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Le serie imperdibili 8 - Minni e i Racconti del Boscaiolo - Recensione di Alessandro Mercatelli

Ivan Bigarella cura anche la copertina dell’ultimo volume. L’ottavo volume della collana Le serie imperdibili di Panini Comics si pone in continuità rispetto alle tre precedenti uscite dedicate al ciclo di Nonna Papera e i Racconti Attorno al Fuoco. Viene presentato un trittico di racconti che costituisce una sorta di seguito spirituale della saga ideata da Rodolfo Cimino, nei quali l’ambientazione, che come da tradizione fa da semplice sfondo alla trama principale, si sposta da Paperopoli a Topolinia. L’originaria pubblicazione su testate dedicate ad un pubblico di lettrici (Minni & Company e Minni Amica del Cuore) non ha permesso a questi racconti di godere della medesima notorietà dei loro predecessori. Una scelta editoriale presumibilmente dettata dal tenore maggiormente romantico delle sceneggiature, ciò nonostante in questa “reincarnazione topoliniana” non mancano certo tutti i classici elementi che caratterizzano la scrittura di Cimino. Il breve ciclo di racconti presente nel volume vede affidare il ruolo di narratore all’inedito personaggio di Giosafatte il Boscaiolo, anziano eremita che vive nel bosco adiacente a Topolinia e che in ogni episodio trova modo di intrattenere Minni e gli amici che di volta in volta la accompagnano con leggende ambientate in tempi e luoghi differenti. Il primo incontro con Giosafatte. In “La Biondina e la Rivincita dei Merli Gialli” (pubblicato in Italia sul mensile Minni & Company n°26 il 24 luglio 1995), affidata alle matite di Alessandro Perina, assistiamo al primo incontro tra Minni e Giosafatte. L’anziano signore – in questa storia ritratto con delle fattezze che verranno successivamente modificate – si offre di accogliere presso la propria abitazione Minni e una sua amica che, giunte nel bosco per realizzare un documentario, finiscono col perdere il sentiero per rientrare alla loro tenda. Fortunatamente il profumo di polenta le guida verso la casa di Giosafatte che offre loro la cena, intrattenendole con un racconto ambientato nel medioevo. La storia vede protagonista la giovane Biondina, figlia di un maniscalco, dedita alla realizzazione di merli gialli robotici. La singolare dote della ragazza viene notata dal nobile paggio Fernando che si invaghisce della ragazza ma la notizia giunge alle orecchie della figlia del Re che. gelosa delle attenzioni del paggio, fa di tutto per ostacolare il loro amore. Fortunatamente, nelle storie di Cimino nulla è in grado di scalfire il puro sentimento che unisce due giovani. La storia, come altre precedenti opere dello sceneggiatore, ha per protagonista una ragazza emancipata e piuttosto originale per i tempi in cui vive, capace ella stessa di stupirsi del fatto di preferire la meccanica al ricamo. Il tratto di Perina appare fresco e congeniale al contesto narrativo, i personaggi risultano espressivi e dinamici, e dalle vignette traspare sempre il giusto senso di movimento, capace di dare enfasi sia ai momenti di tensione che alle numerose gag comiche che si susseguono man mano che la storia giunge al suo romantico epilogo. “Gimmi il Cavaliere Lucia Tom l’Artigliere” (pubblicata su Minni & Company n°44 del primo gennaio 1997) è un racconto ambientato durante il periodo della guerra di secessione americana. Il tratto di Giuseppe Zironi, così stilisticamente particolare, riesce a enfatizzare molto bene i toni decisamente più cupi di una storia che racconta l’amore impossibile tra due ragazzi di diversa estrazione sociale. La ricca Lucia, figlia di altolocati proprietari terrieri del sud, si innamora di Tom, umile fattore orfano di padre e allevato da una nutrice. Il ragazzo, nonostante la diversa estrazione sociale, è amico d’infanzia di Gimmi, ricco rampollo la cui famiglia, in particolare l’avida madre, vorrebbe accasare il prima possibile con la bella Lucia. La tecnologia bellica fa perdite sempre più ingenti. La chiamata alle armi allontana entrambi i ragazzi dalle proprie famiglie portandoli a combattere per il proprio Paese, mentre Lucia viene spedita in collegio per cercare di dimenticare Tom. La minaccia di poter perdere il proprio figlio restituisce alla madre di Gimmi il vero senso della famiglia e, con uno degli escamotage di sceneggiatura più interessanti e drammatici di sempre, Cimino regala al lettore un vero e proprio ribaltamento di ruolo dell’antagonista, che porta all’agognato lieto fine in cui Tom e Lucia coronano il loro sogno d’amore. Il tema della guerra ritorna prepotentemente all’interno di questa storia in cui Cimino, come nella precedente “Il tamburino e i 3 soldi del destino“, non