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Topolino 3512

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di Matteo Gumiero

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Topolino 3512

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    Re:Topolino 3512
    Risposta #15: Venerdì 17 Mar 2023, 16:31:46
    Altro cameo con cui ci delizia o le matite di Guerrini: Compare Orso, che compare nella sesta vignetta di pagina 128
    Hai fatto male a farlo notare: adesso si beccherà una lavata di capo, perché per quel personaggio, come per i suoi compari e fratelli, ora c'è la damnatio memoriae della Disney...
    Io son nomato Pippo e son poeta
    Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
    Verso un'oscura e dolorosa meta

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      Re:Topolino 3512
      Risposta #16: Venerdì 17 Mar 2023, 17:08:03
      Altro cameo con cui ci delizia o le matite di Guerrini: Compare Orso, che compare nella sesta vignetta di pagina 128
      Hai fatto male a farlo notare: adesso si beccherà una lavata di capo, perché per quel personaggio, come per i suoi compari e fratelli, ora c'è la damnatio memoriae della Disney...
      Sarò esagerato ma io veramente ormai non mi sento più libero di parlare di certe cose. Fino a qualche mese fa mi divertivo anche a condividere in vari gruppi vignette con canoni inaccettabili o decontestualizzate (nello stile della pagina dei Ventenni). Mi divertiva avere un approccio meno maturo ogni tanto oltre a quello più serioso qui nel forum e trovavo esagerate le critiche di molti rivolte alla pagina nominata sopra e parlavano di possibile sovraesposizione di certi contenuti che avrebbe potuto portare a inasprimenti censori da parte di Disney. Bene, adesso quei timori li trovo molto più aderenti alla realtà e praticamente non condivido più nulla (se non qualche vignetta ricca di vocaboli aulici per la bella pagina Imparare l'italiano con i fumetti Disney); il timore che da una cosa leggera si possa creare una reazione a catena e che da un piccolo gruppo di persone diventi caso mediatico ormai è dietro l'angolo visto certi estremismi. È stato bello finché è durato :ashamed2:
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        Re:Topolino 3512
        Risposta #17: Venerdì 17 Mar 2023, 18:11:09
        Altro cameo con cui ci delizia o le matite di Guerrini: Compare Orso, che compare nella sesta vignetta di pagina 128
        Hai fatto male a farlo notare: adesso si beccherà una lavata di capo, perché per quel personaggio, come per i suoi compari e fratelli, ora c'è la damnatio memoriae della Disney...
        Accidenti, ora mi toccherà cancellare ogni traccia del mio operato dal forum, fare perdere le mie tracce e fuggire sotto falso nome in un paese in cui non esiste estradizione, per evitare le rappresaglie a mano armata della diramazione italiana della Disney...
        Oh! Date un posto al cimitero...Yùuuuuu! Al mio cuore di vaquero...Yùuu! Egli è morto e lascia sola, uèeeee! La sua casa, la cavalla e la pistola, uèeee!

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          Re:Topolino 3512
          Risposta #18: Venerdì 17 Mar 2023, 19:01:48
          Altro cameo con cui ci delizia o le matite di Guerrini: Compare Orso, che compare nella sesta vignetta di pagina 128
          Hai fatto male a farlo notare: adesso si beccherà una lavata di capo, perché per quel personaggio, come per i suoi compari e fratelli, ora c'è la damnatio memoriae della Disney...
          Accidenti, ora mi toccherà cancellare ogni traccia del mio operato dal forum, fare perdere le mie tracce e fuggire sotto falso nome in un paese in cui non esiste estradizione, per evitare le rappresaglie a mano armata della diramazione italiana della Disney...
          Della Disney americana*
          Non sottovalutare quella gente, è capace di tutto sembra  8) :laugh:
          Luca Giacalone

