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Topolino 3516

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di Luigi Sammartino

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Nelle terre del Nuovo Mondo: Alla ricerca del Pernambuco
Siamo serie! - Stagione 2: Il parrocchetto smaltato
Zio Paperone e la corona universale
Paperino e il tesoro del deposito
Pippo e il puzzle più difficile del mondo

Topolino 3516

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luciochef
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PolliceSu
    Re:Topolino 3516
    Risposta #60: Lunedì 17 Apr 2023, 19:02:35
    - Primo episodio di "Nelle terre del nuovo mondo" e Cabella, insieme a Luca Rania, imbastisce subito un'ottima partenza. In poche pagine riesce prontamente a caratterizzare ogni personaggio (alcuni nuovi che godono fin da subito di buon potenziale) e a costruire una buona amalgama tra tutti. Mi è piaciuto vedere nuove dinamiche di gruppo senza cadere eccessivamente nei soliti cliché.
    Nico Picone ritorna in grande stile con dei disegni molto pieni, vivi e ricchi di particolari. Bello il taglio della regia di alcune vignette e ho trovato accurata anche la colorazione.
    Un ottimo inizio !
    - Terzo episodio di "Siamo Serie" che ho trovato molto più divertente dei precedenti due. Nonostante la "ripetizione" del ritorno di Bogarto (sempre più che ben accetto), la trama è molto più fresca ed innovativa grazie allo stratagemma dei cartelli. Le battute ed i riferimenti mi sono sembrati fin da subito più brillanti e tutto ha donato un clima di gustosa ilarità.
    - "Zio Paperone e la corona universale" è una storia su commissione ma Artibani riesce a trasformarla in una ottima avventura in terra lucana dove si muovono perfettamente Paperino e Paperone.
    La trama è costruita bene, il segreto svelato in modo sorprendente ed il finale chiude in modo coerente il tutto. Molto dinamici e riusciti i disegni di Pastrovicchio.
    - "Paperino e il tesoro del deposito" è una storia dei coniugi McGreal in cui Paperone mette in piedi una macchinazione all'apparenza troppo complicata per poter risparmiare ma che si salva ampiamente nel finale diverso da tanti altri. Ottimi i disegni classici di Rota.
    - La storia sul puzzle di Pippo è divertente, sagace, completamente insensata...ma per questo giusta !
    Giorgio Fontana usa al meglio Pippo e parte della sua stramba combriccola familiare per redigere il perfetto manifesto del "Pippo-pensiero", in cui Topolino è il giusto contraltare.
    Lucio Leoni poi dona un umorismo ed una "tontolosita'" ai suoi personaggi encomiabile.
    Storia bellissima !
    - Faccini in queste freddure finali è da arresto  :laugh: !
    Numero che, a mio parere, risulta veramente ottimo. Ho amato ogni singola storia con le quali è stata creata una perfetta commistione di innovativa tradizione, umorismo, stravaganza e conoscenza storica.
    Un numero che non ha la storia "rubascena" ma che si fa leggere con gusto in ogni pagina.
    Per me merita 4,5 stelle.
    Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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    Nigel_de_Zoster
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      Topolino 3516
      Risposta #61: Giovedì 20 Apr 2023, 15:43:31
      Recensione Topolino 3516


       La recente tendenza degli albi di Topolino vede una qualità misurata molto spesso non nella complessità delle storie, ma nel fatto che vengono rilevate piccole cose che destano attenzione. Questo numero odierno si colloca idealmente in quella scia, perché prova a sorprendere il lettore che sappia identificare quei piccoli dettagli che sorprendono e che la lettura dell’albo mette in evidenza in qualche maniera.

       
      Cambia l’ambientazione, non cambia la dinamica.

       Si inizia con il primo episodio (virtualmente introdotto dalla bella copertina di Andrea Freccero con i colori di Andrea Cagol) di questa nuova storia a sfondo storico, Nelle Terre del Nuovo Mondo – Alla ricerca del pernambuco (Cabella e Raina/Picone, colore di Bonacini), storia a puntate che, come le precedenti di Sergio Cabella, mette al centro una vicenda proveniente dalle narrazioni dei viaggi e delle esplorazioni che hanno fatto la Storia. In questo caso, si ritorna alle origini delle esplorazioni europee oltreoceano e si racconta un curioso fatto che riguarda il Granducato di Toscana di inizio XVII secolo. Pur con i consueti piccoli cambi di nome (opportunamente paperizzati), l’autore genovese, coadiuvato dal docente di lettere Luca Raina (già ad alcuni noto, non solo per le sue avventure televisive, ma anche per le “pillole” sul contesto storico e sociale delle storie di Asterix e Obelix), pone le basi per una storia molto semplice, senza troppe vette e dove le dinamiche tra i personaggi si collocano al di sopra della narrazione dell’episodio storico. È comunque da apprezzare lo sforzo di voler raccontare (assieme all’editoriale successivo dello stesso Raina) tale episodio, che di per sé non ha cambiato la storia dell’umanità, ma desta comunque interesse culturale. I disegni di Picone difettano in qualche punto (si sono visti fin troppi occhi chiusi, neanche si fosse in un manga), ma conservano una giusta plasticità e mantengono una fisionomia classica. Da apprezzare anche la colorazione di Chiara Bonacini, che impreziosisce le scene con alcune macchie d’ombra, perfettamente prospettiche.

