiano ma adottato dalla Francia nel volume celebrativo dedicato a Topolino e in quello dedicato ad uno scatenato viaggio nel tempo. Inoltre, avevamo avuto il piacere di intervistarlo quando ancora questa storia era in fase di lavorazione. Ancora una volta ci troviamo dinanzi un volume dall’altissimo valore artistico nel quale il duo di autori, coadiuvato ai colori da Bruno Tatti e con la collaborazione di Merete Jepsen, riversa tutta la sua creatività per portare al lettore un racconto visivamente suggestivo, in cui una rappresentazione teatrale fa da sfondo a vecchie faide familiari irrisolte che coinvolgono Fergus de Paperoni e l’intero clan dei paperi e, inevitabilmente, anche un giovanissimo Paperone. Una vicenda narrata attraverso due archi temporali, presente e passato, nella quale si vanno ad incastrare due fondamentali avvenimenti della giovinezza di Paperone che lo porteranno a lasciare l’amata Scozia per dirigersi verso gli Stati Uniti, raccontati nel 1992 da Don Rosa nella sua fondamentale Saga. Momenti di grande sgomento nel Clan dei Paperi. La scuola di Qui Quo e Qua sta mettendo in scena una rappresentazione teatrale dedicata ad un episodio avvenuto a Glasgow nel 1877, in cui sembrano essere coinvolti Paperone e sua sorella Matilda. I nipotini chiedono informazioni alla vecchia tuba ottenendo solo una lapidaria risposta distaccata, atteggiamento che non fa altro che incuriosire ancora di più i tre paperi, portandoli così a scoprire cosa si cela dietro al mistero del Drago di Glasgow e a ricostruire la vera avventura vissuta dal loro anziano parente molti anni addietro. Uno dei piu grandi momenti di crescita per Paperone. La graphic novel di Chamblain e Petrossi appare equilibrata sotto tutti i punti di vista: la sceneggiatura oscilla tra il mistero, il dramma e l’azione, senza tralasciare frequenti momenti di comicità. Le scorribande del giovane Paperone e dei suoi amici all’interno delle miniere di Glasgow possono ricordare a tratti le tipiche atmosfere dei vecchi film di avventura per ragazzi, e lo stesso si può dire per la molteplicità di lettura della trama che rende il racconto avvincente e profondo. Petrossi esagera volutamente con le proporzioni dei personaggi creando immagini fortemente suggestive in cui gli stati d’animo dei protagonisti traspaiono alla perfezione. Questa ricerca stilistica si percepisce anche nel taglio delle inquadrature, mai banale e accompagnato da una colorazione billante ma capace di restituire in ogni situazione, anche la più cupa, il tipo di sensazione ed atmosfera che gli autori vogliono trasmettere. Molto interessanti anche i contesti sotterranei e industriali in cui è ambientata la storia, ambienti che danno la possibilità al disegnatore di esagerare ulteriormente con forme, prospettive e costruzioni regalando ad ogni vignetta immagini davvero suggestive. Il comparto visivo gode dell’ulteriore pregio di potersi reggere su una scrittura efficace in cui lo sceneggiatore gioca con tutti gli archetipi che contraddistinguono il protagonista principale, illustrando al lettore un percorso di crescita cha ha segnato il personaggio sin dall’infanzia e che ad oggi non è ancora stato dimenticato. Immagine promozionale che sottolinea la presenza di autori internazionali. Sebbene dinanzi prodotti stilisticamente così originali sia doveroso porsi il dilemma se possano risultare alla portata di tutti, il volume qui recensito non lascia grandi dubbi. L’immediatezza del tratto di Petrossi rende fruibile l’opera a chiunque e la sceneggiatura permette di apprezzare la trama sotto più punti di vista rendendo Il Drago di Glasgow un racconto tra avventura, comicità, romanticismo e dramma apprezzabile da un vasto pubblico di ogni età. Alla ricchezza di contenuto si accompagna anche il pregio del volume che, come ormai tutti quelli che da un anno a questa parte compongono la collana, si presenta ben curato, realizzato con ottima carta patinata di buona grammatura e arricchito da una galleria di schizzi e studi di personaggi. Unica pecca, che non permette di assegnare il punteggio pieno, è l’assenza di un editoriale o di una prefazione che, visto il tema del clan dei De Paperoni, si sarebbe sicuramente apprezzata. Ciò non toglie che Paperone e il Drago di Glasgow costituisca un grande pezzo da collezione per ogni fan della vecchia tuba. Editore: Panini Comics – Autori: Joris Chamblain, Fabrizio Petrossi – Uscita: febbraio 2023 – Pagine: 64 – Formato: Cartonato 20.5×28 – Prezzo: € 15,00 – ISBN 978 8828727460

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Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat

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    Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
    Risposta #15: Domenica 26 Feb 2023, 22:23:27
    Mi unisco ai complimenti per il drago di Glasgow dove vi è un ottimo uso del giovane Paperone e degli altri personaggi, tra cui Matilda. Oltretutto vengono affrontate anche tematiche forti come quella del duro lavoro nelle miniere che in quei anni coinvolgeva donne e bambini. Sicuramente ne consiglio l'acquisto.
    Nell'intervista a Petrossi viene anticipato che è in lavorazione un ulteriore capitolo ambientato nel Klondike (dove verranno affrontate vicende non raccontate nella Saga): non vedo l'ora di leggerlo

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      Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
      Risposta #16: Domenica 26 Feb 2023, 23:31:14
      Nell'intervista a Petrossi viene anticipato che è in lavorazione un ulteriore capitolo ambientato nel Klondike (dove verranno affrontate vicende non raccontate nella Saga): non vedo l'ora di leggerlo
      Come il gongoro è misteriosamente scomparso dall vita di Paperone?
      "Io non sono un uomo! Sono un polpo che stende i suoi tentacoli ovunque!"

        Paperone e il Drago di Glasgow - Disney Collection n°9
        Risposta #17: Venerdì 17 Mar 2023, 12:54:47
        Recensione Paperone e il Drago di Glasgow - Disney Collection n°9


        Dalla copertina di Petrossi traspare l’indole avventuriera del giovane Paperone.

         Dopo l’annuncio, avvenuto in concomitanza dei festeggiamenti per il 75° compleanno di Paperon de Paperoni, il nono volume della collana Disney Collection presenta una storia scritta da Joris Chamblain e sapientemente illustrata da Fabrizio Petrossi che ripercorre un episodio dell’infanzia del papero più ricco del mondo in cui i sentimenti fanno da protagonisti. Avevamo già incontrato l’autore italiano ma adottato dalla Francia nel volume celebrativo dedicato a Topolino e in quello dedicato ad uno scatenato viaggio nel tempo. Inoltre, avevamo avuto il piacere di intervistarlo quando ancora questa storia era in fase di lavorazione.

         Ancora una volta ci troviamo dinanzi un volume dall’altissimo valore artistico nel quale il duo di autori, coadiuvato ai colori da Bruno Tatti e con la collaborazione di Merete Jepsen, riversa tutta la sua creatività per portare al lettore un racconto visivamente suggestivo, in cui una rappresentazione teatrale fa da sfondo a vecchie faide familiari irrisolte che coinvolgono Fergus de Paperoni e l’intero clan dei paperi e, inevitabilmente, anche un giovanissimo Paperone. Una vicenda narrata attraverso due archi temporali, presente e passato, nella quale si vanno ad incastrare due fondamentali avvenimenti della giovinezza di Paperone che lo porteranno a lasciare l’amata Scozia per dirigersi verso gli Stati Uniti, raccontati nel 1992 da Don Rosa nella sua fondamentale Saga.

         
        Momenti di grande sgomento nel Clan dei Paperi.

         La scuola di Qui Quo e Qua sta mettendo in scena una rappresentazione teatrale dedicata ad un episodio avvenuto a Glasgow nel 1877, in cui sembrano essere coinvolti Paperone e sua sorella Matilda. I nipotini chiedono informazioni alla vecchia tuba ottenendo solo una lapidaria risposta distaccata, atteggiamento che non fa altro che incuriosire ancora di più i tre paperi, portandoli così a scoprire cosa si cela dietro al mistero del Drago di Glasgow e a ricostruire la vera avventura vissuta dal loro anziano parente molti anni addietro.

         
        Uno dei piu grandi momenti di crescita per Paperone.

         La graphic novel di Chamblain e Petrossi appare equilibrata sotto tutti i punti di vista: la sceneggiatura oscilla tra il mistero, il dramma e l’azione, senza tralasciare frequenti momenti di comicità. Le scorribande del giovane Paperone e dei suoi amici all’interno delle miniere di Glasgow possono ricordare a tratti le tipiche atmosfere dei vecchi film di avventura per ragazzi, e lo stesso si può dire per la molteplicità di lettura della trama che rende il racconto avvincente e profondo.

         Petrossi esagera volutamente con le proporzioni dei personaggi creando immagini fortemente suggestive in cui gli stati d’animo dei protagonisti traspaiono alla perfezione. Questa ricerca stilistica si percepisce anche nel taglio delle inquadrature, mai banale e accompagnato da una colorazione billante ma capace di restituire in ogni situazione, anche la più cupa, il tipo di sensazione ed atmosfera che gli autori vogliono trasmettere. Molto interessanti anche i contesti sotterranei e industriali in cui è ambientata la storia, ambienti che danno la possibilità al disegnatore di esagerare ulteriormente con forme, prospettive e costruzioni regalando ad ogni vignetta immagini davvero suggestive.

         Il comparto visivo gode dell’ulteriore pregio di potersi reggere su una scrittura efficace in cui lo sceneggiatore gioca con tutti gli archetipi che contraddistinguono il protagonista principale, illustrando al lettore un percorso di crescita cha ha segnato il personaggio sin dall’infanzia e che ad oggi non è ancora stato dimenticato.

