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Topolino 3082

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di piccolobush

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Topolino 3535

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Tenebroga
Pifferosauro Uranifago
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    Re:Topolino 3535
    Risposta #15: Lunedì 28 Ago 2023, 20:07:02
    Il mix insolito di personaggi che si vedono in questo numero mi ha lasciato un po' "stordito" a causa dei risultati un po' altalenanti.
    Secondo me i personaggi sono stati gestiti molto bene nella storia di Gambadilegno, discretamente in quella di Lord Hatequack ma la coppia Ciccio-Gran Mogol non l'ho proprio digerita.
    Ho difficoltà a valutare la storia di Lord Hatequack: in certi momenti l'ho trovata assurda, in altri interessante. Non è proprio un horror ma il finale è lievemente disturbante (per quanto possa esserlo una storia Disney). Intini ha fatto un bel lavoro ma secondo me il suo stile non è adatto a storie che dovrebbero essere horror.
    L'operazione Zeus continua molto bene e lascia sperare altrettanto bene.
    La straniera invece per i miei gusti resta sempre poca cosa seppur accettabile.

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      Re:Topolino 3535
      Risposta #16: Lunedì 28 Ago 2023, 21:50:28
      Comunque nemmeno io ho la più pallida idea di chi possa essere. Se qualcuno ha qualche idea, me la scriva anche in privato... (Non intendo partecipare al concorso, non preoccupatevi).

        Topolino 3535
        Risposta #17: Martedì 29 Ago 2023, 12:36:12
        Recensione Topolino 3535


        Da qualche anno, il tempo interno del mondo Disney è scandito da eventi annuali che coinvolgono l’intero cast di personaggi. Una tradizione ripresa recentemente che solidifica in maniera ottimale il worldbuilding condiviso tra Paperi e Topi e che riporta idealmente al primordiale concetto di un unico universo.

         Dai tempi del Mistero dei cappotti e di Topolino giornalista sono passati oltre ottant’anni e, per gran parte di questi, le due città principali del Calisota hanno ridotto gli scambi ai minimi termini. Che fosse un importante programma televisivo, un globale evento sportivo o una caccia all’oggetto di natura mistica, l’incontro tra Paperino e Topolino diviene centro dell’attenzione di turno, perché da Gottfredson a Marconi, la natura di questi rendez-vous è profondamente cambiata.

         Nelle strisce dell’età dell’oro, i due condividevano la città, i luoghi, le avventure su una base quotidiana. Erano l’un l’altro quello che oggi sono Topolino e Pippo, Paperino e Paperoga. Ma col passare dei decenni, la nascita di città separate, di cast di contorno esclusivi e il conseguente rarefarsi delle occasioni d’incontro, i tratti di queste avventure comuni diventano sempre più quelli di eventi importanti. I due ricordano un indefinito passato in comune in cui hanno costruito un legame solido che perdura ancora oggi, come due amici d’infanzia che occasionalmente si rincontrano ed è come se il tempo non fosse mai passato.

         Ultimo stadio di questa evoluzione narrativa è quello raggiunto negli ultimi anni. In occasione del più grande piano criminale di Macchia Nera degli ultimi anni, capace addirittura di influenzare il tempo atmosferico, in alcune storie ambientate a Paperopoli uscite sugli stessi albi, la città subisce, ignara, le conseguenze delle macchinazione della macchia fantasma.

         L’anno successivo, in occasione di una minaccia di portata globale, Paperi e Topi subiscono, dapprima separatamente, e reagiscono, congiuntamente, in maniera del tutto naturale. L’incontro non è più il fulcro dell’evento, ma una naturale situazione conseguenziale agli atti. L’universo condiviso di Gottfredson, trasformato poi in due mondi a malapena tangenti su base straordinaria, torna ad essere uno.

         Ed è in questo clima nuovo clima che vanno ad inserirsi numerose storie successive, dove Paperi e Topi si incontrano sistematicamente come due vicini di città che inevitabilmente condividono una realtà. Operazione Zeus, dopo un primo episodio ambientato a Topolinia, sposta i propri riflettori su protagonisti beccuti in Zio Paperone e l’oro di Drake, dove Marco Gervasio e Emanuele Baccinelli mettono Paperina e lo Zione sulle tracce di un fantomatico tesoro che affonda le proprie radici nelle origini del Calisota stesso, frutto delle numerose incursioni pirate del corsaro Francis Drake.

