https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2759-3Questo racconto mi è piaciuto veramente tanto, a cominciare dalle prime tavole che mostrano l'incontro per strada (apparentemente casuale) tra un infreddolito Topolino che vuole fare presto ritorno in casa ed un passante bisognoso di una semplice cortesia da parte sua.
In realtà, l'incontro tra i due non è affatto fortuito e sotto le spoglie del falso, "casuale", passante si cela in realtà la figura di Macchia Nera.
Il genio della malavita topolinese, avvicinando il Topo dalle grandi orecchie in quella fredda sera, è riuscito a colpirlo - tramite un convegno di sua invenzione - con delle onde che generano ingiustificate paure e timori ai danni del soggetto che le subisce.
Da qui, cominciano i timori esagerati di un Topolino soggiogato e manipolato da queste "onde della paura" che alterano completamente il suo abituale carattere e lo paralizzano, rendendolo vulnerabile ad ogni tipo di situazione, anche la più innocua.
Il piano criminale di Macchia Nera non si fa attendere e ben presto il Commissario Basettoni e Manetta si trovano ad avere a che fare con la sua minaccia di ripetere lo "speciale trattamento" subito dal loro amico Topolino su scala ben più ampia, ovverosia su tutta la cittadinanza, qualora non venisse accolta la sua richiesta di compromesso milionaria.
La storia mi è piaciuta tanto per la vulnerabilità con cui viene mostrato il personaggio di Topolino ("attaccato" nel suo carattere e nella sua personalità da parte di uno dei suoi più acerrimi nemici) e soprattutto per il fatto che nel momento in cui il consueto protagonista topolinese deve necessariamente mettersi da parte per un po', ci viene mostrato uno scontro faccia a faccia, in solitaria, tra un determinato e irreprensibile Basettoni al cospetto del malvivente che ha tutta l'intenzione di stanare nel suo covo e di ricondurre nuovamente in carcere.
Trovo poi molto azzeccate le vignette mute con protagonista il commissario che ben restituiscono le sensazioni da lui provate nei momenti che precedono e seguono l'incontro con il
villain, specie quando viene minacciato e si avverte come la sua proverbiale tenacia lo stia lentamente abbandonando sotto il tiro della diabolica invenzione di Macchia Nera.
Ed è stato bellissimo lo scontro decisivo tra quest'ultimo e colui che si riprende, di diritto, il titolo di "eroe" della vicenda riuscendo a vincere le sue paure e a rimettersi prepotentemente nella mischia al fine di salvare il suo amico in pericolo e di fare giustizia.
Un approccio al capovolgimento della situazione che si era venuta a creare che ho molto apprezzato e che mi ha appassionato, restituendomi un Topolino più che mai vero e naturale nella sua reazione e nel trovare da solo quella forza nascosta in sé e quel coraggio che lo sprona ad intervenire senza pensarci due volte.
Senza avere piu nessuna paura.