       
      Pensieri intrusivi che puoi sentire.

       Si arriva al clou anche per quanto riguarda questo gradito ritorno di Siamo Serie! Stagione 2 (Badino/Ziche, colore di D’Aprile). Il parrocchetto smaltato è una buona commistione di ironia semplice e ricercata, come la trovata di usare pannelli per esprimere il pensiero del protagonista e che al contempo sono anche oggetti di scena e mezzi per raggiungere lo scopo. È un umorismo tipicamente topolinesco, ma che riesce comunque a convincere nella sua ingenuità (molte volte) e nella sua semplicità. Anche i disegni della Ziche riescono a garantire la gradevolezza delle scene, dove si inseriscono anche sequenze che rendono la suggestione televisiva. Una serie nella serie che per la seconda volta convince.

       
      A chi lo dici…

       Discorso diverso, invece, per la nuova storia sulla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale della Basilicata. Zio Paperone e la Corona Universale (Artibani/L. Pastrovicchio, chine di Frare, colore di Fornari) stupisce (e non poteva essere diversamente) sotto diversi aspetti. Anzitutto, il fatto che i protagonisti non siano più Topolino e Pippo coadiuvati dal “materano” Rock Sassi, oltre al fatto che l’ambientazione qui serve più che altro per raccontare una storia… che ha dell’incredibile. Ed ecco il secondo elemento di stupore: una storia che sembrava essere molto lineare e semplice si trasforma in un fantasy (quasi alla Lady Hawke) dove viene addirittura scomodato l’imperatore Federico II, quale originario proprietario della corona universale. Ma la sorpresa viene seguita dallo stupore nel vedere lo stesso monarca fare un discorso che potremmo definire quasi lapidario e che connota anche la fine della breve fuga del villain di turno. Si rimane abbastanza spiazzati da questa storia e forse bisogna ragionarci un po’ sopra per capire quale sia veramente il senso e il messaggio che porta, ma rimane comunque una storia gradevole e che scorre bene. Pastrovicchio connota comunque i disegni di una certa forza ed energia e, per l’occasione, recupera e adatta la celeberrima raffigurazione di Federico II all’interno del suo trattato sull’arte venatoria col falcone, e curiosamente la mantiene come se si fosse appena staccata dalla pergamena su cui si trova.

       
      Un po’ troppo per un piano che poteva essere più semplice…

       Si ritorna alla “classicità” con la storia (inedita qui in Italia) Paperino e il tesoro del deposito (McGreal/Rota, colore di Egmont), ultimo lavoro prodotto dalla coppia statunitense di sceneggiatori assieme al maestro milanese, emulo di Barks. Storia che sembra scorrere linearmente, ma dove sono due gli aspetti che forse possono disturbare la lettura: da un lato, i disegni di Rota non sembrano essere andati oltre il 1967, forse volendo insistere sul concetto di “eterno presente” delle storie disneyane ma, in un albo dove si vedono comunque le innovazioni tecnologiche, certe raffigurazioni possono forse stonare; dall’altro, la trovata di Paperone di voler tornare indietro nel tempo e il conseguente artificio pianificato sembrano avere una loro vita, incastrati quasi per caso nel quadro complessivo. Nonostante tutto, la storia è gradevole e scorre bene, quasi intriga e la soluzione appare forse più in linea con alcuni autori italiani (si potrebbe citare Chendi come esempio) che non con lo stesso Barks, cui i tre si sono costantemente ispirati.