fa mistero nel descrivere gli orrori e le sofferenze cui i soldati vanno incontro sia in battaglia che nella normale quotidianità. Zironi “approfitta” del contesto inedito e disancorato dai canoni rigidi dei personaggi disneyani offertogli dalla sceneggiatura per calcare oltremodo la mano, rappresentanto le scene di combattimento senza edulcorare granché. Pioggia, fango, bombardamenti e caduti sul campo vengono realizzati in modo realistico con un tratto originale capace di dare espressione ai personaggi, senza mai farli apparire sopra le righe. Lo stile del disegnatore permette di immergersi maggiormente all’interno di una storia che ha l’unico difetto di giungere alla conclusione in modo un po’ troppo repentino, affidando al narratore e non alle immagini l’epilogo. L’amore trionfa sempre nelle storie di Cimino. Il volume si conclude con “Soldino e Soldina e la Canzone d’Autunno” (Minni Amica del Cuore n°16, 2022) storia magistralmente disegnata da Roberto Vian, in cui a tornare è un altro tema molto caro a Cimino, la musica. Lo sceneggiatore propone nuovamente un racconto generazionale ambientato nell’America dell’immediato dopoguerra civile, in cui i due protagonisti affrontano un percorso di crescita. Costretti a separarsi per cercare di trovare ognuno la strada che gli permetterà un giorno di vivere insieme la loro storia d’amore, i protagonisti si lasciano in pegno il semplice dono di una canzone che rieccheggerà nella valle che li ha visti crescere. Si tratta probabilmente della storia meno ispirata tra quelle raccolte nel volume e dalla quale traspaiono numerosi echi delle sceneggiature che l’hanno preceduta. Ciò nonostante il tratto di Vian permette ugualmente di apprezzare un racconto semplice e romantico nel quale oltretutto si assiste ad una maggior fusione tra la storia sullo sfondo che vede protagonisti Minni, topolino e Pluto e la leggenda narrata da Giosafatte il Boscaiolo. La raccolta qui recensita ha il pregio di presentare un interessante contributo redazionale a cura di Francesco Stajano. Il noto filologo disneyano, oltre a raccontare curiosi aneddoti della sua amicizia con Cimino, svela retroscena delle storie presenti nel volume rivelando anche parti di sceneggiatura totalmente inedite e mostrando come almeno un racconto del boscaiolo (il secondo) nascesse proprio per essere pubblicato come racconto attorno al fuoco. Il che giustifica pienamente la scelta di Panini Comics di inserire il numero “4” sulla costa del volume, confermando l’unicum stilistico delle storie. Un’immagine che ricorda molto la prima storia del ciclo di racconti. Nel concludere la recensione non si può fare a meno di effettuare una valutazione d’insieme dell’intera collana dedicata alle storie più romantiche e particolari di Cimino. Sebbene molti volumi di questo quartetto abbiano ricevuto pesanti critiche a causa di errori o modifiche stilistiche poco apprezzate (a titolo di esempio, le tavole invertite de “Il bel cavaliere e la regina del lago perduto” o il cambio di colore delle pellicce in “Il tamburino e i 3 soldi del destino“), si tratta di piccoli errori che rendono la raccolta imperfetta senza minare la ricchezza dei contenuti così come il pregio della veste che li raccoglie, curata tanto nei redazionali che nei materiali impiegati. Il quarto volume ha peraltro l’indubbio pregio di riportare ai lettori tre storie che non hanno goduto della giusta notorietà che si sarebbero meritate. Mi riferisco in particolare alla splendida Gimmi il Cavaliere Lucia Tom l’Artigliere, inizialmente pensata come racconto attorno al fuoco e successivamente riadattata al contesto dei periodici dedicati a Minni. Senza troppi giri di parole, i racconti del boscaiolo qui raccolti costituiscono il completamento di un ciclo davvero unico, che solo un grande scrittore come Rodolfo Cimino poteva ideare. La genialità dell’autore, capace di sfruttare il contesto disneyano per raccontare leggende dai contenuti fantastici, ma nel contempo ancorate a concetti molto concreti quali la crescita, l’amore, la morte, la guerra, viene celebrata con una raccolta ricca di storie e di contenuti editoriali non priva di qualche piccolo difetto, ma in ogni caso “imperdibile“, proprio come il titolo stesso della serie fa intendere. Editore: Panini Comics – Autori: Rodolfo Cimino, Alessandro Perina, Roberto Vian, Giuseppe Zironi – Uscita: 24 marzo 2023 – Pagine: 145 – Formato: Cartonato 18×24 – Prezzo: € 11,50 – ISBN 9 772283 857008

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Le serie imperdibili - Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco

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      Come mai ancora non c’è il numero 2 su Inducks?

