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Storie di Carl Barks

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Karabandagore
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    Storie di Carl Barks
    Giovedě 25 Ago 2022, 14:35:35
    Il 25 agosto di 22 anni fa ci lasciava Carl Barks, alla veneranda etŕ di quasi cento anni. Aveva visto trascorrere un intero secolo, il XX, era stato testimone del radicale mutamento vissuto dalla societŕ, in nome di un progresso sempre piů esasperato. Tutto questo egli lo aveva trasposto nelle sue storie, con piglio satirico ed ironia ci aveva fatto riflettere su noi stessi, mentre leggevamo le sue meravigliose storie di Paperino, Zio Paperone...Proprio quest'ultimo personaggio, il piů celebre tra tutte le sue numerose creazioni e quello a cui l'autore era piů affezionato, da comparsa secondaria, destinata ad una sola storia, assurse in breve tempo al rango di protagonista, di fulcro attorno al quale non ruotavano solo le esistenze dei suoi nipoti, ma anche la stessa Paperopoli; una creatura dalla personalitŕ sfaccettata, imprevedibile, meravigliosamente umana. Una caratteristica che mi ha sempre colpito delle storie del Maestro dell'Oregon č infatti l'umanitŕ dei personaggi, che non appaiono come semplici macchiette, bensě come uomini in sembianze di paperi: i suoi protagonisti amano, soffrono, provano invidia, rancore, gelosia, sono generosi e taccagni, aridi o compassionevoli...Hanno quella mutevolezza e, al contempo, coerenza che li rende pari alle piů grandi personalitŕ delle opere di Shakespeare.
    Carl Barks č giŕ stato ampiamente omaggiato e studiato qui sul forum, a lui sono stati dedicati interessanti e approfonditi articoli, e nella sezione delle storie le sue creazioni migliori sono giŕ state ampiamente discusse; ciononostante, trovo risulti utile aprire una discussione riguardante tutte le storie dell'Uomo dei Paperi, in modo da seguire il lusso costante della sua creativitŕ e ispirazione. Tramite questi post, esaminerň di volta in volta un periodo specifico della sua produzione: inizialmente la loro frequenza sarŕ abbastanza elevata, mentre in seguito, con la ripresa della scuola, i tempi si allungheranno, anche se mi riprometto di curarne almeno uno al mese. In conclusione, qualora la collocazione della discussione nel thread delle storie non dovesse essere appropriata, chiedo ai moderatori se possono spostarla. Grazie.


                                                                         1942-1945: I primi anni
    Dopo una proficua collaborazione con gli studios di Walt Disney per la realizzazione di numerosi cortometraggi, nel 1942 Carl Barks, allor quarantunenne, debutta nel mondo del fumetto e, per la precisione, in quello dei comic book , allora in fase nascente e di iniziale sviluppo. Fino ad allora, l'unico contatto avuto in precedenza per tale medium era consistito nella stesura dei soggetti per uno sparuto gruppo di strisce giornaliere di Donald Duck; la trama veniva poi sviluppata da Bob Karp e disegnata da Al Taliaferro.
    Va perň detto che la prima storia di Barks non č un granchč, e non contiene neanche i paperi ai quali in seguito il Maestro dell'Oregon voterŕ la sua intera produzione. "Pluto salva la nave"(Pluto saves the ship), realizzata in collaborazione con Jack Hannah e Nick George per la sceneggiatura, e con i disegni di Bruce Bushman, mostra tutte le incertezze di un gruppo di autori che non ha ancora preso piena confidenza con questa modalitŕ di narrazione, e infatti, piů che un vero fumetto, questa storia rappresenta il tentativo di trasporre sulla carta le sequenze di un cortometraggio animato.
    "Paperino e l'oro del pirata"(Donald Duck finds the pirate gold), apparsa sullo storico numero 64 del periodico antologico Four Colour Comics, rappresenta il vero e proprio inizio di quell'epopea fumettistica che porterŕ l'Uomo dei Paperi ad essere considerato il piů grande narratore del novecento. La trama intessuta da Harry Revees e Homer Brightman č semplice ma efficace( fin dai tempi di Stevenson, le cacce al tesoro dei pirati hanno saputo avvincere generazioni di lettori), ed č sorretta dall'ottima sceneggiatura di Bob Karp, che sa arricchire la vicenda con divertenti gag e situazioni di serio, se non mortale pericolo, accentuate da un'atmosfera a tratti cupa e minacciosa. Per quanto riguarda i disegni, essi sono suddivisi tra Barks e Hannah, autori rispettivamente delle tavole 1,2,5,12-40 e 3,4,6-11,41-64. Se il secondo appare incerto nel tratteggiare le fisionomie dei Paperi e presenta un tratto spoglio e privo di dettagli, l'allora nascente Maestro dell'Oregon si distingue per un disegno acerbo ma giŕ efficace, particolareggiato e dinamico nel raffigurare i vari comprimari.
