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Topolino 3505 - Recensione di Luigi Sammartino

Nel 1995, sulle pagine di Topolino 2074, uscì Paperino Oscar del centenario, una gradevole storia ambientata nel mondo cinematografico e scritta da un insolito autore: Vincenzo Mollica. Disegnata da un mostro sacro come Giorgio Cavazzano (grande amico di Mollica e disegnatore di riferimento per molte delle storie con Vincenzo Paperica), si trattava di una storia molto semplice, ma dove lo spirito indomito del giornalista emiliano si vedeva quasi del tutto trasposto nel personaggio che saltava da un lato all’altro della Walk of Fame di Los Angeles in occasione degli Academy Awards. A distanza di ventotto anni, il personaggio di Paperica ha collezionato svariate apparizioni sul settimanale, progressivamente passato dalle mani dello stesso Mollica a quelle di altri autori Disney. Siamo quindi giunti alla sua diciassettesima apparizione, con la storia d’apertura di questo albo, Paperino, Paperoga e Paperica e la caccia ai mille VIP (Roberto Gagnor e Giorgio Cavazzano; chine di Alessandro Zemolin, colori di Barbara Casiraghi), storia celebrativa proprio dei 70 anni di Vincenzo Mollica e da considerarsi come riverito omaggio al suo ruolo di giornalista cinematografico. Una storia alquanto semplice, ma con un’ironia molto marcata su vecchi stilemi e un linguaggio dei meme che colpisce una ristretta cerchia di lettori. Cavazzano qui non sembra al meglio della sua forma (ed è strano vedere un Paperica senza occhiali), benché alcuni tratti salienti del suo disegno (come le ombreggiature e il dinamismo delle figure) siano rimasti sostanzialmente immutati nel tempo. A seguire la storia, una lunga intervista di Francesca Agrati con lo stesso Mollica, che ripercorre un po’ tutta la sua vita e la sua carriera fino ai giorni nostri. Anche noi auguriamo un buon settantesimo compleanno al Maestro! L’impeto giornalistico di Paperica Un impatto decisamente differente, e in positivo, lo ha la seconda parte della nuova avventura del Capitano Nemo. Le Avventure del Capitano Nemo: Il Regno di Cristallo – La vendetta di Vultur (Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio; chine di Michela Frare, colori di Irene Fornari) ci rapisce e ci trascina (come già il Titan aveva fatto con O’Quack e Daisy nella puntata precedente) verso un mondo inesplorato, ma familiare. Un secondo episodio che colpisce per il potente impatto che ha visivamente il lettore, e la doppia splash page del mondo dei cristalli ne è un esempio lampante. Ma anche la trama colpisce, e forse ora ricorda moltissimo quella di Fushigi no umi no Nadia, qui da noi noto come Nadia – Il mistero della pietra azzurra: il periodo di ambientazione è praticamente simile, il design dei veicoli ricorda molto quello idealizzato da Shoichi Masuo dello studio Gainax; anche il portale aperto da Nemo alla fine dell’episodio sembra rimandare a quello di Tartesso (ma si può citare anche Laputa – Castello nel cielo di Miyazaki e l’uso della pietra per accedere a zone altrimenti inaccessibili della grande isola volante). La fantascienza su Topolino ha raggiunto un nuovo livello Non stiamo però parlando di una parodia, né della trasposizione disneyana, ma di una storia che ha molti elementi ispirati alla storia anime. E il risultato è quello di una bella sequenza di scene che tengono il lettore col fiato sospeso (che già si era sentito bloccato dall’atteggiamento risoluto di Nemo alla fine della scorsa puntata), ed ora si freme per il gran finale della prossima settimana. Un ritorno alla realtà quotidiana di Topolino è doveroso con la seguente storia, Newton Pitagorico e il raggio yum yum scarlatto (Marco Nucci e Simona Capovilla; colore di Gaetano Gabriele D’Aprile). Qui viene messa in scena l’ennesima situazione tragicomica del nipote di Archimede, ma dal sapore ancor più comico con la presenza di un elemento di disturbo (in tutti i sensi) come quello di Paperoga, qui involontario protagonista dell’esperimento di Newton. Anche in questo caso, una storia molto leggera che sa intrattenere e rende la lettura vivace. I disegni freschi di Simona Capovilla, poi, completano un bel quadretto vivace e grazioso. L’inizio della tragicomica avventura Prosegue anche la serie ideata da Giorgio Fontana e che vede ai disegni due “mostri” dell’ironia amorosa, come Stefano Intini e Silvia Ziche. Paperino e Paperina in: Love Quack offre altre due brevi che ripropongono il legame tra due dei principali protagonisti del panorama Disney, rifacendosi alle strisce scritte da Bob Karp e disegnate da Al Taliaferro. M’ama/Non m’ama (disegni di Stefano Intini; chine di Roberta Zanotta, colore di Valentina Mauri) ripropone due strisce della fortunata coppia degli anni Quaranta e le mixa in un gradevole scorrere di situazioni imbarazzanti e assurde, ma tutto sommato godevoli. Un’altra chance (disegni e chine di Silvia Ziche; colore di Mauri), invece, si rifà ad un topos narrativo nostrano, quello del diario di Paperina, dove rimane comunque evidente sia lo status quo della relazione tra i due, sia la vena ironica con cui essa si caratterizza. Gradevoli letture, tutto sommato, accompagnate da ottimi disegni. Senza commento L’ultima storia di questo albo è di produzione danese (come indica anche il codice iniziale). Paperino e la meraviglia di ghiaccio (Carlo Panaro e Flemming Andersen; colori di Egmont) si caratterizza esattamente per essere una D code che prova ad essere interessante per buona parte della storia, ma il cui finale (Paperino salvato dal gelo e con i nipotini che miracolosamente lo hanno seguito, fotografato la stella di ghiaccio e salvato dall’assideramento) sembra quanto di più pacchiano e scontato si possa avere. I disegni di Andersen sono comunque apprezzabili, ma forse troppo statici. Un punto interessante (non svolto però) è quello della stella di ghiaccio in sé, che però rimane sullo sfondo. Tutto sommato, la qualità di questo albo è alternata, ma con un picco serio di qualità. La presenza di una storia di punta, come quella di Nemo, tiene il livello generale abbondantemente sopra la sufficienza. Al contrario, le altre storie si aggirano su un livello mediocre e da sole non riuscirebbero a tenere in piedi l’albo. Probabile che anche in questo caso il periodo di stanca, dopo diversi mesi a livelli tutto sommato accettabili ed elevati, si stia facendo sentire più del dovuto. C’è comunque da confidare anche nel prossimo numero, dove il finale de Le avventure del Capitano Nemo promette faville.

