https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2757-2Scritta da Casty ed animata su carta da Enrico Faccini, "Topolino e la Jellamolecola" è una storia che apprezzo molto.
Il racconto si snoda all'interno di una ambientazione di carattere urbano (seppur fuori Topolinia) e si incentra su un incidente avvenuto in un laboratorio di studi sulla chimica che riguarda la dispersione nell'aria di una molecola tanto singolare quanto pericolosa: è la "Jellamolecola" del titolo, la cui diffusione nell'ambiente provoca lo spargimento di situazioni sfortunate e, appunto, "jellate" a iosa.
La storia è vibrante, non concede mai un attimo di stanca o un cedimento nel ritmo che, di contro, rimane sempre sul "pezzo" nell'evolversi di una vicenda che caratterizza bene il cattivo di turno e che offre degli spunti comici davvero piacevoli e graziosissimi da ritrovarsi (il flashback sulla fine dei dinosauri causato dalla presenza della molecola della Jella; il modo con cui il prof Sondern "tranquillizza" gli animi dei nostri; il tizio che sventola dapprima fiero il biglietto della lotteria dicendo di essere immune alla sfortuna salvo poi perderlo un istante dopo; l'
escalation delle situazioni sfortunate cui sono sottoposti - ahiloro - Topolino e Pippo nel laboratorio di chimica...)
Il tutto regala una lettura fluida, scorrevole, intrigante e dove anche certe sequenze che si può pensare inizialmente come deputate al solo far ridere trovano invece una spiegazione più seria e ben inquadrata nell'evolversi del racconto, come la scena in cui il prof viene portato via dal laboratorio sulla carriola.
Non dico che si tratti di una avventura epocale o che sia la Storia per antonomasia quando si pensa al talento disneyano di un autore straordinario come Andrea Castellan, ma sta di fatto che questo racconto è "castyano" dentro nel suo essere vivace, coinvolgente, intriso di simpatia e di ottime caratterizzazioni dei personaggi.
L'ennesima riprova di quanto lo sceneggiatore friulano sia bravo ad intessere belle trame, portate avanti con brio ed una sana verve che anima gli interpreti della vicenda che è un vero piacere da assaporare e gustare per tutto il tempo della lettura.
E se dal punto di vista dei testi la storia mi è piaciuta davvero molto, non sono da meno i disegni di Enrico Faccini, i quali riescono a rendere espressivi e "vivi" i personaggi e le cui matite coniugano al meglio, dal punto di vista grafico, il carattere vivace e frizzante che assume la bella sceneggiatura imbastita da Casty.