    "Paperino e l'anello della mummia"(Donald Duck and the mummy's ring)rappresenta la prima prova di Carl Barks come autore unico di una storia lunga. E subito rivela la sua classe insuperabile. La storia procede spedita, sull'onda di misteri inspiegabili e apparizioni inquietanti, che portano chiaro debito di ispirazione dal film The mummy di Boris Karloff, il tutto in un'ambientazione affascinante, raffigurata con maestria da Barks seguendo le illustrazioni del National Geographic. Peccato per il finale, un po' affrettato e che personalmente mi ha lasciato abbastanza deluso.
    "Paperino e la scimmia"(Donald Duck in Too many pets ) , realizzata in collaborazione con Merril de Maris per la sceneggiatura, č una storiellina tutto sommato dimenticabile, con qualche momento apprezzabile ma nulla piů, e anche il tratto del Maestro mi appare piů affrettato del solito.
    Si prosegue con "Paperino e l'oro gelato"(Donald Duck in Frozen gold), storia ambientata nel profondo nord e che vede come antagonista un'insolita versione di Pietro Gambadilegno, qui chiamato Bob la Volpe. Nonostante l'idea sia meno potente e intrigante della storia precedente, lo svolgimento rimane comunque eccellente: gag a ripetizione, situazioni di pericolo mortale per i nostri protagonisti e una sequenza memorabile:
    Spoiler: mostra
    Paperino che cammina cieco in mezzo ai ghiacci
    . Ingredienti perfetti per una storia che non risulterŕ tra le migliori di Barks, ma rimane comunque una piccola perla.
    "Paperino e il mistero della palude"(Donald Duck in Mistery of the swamp), l'ultima tra le "lunghe" di questo periodo, č quella che ho apprezzato di piů per il mirabile dosaggio di elementi che avvincono e invogliano il lettore a proseguire la storia: una palude misteriosa in cui avvengono fatti inspiegabili, un piccolo popolo nascosto al riparo di essa, una fuga rischiosa e mirabolante. Se a ciň si aggiungono gli ottimi disegni di un Barks in maturazione, ecco un'ottima vicenda destinata a rimanere negli annali del fumetto Disney.

    Passiamo ora alle storie brevi, le cosiddette ten pages, destinate alla collana mensile Walt Disney's Comic and Stories. Contrariamente alle coeve lunghe, qui Barks non raggiunge fin da subito l'eccellenza. Le prime, infatti, sebbene di gran lunga migliori rispetto ad altre dimenticabili brevi che escono contemporaneamente, non riescono a mantenere ottimi livelli nell'intero arco della narrazione. Se di " Paperino e i corvi" trovo esilarante Paperino travestito da vecchietta che si getta in mezzo al campo da rugby, di "Paperino e il gorilla" apprezzo lo scontro papero-animale e di "Paperino e lo squalo" le baruffe con il predatore marino; se mi ha sempre divertito il cinismo di "Paperino aviatore" e le spassose contese "zio vs nipoti" di "Paperino e il grande trappolatore", "Paperino nel Far West" e "Paperino in Il cattivo perdente", esse non sono storie di cui posso dirmi completamente soddisfatto. A partire dalle successive ten pages l'Uomo dei Paperi affina lo stile e nascono quindi piccoli capolavori di comicitŕ: "Paperino e i buoni vicini"(che segna l'esordio di Jones con le fattezze che gli conosciamo, dopo la fugace apparizione in "Paperino aviatore"), "Paperino venditore di frullini", "Paperino sciatore", "Paperino e l'uomo di ferro", "Paperino chimico pazzo", "Paperino presenta I tre sporchi piccoli paperi" e "Paperino in meglio le ragazzine" hanno il ritmo indiavolato e spassoso tipico dei migliori cortometraggi, e si rivelano godibili anche ottant'anni dopo. Purtroppo, a questi gioiellini seguono storie piů opache, seppur godibili, come "Paperino al mare", "Paperino fotoreporter", "Paperino e il falco"e "Paperino equilibrista". In mezzo a queste, spiccano capolavori di comicitŕ quali "Paperino e il topo", dall'irresistibile ritmo a sketches da cortometraggio, "Paperino motorizzato" e soprattutto "Paperino numismatico", indimenticale nella sua spassositŕ delirante, perfettamente congegnata.
