Il destino di Paperone rientra di diritto tra i capolavori del fumetto Disney (e non solo). Celoni alla sua prima prova da autore completo per Topolino ha saputo utilizzare i personaggi in maniera eccellente, nella versione migliore di loro stessi (ci rivedo proprio i paperi di Barks, con quanto basta di Scarpa e Artibani, pur naturalmente mettendoci anche del proprio, sia chiaro). Paperone è semplicemente perfetto in ogni occasione. Le trame delle varie puntate sono tanto semplici quanto ottimamente sceneggiate (e disegnate), con personaggi buffi e riuscitissimi e con battute ben dosate, messe al punto giusto, anche in situazioni che paiono disperate, i personaggi sanno scherzarci su in modo intelligente: Paperino che dice ci vorranno molti cucchiaini per raccogliere ciò che resterà dei vari oggetti di metallo e Archimede che risponde che dovranno, giustamente, essere di carta, o Paperone che col sorriso sulle labbra (becco), quando Archimede gli dice che ha installato sulla navetta anche un poggiabicchieri, gli risponde "grazie sprecone", sono proprio quel tipo di battuta (ma ci sono anche altri esempi disseminati nelle varie puntate) che sempre più raramente trovo sulle pagine del settimanale, ma che a mio modo di vedere sono necessarie per fare del fumetto Disney quello che è. Sui disegni e sui colori non serve nemmeno scrivere qualcosa, si commentano da soli, e questa SI è una storia che merita un grande formato (e nel mentre ancora aspetto la stessa sorte per il prigioniero di verdemare). Spero di poter leggere ancora molto Celoni d'ora in avanti, da sempre uno dei miei disegnatori preferiti e adesso anche tra gli sceneggiatori, e anche che molti autori prendano spunto da questa storia, perché no.