         
        Sì, Paperone: Paperina sta spoilerando la trama[/size][/i]

         La storia si evolve senza particolari guizzi narrativi, fondamentalmente poco distinguibile da una qualsiasi caccia al tesoro di Paperone se non per la presenza di Paperina, ma si chiude ricollegandosi allo stesso Zeus nemesi di un ciclo di quattro puntate. Suona un po’ blando il ripetersi speculare dei tradimenti storici, col discendente di Drake che ancora una volta viene tradito dal un Doughty, così come suona buffa l’attenzione sulla impavida natura di Paperina che si infrange contro l’apparentemente inevitabile intervento di Paperinik.

         Sarebbe interessante vedere, nei prossimi episodi, Paperina riprendere le redini della situazione, magari nelle vesti di Paperinika. Gervasio riesce comunque a solidificare per bene le radici di questa trama nella lore disneyana, rivelando ancora una volta una particolare inclinazione verso il worldbuilding. Un’ultima nota positiva va al Capitano, che sembra avere la stoffa per diventare un personaggio minore ricorrente, almeno nel microcosmo dell’autore.

         Non dissimile è l’inclinazione di Marco Nucci, particolarmente evidente nel ciclo di Lord Hatequack presenta… L’ora del terrore!. L’esoterico scrittore del titolo è diventato uno dei più prominenti trait-d’union tra Paperi e Topi sin dall’inizio di questo ciclo. In Topolino, Macchia Nera e la modalità random, su disegni di Stefano Intini, il buon Hatequack/Nucci ci racconta, infatti, di vicende legate a Topolinia e alla macchina del tempo di Zapotec e Marlin, che oggi scopriamo essere dotata di una funzione di dislocazione temporale randomica, probabilmente utile nella manutenzione della macchina.

         
        Il nome di questa pianta non mi è nuovo, ma non ricordo…

        Per una serie di circostanze Topolino, Pippo, Basettoni e Macchia Nera vengono coinvolti dall’attivazione del processo e vengono spediti in varie epoche del passato, fino a tornare al punto di partenza, in un loop apparentemente senza fine e che costituisce il fulcro inquietante della trama. Alla base di tutto bisogna solo accettare il compromesso per cui Zapotec e Marlin, dopo decenni di ossessiva protezione, decidano di rivelare uno dei più importanti segreti del mondo Disney al loro scrittore preferito.

         Zio Paperone e l’esperienza che fa la differenza affronta l’inaspettato sviluppo del curriculum professionale di Miss Paperett. Qui nella sua attempata versione originale, seppur ringiovanita dallo splendido tratto di Francisco Rodriguez Peinado, sciorina un’infinita serie di skill che la pone addirittura un palmo al di sopra del suo datore di lavoro.

         Un Paperone che Gaute Moe scrive richiamando tratti e vezzi barksiani come il facile vacillamento del coraggio di fronte ad un pericolo reale: una caratteristica che serviva a raffigurare la dubbia natura delle tante vanterie del vecchio papero. Il netto contrasto tra le pavide ed esasperate reazioni dello Zione e l’ascetica fermezza di Miss Paperett è poi coronato dal finale, dove è la segretaria a diventare il centro delle attenzione dei personaggi, sostituendo in toto il ruolo patriarcale nella famiglia dei Paperi.

         Ciccio in: incontro nel verde riprende, invece, un topos tipico dei primi anni Duemila, ovvero l’evolversi delle vicende nate dall’incontro fortuito tra due personaggi altrimenti destinati a non incontrarsi mai. A questo giro Tito Faraci e Paolo De Lorenzi fanno incontrare Ciccio e Bertie McGoose, il Gran Mogol nato graficamente sulle pagine di Minni & Company e che assume una propria identità distinta attraverso il trattamento sulle pagine di GM – Giovani Marmotte dove detiene la posizione di supporto principale del cast.

         Le gag giocano dunque attorno al contrasto tra il militaresco entusiasmo atletico del generale e l’inguaribile oziosità del campagnolo. Da segnalare che la settimana prossima Bertie addirittura debutterà nel ruolo di titolare di una storia su testi di Aicardi, che già in precedenza gli aveva dedicato il titolo, ma che non vi aveva mai esplicitato il nome.