    Oh! Date un posto al cimitero...Yůuuuuu! Al mio cuore di vaquero...Yůuu! Egli č morto e lascia sola, učeeee! La sua casa, la cavalla e la pistola, učeee!

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      Re:Storie di Carl Barks
      Risposta #1: Giovedě 25 Ago 2022, 17:30:26
      Infatti oggi per me, (oltre che essere il compleanno del mio gatto) č un giorno di venerazione  :rotfl:
      Onoranze a Zio Carl! Il piů grande narratore di tutti i tempi!
      "Io non sono un uomo! Sono un polpo che stende i suoi tentacoli ovunque!"

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        Re:Storie di Carl Barks
        Risposta #2: Domenica 25 Set 2022, 19:30:36
         1945-1947: i primi capolavori
        Ciao a tutti e benvenuti alla seconda parte di questo excursus storico-fumettistico sulla produzione di Carl Barks, considerato da molti il piů grande narratore del Novecento.
        Se in precedenza avevo analizzato le storie risalenti ai primi anni di carriera del Maestro dell’Oregon, adesso comincio ad avvicinarmi maggiormente all’etŕ dell’oro barksiana, generalmente circoscritta tra gli anni 1947/1958, in cui l’inventiva e l’abilitŕ narrativa e grafica dell’Uomo dei Paperi raggiungono il loro apice.
        Partiamo da “Paperino e il terrore di Golasecca”( Donald Duck in Terror of the river), che si puň considerare il primo vero capolavoro di Barks a tutti gli effetti: il ritmo della storia č mirabilmente congegnato e sa alternare con efficacia momenti puramente e godibilmente umoristici ad altri intrisi di tensione e suspense, dimostrando in tal modo una notevole padronanza dei vari registri narrativi.Ciň che rende indimenticabile l’avventura č perň l’inedito approfondimento psicologico dei personaggi, descritti in tutte le molteplici sfaccettature che costituiscono la loro imprevedibile personalitŕ; a tal proposito si segnala la figura del villain, magnificamente tratteggiata da Barks, che gli conferisce un’ambigua perversione e una venatura inquietante, alimentate dalla luciditŕ e crudeltŕ di un folle.
        “Paperino e l’incendiario”( Donald Duck in The fireman), realizzata da Barks nell’insolito formato di dieci vignette per pagina, rappresenta un’indagine profonda e caratterialmente accurata della figura di Paperino, in un racconto dichiaratamente comico e spassoso su cui il Maestro dell’Oregon sa sapientemente innestare tracce e sfumature noir e hard-boiled. Il tema conduttore della vicenda č senza dubbio il fuoco, che affumica infatti quasi ogni singola vignetta, ed č interessante notare come anche in questa storia Barks presenti nuovamente il tema della follia, stavolta declinata nella piromania, presentandola sotto due aspetti differenti: quella innocua e maniacale di Paperino, e la inquietante pazzia di Benzina Benzoni. In questa storia viene inoltre introdotto il tema del doppio, uguale ed opposto, che sarŕ poi differentemente declinato da Barks in altre storie.
        “Paperino e le tigri reali”( Maharajah Donald), pur essendo una godibilissima e classica avventura, rappresenta perň un passo indietro rispetto ai capolavori precedenti. Paperino viene infatti rappresentato nuovamente come borioso, irascibile e infantile, caratteristiche peculiari del personaggio, ma questa volta declinate in modo piuttosto piatto, senza quelle sfumature e quella tridimensionalitŕ che avevano fatto amare il personaggio dai lettori; d’altro canto, in questa storia viene portata a compimento l’evoluzione dei nipotini, divenuti da monelli incorreggibili a ragazzini responsabili, senza perň risultare saccenti e insopportabili. La trama risulta fin eccessivamente lineare, con gag spente ad eccezione del tormentone degli scambi, davvero esilarante. Va comunque notato come in questa storia venga introdotto il tema delle intromissioni dei paperi nella politica di stati esteri, sovente retti da regimi assolutistici se non dittatoriali, che verrŕ poi ripreso da Barks in alcuni dei suoi maggiori capolavori.