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Topolino 3503

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paolo87
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    Re:Topolino 3503
    Risposta #30: Venerdì 20 Gen 2023, 10:38:15
    Il destino di Paperone è stato un inizio con il botto per il Celoni sceneggiatore. L'autore ha dimostrato una comprensione del personaggio di Paperone, direi quasi un'intimità con esso, che è di pochissimi (fra gli attivi, forse solo Artibani e Stabile scrivono altrettanto bene la vecchia tuba). Si possono trovare reminiscenze barksiane, ciminiane, scarpiane e, a mio modo di vedere, anche martiniane e, forse, anche donrosiane (la citazione a Quarto Potere rieccheggia molto la visione del cartoonist del Kentucky, così come il fatto che la vera ricchezza di Paperone siano i suoi ricordi). Magistrale il prologo, con cui Celoni ha reso in modo sublime lo stato di depressione di una persona ormai anziana che si ritrova sconfitta a rimuginare sul proprio percorso di vita. Geniale anche ll ricondurre la suggestione dickensiana del prologo a un sottofondo psicanalitico nel finale. Se devo trovare un neo (non un difetto, solo un neo) è l'avere inserito la tecnologia odierna nel seguito di una storia degli anni '60. So che di questo tipo di aspetti si è già parlato molto in relazione ad altre storie, ma io propenderei per una soluzione mediana: evitare di inserire elementi che rimandino troppo esplicitamente sia alla nostra epoca sia a quelle in cui fu stampata la storia originaria, in modo da permettere ad ogni lettore di immaginarsela secondo la propria sensibilità Mi sarebbe piaciuto anche un Paperone in palandrana azzurra e rossa, come appunto nelle Lenticchie di Babilonia, ma mi rendo conto che è una mia personalissima fissazione...
    In conclusione, posso dire che se questo è il primo cimento di Celoni autore completo, non vedo l'ora di leggere i prossimi.
    « Ultima modifica: Venerdì 20 Gen 2023, 12:04:55 da paolo87 »