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            Re:Topolino 3512
            Risposta #19: Venerdì 17 Mar 2023, 20:50:22
            Altro cameo con cui ci delizia o le matite di Guerrini: Compare Orso, che compare nella sesta vignetta di pagina 128
            Hai fatto male a farlo notare: adesso si beccherà una lavata di capo, perché per quel personaggio, come per i suoi compari e fratelli, ora c'è la damnatio memoriae della Disney...
            Accidenti, ora mi toccherà cancellare ogni traccia del mio operato dal forum, fare perdere le mie tracce e fuggire sotto falso nome in un paese in cui non esiste estradizione, per evitare le rappresaglie a mano armata della diramazione italiana della Disney...
            Della Disney americana*
            Non sottovalutare quella gente, è capace di tutto sembra  8) :laugh:
            E soprattutto, sono ovunque, e sono peggio della CIA: non puoi fuggire! >:))
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              Re:Topolino 3512
              Risposta #20: Sabato 18 Mar 2023, 17:55:40
              Bellissimi i disegni di Possenti, aiutati anche da una colorazione sopraffina, ma... a voi alcune vignette non hanno dato l'idea di essere prive di sostegno e base per paperi e oggetti? In alcuni casi mi sembrava fluttuassero sul nulla. Non so se sia una cosa voluta o meno...

              Altro cameo con cui ci delizia o le matite di Guerrini: Compare Orso, che compare nella sesta vignetta di pagina 128
              Hai fatto male a farlo notare: adesso si beccherà una lavata di capo, perché per quel personaggio, come per i suoi compari e fratelli, ora c'è la damnatio memoriae della Disney...

              A cosa ti riferisci di preciso, che ignoro (al momento felicemente, ma non so perché so che sto già per in******mi... :tongue:)?
              « Ultima modifica: Sabato 18 Mar 2023, 17:57:40 da Dippy »
              Sappiate che tutte le cose sono così: un miraggio, un castello di nubi... Nulla è come appare  -  Buddha

              https://ilnumeroprimopiugrande.wordpress.com

              https://altriproblemidellalieno.wordpress.com

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                Re:Topolino 3512
                Risposta #21: Sabato 18 Mar 2023, 18:02:20
                Bellissimi i disegni di Possenti, aiutati anche da una colorazione sopraffina, ma... a voi alcune vignette non hanno dato l'idea di essere prive di sostegno e base per paperi e oggetti? In alcuni casi mi sembrava fluttuassero sul nulla. Non so se sia una cosa voluta o meno...

                Altro cameo con cui ci delizia o le matite di Guerrini: Compare Orso, che compare nella sesta vignetta di pagina 128
                Hai fatto male a farlo notare: adesso si beccherà una lavata di capo, perché per quel personaggio, come per i suoi compari e fratelli, ora c'è la damnatio memoriae della Disney...

                A cosa ti riferisci di preciso, che ignoro (al momento felicemente, ma non so perché so che sto già per in******mi... :tongue:)?
                È stata decretata la damnatio memorie per le storie di fratel coniglietto, a causa( pare) della presenza nelle prime vicende del personaggio dello zio Remo come voce narrante. Quindi non potranno più essere prodotte storie con i personaggi né potranno essere ristampate quelle esistenti.
                A quanto pare, il fatto che a raccontare delle storie ai bambini sia una persona di colore è un insulto razzista inaccettabile, per la Disney...
                Oh! Date un posto al cimitero...Yùuuuuu! Al mio cuore di vaquero...Yùuu! Egli è morto e lascia sola, uèeeee! La sua casa, la cavalla e la pistola, uèeee!

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                  Re:Topolino 3512
                  Risposta #22: Sabato 18 Mar 2023, 20:13:29
                  A quanto pare, il fatto che a raccontare delle storie ai bambini sia una persona di colore è un insulto razzista inaccettabile, per la Disney...
                  Soprattutto perché quella persona, almeno nel racconto originale del 1850, era uno schiavo. Non so se questo genere di racconti si sia evoluto in senso temporale, con lo zio Remo che nei fumetti continua a raccontare ma da uomo libero. Ho letto che quando uscì il film nel 1946 (che riprende il romanzo originale), con tecnica mista fra cartoni e attori veri, pur professando armonia e amicizia, non fu ben accolto dalle organizzazioni per i diritti civili in quanto veniva riproposta l'immagine dello schiavo felice (come per la capanna dello zio Tom) quando invece gli schiavi erano stati tutt'altro che felici.

