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Topolino 3491

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di Guglielmo Nocera

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Road to World Cup: Un patto tra gentiluomini
Topolino e il tesoro del legionario
Zio Paperone e i vichinghi a Venezia
Paperoga e la casa del rumore
Topo Principe - Seconda parte

Topolino 3491

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Cornelius
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PolliceSu

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    Re:Topolino 3491
    Risposta #15: Giovedì 20 Ott 2022, 20:49:07
    Road to World Cup - Un patto tra gentiluomini
    Mi pareva strano che lo zione fosse tornato 'quello di una volta'. E invece era un escamotage per 'dare la carica' ai suoi, sebbene in maniera indiretta. Sempre interessanti queste tappe di avvicinamento ad una World Cup che dovrebbe coincidere con quella 'reale' qatarina in programma a novembre. Si resta piuttosto basiti di fronte ad errori numerici riguardo i gol fatti (fin troppi nel redazionale di introduzione) e la differenza reti (nelle tavole dell'episodio). Sono così evidenti che si fa più fatica a non accorgersene che il contrario. E pensare che Marco Nucci ha così approfondito la regola della differenza reti (che 'non perdona', secondo l'esperto Duilio).
    Topolino e il Tesoro del Legionario
    Forse Zapotec non usa la Macchina del Tempo per la presenza 'ingombrante' di Gambadilegno e si limita a far prendere un aereo a Topolino e al suo 'non nemico' Pietro. Simpatico il siparietto fra i due riguardo il loro tipo di rapporto. Forse per la prima volta vediamo Plottigat agire indipendentemente dal cugino, se non quasi 'contro'. Sorprende come ogni personaggio abbia i suoi antenati storici di famiglia e antichi reperti facilmente reperibili in cantina. Francesco Artibani miscela molto bene i vari passaggi fra il presente e il passato mentre Giuseppe Zironi, con il suo particolare 'tocco', lo vedo come il naturale erede dell'ultimo Massimo de Vita.
    Zio Paperone e i Vichinghi a Venezia
    A parte le belle tavole di Giorgio Cavazzano, questa storia mi convince poco per alcuni passaggi troppo 'facili' e poco credibili nella rincorsa fra i paperi e i due 'vichinghi'. La sceneggiatura deve andare avanti e lo spazio è quello che è ma le 'accelerazioni facili' sminuiscono il plot facendolo diventare più infantile che adolescenziale. Arild Midthun ha scritto di meglio anche se in questo caso ha fatto un lavoro a quattro mani con Knut Naerum.
    TopoPrincipe   (seconda e ultima parte)
    Una bella graphic novel soprattutto per le illustrazioni di Giada Perissinotto. L'originale libro della Giunti credo fosse rivolto più ai bimbi che ai ragazzi e Augusto Macchetto ha fatto quello che ha potuto: messaggi positivi e attualizzati per i nostri tempi dove il problema della incomunicabilità credo si sia ingrandito rispetto al dopoguerra di Saint-Exupery, nonostante le comunicazioni siano, per certi versi, più facili.

    Pensavo che tutte le illustrazioni del libro fossero stare trasferite nel libretto ma queste, per esempio, non compaiono. Essendo il primo un racconto e il secondo un fumetto mi chiedo quanto la Perissinotto abbia dovuto modificare, adeguare o rifare ex novo i suoi disegni.
                                                       

                           
    « Ultima modifica: Domenica 23 Ott 2022, 23:38:51 da Cornelius Coot »

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    PolliceSu
      Re:Topolino 3491
      Risposta #16: Domenica 23 Ott 2022, 22:45:08
      Secondo me questa seconda puntata del Topoprincipe è la storia con i disegni più belli del 2022. Davvero spettacolari. Questo adattamento del libro secondo me è riuscito bene perché non lo copia pedissequamente ma lo attualizza salvandone lo spirito.
      I disegni di Giulia Lomurno nella storia di Paperoga, non so perché, ma in alcune pose mi hanno ricordato vagamente Lavoradori. Una simpatica storia divertente e molto dinamica.
      Carina quella sportiva, più che discreta il Tesoro del Legionario, sufficiente i Vichingi a Venezia. Quest'ultima è un po' affossata dalla classica trama nord europea che per gli standard Italiani risulta lievemente infantile e banalotta.

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        Topolino 3491
        Risposta #17: Lunedì 24 Ott 2022, 10:01:12
        Recensione Topolino 3491


         Tanti auguri Giorgio Cavazzano! Il Topolino di questa settimana esce il giorno del settantacinquesimo compleanno di quello che con pochi dubbi, e nonostante l’imperituro mito di Romano Scarpa, è semplicemente il più famoso, onnivoro e celebrato dei Disney Italiani. E proprio come il suo antico maestro, ai tre quarti di secolo Cavazzano ci arriva con una mano e una tecnica da far tremare i polsi (appunto) ai disegnatori più solidi e rampanti.