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      Re:Topolino 3503
      Risposta #31: Lunedì 23 Gen 2023, 10:09:35
      Il mio iniziale entusiamo verso il ciclo di Celoni è andato un po' scemando. Il risultato è certamente buono: bei disegni e bellissimo epilogo (mi riferisco alle tavole finali). Mi hanno lasciato un po' perplesso le trame di questo episodio e di quello nel regno sotterraneo (il secondo e il quarto per intenderci). Ho trovato l'ambientazione e lo svolgimento di quest'ultimi un pochino infantili e questo mi ha rovinano l'esperienza di lettura complessiva.
      D'altro canto devo dare atto che il prologo, primo episodio e in particolare il terzo sono davvero ottimi, la torre di Papele è certamente il mio preferito.
      Quindi comprendo le recensioni entusiastiche di molti ma fatico a condividerle appieno pur ritenendo l'opera di valore. Sono l'unico a pensarla così?



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        Re:Topolino 3503
        Risposta #32: Martedì 24 Gen 2023, 16:24:35
        Il mio iniziale entusiamo verso il ciclo di Celoni è andato un po' scemando. Il risultato è certamente buono: bei disegni e bellissimo epilogo (mi riferisco alle tavole finali). Mi hanno lasciato un po' perplesso le trame di questo episodio e di quello nel regno sotterraneo (il secondo e il quarto per intenderci). Ho trovato l'ambientazione e lo svolgimento di quest'ultimi un pochino infantili e questo mi ha rovinano l'esperienza di lettura complessiva.
        D'altro canto devo dare atto che il prologo, primo episodio e in particolare il terzo sono davvero ottimi, la torre di Papele è certamente il mio preferito.
        Quindi comprendo le recensioni entusiastiche di molti ma fatico a condividerle appieno pur ritenendo l'opera di valore. Sono l'unico a pensarla così?

        Direi che hai riassunto a pieno il mio pensiero, io ho adorato il terzo episodio e gradito molto il primo, gli altri due mi hanno lasciato indifferente. Sommando le varie parti direi che comunque l'operazione rimanga più che valida, per quanto l'idea di collegarla direttamente alle "Lenticchie" resta per me sbagliata.
        "Ma sì Manetta! Arrestami pure! Solo questo ti mancava di combinarmi nella tua carriera!"
        (da "Topolino e la Dimensione Delta")

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          Re:Topolino 3503
          Risposta #33: Mercoledì 25 Gen 2023, 10:45:25
          La storia da una pagina viene ripubblicata sul 3505 🤨

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            Re:Topolino 3503
            Risposta #34: Mercoledì 25 Gen 2023, 13:16:54
            Il mio iniziale entusiamo verso il ciclo di Celoni è andato un po' scemando. Il risultato è certamente buono: bei disegni e bellissimo epilogo (mi riferisco alle tavole finali). Mi hanno lasciato un po' perplesso le trame di questo episodio e di quello nel regno sotterraneo (il secondo e il quarto per intenderci). Ho trovato l'ambientazione e lo svolgimento di quest'ultimi un pochino infantili e questo mi ha rovinano l'esperienza di lettura complessiva.
            D'altro canto devo dare atto che il prologo, primo episodio e in particolare il terzo sono davvero ottimi, la torre di Papele è certamente il mio preferito.
            Quindi comprendo le recensioni entusiastiche di molti ma fatico a condividerle appieno pur ritenendo l'opera di valore. Sono l'unico a pensarla così?
            Personalmente ho trovato ottimi tutti gli episodi e non ci vedo nulla di infantile negli episodi 2 e 4, al massimo incontriamo popoli più "ignoranti", ma sostanzialmente i toni, i dialoghi, le battute e così via sono uguali agli altri due episodi, che mantiene quell'aria da "storia per bambini che piace anche agli adulti" (ossia la definizione che darei alla stragrande maggioranza delle storie di Barks, Scarpa, Casty, Pezzin... ma anche a voler andare fuori Disney con Goscinny ad esempio).