       
      W. Shakespeare, Tanto rumore per nulla, 1598.

       Chiude questo albo una leggera storia di Giorgio Fontana disegnata da Lucio Leoni (colore di Martina Andonova), Pippo e il puzzle più difficile del mondo. Storia che gioca molto con una delle caratteristiche del personaggio compagno di mille avventure di Topolino, ovvero il pensiero laterale, cui si aggiunge anche un pizzico di stravaganza del parentado (e dove il meno stravagante forse è il bis-bis cugino Posidippo, ormai da considerarsi personaggio ricorrente dalla storia Pippo e il parente pedante). Storia che, come le precedenti dove compaiono i parenti pippidi, è fondata totalmente sul particolare stravagante attorno cui ruotano le varie peripezie. Leggera, senza alcuna reale pretesa e per questo un’ottima chiusura dell’albo.

       In definitiva, questo numero vede una gradevole commistione tra la leggerezza e la sorpresa delle sue storie. Di certo, non è a livello della precedente uscita, che pure portava elementi di interesse notevole, ma in questo caso si scava nella lettura e ci si confronta con quelle che sono le firme d’autore. Fondamentale, poi, il comparto grafico, che si connota sia per i tratti di alcuni autori consolidati e che ormai sono una garanzia per il Topo medesimo, sia per la colorazione e per certe sfumature che danno un notevole contributo nel renderlo molto gradevole nella lettura.



      Voto del recensore: 3.5/5
      Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
      https://www.papersera.net/wp/2023/04/20/topolino-3516/

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      Cornelius
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        Re:Topolino 3516
        Risposta #62: Venerdì 21 Apr 2023, 17:06:00
        Alla ricerca del Pernambuco   (prima puntata di Nelle Terre del Nuovo Mondo)
        Soggetto interessante anche per certi collegamenti con la realtà storica seicentesca del Granducato di Toscana. Non sapevo che una missione anche a fini colonialistici nelle nuove terre americane fosse mai stata intrapresa da un regno o ducato italiano prima della unificazione. Se ciò fosse andato in porto magari in uno stato brasiliano o in una delle tre Guyane oggi si potrebbe parlare italiano. Molto interessanti in tal senso le sei pagine redazionali che seguono. Nonostante il recente gran numero di storie in costume gli autori trovano (quasi) sempre il modo di renderle particolari e gradevoli. Questa non è da meno (sebbene i viaggi in mare siano diventati un must), con personaggi noti che si alternano a quelli creati per l'occasione ma non meno interessanti e importanti nella sceneggiatura di Cabella. Fra questi ultimi mi resta un dubbio su Spadino le cui fattezze mi ricordano un personaggio già esistente ma che in Inducks non ho trovato sotto questo nome.
        Il parrocchetto smaltato   (terza puntata di Siamo Serie! Stagione 2)
        Sergio Badino e Silvia Ziche davvero scatenati in questa seconda stagione di Siamo Serie! Le vicende e i dialoghi dei personaggi 'storici', di quelli creati per la serie già dalla prima stagione e dei nuovi della seconda si intrecciano in maniera brillante, ironica, spiritosa e sarcastica, facendo si che anche una certa 'pesantezza' nel seguire situazioni variegate e molto dialogate si alleggerisca grazie ad un umorismo particolarmente incisivo. Con la 'chicca' di Miss Molly, la proprietaria del caseggiato affittato da Bogarto per la sua agenzia che forse era comparsa solo nelle primissime storie dell'imbranato investigatore. Questo vortice continuo, senza tregua, coinvolge sia Chiquita, co-protagonista alla pari con Paperina con spazi, caratterizzazioni, dialoghi e battute che forse solo in questa serie riesce ad avere, sia Umperio Bogarto, anche come ispiratore (almeno nel look) di un attore che passa da avere una mimica facciale 'congelata' ad una più mobile grazie all'esser diventato una 'voce narrante'. Entrambi i personaggi potrebbero interessare anche altri autori per tornare in pista in modo più costante e con ruoli più importanti.
        Zio Paperone e la corona universale
        Anche le storie ambientate in Italia sono notevolmente aumentate negli ultimi anni, come quelle storiche sugli oceani. I Quagliaroli in Toscana. i Sassi in Lucania, Topalbano In Sicilia oltre alla storica Amelia in Campania stanno 'mappando' disneyanamente la nostra penisola favorendo le incursioni di paperi e topi nel nostro paese, un tempo molto più rare. In questo caso c'è anche un 'crossover lucano' papero-topesco, quasi fiabesco, con la figura dell'Imperatore Federico II dai tratti piatti e 'carteschi' che mi ricordano alcune figure della Bella Addormentata. Particolarmente riuscite le trasformazioni animali dei paperi antropomorfi, in un 'tiro della corona' tra il farsesco e il drammatico.
        Paperino e il Tesoro del Deposito
        Tanto geniale l'idea di Paperone per costringere un riluttante Paperino a zappargli la Collina AmmazzaMotori quanto banale il passaggio temporale dove lo zione sembra vedere per la prima volta la Paperopoli delle origini quando era più o meno quella di quando vi arrivò con le sorelle nel 1902. Ad una certa si dovrebbe avere la memoria corta per gli accadimenti recenti ma non per quelli più lontani.
        Pippo e il puzzle più difficile del mondo
        Interessante storia quotidiana di parenti pippidi dove ritroviamo Posidippo, il cugino moooolto preciso di Pippo creato e sempre e solo utilizzato (tre volte) da Roberto Moscato. Giorgio Fontana è il primo autore che lo riprende, forse consigliato da Lucio Leoni che già lo aveva disegnato un paio di volte. Non ricordo se lo zio Pippardo fosse già comparso o sia una nuovo character by Fontana. Topolino resiste a tutte le stramberie che vede e sente, riuscendo a mantenere una certa lucidità di pensiero che lo porta a teorizzare soluzioni che però vengono puntualmente demolite dai parenti del suo miglior amico.
        « Ultima modifica: Venerdì 21 Apr 2023, 17:49:03 da Cornelius Coot »