         Ne è prova la storia pubblicata (purtroppo senza l’onore dell’apertura del numero) in questo albo, Zio Paperone e i vichinghi a Venezia, scritta da Knut Naerum e Arild Midthun. Una storia nuova, magari affidata ad uno degli sceneggiatori di punta del settimanale, avrebbe meglio appagato le nostre velleità di lettori.

         Ci accontentiamo di un lavoro dell’anno scorso, inedito in Italia, che se non rende molta giustizia al valore del Maestro a livello di storia (una ripetitiva caccia al tesoro costellata di scorciatoie narrative) lo fa senz’altro a livello di spunti grafici: l’ambientazione veneziana porta Cavazzano a raffigurare ancora una volta vari scorci della sua città, con risultati stupendi.

         Ne sia la prova la grande vignetta che riportiamo in questa pagina, che unisce geometria e grazia secondo quell’irripetibile senso di pienezza e pulizia che è ormai il marchio di fabbrica del Maestro da almeno trent’anni. Il tratto sfoggiato sui personaggi asseconda la linea evolutiva vista di recente, ad esempio nella dimensione delle teste dei Paperi, da qualche anno a questa parte sempre meno grandi in una sorta di ritorno a proporzioni pre-Duemila. E a tal proposito, doveroso (ancorché inutile) spendere due parole sulla carriera del festeggiato, che rimandiamo ad un articolo di prossima pubblicazione in questi giorni. Per ora limitiamoci a brindare al più iconico e amato degli artisti Disney italiani.

         
        Tavola di Venezia

        La storia di apertura di questo numero è, invece, Road to World Cup – Un patto tra gentiluomini (Marco Nucci/Stefano Intini). Se i Mondiali del 2010, 2014 e 2018 furono accompagnati da storie d’occasione, spesso frenetiche ed eguali fra loro nella scansione, all’appuntamento del 2022 la direzione Bertani è arrivata con una strategia: Il torneo delle cento porte, Calisota Summer Cup e, appunto, Road to World Cup sono i tre (compositi) atti di un approccio studiato al “tema calcio” su Topolino.

         Se Calisota Summer Cup aveva finalmente centrato l’obiettivo in termini di umorismo, la storia di questa settimana rappresenta a parere di chi scrive una regressione: un po’ troppo concentrata sul tema principale, poco propensa a sbilanciarsi in trovate comiche interessanti, appare più come una tappa sul percorso che come un momento da ricordare; sebbene il colpo di scena finale convinca, e segni un’altra convincente tacca sul consolidamento di un Paperone tanto innocuo quanto intelligente. Intini, da par suo, è sempre a suo agio con la scrittura di Nucci, e ci si augura che il duo possa osare molto di più in storie dal taglio più marcatamente umoristico.

         La storia che segue è Topolino e il tesoro del legionario, di Francesco Artibani e Giuseppe Zironi. La vicenda è ispirata agli scavi della città di Aquino (provincia di Frosinone, patria di Giovenale e città di San Tommaso – che però nacque poco lontano), cui lo stesso Artibani partecipa in qualità di volontario iscritto all’associazione Roma sotterranea. Una buona prova, come sempre, per lo sceneggiatore romano ormai abituato a lavori commisti a ispirazioni extrafumettistiche.

         Gambadilegno in un ruolo inedito, di cerniera fra Roma antica e tempi nostri, ci traghetta lungo una vicenda intricata quanto efficace. I disegni di Zironi, pur a tratti meno entusiasmanti delle attese nel ricostruire certe atmosfere (stranamente essenziale, ad esempio, la raffigurazione del triumviro Marco Antonio), portano avanti la narrazione con la consueta eleganza e personalità.

         
        Un habitat inconsueto

         Chiudono l’albo due storie a modo loro molto bizzarre: la prima è la classica dose di catastrofe domestica affidata alle sapientissime mani di Paperoga, stavolta portato sulla scena da Giuseppe De Feo e Giulia Lomurno in Paperoga e la casa di rumore. Se la scansione degli eventi è un po’ confusa e al limite della ripetitività, i disegni presentano tratti interessanti: scatenatissima come un Freccero dei tempi andati, Lomurno si spinge evidentemente ai confini della propria tecnica, realizzando qualche passaggio a vuoto in termini di resa, ma regala una prova che promette molto.