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            GaeT
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              Re:Topolino 3503
              Risposta #35: Mercoledì 25 Gen 2023, 19:56:19
              La storia da una pagina viene ripubblicata sul 3505 🤨
              Dev'esserci stato un errore d'impaginazione, perché sia nell'indice, sia nell'anteprima nel 3504, la tavola autoconclusiva è indicata essere Una parete di getto.
              Essere originale è un pregio; volerlo essere è un difetto


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                Re:Topolino 3503
                Risposta #36: Lunedì 30 Gen 2023, 21:05:13
                Il mio iniziale entusiamo verso il ciclo di Celoni è andato un po' scemando. Il risultato è certamente buono: bei disegni e bellissimo epilogo (mi riferisco alle tavole finali). Mi hanno lasciato un po' perplesso le trame di questo episodio e di quello nel regno sotterraneo (il secondo e il quarto per intenderci). Ho trovato l'ambientazione e lo svolgimento di quest'ultimi un pochino infantili e questo mi ha rovinano l'esperienza di lettura complessiva.
                D'altro canto devo dare atto che il prologo, primo episodio e in particolare il terzo sono davvero ottimi, la torre di Papele è certamente il mio preferito.
                Quindi comprendo le recensioni entusiastiche di molti ma fatico a condividerle appieno pur ritenendo l'opera di valore. Sono l'unico a pensarla così?
                Io ho apprezzato molto gli episodi precedenti ma quest'ultimo, se non fosse stato per gli splendidi disegni, l'avrei bocciato sonoramente. Mi è sembrata balzana l'idea che 
                Spoiler: mostra
                gli alieni Spirulinici, con tutta la loro tecnologia, si lascino gabbare così facilmente da uno stratagemma ordito dai nipotini; inoltre il fatto di coltivare le lenticchie di Babilonia lasciate loro da Paperone non risolverebbe affatto i loro problemi di ferro, dato che lo assimilerebbero dal suolo in cui crescono, e lascerebbero quindi la necessità di prelevarlo dai pianeti vicino ai quali passano.


                Sarà una cosa legata anche all'"effetto nostalgia", ma per me Il destino di Paperone rimarrà una "variazione sul tema": continuerò a considerare il prologo e le tavole di raccordo del "Classico" Trilogia di Paperino  il "vero" seguito delle Lenticchie di Babilonia.
                "Coi dollari, coi dollari si compran le vallate / Così le mie ricchezze saran settuplicate" (da Paperino e l'eco dei dollari)

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                  Re:Topolino 3503
                  Risposta #37: Domenica 5 Mar 2023, 12:55:28
                  Due punti del quarto episodio del Destino di Paperone non mi sono molto chiari: appena giunti
                  Spoiler: mostra
                  sulla cometa degli Spirulini, Paperone e compagnia vengono fermati dai cani robot. Perché ad un certo punto questi cani smettono di essere aggressivi verso Paperone? Forse perché sono programmati a riconoscere i vegetali, e dunque lo scambiano per una pianta, come faranno di lì a poco gli spirulini, che lo riterranno una pianta matura?

                  Inoltre: come mai Paperone
                  Spoiler: mostra
                  teme di aver perso la sfida, dopo aver donato al popolo spirulinico le lenticchie di babilonia germogliate, se ancora attende il messaggio del suo agente, e quindi ha ancora la fondata speranza, poi realizzatasi, di poter riconquistare il suo impero anche senza le famose lenticchie?


                  Sul primo punto, i cani li hanno modificati i nipotini, e credo non solo i loro ma anche quelli che andavano contro Paperone e Paperino.
                  Sul secondo punto, Paperone ha in ballo due sfide, quella con lo spirito e quella con i Bassotti. E quella con lo spirito scade alla mezzanotte
                  Certo qualche sospensione dell'incredulità resta, come nel quarto episodio, quando i nipotini in 5 minuti riescono a capire e riprogrammare una tecnologia aliena, premurandosi poi di rimetterla a posto. Anche sulle lenticchie c'è un dubbio: perchè al popolo spirulinico servono tutte le lenticchie se poi, come detto da paperone, possono clonarle?
                  Inutile litigare, siamo tutti fessi uguali

                   

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