        “Paperino in Vulcanovia”( Donald Duck in Volcano Valley) rappresenta uno degli apici dell’umorismo di Barks nel primo periodo della sua carriera. La storia si caratterizza infatti per una sequela di gag irresistibili, perfetto contrappunto a dialoghi sintetici, ma sulfurei ed incisivi, e a disegni impareggiabili nel caratterizzare la fisionomia e gli stati d’animo dei personaggi. Unico difetto di questa vicenda č la sua lunghezza, eccessiva per una storia esclusivamente comica, che ne rende quindi disomogeneo il ritmo e a tratti slegata la narrazione.
        “Paperino cacciatore di canguri”( Donald Duck in Adventure Down Under) č una bellissima vicenda, ricca di avventura, mistero e sentimento, amalgamati in una perfetta miscela a costituire un’ottima prova del Maestro dell’Oregon.Realisticamente drammatica la sequenza della fuga dei Paper, sfiniti dalla fame, dal villaggio degli aborigeni,mentre č straziante il dolore della cangura Mariů per la scomparsa del suo piccolo, evidentemente ucciso dai cacciatori. Si manifestano qui numerosi temi particolarmente cari all’Uomo dei Paperi, in primis il desiderio di indipendenza dei nativi, spaventati dal possibile arrivo della polizia nel loro territorio, ma anche l’ipnotismo ( sfruttato in seguito ne La pistola ipnotizzante, Il tesoro della regina e Lo spendaccione per ipnosi). L’arte di Barks, essenziale ma naturalistica, č perfetta nel descrivere e raffigurare i vasti spazi dell’outback australiano.
        “Paperino e il fantasma della grotta”(Donald Duck in The Ghost of the grotto): capolavoro. Questo termine, spesso abusato, č il piů calzante per descrivere questa perla barksiana, che io non esito ad annoverare tra le migliori mai prodotte dall’Uomo dei Paperi. In questa splendida vicenda c’č tutto: un’avventura marinara, un mistero dalle tinte gotiche abilmente descritto con un’intrigante atmosfera ricca di tensione e suspense, gag a ripetizione e l’adorabile umorismo del Maestro dell’Oregon. Elementi perfettamente amalgamati tra loro che concorrono alla creazione di una storia memorabile, che rimane impressa nella memoria dei lettori soprattutto grazie all’inquietante figura del fantasma in armatura.


        Passiamo ora alle ten-pages, che come di consueto Barks realizza mensilmente come brevi storie di apertura della collana Walt Disney’s Comics and Stories. Mentre sugli albi di Four Colour Comics Barks dŕ sfogo alla sue vena avventurosa creando memorabili vicende di ampio respiro, l’angusto spazio di dieci tavole previsto per queste brevi storie consente all’autore di indagare approfonditamente nella vita quotidiana dei Paperi, arricchendo le caratterizzazioni dei comprimari, in primis Paperino, di inediti aspetti e sentimenti.
        Dispiace quindi che la storia che apre la sezione delle ten pages, qui presentate rigorosamente in ordine cronologico, sia una storiella tutto sommato dimenticabile, quale “Paperino disoccupato”, le cui gag fiacche e prive di mordente non hanno mai suscitato il mio entusiasmo. Per fortuna, le successive “Paperino e il terribile 3P” e “Paperino cow-boy” sono dei veri concentrati di ironia e umorismo, spassose in ogni loro singola vignetta, la prima presentando una gara di pattinaggio su ghiaccio tra Paperino e Qui,Quo,Qua, la seconda illustrando i maldestri tentativi del Papero in blusa da marinaio di divenire un perfetto vaquero. Esilaranti “Paperino e il ladro fantasma”( mai riuscito a trattenere le risate davanti alla onirica sequenza di donna Carmela e della banda dei Coriandoloni) e “Paperino e il picchio”, dalle gag slapstick degne di un cortometraggio animato. Purtroppo nei mesi immediatamente successivi queste belle vicende sono seguite da storie piů fiacche ed anonime, in cui inoltre Barks adotta l’inedito formato di dieci vignette per pagina: “Paperino in villeggiatura”, “Paperino e il puledro indomabile” e “Paperino e il radar” sono ben al di sotto dell’elevata media dell’Uomo dei Paperi, pur rimanendo abbastanza godibili; meglio “Paperino e gli investigatori” e “Paperino campione di acquaplano”, episodi legati tra loro anche da una lieve continuity.