      Inducks e un progetto fatto da volontari senza fretta :)

      Qui come vedi stiamo cercando nuove persone che ci aiutino con la compilazione degli indici: https://www.papersera.net/forum/index.php/topic,18544.msg613235.html
      Se vuoi dare una mano, sei il benvenuto,
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      Quando hai capito che è tutto uno scherzo, essere Il Comico è l'unica cosa sensata.
      Watchmen, Alan Moore and Dave Gibbons

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        Re:Le serie imperdibili - Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco
        Risposta #77: Mercoledì 8 Feb 2023, 20:06:34
        Eccomi, in perfetto ritardo ( :rotfl:), a lasciare le mie impressioni sul secondo volume di Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco
        La partenza di ogni racconto è sempre diversa come messa in scena ma tutte hanno in comune l'estrema voglia di sentire la seguente avventura. Persino Zio Paperone deroga alla propria tirchieria pur di arrivare primo sul designato luogo d'appuntamento. E noi con lui !
        - Si parte con "La leggenda del lago d'argento".
        Questa storia, tra quelle che compongono il ciclo dei racconti al fuoco, è l'unica non scritta da Rodolfo Cimino ma bensì da Nino Russo. Ed infatti la storia, pur essendo assai gradevole, probabilmente manca di quel tocco di "magia" dato dalle metafore di vita create dal Maestro.
        In comune invece si nota la ricerca di un lessico più particolare, di un qualcosa che potesse "insegnare" nuove espressioni. Così come Cimino docet. I disegni di Alessandro Perina sono ben proporzionati e dinamici. Sicuramente ricchi di umorismo per una storia che incentra il focus proprio sulla parte comica delle vicende, non disdegnando tematiche mature.
        - "La regina delle rocce e il fiore proibito"
        Ritorna Cimino e ritornano le tematiche "adulte" veicolate però attraverso suadenti e dolci storie adatte a tutte le età.
        Prendendo spunto dalla discussione da poco avvenuta nel topic del Topolino 3506 su Area 15, mi preme rimarcare che alla base di una giusta "critica" fumettistica debba esserci necessariamente la memoria. Questo perché troppo spesso ultimamente si usa dire che l'attuale Topolino veicola messaggi importanti e vitali per forgiare le nuove generazioni. Il punto è che Topolino settimanale questo lavoro lo fa da sempre !
        Ad esempio Cimino in questo racconto ci mostra, con delicatezza ed intelligenza, la forza macchiavellica che si può ottenere tramite il ricatto e la disperazione instillata in modo forzoso nelle menti delle masse. I nomadi, con la "minaccia" di poveri raccolti, non hanno dubbi nel condannare una loro simile, anche se questo avrebbe potuto essere il destino futuro di una propria figlia. Quando l'egiostica paura del singolo avvenire riesce a previcare i giusti interessi di un'intera comunità. Una minaccia mai sopita e sempre più frequente purtroppo...
        Disegni di Alessio Coppola che già al tempo risultavano belli da vedere ed estremamente romantici nell'approccio tra i giovani.
        - "Il Tamburino e i 3 soldi del destino"
        Nel tamburino troviamo tutti i temi che in una storia disneyana all'apparenza (o secondo qualcuno...) non sarebbe ipotizzabile ritrovare: la guerra, l'allontanamento dagli affetti familiari, la barbarie della contrapposizione tra popoli (in questo caso ancora più aspra dato che si rappresenta una guerra civile), gli stenti con cui spesso ci si ritrova a combattere, le decisioni filosofiche tra il giusto/sbagliato, il senso del dovere.
        Cimino cesella il racconto con queste complicate tematiche attorno alla figura di Tom che incarna, nella sua pur giovane età, i migliori sentimenti di carità, coraggio e speranza. Proprio le doti portatrici dei tre soldi del titolo.
        Cavazzano, tramite una connessione artistica completa e funzionale con l'autore, riesce a tramutare in emozioni tangibili tutte le sottili sfumature disseminate nel soggetto. Insomma.....una delle perle più belle del cosmo disneyano. Imperdibile !
        Fortemente fastidiose, ma non fondamentali nel godimento della fruizione, le modifiche apportate alle tavole con ricolorazioni prive di senso e cambiamenti di capigliature che smorzano la percezione del significato.
        Una frase di Cimino su tutte mi ha smosso la coscienza in un momento drammatico per gli scontri in Ucraina: "Per difendere la propria indipendenza a volte si è costretti a far tuonare il cannone..."
        Sentito, appassionato ed interessante il vademecum redatto da Fabio Michelini che tratta le tematiche fondamentali dell'arte di Rodolfo Cimino. Ne tratteggia i topos ricorrenti, l'utilizzo di questi nel contesto della sua grande produzione e consiglia al lettore alcune delle storie più importanti e significative del Maestro. Davvero una bella operazione !
        Una chicca che è completata ed anzi felicemente superata dal gioiello che rende imperdibile questo volume: il soggetto scritto a mano, da Cimino stesso, con una delle proposte per nuove storie del ciclo: "George, Sideralina e il riscatto del destino".
        Una trama poetica, in pieno stile ciminiano, che si fonde con sapienza ad una base di fantascienza mai estrema.
        Il soggetto è scritto con un lessico, con una raffinatezza che permette al lettore di immaginare nella propria mente in modo istantaneo le vignette. Un regalo tanto bello che provoca però un leggero magone per un qualcosa che avremmo voluto vedere su carta. Chissà che si possa affidare questo lavoro ad artisti meritevoli in un prossimo futuro....
        Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

