Come ho scritto altrove, bastava davvero poco per avere un volume perfetto, ma, se soppesiamo pro e contro, direi che i primi stravincono e per questo ne reputo imprescindibile l'acquisto.
Ma infatti è proprio quello il discorso: la testata ha un plus, inequivocabile, ma il curatore sembra non esserci: è chiaro che non è possibile che non ci sia, ma francamente non andarsi a leggere nemmeno per sbaglio una o più storie che l'editore va a pubblicare mi sembra davvero troppo. Significa lavorare con sufficienza, perché è evidente che nessuno l'abbia letta quella storia: sfogliarla magari si, ma naturalmente sfogliando soltanto, a meno che non si abbia un occhio di lince è difficile accorgersi di un'inversione di pagine.
E' questo che dispiace, la cura, la mancata cura di qualcosa che certamente non si vede tutti i giorni.
E lo sapevano anche, perché la precedente ristampa aveva lo stesso problema, segnalato anche all'epoca.
La colorazione nemmeno è stata corretta, giusto rimarcarlo, e anche qui dico la stessa cosa: va bene l'errore in una prima edizione, va bene l'errore in una vecchia ristampa, ma è mai possibile che per avere una storia come inizialmente l'hanno realizzata gli autori sia necessario attendere un'edizione cosmica da 70 euro?
Siamo a questo? Leggete finché potete, accontentatevi zitti e muti che per un prezzo da 3 a 25 euro questo è quello che potete avere?
E' questo discorso, naturalmente estremizzato per essere chiaro ma non così lontano dalla realtà, che proprio non riesco a digerire.
Poi, come ho detto, lo prenderò anche io, sebbene lo ritenga sbagliato, perché è un'edizione errata che i lettori stanno pagando lo stesso prezzo di un volume che teoricamente, e giustamente aggiungo, dovrebbe essere perfetto.
Comprendo gli aumenti - fino a un certo punto perché andiamo in direzione di una speculazione globale parzialmente ingiustificata, ma qui sconfiniamo in un discorso troppo ampio e magari estraneo al Papersera - , ma non posso non considerare che, a fronte di un mare di lettori affezionati che comunque supportano l'editore, e sottolineo sempre e comunque, a fronte di prezzi in costante aumento, sacrifici ed errori e orrori di cui meglio di me tanti hanno già disquisito, non c'è quasi mai un rovescio della medaglia che provi a guardare al lettore come un appassionato lettore, appunto, e non come un cliente-pollo che in fondo abbocca e deve essere spennato, tanto cura o non cura acquista sempre.