        Seguono due capolavori: “Paperino e la banconota da dieci dollari” č una storia stupenda, che riesce a coniugare una dura satira della societŕ, venata della consueta, irresistibile ironia, a una vicenda malinconica e dolcissima, che dŕ occasione ai Paperi di presentare il loro lato migliore. “Paperino e i buoni propositi” rappresenta forse il primo esempio di ten page in cui il Maestro dell’Oregon raggiunge un equilibrio compositivo perfetto: una ridda indiavolata di gags fisiche e verbali č mirabilmente bilanciata in una sinfonia umoristica che raggiunge rari livelli di inusitata spassositŕ.
        Meglio di cosě non si poteva inaugurare un periodo di eccezionale fertilitŕ creativa per l’Uomo dei Paperi, capace di sfornare a getto continuo piccoli gioielli umoristici:”Paperino e il pappagallo”, “Paperino e la gara di pesca”, “Paperino fa una conquista”,” Paperino costruttore di aquiloni”, “Paperino forzuto senza saperlo”, “Paperino e il cane sublime”, “Paperino e la gara di nuoto”, “Il primo giorno di scuola di Qui, Quo,Qua”, “Paperino e lo scoprioro”, “Qui,Quo,Qua esattori” sono brevi racconti che non hanno mancato di suscitare in me una profonda ilaritŕ, tanto sono descritte in modo spassoso le varie situazioni in cui Barks si diverte a descrivere le sue creature. Il ritmo frenetico, la mimica facciale esagerata, le gags irresistibili e il perfetto connubio tra testi e disegni consegnano queste vicende alla Storia del Fumetto Disney.
        Segue, inevitabilmente, un periodo di minor fortuna compositiva, in cui l’ispirazione si attenua e le brillanti trovate umoristiche si trovano con maggior scarsitŕ. Con ciň, non voglio certo affermare che “Paperino tiratore perfetto”, “Paperino e il gatto infernale”, “Paperino e i tre grilli magici”, “Paperino e l’argento infiammabile”, “Paperino e la romantica scampagnata”, “Paperino e i tre burloni burlati”, “Paperino cercatore d’oro” e “Paperino prestigiatore” siano vicende mediocri, si tratta anzi spesso di gustose storielle simpatiche e garbatamente umoristiche, ma non brillano della genialitŕ barksiana come quelle immediatamente precedenti.
        Infine, passiamo ad analizzare le storie brevi realizzate da Barks per albi speciali, solitamente giveaways distribuiti gratuitamente nei centri commerciali. Se “Paperino e la fiaba natalizia”(Donald Duck in Best Christmas) e “Paperino e il gabbiano del faro” ( Donald Duck in Santa’s stormy visit) sono brevi vicende natalizie ben riuscite nel descrivere lo spirito piů genuino e poetico della festivitŕ, e “Paperino e la foca”(Donald Duck in Seals are so smart) č una dimenticabile storiella umoristica, “Topolino e il mistero del cappellino rosso”(The riddle of the red hat) rappresenta invece l’unica storia realizzata da Barks con il cast topoliniese. Se l’autore non č evidentemente a suo agio con Mickey e soci, la vicenda creata, pur non eccelsa, risulta piuttosto gradevole e ben riuscita. Peccato non si possa dire altrettanto di “Paperino e la bomba atomica” (Donald Duck’s Atom Bomb), stentata nel ritmo e nelle trovate, il cui unico rilievo č quello di essere l’unica storia a strisce creata dal Maestro dell’Oregon. Al confronto, risulta piů simpatica anche la brevissima (appena due tavole) “Paperino e la pace infinita”(Donald Duck in His peaceful hills), apparsa su Boys’ and Girls’ March of Comics insieme a Maharajah Donald.
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          Re:Storie di Carl Barks
          Risposta #3: Giovedě 1 Dic 2022, 19:45:13
          Natale con Carl Barks!

          Barks č forse stato l'autore che piů si č concentrato nel raffigurare i vari volti di questa festivitŕ, incarnazione ed emblema della gioia, della generositŕ, della condivisione, ma che troppo spesso cede all'ipocrisia e al consumismo piů sfrenati. Da oggi, e fino al 25 dicembre, ogni giorno presenterň una storia del Maestro dell'Oregon dedicata al Natale, per prepararci alla festa piů attesa dell'anno anche inquadrandola in un'ottica diversa, vedendocela narrata e descritta dalla penna ironica e tagliente dell'Uomo dei Paperi.