                  Anche gli afroamericani dell'epoca (l'immediato dopoguerra) vivevano in tutti gli stati del Sud una triste situazione di segregazione razziale che si doveva combattere non con film mielosi e lontani dalla realtà, sia quella ottocentesca che novecentesca. Ad ogni modo Walt Disney pensò di aver fatto comunque un buon lavoro e spinse l'Academy affinché l'attore che aveva interpretato Zio Remus (James Baskett) ricevesse un premio speciale (un Oscar onorario) al di fuori delle categorie ufficiali.

                  Un'altra ragione per la 'damnatio memorie' potrebbe essere quella riguardante direttamente i rapporti fra i personaggi protagonisti. Non conosco bene il plot ma ho letto che Fratel Coniglietto sarebbe spesso una preda mangereccia di Compare Orso (come i Tre Porcellini con Ezechiele) e questo tipo di narrazioni hanno fatto il loro tempo. Infatti anche Ezechiele e Lupetto sono scomparsi dai fumetti da molti decenni. Per riprendere questi personaggi bisognerebbe cambiare il plot che ha caratterizzato i loro comportamenti.
                  In questo caso sarei favorevole visto che certe situazioni di 'caccia' le ho sempre viste, anche in tempi non sospetti, come una forma di 'cannibalismo' dal momento che i protagonisti sono comunque degli animali antropomorfi.
                  « Ultima modifica: Sabato 18 Mar 2023, 20:32:48 da Cornelius Coot »

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                    Re:Topolino 3512
                    Risposta #23: Domenica 19 Mar 2023, 17:44:45
                    A quanto pare, il fatto che a raccontare delle storie ai bambini sia una persona di colore è un insulto razzista inaccettabile, per la Disney...
                    Soprattutto perché quella persona, almeno nel racconto originale del 1850, era uno schiavo. Non so se questo genere di racconti si sia evoluto in senso temporale, con lo zio Remo che nei fumetti continua a raccontare ma da uomo libero. Ho letto che quando uscì il film nel 1946 (che riprende il romanzo originale), con tecnica mista fra cartoni e attori veri, pur professando armonia e amicizia, non fu ben accolto dalle organizzazioni per i diritti civili in quanto veniva riproposta l'immagine dello schiavo felice (come per la capanna dello zio Tom) quando invece gli schiavi erano stati tutt'altro che felici.

                    Anche gli afroamericani dell'epoca (l'immediato dopoguerra) vivevano in tutti gli stati del Sud una triste situazione di segregazione razziale che si doveva combattere non con film mielosi e lontani dalla realtà, sia quella ottocentesca che novecentesca. Ad ogni modo Walt Disney pensò di aver fatto comunque un buon lavoro e spinse l'Academy affinché l'attore che aveva interpretato Zio Remus (James Baskett) ricevesse un premio speciale (un Oscar onorario) al di fuori delle categorie ufficiali.

                    Un'altra ragione per la 'damnatio memorie' potrebbe essere quella riguardante direttamente i rapporti fra i personaggi protagonisti. Non conosco bene il plot ma ho letto che Fratel Coniglietto sarebbe spesso una preda mangereccia di Compare Orso (come i Tre Porcellini con Ezechiele) e questo tipo di narrazioni hanno fatto il loro tempo. Infatti anche Ezechiele e Lupetto sono scomparsi dai fumetti da molti decenni. Per riprendere questi personaggi bisognerebbe cambiare il plot che ha caratterizzato i loro comportamenti.
                    In questo caso sarei favorevole visto che certe situazioni di 'caccia' le ho sempre viste, anche in tempi non sospetti, come una forma di 'cannibalismo' dal momento che i protagonisti sono comunque degli animali antropomorfi.
                    Ma visto che altre compagnie continuano a produrre e far ' trasmettere i cartoni di Gatto Silvestro o Tom e Jerry mi chiedo come ragioni la Disney.... 

