Topolino e l'incubo dell'Isola di Corallo (episodio 1)
Il passaggio dalle nebbie metropolitane al sole 'corallino' è forte ma si tratta di un sole 'malato' in quanto l'isola che si trova 20 miglia a sud di Topolinia (non lontana neanche da Paperopoli, dunque) è famosa soprattutto per il suo penitenziario, il più inespugnabile dello stato. Come tradizione calisotiana, non poteva che esserci un castello (poi andato distrutto) alla base di questo carcere che sembra aver preso l'eredità del vecchio Altacraz. La storia in se è davvero incredibile e vedremo come Nucci riuscirà a uscirne senza 'ferirsi'.
MegaRicchi - Una poltrona per tre (ultimo episodio)
Fra i tre litiganti il quarto... gode, ed è giusto che sia così. Chissà se, una volta diventato presidente del Club, questo Bob Tycoon riuscirà anche a diventare un personaggio standard delle avventure miliardarie paperopolesi. In fondo lo meriterebbe: una nota di... umanità e gentilezza in un luogo dove tali caratteristiche non abbondano. A proposito di fair play, mi è parso, al contrario, esagerato quello fra Lusky e Battista: uno scambio di battute 'pepate' sui loro capi è immediatamente seguito da reciproche scuse, come avessero detto chissà cosa. In fondo, con i datori che si ritrovano, è il minimo che possono dirsi, senza attaccarsi personalmente, oltretutto.
Paperino e il deserto da disertare
Quante volte Paperino ha preso la strada del deserto... eppure non si è ancora abituato ai suoi inconvenienti. Breve di Van Horn del 2016, quando l'autore americano aveva 77 anni. In Inducks noto che ha disegnato fino a due anni fa (81enne) e chissà se oggi avrà messo via le matite oppure no. Ad ogni modo, come per Marco Rota (quest'anno 80enne), un minimo di 'comprensione' su lavori non eccelsi ma ancora pubblicabili bisognerebbe averla. Tra i 'veci' credo che quello ad avere le matite più 'guizzanti' sia Luciano Gatto, oltretutto più grande dei due autori citati prima: 88 anni ma dal suo blog escono fuori disegni sempre freschi e animati. Con la (strana) differenza che Egmont e Panini ancora si avvalgono (giustamente) delle matite di Van Horn e Rota mentre quelle di Gatto hanno preso un via più... 'privata'.
Brigitta e l'impresa 3D
E' inutile: quando Sganga se la cava ma poi viene a contatto diretto con la sua musa ispiratrice (non Brigitta ma lo zione) perde il 'filo' e combina pasticci. In questo caso l'emozione ha giocato dei 'bei' scherzi, visto il curriculum non cristallino di una collega di Paperone. Storia collegata al Comic&Science ma divertente e poco telefonata. In questo campo la coppia Filo-Brigitta sembra l'ideale per storie che potrebbero essere anche indipendenti da collaborazioni varie.