          Come prima storia, forse per le temperature insolitamente miti che abbiamo sperimentato fino a poche settimane fa, mi č venuta in mente "Paperino e il natale vulcanico"(The Black Pearls of Tabu Yama). Questa atipica avventura, concepita da Barks nell'insolito formato di tre strisce per pagina per l'albo Christmas in Disneyland 1, benchč ambientata in prossimitŕ di Natale, vede i paperi muoversi in ambienti piuttosto distanti dalle innevate e ovattate atmosfere dell'inverno calisotano: precisamente, in uno sperduto atollo tropicale dei Mari del Sud, alla ricerca delle perle nere del titolo originale. E quando, per un ostacolo che non svelo per non togliere il piacere alla lettura,
          la lieta celebrazione del Natale appare irrimediabilmente compromessa, ecco che interviene un pizzico della magia genuina e benevola della festivitŕ( oltre che l'intervento di uno Zio Paperone piů umano che mai), ad insegnare ai paperi, e a noi lettori, che il vero Natale č libero da inutili orpelli.
          https://inducks.org/story.php?c=W+CID+++1-02
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            Re:Storie di Carl Barks
            Risposta #4: Venerdě 2 Dic 2022, 15:49:28
            Oggi, invece, vi propongo la spassosa "Zio Paperone spendaccione per ipnosi". Onde evitare le consuete, micragnose strenne natalizie che ogni anno lo Zione propina ad amici e parenti, Paperino acquista da uno "scienziato anticonformista" un raggio ipnotico per trasformare il ricco parente, almeno nel periodo delle feste, in un inguaribile spendaccione. Peccato che, causa un banale errore degli innocenti nipotini, l'ipnotizzato Paperone non avverta l'insopprimibile desiderio di omaggiare con doni ineguagliabili Bruto, il cane della contessa del Duckshire! E se i regali vengono scelti seguendo una canzonicna popolare inglese, i risultati non potranno che essere esilaranti!
            E se volete far economia, quest'anno, e non spendere una fortuna in regali, seguite la lista approntata da Paperone per i parenti:"Per mio nipote Paperino una palla da golf! A qui , Quo, Qua una biglia ciascuno,Paperina...una molletta! Nonna Papera..."
            https://inducks.org/story.php?c=W+US+++47-01
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              Risposta #5: Sabato 3 Dic 2022, 10:57:17
              Oggi, invece, vi presento l'insolita "Paperino e il canto di Natale"( Donald Duck in Silent night". Atipica non tanto per l'ambientazione, squisitamente e classicamente invernale e festiva, quanto per lo spirito che anima la vicenda: essa infatti consiste in una frenetica, rissosa, a tratti violenta lotta senza quartiere, che vede contrapposti l'irascibile papero in blusa da marinaio e il suo burbero vicino Jones( qui alla sua ultima apparizione prima di essere nuovamente ripreso da Barks nel 1964). Le pacifiche atmosfere iniziali, con Paperino che legge classici come Dickens, e che decide di diffondere nel mondo la letizia intonando giose nenie(carols, in inglese) natalizie, vengono spazzate via nel giro di poche tavole dalla furia distruttiva dei due contendenti.
              Quindi, se l'irresistibile e frenetico ritmo del succedersi delle trovate sono causa di irrefrenabili risate, certo non č lo spirito natalizio a dominare la vicenda. Un Natale vissuto in questo modo, sembra volerci dire Barks, non č nemmeno Natale, come forse vogliono suggerire le numerose storpiature di Silent Night nell'interpretazione canora di Paperino.
              ["CS WDC 64 | I.N.D.U.C.K.S." https://inducks.org/story.php?c=CS+WDC++64]
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                Risposta #6: Sabato 3 Dic 2022, 18:34:50
                Me la ricordo bene questa ten-pages barksiana, in particolare per il Paperino che, nonostante tutti gli impedimenti che Jones gli frappone, canta a squarciagola le sue nenie di Natale, coinvolgendo anche i  riluttanti nipotini.
                Di questa storia (come di altre ad opera dello stesso Barks) mi piace il vedere di quanta determinazione e testardaggine sia munito il papero in blusa da marinaio, cocciuto e irremovibile piů che mai nei suoi propositi e sordo ai tentativi altrui (pacati o violenti che siano) di desistere dai propri propositi.

