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Troppe Storie a Puntate?

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Nigel_de_Zoster
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    Re:Troppe Storie a Puntate?
    Risposta #30: Domenica 30 Apr 2023, 20:35:20
    Secondo me quello delle storie a puntate è una discussione sterile. Cioè capisco che cominciano forse a essere un pò troppe e alcune meno meritevoli (vedi la storia toscana di cabella) però la qualità generale delle storie si è indubbiamente alzata e non c'è confronto.
    Oltre al fatto che non è la gestione a decidere che ci debbano essere "solo" storie a puntate (che complessivamente non superano nemmeno il 50% di ogni albo, quindi definitivamente si ha un Topo che va bene anche per quelli che vogliono solo autoconclusive), ma che molto spesso sono gli autori stessi a presentare le sceneggiature e i soggetti in puntate (e qui bisognerebbe vedere se sono state concepite 2, 3, ventordici puntate, o se siano state allungate o accorciate).
    E sono d'accordo sull'aver alzato l'asticella della qualità: facendo un raffronto anche con la gestione De Poli, ho trovato alcuni anni (tipo il periodo 2009-2011) dove la maggior parte delle storie a puntate lanciate avevano comunque un'ottima qualità, ma progressivamente sono calate, arrivando al 2017 con 11 storie e appena 3-4 che potrebbero essere definite "di qualità". I cali di qualità sono inevitabili, ma almeno vedo che c'è meno concentrazione in pochi periodi dell'anno e più estensione.
    E parliamo comunque di storie che vengono comunque commentate, in cui ci si immedesima e ci si chiede come va a finire: quanti si sono soffermati sulla storia di Sarda del museo di Paperopoli? Quanti sulla storia di Nucci sui doppioni di Paperoga?

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    fab4mas
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      Re:Troppe Storie a Puntate?
      Risposta #31: Domenica 30 Apr 2023, 22:52:59
      Secondo me quello delle storie a puntate è una discussione sterile. Cioè capisco che cominciano forse a essere un pò troppe e alcune meno meritevoli (vedi la storia toscana di cabella) però la qualità generale delle storie si è indubbiamente alzata e non c'è confronto.
      Oltre al fatto che non è la gestione a decidere che ci debbano essere "solo" storie a puntate (che complessivamente non superano nemmeno il 50% di ogni albo, quindi definitivamente si ha un Topo che va bene anche per quelli che vogliono solo autoconclusive), ma che molto spesso sono gli autori stessi a presentare le sceneggiature e i soggetti in puntate (e qui bisognerebbe vedere se sono state concepite 2, 3, ventordici puntate, o se siano state allungate o accorciate).
      E sono d'accordo sull'aver alzato l'asticella della qualità: facendo un raffronto anche con la gestione De Poli, ho trovato alcuni anni (tipo il periodo 2009-2011) dove la maggior parte delle storie a puntate lanciate avevano comunque un'ottima qualità, ma progressivamente sono calate, arrivando al 2017 con 11 storie e appena 3-4 che potrebbero essere definite "di qualità". I cali di qualità sono inevitabili, ma almeno vedo che c'è meno concentrazione in pochi periodi dell'anno e più estensione.
      E parliamo comunque di storie che vengono comunque commentate, in cui ci si immedesima e ci si chiede come va a finire: quanti si sono soffermati sulla storia di Sarda del museo di Paperopoli? Quanti sulla storia di Nucci sui doppioni di Paperoga?

      Non credo si sia detto che la direzione decida per solo storie a puntate ma mi pare ovvio che venga dalla direzione il 'suggerimento' a far storie a N puntate e che ce ne debbano essere in ogni albo (o quasi...ci sarà stato un albo solo di autoconclusive credo) ...oltretutto abbiamo visto come la direzione sia spesso nei titoli di testa della storia...più input di così. MI pare assurdo pensare che a un certo punto, coincidente col cambio di direzione, gli autori si sian casualmente messi ad aumentare le tavole delle proprie sceneggiature

      Che poi il motivo sia quello di vender più copie credo sia sacrosanto se ci sono problemi di vendite, ma il risultato è sotto gli occhio di tutti, comprare un topolino 'singolo' è diventato quasi inutile. Il problema di questa gestione , per me, è che ormai a puntate ci finisce 'la qualunque', storie buone, storie soporifere, avvincenti , allungate a dismisura etc etc.
      Mi pare che una volta la storia a puntate fosse una storia che doveva raccontare qualcosa di più di una singola, ora spesso mi pare che la storia a puntate sia una singola allungata.

      Beffardamente quello che mi manca di più è proprio una storia a 'tante' puntate................... di Casty  :rolleye:
      « Ultima modifica: Domenica 30 Apr 2023, 23:12:35 da fab4mas »
      Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

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      Nigel_de_Zoster
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        Re:Troppe Storie a Puntate?
        Risposta #32: Domenica 30 Apr 2023, 23:38:58
        Secondo me quello delle storie a puntate è una discussione sterile. Cioè capisco che cominciano forse a essere un pò troppe e alcune meno meritevoli (vedi la storia toscana di cabella) però la qualità generale delle storie si è indubbiamente alzata e non c'è confronto.
        Oltre al fatto che non è la gestione a decidere che ci debbano essere "solo" storie a puntate (che complessivamente non superano nemmeno il 50% di ogni albo, quindi definitivamente si ha un Topo che va bene anche per quelli che vogliono solo autoconclusive), ma che molto spesso sono gli autori stessi a presentare le sceneggiature e i soggetti in puntate (e qui bisognerebbe vedere se sono state concepite 2, 3, ventordici puntate, o se siano state allungate o accorciate).
        E sono d'accordo sull'aver alzato l'asticella della qualità: facendo un raffronto anche con la gestione De Poli, ho trovato alcuni anni (tipo il periodo 2009-2011) dove la maggior parte delle storie a puntate lanciate avevano comunque un'ottima qualità, ma progressivamente sono calate, arrivando al 2017 con 11 storie e appena 3-4 che potrebbero essere definite "di qualità". I cali di qualità sono inevitabili, ma almeno vedo che c'è meno concentrazione in pochi periodi dell'anno e più estensione.
        E parliamo comunque di storie che vengono comunque commentate, in cui ci si immedesima e ci si chiede come va a finire: quanti si sono soffermati sulla storia di Sarda del museo di Paperopoli? Quanti sulla storia di Nucci sui doppioni di Paperoga?