          Recensione Le serie imperdibili 7 - Nonna Papera e i Racconti Attorno al fuoco: Vol. 3 di 3


          La copertina inedita di Ivan Bigarella riprende il primo racconto del volume.

           Con il settimo volume della collana Le serie imperdibili di Panini Comics giunge a conclusione il ciclo di Nonna Papera e i Racconti Attorno al Fuoco ideato da Rodolfo Cimino.

           Nelle recensioni del primo e secondo volume, abbiamo a lungo parlato delle origini di questa particolarissima serie e delle peculiarità della stessa, stante l’intento dell’autore di affidare la narrazione di storie autoconclusive, dai toni un po’ più “adulti” e malinconici rispetto ai normali standard del fumetto Disney italiano, a personaggi inediti lontani dal contesto di Paperopoli. Si tratta di una tendenza che Rodolfo Cimino persegue fino alla fine, regalando opere che, anche in questo volume, affrontano delicati temi come la morte, la vecchiaia, la crescita e il cambiamento, raramente presenti all’interno delle storie di topi e paperi.

           Purtroppo sono ancora molti i racconti del Maestro racchiusi nel suo armadio degli appunti. La sua dipartita nel 2012 ha impedito di realizzare molto di ciò che era già stato immaginato e sceneggiato, lasciando un vuoto enorme tra i lettori. Fortunatamente però, in ogni volume di questa collana è stato possibile leggere uno degli scritti inediti originali del Maestro, esperienza di grande impatto per qualsiasi lettore perchè, oltre a permettere di comprendere il grande lavoro che c’è dietro ad ogni opera fumettistica, dà un diretto sguardo sul modo di pensare di uno dei più grandi cantastorie di sempre.

           Per questo volume conclusivo Panini ha fatto ricorso alla collaborazione di un altro sceneggiatore, Roberto Gagnor. L’autore, visto lo stato di conservazione dello storyboard originale del soggetto inedito sottopostogli, ha avuto il difficile compito di recuperarne i contenuti attingendo dagli appunti e dagli sketch ancora leggibili. Ne è venuto fuori un racconto inedito appassionante che fa da chiusura al volume.

           
          Sin dal principio la prima storia non fa mistero del triste epilogo del protagonista.

           Venendo preliminarmente ai tre racconti a fumetti che compongono la raccolta, si tratta di storie affidate a tre disegnatori differenti che, per pura casualità, presentano nel tratto alcuni aspetti comuni.

           “Ala di Colomba e l’Uomo delle Nevi” (pubblicata per la prima volta il 2 maggio 1993 su Topolino n°1952) è un romantico racconto tra due giovani pellerossa appartenenti a due tribù lontane. Come nella miglior tradizione di questi Racconti, la storia ripercorre l’infanzia dei protagonisti accompagnandoli sino all’età adulta e, sempre in stretta aderenza al canone, uno dei due personaggi principali del racconto è dotato di un potere particolare. Le matite di questa storia sono affidate a Emanuele Barison, cui va l’indubbio pregio di realizzare i paperi in modo impeccabile, con fattezze morbide e rotondeggianti che risentono di forti influenze cavazzaniane.