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                  Re:Storie di Carl Barks
                  Risposta #7: Domenica 4 Dic 2022, 13:24:06
                  Continuiamo con la simpaticissima "Paperino e la sfida natalizia", questa volta realizzata graficamente da Barks su tre strisce per Christmas Parade n.9. La paternitŕ dei testi appartiene a Bob Gregory, autore di una sceneggiatura  che si rivela squisitamente barksiana per l'ironia graffiante, i dialoghi spumeggianti, la surrealtŕ del finale. In questo caso, la caustica satira riservata all'ipocrisia e al consumismo della festivitŕ natalizia č presente nei dettagli, seppur gustosissimi, della formale "parola di papero"( rimando alla precedente Paperino e il codice di Paperopoli), ma soprattutto nella disfida che dŕ titolo alla storia, consistente in una vera e propria scommessa a chi farŕ il miglior regalo alla cittadinanza di Paperopoli. La generositŕ e il disinteressato altruismo tipici del Natale vengono quindi snaturati nella loro essenza, divenendo una mera questione di status symbol.
                  Da notare, infine, come nella traduzione italiana "alce" venga considerato un sostantivo femminile, laddove un medesimo errore era riscontrabile nella versione americana, dove "meese" era l'inesistente plurale di "moose"(alce).
                  https://inducks.org/story.php?c=W+CP++++9-01
                  Oh! Date un posto al cimitero...Yůuuuuu! Al mio cuore di vaquero...Yůuu! Egli č morto e lascia sola, učeeee! La sua casa, la cavalla e la pistola, učeee!

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                    Re:Storie di Carl Barks
                    Risposta #8: Lunedě 5 Dic 2022, 21:10:39
                    Oggi, invece, la storia o, meglio, l'autoconclusiva che vi propongo č sicuramente piů sobria e meno conosciuta delle precedenti. Si tratta infatti della simpatica "Paperino- Non ne va bene una",realizzata da Barks solo per quanto riguarda i disegni, ma che considero davvero riuscita per il ritmo incalzante e dalla perfetta struttura in crescendo.
                    https://inducks.org/story.php?c=W+OS++256-03
                    Oh! Date un posto al cimitero...Yůuuuuu! Al mio cuore di vaquero...Yůuu! Egli č morto e lascia sola, učeeee! La sua casa, la cavalla e la pistola, učeee!

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                      Re:Storie di Carl Barks
                      Risposta #9: Martedě 6 Dic 2022, 18:15:52
                      "Paperino e il gabbiano del faro" (Santa's stormy visit) viene realizzata da Barks per essere inclusa nel giveaway della Firestone, distribuito gratuitamente in supermercati e negozi in occasione del Natale 1946. All'epoca era pratica comune allegare a svariati prodotti degli albi a fumetti gratuiti, i cosiddetti giveaways, per pubblicizzare l'articolo in vendita e per invogliare all'acquisto bambini e ragazzi. Erano cosě diffusi, per esempio, i Cheerios Premium (abbinati agli omonimi formaggini spalmabili), i Firestone giveaways (dal nome della catena di negozi), i Boys and Girls March of Comics, e cosě via. Barks realizzň diverse storie per questi giornaletti dalla scarsa foliazione: ricordiamo le blasonate "Paperino e l'isola misteriosa", "Paperino nell'Africa piů nera", "Paperino e le tigri reali". Accanto ad esse troviamo perň altrettante vicende di tono minore, ma ugualmente notevoli per l'efficacia narrativa, come "Paperino e la fiaba natalizia" e la sopracitata "Paperino e il gabbiano del faro". Atipica per l'ambientazione marittima, insolita data la festivitŕ, tale storia presenta uno spunto semplice ma ottimamente sviluppato, presentando i principali topoi della narrativa barksiana all'interno di una trama dolce e vagamente malinconica: un Paperino volenteroso e ligio al dovere di guardiano del faro; un gabbiano simpatico e combinaguai che si rivela l'eroe della vicenda; la riscoperta dei veri valori del Natale, fatto di semplicitŕ e condivisione; l'intervento del Fato risolutore che interviene a far sě che i Paperi, sebbene bloccati nel faro, possano godersi con gioia e letizia la festivitŕ. In sole otto pagine, l'Uomo dei Paperi ci regala una piccola perla, sprizzante buonumore e ottimismo, ma senza rinunciare a una punta di toccante riflessione.
                      https://inducks.org/story.php?c=W+FGW++46-01
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                        Re:Storie di Carl Barks
                        Risposta #10: Mercoledě 7 Dic 2022, 22:15:17
                        Pubblicata insieme a "Paperino- Non ne va bene una", questa autoconclusiva appare per la prima nello One shot che ospita la celebrata "Donald Duck in Luck of the North". Sebbene meno raffinata nella struttura della pagina, e imperniata essenzialmente su un'unica gag non particolarmente originale, "Paperino in E poi...delusione!" č comunque gestita bene nel ritmo, e la gioia entusiasta e frenetica dei nipotini la mattina di Natale sprizza letizia e dolce atmosfera festiva, regalando un sorriso al lettore.