         L’ultima storia è invece la conclusione di Topo Principe. Una storia che è necessario definire “volatile”: non ancorata né all’opera originale né al sistema dei personaggi Disney, la vicenda si snoda liberamente, portando Topolino e Pippo (ma sono loro o non sono loro?) a travalicare ripetutamente e serenamente i confini della narrativa per abbracciare una specie di vocazione maieutica e messianica.

         Augusto Macchetto, l’enigmatico regista di questo viaggio ultramondano, dispensa a piene mani i suoi marchi di fabbrica, dallo stordimento semantico (“E chi non conta?” “Chi non conta, non conta!”) all’impennata lirico-infantile, ai cambi di scena tenuti insieme da un filo di ragno di parole-feticcio. Il risultato è un continuo esplodere di suggestioni – che la disegnatrice Giada Perissinotto rincorre con perizia ed estro – che si può perlopiù o amare o guardare con stupore.

         
        La personale e riuscita Paperina di Giada Perissinotto



        Voto del recensore: 3/5
        Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
        https://www.papersera.net/wp/2022/10/24/topolino-3491/


        Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


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        Max
        Cugino di Alf
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        PolliceSu
          Re:Topolino 3491
          Risposta #18: Lunedì 24 Ott 2022, 19:00:34
          Segnalo, per quel che vale, la solita difficoltà nel trovare il bundle Topolino/Topolibro.
          Che, come ogni volta, avevo pre-ordinato giorni prima all'edicolante.
          Davvero non comprendo perché non si faccia nulla per migliorare il canale edicola-distribuzione.

          Peccato perché ero curioso di averlo fra le mani e sfogliarlo, sto Topo, più delle ultime settimane - ne sono un acquirente regolare da sempre, per inciso.
          È inutile ordinare agli edicolanti una determinata uscita, dato che non sono loro a stabilire cosa gli deve arrivare. Quello che possono fare è metterci da parte qualcosa che gli arriva, oppure ordinare successivamente qualcosa come arretrato, contattando il distributore locale oppure la casa editrice, a seconda dei casi. Migliorare il canale edicola/distribuzione non significa mandare tutto in tutte le edicole, perché ciò causerebbe un'enorme quantità di rese; al contrario, si cerca di ridurle al minimo utilizzando degli algoritmi che fanno arrivare determinate testate ed edizioni speciali solo in quelle edicole dove si può presumere una maggiore probabilità di vendita. Se il Topolino con l'allegato che desideravi non è arrivato nella tua edicola di fiducia, puoi farlo richiedere successivamente al tuo edicolante oppure procurartelo in un'altra edicola. Sarai senz'altro giustificato per il salto di un numero.

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          PolliceSu
            Re:Topolino 3491
            Risposta #19: Martedì 25 Ott 2022, 12:33:16
            È inutile ordinare agli edicolanti una determinata uscita, dato che non sono loro a stabilire cosa gli deve arrivare. Quello che possono fare è metterci da parte qualcosa che gli arriva, oppure ordinare successivamente qualcosa come arretrato, contattando il distributore locale oppure la casa editrice, a seconda dei casi. Migliorare il canale edicola/distribuzione non significa mandare tutto in tutte le edicole, perché ciò causerebbe un'enorme quantità di rese; al contrario, si cerca di ridurle al minimo utilizzando degli algoritmi che fanno arrivare determinate testate ed edizioni speciali solo in quelle edicole dove si può presumere una maggiore probabilità di vendita. Se il Topolino con l'allegato che desideravi non è arrivato nella tua edicola di fiducia, puoi farlo richiedere successivamente al tuo edicolante oppure procurartelo in un'altra edicola. Sarai senz'altro giustificato per il salto di un numero.

            Ma infatti non ho chiesto di mandare tutto o la qualunque in edicola, bensì ciò che si acquista di solito e/o ciò che si ordina: è nell'interesse degli editori, degli edicolanti, dei distributori e dei lettori.
            E' arrivato giorni dopo, ma non è detto che arrivasse effettivamente, anche se riordinato; mi sembra evidente che ci sia qualcosa da rivedere in questi meccanismi, perchè sono proprio questi i motivi che spingono le persone a rivolgersi al commercio online anziché andare dai commercianti al dettaglio.
            "...ed ecco in scena la grande spia, beneducata, ma malvagia e ria!"

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            PolliceSu
              Re:Topolino 3491
              Risposta #20: Sabato 29 Ott 2022, 07:20:06
              Scusate, magari è già stato fatto notare da altri, ma soltanto a me i due commentatori calcistici nel salotto televisivo di Road to World Cup, disegnati da Stefano Intini, ricordano molto (uno capello rosso e alto, l'altro basso, rotondo e con quei capelli e quegli occhiali) i vecchi Aldo Biscardi e Maurizio Mosca? 😂

               

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