           Il tratto si discosta però profondamente da quello del Maestro veneziano, se si presta attenzione al modo con cui vengono rappresentati gli ambienti e i protagonisti antropomorfi della storia narrata da Nonna Papera. Una differenza che, se da un lato appare molto spiazzante per l’occhio del lettore, dall’altro contribuisce a creare maggior distacco rispetto al canonico panorama Disney. Infine, ciò che più colpisce di questo racconto, è proprio il finale, volutamente aperto a una duplice interpretazione lasciata nelle mani del sentimento del lettore. Un grande esempio di sceneggiatura.

           
          La lontanza che pietrifica i cuori.

           In “Steve il Boscaiolo e la Fontana di Pietra” (topolino n°2025 del 20 settembre 1994) è Roberto Vian a prendere le matite per dare vita alla storia di Cimino, un racconto malinconico che ha come tema principale quello dell’invecchiamento e delle rinunce cui ognuno di noi deve far fronte per poter coronare sogni ben più importanti. Come per la storia precedente, il contesto in cui si svolge la trama è quello dei nativi americani, ma in questa vicenda entrano temi differenti come quello del progresso e della convivenza pacifica fra popolazioni, che offrono spunti molto interessanti al progredire della storia. La storia presenta anche il tema del viaggio attraverso il tempo, immancabile componente fantastica tipica dell’autore, che risulta peraltro ben integrata all’interno della trama e offre la possibilità di giungere ad un apprezzato lieto fine.

           
          Il più classico dei lieti fini.

           “La Principessa di Ghiaccio e Norge il Giovane Blasonato” (apparsa per la prima volta su Minni & Company n°31 del 1 dicembre 1995), affidata alle matite di Alessandro Gottardo, è di fatto l’ultima storia a fumetti pubblicata all’interno del ciclo, che va quindi a concludere anche la sottocollana de Le Serie Imperdibili ad esse dedicata (il prossimo ospiterá I racconti del boscaiolo, tre storie dove Cimino porta altre vicende utilizzando Minni). Si tratta di un racconto d’amore in cui si intreccia anche un filo di sottotrama politica, ma che ha come tema dominante l’altruismo e il sapersi dedicare alla propria amata senza paura di rinunciare a qualcosa. In questo racconto il lieto fine giunge in maniera definitiva, senza lasciare indietro scie ancora aperte o duplici ipotesi di lettura. Si assiste semplicemente al trionfo dell’amore tra due giovani che domina sopra qualsiasi altra cosa e finisce anche col trascinare gli ascoltatori della storia narrata da Nonna Papera.

           
          L’amore trionfa al di là delle favole di nonna Papera.

           Come anticipato all’inizio di questa recensione, anche il terzo volume dedicato ai Racconti Attorno al Fuoco ha il pregio di regalare al lettore una sceneggiatura inedita del Maestro Cimino: “Il Duca Nero e il Castello degli Specchi“, stesa in forma di soggetto da Roberto Gagnor. Si tratta di un racconto interessante e, senza volerne anticipare la trama per evitare di rovinare la lettura, si può solo dire che si presenta come perfetta storia in stile ciminiano, con un colpo di scena finale capace di suscitare emozioni.

           Altrettanto emozionante è l’omaggio che Gagnor dedica a Cimino nella postfazione del volume, un racconto toccante su come questo grande Maestro abbia ispirato tanti altri autori del panorama Disney italiano. La riproposizione di questi racconti si conclude con un volume che, come i precedenti, desta comunque un filo di rammarico visto che Panini, nel realizzare questa nuova edizione, ha finito col cadere in qualche piccolo errore e si è presa alcune licenze di colorazione (che non mancano nemmeno in questo terzo volume), che ad alcuni puristi hanno fatto storcere il naso considerato il rispetto dovuto a questi lavori. Per questi motivi la valutazione non raggiunge il punteggio pieno.

           Ciò nonostante, anche questo terzo volume merita l’acquisto perché ripropone in un formato più ampio rispetto all’originale opere che all’intero del panorama disneyano nazionale e internazionale sono davvero uniche.

           
          Un’immagine che per forma e atmosfera ricorda il Maestro veneziano.

           Facendo un bilancio complessivo di tutte e tre le uscite dei Racconti Attorno al Fuoco, si può concludere che si tratta di una raccolta che permette di apprezzare le opere più intime e personali di Cimino, arricchendo ogni volume di un contenuto aggiuntivo peculiare (nel terzo numero, oltre alla toccante postfazione di Gagnor, troviamo un’interessante prefazione a cura di Massimo Marconi). Il prezzo, tutto sommato contenuto se si considera il formato cartonato e l’ottima qualità della carta, consente di portare a casa questa collezione di storie senza spendere eccessivamente, quindi se non si dispone degli originali o delle precedenti e rarissime raccolte, la collana de Le Serie Imperdibili costituisce una scelta obbligata ma senz’altro dignitosa.