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                      Re:Topolino 3512
                      Risposta #24: Lunedì 20 Mar 2023, 10:03:28
                      Ma visto che altre compagnie continuano a produrre e far ' trasmettere i cartoni di Gatto Silvestro o Tom e Jerry mi chiedo come ragioni la Disney....
                      Si chiama delirio di onnipotenza. La Disney pensa ormai di possedere tutto, di controllare tutto, anche l'opinione pubblica, e quindi si erge a difensore della stessa. In pratica da quando ha acquistato la Marvel ci si è identificata e ha fatto suo il motto dell'Uomo Ragno: "Da un grande potere derivano grandi responsabilità". Non ho capito fino a che punto la major riesca a distinguere la realtà dai fumetti che produce.


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                        Re:Topolino 3512
                        Risposta #25: Lunedì 20 Mar 2023, 23:05:03
                        Ecco il mio commento riguardo a questo numero:

                        Si chiude in modo molto lineare e banale Il principe delle sabbie, con un finale che annoia al pari delle altre quattro puntate, non supportato neppure dai disegni di Facciotto il cui tratto, abbiate pazienza, non mi piace.

                        Gioiello da ricordare è invece Paperino e il reclamo del mare, storia del bravo Vito Stabile che tratteggia un Paperino caratterizzato splendidamente, in modo molto umano. I suoi dilemmi interiori sono rappresentati benissimo, inoltre il nuovo personaggio presentato, Seagull Schiumabecco, è molto ben delineato caratterialmente. I dialoghi sono freschi, vivaci, e ottimi per trasmettere l'essenza del racconto.
                        Straordinari anche i disegni dell'esordiente Possenti, che si accompagnano perfettamente alla trama di Stabile rappresentando in modo ottimale ogni situazione: da quelle più oniriche a quelle quotidiane.
                        Due cose ancora, la prima è che ho apprezzato la citazione barksiana da Paperino e il terrore di Golasecca, la seconda è che mi ha fatto un pochino strano vedere Hank ancora vivo, ma si sa che nell'universo calisotiano il tempo è un concetto mooooolto soggettivo. :P

                        Si prosegue con la terza puntata de Gli Evaporati, la scoppiettante serie di Bruno Enna, la cui lettura mi ha invogliato a proseguire subito con la quarta, cosa che accade di rado con le storie a puntate sul Topo. La storia è intrigante, e adoro la struttura che l'autore vi ha voluto dare, con questi flashback che man mano si ricollegano al presente che aiutano a sbrogliare il bandolo della matassa i quali mi hanno ricordato alla lontana quelli di Memento, capolavoro di Cristopher Nolan.
                        Le ultime due/tre tavole sono riuscite inoltre a trasmettermi molta inquietudine, sensazione che ho provato vedendo
                        Spoiler: mostra
                        Macchia Nera
                        così malridotto che quasi implora Topolino di ascoltarlo e credergli. Wow. Per considerazioni un po' più spoilerose rimando al thread sulla storia.
                        Ho trovato stavolta i disegni di Cesarello meno belli rispetto alle puntate antecedenti, soprattutto per quel che riguarda gli sfondi, spesso troppo abbozzati, nonostante l'ottimo lavoro fatto sul character design dei personaggi.

                        Dopo un' insipida breve con Dinamite (sempre senza spingarda...) si arriva alla storia conclusiva, che sotto l'aspetto della trama ho trovato semplicemente carina, forse un po' prolissa nella parte centrale, ma che ha un enorme punto di forza rappresentato dai disegni di Francesco Guerrini, semplicemente spettacolari, raffiguranti una Paperopoli "multietnica" come non mai, e che purtroppo dovremo a breve dimenticare...
                        Una piccola chicca: a pagina 133, quarta vignetta, il riflesso della pupilla negli occhiali di Paperone è un punto esclamativo.

                        In definitiva un ottimo numero, che però a causa della scialba puntata finale de Il principe delle sabbie non raggiunge picchi ben più alti ai quali avrebbe altrimenti potuto ambire.

                        Ciao!

                        Il Grande Tiranno
                        « Ultima modifica: Lunedì 20 Mar 2023, 23:07:22 da Grande Tiranno »
                        Catturamento Catturamento!

