Dopo le copertine e le testate, ecco i miei voti per il resto delle categorie.
Storie fino a 15 pagg.:
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Pippo e le candele automobilistiche (3 punti): a dire la verità questi punti nascono da un errore terribile... Avrei voluto dare i miei 3 punti alla divertente Pippo e l'agognata roulotte, ma l'ho confusa con una storia simile, peraltro dello stesso autore.
Chiedo ai moderatori se è possibile trasferire questi miei 3 punti da una storia all'altra o per lo meno annullarli, altrimenti pace.
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Miao - La cosa più importante (2 punti): divertente e toccante allo stesso tempo.
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Surf! (1 punti): Divertente e assurda à la Faccini
Storie da 16 a 50 pagg.:
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Amelia e il folletto di Cartùsio (2 punti): inquietante e bellissima, nello stile dell' "altro" Faccini.
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Zio Paperone e lo spettro dell'agonia bianca (2 punti): Bella storia ambientata nel Klondike, ma questa volta per una storia dai toni horror. Arricchita dagli splendidi disegni di Cavazzano.
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Zio Paperone e il sapone truccato (2 punti): Paradossalmente mi ha colpito più questa storia che Topolino e il prigioniero di Verdemare, che sarebbe per me idealmente al quarto posto (entrambe sono provenienti dallo stesso numero) per la satira sociale a cui si lega benissimo l'umorismo tipico di Mastantuono.
Storie oltre le 50 pagg.:
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Cornelius - L'esilio dei Van Coot (3 punti): Diversa da tutte le altre storie per i personaggi e le epoche descritte, mi è piaciuta fin da subito per la sua maturità e per la trama coinvolgente di Alessandro Sisti. Un'ottimo esempio di come si possano ampliare gli orizzonti mantenendo la "disneyanità" e raccontando comunque una storia molto interessante.
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Il destino di Paperone (2 punti): Non potevo non inserire la prima prova di Celoni autore completo. Per quanto si tratti praticamente si una serie di storie autoconclusive, c'è un minimo di trama orizzontale che le lega e proprio il finale è stato tra le sequenze più belle che abbia letto negli ultimi tempi. Comunque, nelle avventure singole ho avvertito soprattutto una forte influenza di Cimino.
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Topolino e l'incubo dell'isola di corallo (1 punto): Mi sta piacendo molto questo ciclo di storie, e per quanto Macchia Nera non faccia molto nella storia l'ho trovata comunque estremamente godibile e coinvolgente.
Sceneggiatori:
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Bruno Enna (2 punti): Ha realizzato alcune tra le storie più belle dell'anno, tra le tante Viaggio nella Luna e Megaricchi. In generale ottimo sceneggiatore
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Marco Gervasio (2 punti): Uno degli sceneggiatori di punta del settimanale, ha realizzato tante storie di tipo diverso: da Fantomius, racconto poliziesco degli anni '30, alla fantascienza della Ciurma del Sole Nero, passando per Paperinik, Zio Paperone re del Klondike...
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Marco Nucci (2 punti): Non c'è molto da dire, è stato lo sceneggiatore più prolifico dell'anno con una caterba di storie. Per la prima volta mi è piaciuta una saga calcistica.
Disegnatori:
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Emmanuele Baccinelli (2 punti): Adoro il suo stile, le espressioni dei personaggi, le inquadrature, le ambientazioni, tutto. Veramente complimenti
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Ivan Bigarella (2 punti): Disegnatore quasi al suo esordio con 7 storie all'attivo, di cui 3 pubblicate nell'ultimo anno, tralasciando le copertine che ho comunque apprezzato molto (soprattutto quella del Pippon-Tiki!). Mi piace molto il suo tratto preciso e personale, ma soprattutto le prospettive ricercate e le pose dei personaggi.
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Fabio Celoni (2 punti): "Solo" una storia pubblicata quest'anno, ma di certo si è fatto notare per il suo stile estremamente personale. In generale, poche storie ma buone!
Ero molto indeciso per questa categoria, ne nomino comunque alcuni che si sono distinti ma che non ho potuto inserire: Cavazzano, Camboni, Casty, Zanchi
Autori completi:
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Corrado Mastantuono (3 punti): Sempre una garanzia in termini di divertimento e profondità dei temi, oltre al tratto spiccatamente umoristico.
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Enrico Faccini (2 punti): Senza dubbio il miglior autore per quanto riguarda le storie di breve-media durata.
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Fabio Celoni (1 punto): Come ho già detto, 1 sola storia ma tra le migliori dell'anno. A leggere la storia, non sembra nemmeno il suo esordio alla sceneggiatura su Topolino.
Anche se non c'è una categoria specifica, voglio dare la mia opinione anche sui copertinisti.
Di sicuro sopra tutti Andrea Freccero, realizza un capolavoro dietro l'altro. Si è distinto però anche Stefano Zanchi (a parte alcune copertine di Topolino, è il copertinista de I Classici Disney) per le inquadrature particolari e originali. No, davvero, fatevi un giro tra le copertine de I Classici!
Un grandissimo grazie a Paolo ai collaboratori del Papersera per aver organizzato anche quest'anno le votazioni!