           Editore: Panini Comics – Autori: Rodolfo Cimino, Emanuele Barison, Roberto Vian, Alessandro Gottardo – Uscita: gennaio 2023 – Pagine: 177 – Formato: Cartonato 18×24 – Prezzo: € 11,50 – ISBN 9 772283 857008



          Voto del recensore: 4/5
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          Samu
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            Re:Le serie imperdibili - Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco
            Risposta #79: Martedì 21 Feb 2023, 17:40:04
            Il racconto della tormentata storia d'amore di Steve il boscaiolo (insieme a quello del Tamburino e i 3 soldi del destino) lo porto nel cuore fin dalla prima lettura e ogni volta che mi immergo nuovamente tra le pieghe di questa vicenda non posso fare a meno di provare un'empatia per i personaggi così ben descritti dall'autore e un coinvolgimento nel seguire la loro storia che mi fanno emozionare!

            Quanto al comparto grafico, penso che le matite di Roberto Vian aggiungano un ulteriore tocco di poesia alla storia, supportando alla perfezione la sensibilità e la delicatezza della sceneggiatura di Rodolfo Cimino nel narrare la toccante storia del profondo sentimento che lega Steve e la ragazza che, per amore, verrà trasformata in pietra.

              Re:Le serie imperdibili - Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco
              Risposta #80: Mercoledì 1 Mar 2023, 17:07:21
              Terminata la lettura di questo terzo volume dei Racconti attorno al fuoco ed anche qui ho ritrovato i ricordi e la poesia di queste storie di gioventù.
              Ogni storia ha un disegnatore diverso che, anche non raggiungendo il Maestro Cavazzano, ha saputo dare la propria impronta alla trama.
              Leggermente fastidioso il cambio di lettering della terza storia (probabilmente lascito della pubblicazione su Minni & Company) che poteva essere lavorato e riportato allo stesso stile di tutti gli altri racconti. Un piccolo difetto che, proposto in quanto tale, avrebbe significato poco impegno in più per dare un prodotto univoco al lettore.
              Interessante, anche se non al livello dei contenuti precedenti, il soggetto sviluppato da Gagnor in chiusura.
              In conclusione del ciclo devo dire che è stato fatto realmente un grandissimo lavoro che, con pochi piccoli accorgimenti, sarebbe potuto essere clamoroso.
              Ma resta il fatto di aver avuto la fantastica opportunità di raccogliere tutte le storie di questo ciclo in modo uniforme e con buona cura editoriale.
              Se non lo avete fatto (e se non siete sensei della perfezione stilistica) consiglio a tutti di recuperare questi meritevoli volumi  :-)
              Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

                Le serie imperdibili 8 - Minni e i Racconti del Boscaiolo
                Risposta #81: Giovedì 6 Apr 2023, 14:52:09
                Recensione Le serie imperdibili 8 - Minni e i Racconti del Boscaiolo


                Ivan Bigarella cura anche la copertina dell’ultimo volume.

                 L’ottavo volume della collana Le serie imperdibili di Panini Comics si pone in continuità rispetto alle tre precedenti uscite dedicate al ciclo di Nonna Papera e i Racconti Attorno al Fuoco. Viene presentato un trittico di racconti che costituisce una sorta di seguito spirituale della saga ideata da Rodolfo Cimino, nei quali l’ambientazione, che come da tradizione fa da semplice sfondo alla trama principale, si sposta da Paperopoli a Topolinia.

                 L’originaria pubblicazione su testate dedicate ad un pubblico di lettrici (Minni & Company e Minni Amica del Cuore) non ha permesso a questi racconti di godere della medesima notorietà dei loro predecessori. Una scelta editoriale presumibilmente dettata dal tenore maggiormente romantico delle sceneggiature, ciò nonostante in questa “reincarnazione topoliniana” non mancano certo tutti i classici elementi che caratterizzano la scrittura di Cimino.

                 Il breve ciclo di racconti presente nel volume vede affidare il ruolo di narratore all’inedito personaggio di Giosafatte il Boscaiolo, anziano eremita che vive nel bosco adiacente a Topolinia e che in ogni episodio trova modo di intrattenere Minni e gli amici che di volta in volta la accompagnano con leggende ambientate in tempi e luoghi differenti.

                 
                Il primo incontro con Giosafatte.