         Allo stesso genere appartiene Gambadilegno e il colpo archeologico, che mette in relazione il buon vecchio Pietro e Kranz, due tipi di furfanti diametralmente opposti: mano e cervello. A complicare la situazione interviene anche Sgrinfia, che gioca l’inedito ruolo di partner geloso e che con le sue azioni muoverà la storia verso la sua conclusione. Massimiliano Valentini e Lucio Leoni mettono in piedi una storia semplice ma funzionale, ravvivata dagli ilari interventi dello smilzo complice e dalla presenza-assenza di Indiana Pipps.

         
        Sgrinfia perfettamente calzante nel ruolo di partner geloso[/size][/i]



        Voto del recensore: 3/5
        Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
        https://www.papersera.net/wp/2023/08/29/topolino-3535/


        Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


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          Re:Topolino 3535
          Risposta #18: Martedì 29 Ago 2023, 16:50:36
          Chi l'avrebbe mai detto che mi sarebbe piaciuta una storia con Kranz, e che l'avrei addirittura votata (2 punti, a pari merito con Zeus e Hatequack!)? :silly:

          Forse, che dopo quarant'anni di (ab)uso inutile, ignobile e stupido, e di situazioni in cui era infilato a forza, finalmente sia arrivato il momento di usarlo decentemente? Chissà! :ghost:
          Io son nomato Pippo e son poeta
          Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
          Verso un'oscura e dolorosa meta

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          Tenebroga
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            Re:Topolino 3535
            Risposta #19: Martedì 29 Ago 2023, 21:38:56
            Nonostante molti abbiano spesso detto che Kranz andrebbe eliminato dal settimanale, io invece ritengo che sia un personaggio con un certo potenziale.
            Purtroppo è stato usato male o molto male in passato riducendolo a una triste macchietta con pistola. Invece il personaggio ha un suo senso d'esistere dato che rappresenta un criminale archeologo del tutto diverso dagli altri criminali Disney.
            Da una parte abbiamo i criminali geni come Macchia Nera, Plottigat, Spennacchiotto, dall'altra quelli non-geni come Gambadilegno, Sgrinfia, Bassotti e poi ci sarebbe Kranz che sta un po' nel mezzo.
            Tempo fa ne erano state anche tratteggiate le origini in una serie di storie il cui protagonista era il giovane Indiana Pipps. Secondo me non erano male e si potrebbe partire da questo spunto per un rilancio serio del personaggio.

            *

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              Re:Topolino 3535
              Risposta #20: Mercoledì 30 Ago 2023, 19:30:49
              MA QUALCUNO SI ERA ACCORTO DI JOSE A PAGINA 74?!?
              (scusate il maiuscolo, ma è uno dei miei personaggi preferiti :tongue: )

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                Re:Topolino 3535
                Risposta #21: Mercoledì 30 Ago 2023, 20:49:59
                Io si  ;D
                Da notare, in un mercato di questo paese tropicale dove l'azione si svolge, la presenza di José Carioca o di un suo sosia. Per quanto certi pappagalli verdi possano assomigliarsi (e questo sembra avere una coda variegata rossa e blu che non ricordo in Josè) credo che Gervasio e Bacci abbiano voluto inserirlo volutamente, tanto per dare una sorta di 'quotidiano realismo' ad un paese evidentemente frequentato dall'amigo di Paperino per contiguità con il Brasile. Certo, sembra strano che una volta arrivato laggiù Paperino non lo incontri ma questo complicherebbe una sceneggiatura che ha davanti a se solo due puntate (di cui una di enigmistica topoliniana).

                Però, come scrivevo, ha una coda rossa e blu... sarà proprio lui? Altro rebus...  :-?
                Molte foto in rete del personaggio confermano questi colori a cui non avevo mai fatto caso (immaginavo una coda verde come il resto del corpo). Dunque dovrebbe essere proprio lui.
                « Ultima modifica: Mercoledì 30 Ago 2023, 20:57:19 da Cornelius Coot »

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                Paperdano
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                  Re:Topolino 3535
                  Risposta #22: Mercoledì 30 Ago 2023, 21:03:55
                  Però, come scrivevo, ha una coda rossa e blu... sarà proprio lui? Altro rebus...  :-?
                  Molte foto in rete del personaggio confermano questi colori a cui non avevo mai fatto caso (immaginavo una coda verde come il resto del corpo). Dunque dovrebbe essere proprio lui.
                  in effetti rileggendo le sue storie recentemente (grazie al cessato club dei supereroi) si nota una coda tutta verde...
                  e se esistessero due gemelli Carioca? :crazy:
                  forse no perchè in effetti nelle sue apparizioni animate ha il piumaggio blu-rosso e, nella maggiorparte dei fumetti ha la coda verde!