         
        Immagine promozionale che sottolinea la presenza di autori internazionali.

         Sebbene dinanzi prodotti stilisticamente così originali sia doveroso porsi il dilemma se possano risultare alla portata di tutti, il volume qui recensito non lascia grandi dubbi. L’immediatezza del tratto di Petrossi rende fruibile l’opera a chiunque e la sceneggiatura permette di apprezzare la trama sotto più punti di vista rendendo Il Drago di Glasgow un racconto tra avventura, comicità, romanticismo e dramma apprezzabile da un vasto pubblico di ogni età.

         Alla ricchezza di contenuto si accompagna anche il pregio del volume che, come ormai tutti quelli che da un anno a questa parte compongono la collana, si presenta ben curato, realizzato con ottima carta patinata di buona grammatura e arricchito da una galleria di schizzi e studi di personaggi. Unica pecca, che non permette di assegnare il punteggio pieno, è l’assenza di un editoriale o di una prefazione che, visto il tema del clan dei De Paperoni, si sarebbe sicuramente apprezzata.

         Ciò non toglie che Paperone e il Drago di Glasgow costituisca un grande pezzo da collezione per ogni fan della vecchia tuba.

         Editore: Panini Comics – Autori: Joris Chamblain, Fabrizio Petrossi – Uscita: febbraio 2023 – Pagine: 64 – Formato: Cartonato 20.5×28 – Prezzo: € 15,00 – ISBN 978 8828727460



        Voto del recensore: 4/5
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        PolliceSu
          Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
          Risposta #18: Venerdì 17 Mar 2023, 19:38:52
           :grandpa:



          Circa 'Picsou, le dragon de Glasgow'.


          Gli Autori Joris Chamblain e Fabrizio Petrossi imbastiscono una vicenda che si sviluppa tra la Glasgow del 1877 e la Donaldville (Paperopoli) di 60 anni dopo.
           
          Entrambi gli scenari perciò risultano d' epoca a noi lettori del XXI secolo, risparmiandoci se non altro anacronismi tecnologici e dilatando l' azione in due periodi storici in cui il web ancora non la faceva da padrone.
          Questo rallentamento della dinamica narrativa contribuisce a mio avviso a rafforzare l' intreccio e a connotare meglio i vari characters in gioco.

          Il soggetto è curioso ed originale, e non stona con la cosmogonia paperopolese creata fino ad oggi.
          Lo sviluppo della sceneggiatura strizza l' occhio ai filologi disneyani, che vi troveranno continui rimandi all' opera di Carl Barks e di Don Rosa. Ma non si tratta di mero citazionismo, essendo tali riferimenti organicamente implementati.

          Il comparto grafico vede una buona colorazione su disegni che non incontrano il mio gusto personale.
          Petrossi sembra giungere da Testaquadra, nel cuore delle Ande peruviane, ed avere in avversione tutto ciò che è rotondo, rinnegando i model sheets della Scuola Italiana, da Carpi e Scarpa in poi...
          La mimica facciale ricorda certe intemperanze tipiche dei manga, le proporzioni dei personaggi variano come le oscillazioni di un pendolo impazzito.
          L' effetto è un po' straniante, ma si capisce che dietro c' è una ricerca. Perciò il risultato è assolutamente da rispettare.

          L' edizione italiana, seppur arricchita di contributi non presenti in quella francese, le è tuttavia qualitativamente inferiore.

          « Ultima modifica: Venerdì 17 Mar 2023, 19:44:09 da camminatadisney »

            Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
            Risposta #19: Sabato 18 Mar 2023, 00:11:52
            Commenterò a breve quello su Paperone, intanto commento il volume di Minni e il mistero di zia Miranda. Mi è piaciuta come lettura, un’avventura invernale con protagonisti diverso dal solito, disegni particolari ma che si sono incastrati bene con il mood della storia e se uno ha un occhio attento capisce l’uso del color script, Minni molto esuberante pazzerella mi piace se non sbaglio i personaggi riprendono le loro caratteristiche degli anni 30. Tono adulto e sarcastico, molto piacevole, prossima uscita dopo Terror Island c’è Caffè Zombo!

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              Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
              Risposta #20: Sabato 18 Mar 2023, 19:17:40
              L'impatto con le prime pagine mi ha fatto storcere il naso per lo stile un po' "pupazzoso" e pensavo di trovarmi di fronte a una storia bambinesca.
              Impressione sbagliatissima: sono stato inchiodato nella lettura fino all'ultima pagina. Un'ultima pagina che secondo me è di una potenza mostruosa.
              Storia e disegni dinamicissimi, mai scontati e mai banali. Ci sono i giusti riferimenti alla saga di Don Rosa ma tutti fatti con criterio e senza abuso. Non mancano poi tematiche di un certo spessore che raramente si vedono sulle testate Disney approcciate con garbo.
              Altroché storia bambinesca: è una storia di bambini, certo... ma assolutamente matura.
              Mi complimento con gli autori e ovviamente consiglio l'acquisto del volume.

               

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