                 In “La Biondina e la Rivincita dei Merli Gialli” (pubblicato in Italia sul mensile Minni & Company n°26 il 24 luglio 1995), affidata alle matite di Alessandro Perina, assistiamo al primo incontro tra Minni e Giosafatte. L’anziano signore – in questa storia ritratto con delle fattezze che verranno successivamente modificate – si offre di accogliere presso la propria abitazione Minni e una sua amica che, giunte nel bosco per realizzare un documentario, finiscono col perdere il sentiero per rientrare alla loro tenda. Fortunatamente il profumo di polenta le guida verso la casa di Giosafatte che offre loro la cena, intrattenendole con un racconto ambientato nel medioevo. La storia vede protagonista la giovane Biondina, figlia di un maniscalco, dedita alla realizzazione di merli gialli robotici. La singolare dote della ragazza viene notata dal nobile paggio Fernando che si invaghisce della ragazza ma la notizia giunge alle orecchie della figlia del Re che. gelosa delle attenzioni del paggio, fa di tutto per ostacolare il loro amore. Fortunatamente, nelle storie di Cimino nulla è in grado di scalfire il puro sentimento che unisce due giovani.

                 La storia, come altre precedenti opere dello sceneggiatore, ha per protagonista una ragazza emancipata e piuttosto originale per i tempi in cui vive, capace ella stessa di stupirsi del fatto di preferire la meccanica al ricamo. Il tratto di Perina appare fresco e congeniale al contesto narrativo, i personaggi risultano espressivi e dinamici, e dalle vignette traspare sempre il giusto senso di movimento, capace di dare enfasi sia ai momenti di tensione che alle numerose gag comiche che si susseguono man mano che la storia giunge al suo romantico epilogo.

                 “Gimmi il Cavaliere Lucia Tom l’Artigliere” (pubblicata su Minni & Company n°44 del primo gennaio 1997) è un racconto ambientato durante il periodo della guerra di secessione americana. Il tratto di Giuseppe Zironi, così stilisticamente particolare, riesce a enfatizzare molto bene i toni decisamente più cupi di una storia che racconta l’amore impossibile tra due ragazzi di diversa estrazione sociale. La ricca Lucia, figlia di altolocati proprietari terrieri del sud, si innamora di Tom, umile fattore orfano di padre e allevato da una nutrice. Il ragazzo, nonostante la diversa estrazione sociale, è amico d’infanzia di Gimmi, ricco rampollo la cui famiglia, in particolare l’avida madre, vorrebbe accasare il prima possibile con la bella Lucia.

                 
                La tecnologia bellica fa perdite sempre più ingenti.

                 La chiamata alle armi allontana entrambi i ragazzi dalle proprie famiglie portandoli a combattere per il proprio Paese, mentre Lucia viene spedita in collegio per cercare di dimenticare Tom. La minaccia di poter perdere il proprio figlio restituisce alla madre di Gimmi il vero senso della famiglia e, con uno degli escamotage di sceneggiatura più interessanti e drammatici di sempre, Cimino regala al lettore un vero e proprio ribaltamento di ruolo dell’antagonista, che porta all’agognato lieto fine in cui Tom e Lucia coronano il loro sogno d’amore.

                 Il tema della guerra ritorna prepotentemente all’interno di questa storia in cui Cimino, come nella precedente “Il tamburino e i 3 soldi del destino“, non fa mistero nel descrivere gli orrori e le sofferenze cui i soldati vanno incontro sia in battaglia che nella normale quotidianità. Zironi “approfitta” del contesto inedito e disancorato dai canoni rigidi dei personaggi disneyani offertogli dalla sceneggiatura per calcare oltremodo la mano, rappresentanto le scene di combattimento senza edulcorare granché. Pioggia, fango, bombardamenti e caduti sul campo vengono realizzati in modo realistico con un tratto originale capace di dare espressione ai personaggi, senza mai farli apparire sopra le righe. Lo stile del disegnatore permette di immergersi maggiormente all’interno di una storia che ha l’unico difetto di giungere alla conclusione in modo un po’ troppo repentino, affidando al narratore e non alle immagini l’epilogo.

                 
                L’amore trionfa sempre nelle storie di Cimino.

                 Il volume si conclude con “Soldino e Soldina e la Canzone d’Autunno” (Minni Amica del Cuore n°16, 2022) storia magistralmente disegnata da Roberto Vian, in cui a tornare è un altro tema molto caro a Cimino, la musica. Lo sceneggiatore propone nuovamente un racconto generazionale ambientato nell’America dell’immediato dopoguerra civile, in cui i due protagonisti affrontano un percorso di crescita. Costretti a separarsi per cercare di trovare ognuno la strada che gli permetterà un giorno di vivere insieme la loro storia d’amore, i protagonisti si lasciano in pegno il semplice dono di una canzone che rieccheggerà nella valle che li ha visti crescere.