                  *

                  Grande Tiranno
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                    Re:Topolino 3535
                    Risposta #23: Mercoledì 30 Ago 2023, 21:10:31
                    Che io ricordi in Italia José ha sempre avuto la coda blu e rossa, all'estero verde. Anche nelle due storie del Don coi Tre Caballeros nella versione pubblicata su ZP la coda è rossoblù, mentre in quella originale completamente verde.

                    Ciao!

                    Il Grande Tiranno
                    « Ultima modifica: Mercoledì 30 Ago 2023, 23:54:41 da Grande Tiranno »
                    Catturamento Catturamento!

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                    Tenebroga
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                      Re:Topolino 3535
                      Risposta #24: Mercoledì 30 Ago 2023, 21:20:15
                      Non starei a fare questioni sul colore della coda. C'è una certa variabilità cromatica nei personaggi e in passato era molto più accentuata. Ad esempio si sono viste mutazioni di colore nei capelli di Battista, nei capelli di Gastone, nei capelli di Nonna Papera, nella pelle di Atomino, nella palandrana di Paperone e tanti altri.
                      Per me quello è un simpatico cameo di José senza ombra di dubbio.

                      *

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                        Re:Topolino 3535
                        Risposta #25: Domenica 3 Set 2023, 11:51:49
                        Comunque, secondo l'Inducks ed escludendo i cameo:
                        Non c'era mai stata una storia con Sgrinfia, Gambadilegno e Kranz tutti assieme.
                        Non c'era mai stata una storia con Gambadilegno e Kranz assieme in cui non fosse presente Indiana Pipps.

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                          Re:Topolino 3535
                          Risposta #26: Domenica 10 Set 2023, 17:16:01
                          Al netto delle storie, questo numero può essere una base interessante per capire una cosa: le brevi possono essere utilizzate non come riempitivo ma per giocare e sperimentare, sia coi formati che coi personaggi che magari nelle storie lunghe o canoniche non compaiono. Quanti personaggi potrebbero essere ripresi, che mancano un po' dal settimanale? Filo Sganga (ero l'unico a cui piaceva il filone dei tesori di serie b?) Umperio Bogarto, Emy, Ely ed Evy, Gancio, Paperetta Ye Ye e tanti, tantissimi altri. Si vede il gradimento delle storie e magari poi si rimette il personaggio in pianta stabile. Oppure puoi portare avanti dei mondi che altrimenti lasci lì e li rendi difficili da recuperare per un nuovo episodio (tipo l'ultimo mondo fantasy in cui compare anche Reginella, adesso non mi viene in mente il nome).

                          E, fosse per me, metterei una storia estera fissa al mese: è bello fare la conoscenza delle diversità, anche grafiche, con cui vengono trattati i personaggi in posti diversi dall'Italia.
                          Inutile litigare, siamo tutti fessi uguali

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                            Re:Topolino 3535
                            Risposta #27: Giovedì 14 Set 2023, 00:09:41
                            - La decisione di legare la serie di Lord Hatequack con la macchina del tempo mi ha convinto davvero poco. Questo filone ha le potenzialità, grazie a Nucci, di narrare davvero degli episodi a tinte horror in salsa disneyana e sprecare le occasioni per creare delle storie simili mi sembra un gran peccato. Bellissimi come sempre i disegni di Intini.
                            - Seconda puntata di "Operazione Zeus" che continua ad interessare ed intrattenere al meglio. Avrà anche una base enigmatica per il gioco annesso ma devo dire che tutto funziona al meglio. Anche l'alternanza tra Topi e Paperi mi è sembrata giusta.
                            Disegni di Baccinelli sempre al top !
                            - La storia di Ciccio, come spesso accade, lascia davvero troppo poco.....
                            - "Zio Paperone e l'esperienza che fa la differenza" è una divertente storia straniera che mette in risalto (stranamente) la figura di Miss Paperett e delle sue capacità nascoste. Sempre ben fatte le matite di Rodriguez Peinado.
                            - "Gambadilegno e il colpo archeologico" ha la particolarità di essere una storia su Indiana Pipps....senza Indiana. La trama è piacevole e i disegni di Lucio Leoni sempre ben accetti.
                            Un albo che non spicca come qualità totale ma che si aggiudica comunque 2,5 stelle.
                            Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

                             

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