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                        luciochef
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                          Re:Topolino 3512
                          Risposta #26: Martedì 21 Mar 2023, 00:26:04
                          Con calma, proprio sul filo del gong, arrivano anche le mie impressioni sul settimanale.
                          "Il principe delle sabbie" si conclude in modo piuttosto anonimo, un po' com'è stato tutto il percorso. Situazioni straviste, caratterizzazione  molto molle dei personaggi ed il solito utilizzo di Pippo che non sfrutta per niente l'importante ruolo assegnatogli.
                          Ma il grande quesito sta nel capire a cosa siano servite ben 5 puntate per raccontare una cosa del genere....
                          Almeno abbiamo goduto dei disegni di Facciotto che si è dimostrato all'altezza del non semplice compito di ritrarre così tante bellezze artistiche e archeologiche.
                          "Paperino e il reclamo del mare" è una storia davvero molto affascinante di Vito Stabile che ci mostra un Paperino sommerso dai problemi, ma non impelagato nelle solite soluzioni narrative. Mette invece in atto un complicato confronto con il subconscio dello sfortunato papero in cui emergono alcune sue perpetue insicurezze.
                          Il "viaggio" verso la consapevolezza è tratteggiato in modo armonico e con un perfetto uso dei personaggi, su tutti Schiumabecco !
                          La splash page (pag. 56) dove poi "sbocciano" prorompenti i ricordi marinari di una vita è pura poesia !
                          È stato fantastico vedere i ricordi di tante avventure (dal giovane PP8 fino al maturo Paperino dei nostri tempi) racchiusi in così poche pagine !
                          La storia poi non avrebbe potuto ottenere una tale profondità senza i disegni di Possenti che ci presentano subito una mano molto raffinata: smorfie facciali con grosso potenziale espressivo, taglio della regia con un ottimo utilizzo dei campi aperti e degli zoom, una colorazione che esalta il tutto.
                          Trovo il suo tratto molto vicino a quello di Mottura e già immagino cosa potrebbe esprimere con una trama improntata sull'horror o ad alta tensione....
                          Per chi volesse provare qualcosa di suo extra-Disney consiglio di recuperare l'albo Bonelli della collana "Le Storie" numero 32 dal titolo "Ex Tenebris"  :thankYou: (tra l'altro una storia bellissima !)
                          La terza parte degli "Evaporati" conferma il trend intravisto in precedenza: siamo davanti ad una bellissima storia che, se mantiene fino in fondo le premesse, diventerà una potente pietra miliare nella bibliografia disneyana.
                          La trama procede matura, densa e senza tempi morti. Il continuo inframezzare il presente con i flashback, che cercano di far luce sul destino dei protagonisti, è una scelta vittoriosa. Il finale con Macchia in quel profondo stato di sconvolgimento può segnare uno spartiacque fondamentale: si può andare sui soliti cliché o stupire in modo clamoroso....
                          Cesarello poi sta impreziosendo la trama con i suoi disegni carichi di espressività e pathos. Fantastici gli innumerevoli ragni, insetti e toponi che brulicano in ogni anfratto  :laugh:
                          Carina la storia su Fiuto Joe che ha alcuni momenti spassosi, aiutati anche dal tratto dinamico di Federico Franzo'.
                          "Un cent per il club dei miliardari" è una storia di media levatura in cui ci sono numerose gag già viste più volte, il finale ha quel guizzo in più. Disegni di Guerrini che come sempre offrono un tratto caratteristico e che allargano profondamente la varietà di animali antropomorfi che siamo soliti vedere.
                          Piuttosto semplice questa volta la one-page finale di Faccini.
                          In totale un numero che si basa sul fortissimo apporto delle storie create da Enna e Stabile e che si completa con buone prove.
                          Direi 4 stelle ben meritate !
                          Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

                          *

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                            Topolino 3512
                            Risposta #27: Martedì 21 Mar 2023, 16:00:24
                            Recensione Topolino 3512


                             La valutazione del numero di Topolino che ci apprestiamo a recensire è purtroppo inficiata dal fatto che questo albo presenta un “grosso problema”: vi è, cioè, una motivazione contingente che impedisce al recensore di guardare con la consueta oggettività e benevolenza a tutte le storie presenti e a cercare di coglierne gli spunti senza pregiudizi o confronti azzardati.