                 Si tratta probabilmente della storia meno ispirata tra quelle raccolte nel volume e dalla quale traspaiono numerosi echi delle sceneggiature che l’hanno preceduta. Ciò nonostante il tratto di Vian permette ugualmente di apprezzare un racconto semplice e romantico nel quale oltretutto si assiste ad una maggior fusione tra la storia sullo sfondo che vede protagonisti Minni, topolino e Pluto e la leggenda narrata da Giosafatte il Boscaiolo.

                 La raccolta qui recensita ha il pregio di presentare un interessante contributo redazionale a cura di Francesco Stajano. Il noto filologo disneyano, oltre a raccontare curiosi aneddoti della sua amicizia con Cimino, svela retroscena delle storie presenti nel volume rivelando anche parti di sceneggiatura totalmente inedite e mostrando come almeno un racconto del boscaiolo (il secondo) nascesse proprio per essere pubblicato come racconto attorno al fuoco. Il che giustifica pienamente la scelta di Panini Comics di inserire il numero “4” sulla costa del volume, confermando l’unicum stilistico delle storie.

                 
                Un’immagine che ricorda molto la prima storia del ciclo di racconti.

                 Nel concludere la recensione non si può fare a meno di effettuare una valutazione d’insieme dell’intera collana dedicata alle storie più romantiche e particolari di Cimino. Sebbene molti volumi di questo quartetto abbiano ricevuto pesanti critiche a causa di errori o modifiche stilistiche poco apprezzate (a titolo di esempio, le tavole invertite de “Il bel cavaliere e la regina del lago perduto” o il cambio di colore delle pellicce in “Il tamburino e i 3 soldi del destino“), si tratta di piccoli errori che rendono la raccolta imperfetta senza minare la ricchezza dei contenuti così come il pregio della veste che li raccoglie, curata tanto nei redazionali che nei materiali impiegati.

                 Il quarto volume ha peraltro l’indubbio pregio di riportare ai lettori tre storie che non hanno goduto della giusta notorietà che si sarebbero meritate. Mi riferisco in particolare alla splendida Gimmi il Cavaliere Lucia Tom l’Artigliere, inizialmente pensata come racconto attorno al fuoco e successivamente riadattata al contesto dei periodici dedicati a Minni.

                 Senza troppi giri di parole, i racconti del boscaiolo qui raccolti costituiscono il completamento di un ciclo davvero unico, che solo un grande scrittore come Rodolfo Cimino poteva ideare. La genialità dell’autore, capace di sfruttare il contesto disneyano per raccontare leggende dai contenuti fantastici, ma nel contempo ancorate a concetti molto concreti quali la crescita, l’amore, la morte, la guerra, viene celebrata con una raccolta ricca di storie e di contenuti editoriali non priva di qualche piccolo difetto, ma in ogni caso “imperdibile“, proprio come il titolo stesso della serie fa intendere.

                 Editore: Panini Comics – Autori: Rodolfo Cimino, Alessandro Perina, Roberto Vian, Giuseppe Zironi – Uscita: 24 marzo 2023 – Pagine: 145 – Formato: Cartonato 18×24 – Prezzo: € 11,50 – ISBN 9 772283 857008



                Voto del recensore: 4,5/5
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                https://www.papersera.net/wp/2023/04/06/le-serie-imperdibili-8-minni-e-i-racconti-del-boscaiolo/

                  Re:Le serie imperdibili - Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco
                  Risposta #82: Giovedì 11 Mag 2023, 16:42:05
                  Come scritto da Stajano nel suo editoriale, anche io ho trovato abbastanza deboli le storie di questo volume, sia per le frame con Minni e le amiche micologhe, nonostante la simpatia di Giosafatte, che per le storie, forse troppo sbrigative nel loro sviluppo. Sicuramente la seconda è al livello di una storia attorno al fuoco. Mi sarebbe piaciuto leggere le storie di Ted Turner e del Duca Nero, secondo me avevano grandi potenzialità, per motivi diversi.

                  *

                  Samu
                  Visir di Papatoa
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                    Re:Le serie imperdibili - Nonna Papera e i racconti attorno al fuoco
                    Risposta #83: Domenica 21 Mag 2023, 15:07:32
                    Dalla pagina Facebook del forum, ecco la copertina del primo volume delle Serie imperdibili dedicato al ciclo "Paperbridge" ad opera di Marco Gervasio.

                     

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