                        https://inducks.org/story.php?c=W+OS++256-04
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                          Re:Storie di Carl Barks
                          Risposta #11: Giovedě 8 Dic 2022, 20:52:35
                          Nel 1960 Barks si cimenta, per la seconda volta in carriera dopo "Donald Duck and the Boys", con un racconto illustrato dei Little Golden Books, edito dalla Golden Press. La richiesta arriva dal direttore Donald T. MacLaughlin, nell'estate 1958, e il 28 novembre dello stesso anno Barks consegna 24 tavole a matita, che saranno trasformate in altrettante illustrazioni a tempera dal pittore Norman McGary. Lasciamoci trasportare dalla bellezza evocativa delle immagini pittoriche, dalla genuinitŕ e dolcezza che traspaiono dal racconto semplice ma coinvolgente.
                          https://inducks.org/story.php?c=W+LGBD+84-03
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                            Re:Storie di Carl Barks
                            Risposta #12: Venerdě 9 Dic 2022, 21:20:11
                            "Paperino presenta I tre buoni piccoli Paperi" č una storia che si pone proprio sulla linea di demarcazione tra le due caratterizzazioni, opposte e antitetiche, di Qui Quo Qua esistenti all'epoca nelle pagine firmate dall'Uomo dei Paperi: quella di pestiferi monelli contrapposta a quella di ragazzi giudiziosi e consapevoli. Se infatti la prima parte della vicenda presenta un egoistico ravvedimento dei tre paperini, che si impegnano trafelati nel soddisfare i desideri dello zio nel timore di non ricevere regali per Natale, proposito non mantenuto a causa degli scherzi disseminati in precedenza che ora gli si ritorcono contro, nella seconda assistiamo a un reale e sincero pentimento dei tre, culminato nella loro fuga da casa per poi terminare in un catartico e positivo finale. In sole dieci tavole Barks propone un vero iter di crescita interiore per i nipotini, cogliendo una volta di piů il vero significato del Natale, fatto di generositŕ e condivisione.
                            https://inducks.org/story.php?c=W+FGW++47-01
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                              Re:Storie di Carl Barks
                              Risposta #13: Sabato 10 Dic 2022, 20:49:41
                              "Paperino e l'albero di Natale" č sicuramente una storia atipica per temi e atmosfere, forse un unicum all'interno del vasto corpus barksiano.
                              Su richiesta del direttore editoriale, il Maestro dell'Oregon deve realizzare una vicenda insolitamente ricca di melassa, retorica e buoni sentimenti, spesso sbandierati in maniera non troppo naturalistica e a tratti perfino ripetitiva. Insomma, Barks confeziona una storia che ha come punti salienti della trama quegli aspetti un po' ipocriti e falsi della festivitŕ che pone regolarmente in ridicolo e farsa nelle sue altre avventure natalizie.
                              Secondo aspetto inedito e sorprendente, č la presenza quale antagonista di una strega "simile a quella che aveva avvelenato Biancaneve": inserimento inusitato per un razionalista come Barks. Al netto di queste caratteristiche, la storia č gradevole e presenta un'ottima caratterizzazione di Paperino; esilarante la versione "alta e bella" del papero in blusa da marinaio.https://inducks.org/story.php?c=W+OS++203-02
                              Oh! Date un posto al cimitero...Yůuuuuu! Al mio cuore di vaquero...Yůuu! Egli č morto e lascia sola, učeeee! La sua casa, la cavalla e la pistola, učeee!

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                                Risposta #14: Domenica 11 Dic 2022, 13:56:32
                                Terzetto di fulminanti autoconclusive, per prepararci al Natale con un pizzico di buonumore!
                                https://inducks.org/story.php?c=W+OS++203-05
                                https://inducks.org/story.php?c=W+OS++203-04
                                https://inducks.org/story.php?c=W+CP++++1-13
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