                             Questo “problema” va ricercato nell’ingombrante presenza del terzo episodio della serie Gli Evaporati, dal titolo Senza traccia

                             La motivazione è presto detta: la storia di Bruno Enna e Davide Cesarello continua a mantenersi su livelli talmente esagerati che all’inevitabile confronto tutte le altre storie soccombono in maniera ingenerosa. 

                             Con questo non si vuole per forza di cose sottintendere che che tutte le altre storie del numero siano effettivamente poca cosa ma, volendo fare una similitudine, si può pensare a una situazione in cui un uomo di media statura si trovi affiancato a un cestista, magari uno di quei colossi che giocano in NBA: in assenza di altri punti di riferimento costui sembrerebbe poco più che un nano.

                             Alla stessa maniera, partendo da questa consapevolezza, si deve prendere atto che la valutazione potrebbe non essere particolarmente oggettiva, e il giudizio di storie che in altri contesti potevano fare una figura migliore, è inevitabilmente condizionato. E quindi tutto il resto dell’albo finisce per evaporare nella nebbia prodotta dalla bellissima storia pensata da Enna

                             È vero, si tratta solo della terza puntata. Ma se a una prima parte sconvolgente e ad una seconda interessantissima si associa un terzo episodio di questo livello cos’altro si può far altro se non cominciare a gridare al capolavoro e sperare che le ormai enormi aspettative per gli ultimi due episodi non vengano deluse?

                             
                            Brividi

                            Il grande merito di questa storia è di aver presentato un “nemico” assolutamente credibile, spaventoso e minaccioso. La nebbia che fa evaporare le persone si stanzia sempre sul fondo delle varie puntate come un monito, una presenza costante e inquietante che non abbandona mai né il lettore né tantomeno i protagonisti. 

                             La società post apocalittica, immaginata da Enna e tratteggiata così bene da un efficace e adattissimo Cesarello, resta un’immagine forte e d’impatto, soprattutto grazie al fatto che sia passato del tempo, addirittura un anno, senza che i nostri amici sappiano cos’è successo agli altri, nella convinzione che questa maledetta nebbia li abbia fatti definitivamente scomparire. 

                             Al disegnatore va anche dato il merito di aver definito l’estetica dei personaggi provati da un anno di nebbie, paure e preoccupazione per i cari ed è interessante sottolineare a tal proposito il differente approccio che essi hanno: speranza di tornare al passato per Minni, estrema pragmaticità per Orazio.

                             Scopriamo con l’incedere delle tavole che sono evaporati meno protagonisti di quelli che immaginavamo all’inizio. Ma soprattutto non è evaporato, come poteva sembrare nella prima puntata, Topolino che è sulle tracce di chi ha scatenato questa apocalisse. 

                             Non Macchia Nera, che in un riuscitissimo colpo di teatro finale è solamente colui che è giunto per primo a capire da dove (anche se non da chi) provenga questa minaccia globale. Inerme anche lui, e disperato, nel cercare di contrastarla. Ma sarà sincero? 

                             Immagini potenti, dunque, che culminano con il sacrificio del commissario Basettoni che, allo scopo di permettere a Topolino di fuggire dalla nebbia con le informazioni necessarie per rintracciare Macchia Nera, finisce per venire inglobato, evaporato, lui stesso. 

                             
                            Quel selvaggio di Pluto

                             Ma si pensi anche, ad esempio, al momento in cui Minni ritrova Pluto, reso quasi randagio dopo un anno che, partito Topolino, resta abbandonato a sé stesso. 

                             Tavole eccezionali che contribuiscono a definire lo scarto tra questa storia e le altre presenti nel numero, in un turbinio di emozioni potenti come solo nei più grandi capolavori Disney

                             Eccellente è la gestione della sceneggiatura, con il continuo rimbalzo tra passato e presente, un ping pong che permette anche ai lettori di rivivere i momenti concitati in cui la nebbia è apparsa man mano che i personaggi ottengono aggiornamenti e novità al riguardo. Belli anche i dialoghi, incisivi, epici quanto basta e con quella (piccola) quota parte di ironia e gag che in un vero fumetto Disney non devono mai mancare

                             La gestione del colore è inoltre di grande aiuto nel definire in maniera veloce e intuitiva se la vignetta è ambientata nel presente oppure si tratta di un flashback: l’insistenza sui toni del giallo e del verde per quel che riguarda questo presente distopico contribuisce a creare quell’atmosfera di inquietudine e di pericolo imminente che è una delle caratteristiche migliori della storia.