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          Re:Topolino 3516
          Risposta #63: Venerdì 21 Apr 2023, 19:27:40
          Non ricordo se lo zio Pippardo fosse già comparso o sia una nuovo character by Fontana.
          Da INDUCKS, quantomeno con questo nome, non dovrebbe essere mai apparso prima. Ossia dovrebbe essere originale.

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          Cornelius
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            Re:Topolino 3516
            Risposta #64: Venerdì 21 Apr 2023, 21:22:01
            Potrebbe essere così anche se Inducks non registra esattamente tutti i personaggi apparsi: ad esempio la Miss Molly che vediamo nell'episodio di Siamo Serie!, comparsa nelle primissime storie di Bogarto, non appare nel sito.

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              Re:Topolino 3516
              Risposta #65: Sabato 22 Apr 2023, 12:32:18
              Come la scorsa settimana, dove il numero, cito a memoria, per molti era da cinque stelle solo per il ritorno di Casty.

              Voglio fare un appello al signor Casty. Signor Casty, ci dica, che cosa ha fatto a quest'uomo?
              “O con amore o con odio, ma sempre con plutocratica sicumera”.

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                Re:Topolino 3516
                Risposta #66: Sabato 22 Apr 2023, 12:50:27
                mi mancava giusto la prima storia per completarlo e devo dire che mi trovo d accordo con chi l ha definita un po' soporifera. E' l ennesima volta in cui mi ritrovo a giudicar qualcosa che sa di brodo allungato.  Il giudizio si da alla fine ovviamente ma quello parziale non è certo entusiasmante.

                Per il resto il costo del numero è stato abbondantemente ripagato dalla sola vignetta delle sirene spiegate: Badino genio e Silvia ziche è una delle poche/pochi adatte a una trama del genere !

                Quella di Pippo l ho trovata buona ma in questo numero le risate se le era prese tutte "siamo serie"

                Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

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                  Re:Topolino 3516
                  Risposta #67: Domenica 23 Apr 2023, 18:56:43
                  Come la scorsa settimana, dove il numero, cito a memoria, per molti era da cinque stelle solo per il ritorno di Casty.

                  Voglio fare un appello al signor Casty. Signor Casty, ci dica, che cosa ha fatto a quest'uomo?

                  Cucina con troppa margarina (cit.).

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                    Re:Topolino 3516
                    Risposta #68: Domenica 23 Apr 2023, 22:48:31
                    Tardissimo per commentare,ma ci son storie così particolari che mi fa piacere fare un sunto delle mie impressioni.
                    Alla ricerca del Pernambuco nonostante mi ispirasse moltissimo data l'ambientazione storica  e il coinvolgimento della famiglia dei Medici, l'ho apprezzata nel suo insieme ma in effetti non ha spiccato granché..
                    Siamo serie vedo che piace molto, per i miei gusti è un po' troppo.Non posso assolutamente dire che non mi sia piaciuta,ma non quanto alla maggior parte di voi.
                    La mia preferita in assoluto del numero la storia del puzzle Pippo,questa si che mi ha fatto divertire! Ben caratterizzati anche i due parenti Posidipippo e Pippardo.
                    La storia sul deposito ho visto che ad ora ha ricevuto soltanto due voti, me ne son stupita perché a me ha intrigato molto,una storia leggera e piacevole.
                    Stranissima Zio Paperone e la corona universale.
                    Irreale,assurda,fuori dagli schemi..ma... nonostante questo,o forse grazie a questo,mi è piaciuta molto!


                     

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