                             Cesarello fornisce prove convincenti, il design degli standard character è inusuale ma efficace. Topolino, in particolare, non è disegnato sul modello dei grandi maestri disegnatori del passato (Scarpa, Carpi) o del presente (Cavazzano) ma è ugualmente vivo, espressivo, guizzante e animato, così come tutti gli altri. Talvolta qualche volto è solo abbozzato ma nel complesso i disegni contribuiscono a fare di questa storia una delle migliori uscite durante la gestione bertaniana (e non solo).

                             
                            Sì, ma non ho ben capito

                             Unica critica riscontrabile è nella tavola a pagina 109 in cui Topolino incontra Macchia Nera.

                             Nella prime due vignette non è molto chiara la progressione degli eventi, in cui il protagonista avverte la presenza di un pericolo incombente e prova a difendersi da qualcosa che però il lettore non vede: avrebbe forse giovato nella prima vignetta l’inserimento più evidente dell’ombra minacciosa di Macchia Nera che giustificasse così anche agli occhi del lettore la reazione di Mickey.

                             Il resto, come detto, passa in secondo piano.

                             In particolare si conclude senza grandi spunti di riflessione la lunga Il principe delle sabbie. Chi scrive questa recensione aveva avuto modo di analizzare la prima puntata della serie e i difetti riscontrati in quell’occasione possono essere estesi e riportati sino al quinto episodio. 

                             In particolare una trama non particolarmente avvincente e la ripetitività delle gag che puntavano sul parallelismo tra gli abitanti di Alessandria e i loro omologhi odierni hanno appesantito uno spunto comunque interessante che però poteva svolgersi e concludersi in molte meno tavole e puntate.

                             Paradossalmente è sembrato che, una volta disposte tutte le carte sul tavolo, non sia rimasto abbastanza spazio per approfondire i conflitti tra i vari personaggi (in particolare quelli che riguardano il personaggio di Minni) che potevano avere invece sviluppi interessanti. Bello che il merito della cattura finale dell’antagonista sia stato condiviso con il Faro, vero e indiscusso protagonista delle belle tavole di Giuseppe Facciotto

                             
                            Il protagonista della storia si staglia sullo sfondo[/size][/i]

                             Paperino e il reclamo del mare, fatte tutte le tare necessarie, è una storia interessante. Vito Stabile alla sceneggiatura va a puntare il dito su l’inusuale mise del nostro amico Papero. La giubba da marinaio in effetti accompagna Paperino sin dai suoi esordi in animazione nel cortometraggio animato La gallinella saggia del 1934, diretto da Wilfred Jackson e citato nella storia stessa.

                             Negli ultimi 89 anni l’abbigliamento di Donald, a differenza di quello del suo “compare” Mickey Mouse, non ha mai subito dei restyling radicali. Certo i bottoni della giubba potevano passare da quattro a due, oppure sono variati i colori della giubba stessa, ma nella sostanza Paperino rimane iconicamente vestito da marinaio, pur non frequentando il mare se non sporadicamente (eccezione in tal senso è la serie DuckTales del 1987 dove il nostro entrava effettivamente in marina).

                             Partendo da questa apparente incongruenza tra la vita del papero e il suo abbigliamento Stabile ha costruito un’avventura simpatica e godibile, anche se a tratti troppo sentimentalistica e nostalgica.

                             
                            La bellissima tavola introspettiva di pagina 55

                            Belli i riferimenti alla Quack Town delle storie di Paperino Paperotto ed è sempre bello ritrovare un ottimo Pico de Paperis. 

                             Contribuisce a impreziosire questa storia anche il fatto che costituisca l’esordio con i personaggi Disney del disegnatore già bonelliano Christopher Possenti. Il suo debutto è molto interessante, soprattutto nella gestione degli sfondi fa un lavoro più che egregio. I suoi personaggi sono senz’altro originali e personali, anche se qui e lì si nota che non sono stati completamente ancora metabolizzati.

                             Il direttore nell’editoriale ha assicurato che questa è solo la prima di molte storie per il neo arrivato e noi rimaniamo certamente curiosi di vedere le sue tavole e come evolverà il suo interessante tratto in futuro sul settimanale. 

                             Le pensatone di Fiuto Joe: Cercasi pennuta è una breve di 6 tavole con ai testi Tito Faraci e ai disegni Federico Franzò

                             La storia vede come protagonista Fiuto Joe. 

                             Si, proprio l’indimenticabile cane di Dinamite Bla in una briosa avventura in cui si trova alle prese con una gallina (!) e con un alligatore (!!). Vabbè. 

                             L’albo si conclude con Un c.e.n.t. per il Club dei Miliardari, una classica storia che vede nuovi scontri tra i ricconi di Paperopoli (con una guest star inaspettata) scritta a quattro mani da Roberto Gagnor e Massimiliano Valentini e disegnata dal sempre immaginifico Francesco Guerrini

                             Il suo variegatissimo repertorio zoologico è assolutamente eccezionale, ma in generale i suoi disegni sono sempre ricchi di particolari e omaggi vari (vedasi ad esempio la presenza non prevista di Bum Bum Ghigno a mo’ di cameo a pagina 145). Il suo contributo insomma non può che impreziosire la storia che va a concludere questo numero. 



                            Voto del recensore: 3/5
                            Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                            https://www.papersera.net/wp/2023/03/21/topolino-3512/


                            Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


                            *

                            luciochef
                            Cugino di Alf
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                              Re:Topolino 3512
                              Risposta #28: Martedì 21 Mar 2023, 16:31:50
                              Una interessante curiosità !
                              Credo che "Il principe delle sabbie" si sia rivelata una sonora delusione in quanto a gradimento dei lettori. Sebbene spalmata in più numeri non è mai riuscita, in nessuna delle 5 parti, a primeggiare nelle singole classifiche.
                              Anzi....con l'andare avanti degli episodi è sempre più sprofondata verso il basso perdendo la seconda posizione guadagnata nei primi numeri (forse raggiunta anche per la modestia delle storie competitor....).
                              Probabilmente in redazione avevano sentori più efficaci rispetto a ciò che poi sono stati realmente capaci di trasmettere su carta  :confused2:
                              Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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                                Re:Topolino 3512
                                Risposta #29: Martedì 21 Mar 2023, 17:24:00
                                Una interessante curiosità !
                                Credo che "Il principe delle sabbie" si sia rivelata una sonora delusione in quanto a gradimento dei lettori. Sebbene spalmata in più numeri non è mai riuscita, in nessuna delle 5 parti, a primeggiare nelle singole classifiche.
                                Anzi....con l'andare avanti degli episodi è sempre più sprofondata verso il basso perdendo la seconda posizione guadagnata nei primi numeri (forse raggiunta anche per la modestia delle storie competitor....).
                                Probabilmente in redazione avevano sentori più efficaci rispetto a ciò che poi sono stati realmente capaci di trasmettere su carta  :confused2:

                                premesso che sono anche io stato parzialmente deluso dalla storia e trovo che la divisione in cinque puntate abbia ancora di più appesantito il tutto...va però detto che, forse non rappresentiamo un campione statistico sempre valido 'noi del forum'. Intendo che ci saranno stati (sparo a caso per pigrizia) 30/40 utenti a commentare la storia e qui scrive spesso gente che è piuttosto navigata sul topo e sul mondo disney in generale. forse, e ribadisco il forse fino alla nausea, ad altro pubblico è piaciuta non saprei. Devo chiedere ai miei figli intanto ma di solito ciò che li colpisce me lo commentano senza inviti da parte mia.

                                Ribadisco che sono tra i detrattori prima che il post possa risultare una 'difesa' di una storia che ho trovato anche io debole ma fortunatamente ben disegnata, disegni che, personalmente, trovo l abbiano almeno portata ad ottenere la sufficienza.
                                Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

                                 

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