        Non credo si sia detto che la direzione decida per solo storie a puntate ma mi pare ovvio che venga dalla direzione il 'suggerimento' a far storie a N puntate e che ce ne debbano essere in ogni albo (o quasi...ci sarà stato un albo solo di autoconclusive credo) ...oltretutto abbiamo visto come la direzione sia spesso nei titoli di testa della storia...più input di così. MI pare assurdo pensare che a un certo punto, coincidente col cambio di direzione, gli autori si sian casualmente messi ad aumentare le tavole delle proprie sceneggiature

        Che poi il motivo sia quello di vender più copie credo sia sacrosanto se ci sono problemi di vendite, ma il risultato è sotto gli occhio di tutti, comprare un topolino 'singolo' è diventato quasi inutile. Il problema di questa gestione , per me, è che ormai a puntate ci finisce 'la qualunque', storie buone, storie soporifere, avvincenti , allungate a dismisura etc etc.
        Mi pare che una volta la storia a puntate fosse una storia che doveva raccontare qualcosa di più di una singola, ora spesso mi pare che la storia a puntate sia una singola allungata.

        Beffardamente quello che mi manca di più è proprio una storia a 'tante' puntate................... di Casty  :rolleye:

        Bertani lo disse nella live di Fisbio, penso già nel 2020: è un clima generale di sopravvivenza, ma si cerca di farlo dignitosamente. Le storie a puntate servono, e probabilmente servono a tanti, dai lettori agli autori (che magari vogliono qualcosa di più ampio respiro e con un piccolo worldbuilding... uno dei motivi per cui qui si parla e si criticano le storie a puntate, ma le autoconclusive non vengono menzionate) alla redazione (e qui è chiaro che serve per vendere, ma se è sacrosanto allora va rispettato il loro lavoro, mica si devono solo sbattere i pugni sulla tastiera dicendo "quand'ero bambino, Topolino non era così".
        E il Topo ha assunto la fisionomia attuale perché si indirizza agli abbonati e ai lettori frequenti, che sanno aspettare una settimana tra una puntata e l'altra, più che ai lettori occasionali o che raramente li vedi in edicola prendere simili cose (e che in ogni caso hanno una vasta gamma di scelte nei vari vatt e testate di raccolta). Poi, c'è gente che legge i vari Marvel/DC o anche i manga, dove ci sono puntate o comunque hai archi narrativi più o meno lunghi e suddivisi in capitoli. Perché loro non si lamentano? Poi capisco la lamentela dell'ultima storia di Artibani, che ha spiazzato anche me, ma non penso sia una cosa "imposta dall'alto".
        E no: la tendenza a fare storie a puntate non è partita dagli autori sotto Bertani, ma ben prima, perché progressivamente (a partire almeno dal 2000) sono sempre aumentate le storie a puntate e ci si è fatto affidamento proprio per poter vendere un giornale che altrimenti potrebbe tranquillamente fare la fine dei vari Geppo, Braccio di ferro, Prezzemolo e compagnia cantando.
        Anche sulla questione soporifera non sono d'accordo: primo, perché si generalizza; secondo, perché molte storie a puntate di questa gestione (ed in particolare quelle degli ultimi 2 anni) hanno ritmi comunque sostenuti (e solo per citare le ultime, vedasi Le avventure del capitano nemo e Evaporati). Ho trovato soporifere molte autoconclusive, molte di queste sono storie che non vanno da nessuna parte, si capisce da subito tutto (anche perché per alcuni i meccanismi narrativi non sono cambiati dagli anni '90 almeno). Io seguo i GCD, e trovo molto spesso che seguire le storie di Martina (sì, lui), Pavese, Gazzarri e altri non sempre sia facile, diventi anche lì "soporifero" e non sempre ci siano quegli elementi che ti permettono di apprezzare le loro storie facilmente.
        Forse che le storie a puntate vadano affidate a chi sa maneggiare periodi narrativi così espansi, e sono d'accordo che non sono per tutti. Ma dire che sono soporifere, e basta, è quanto di più superficiale si possa dire.

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        fab4mas
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          Re:Troppe Storie a Puntate?
          Risposta #33: Lunedì 1 Mag 2023, 09:13:04
          Secondo me quello delle storie a puntate è una discussione sterile. Cioè capisco che cominciano forse a essere un pò troppe e alcune meno meritevoli (vedi la storia toscana di cabella) però la qualità generale delle storie si è indubbiamente alzata e non c'è confronto.
          Oltre al fatto che non è la gestione a decidere che ci debbano essere "solo" storie a puntate (che complessivamente non superano nemmeno il 50% di ogni albo, quindi definitivamente si ha un Topo che va bene anche per quelli che vogliono solo autoconclusive), ma che molto spesso sono gli autori stessi a presentare le sceneggiature e i soggetti in puntate (e qui bisognerebbe vedere se sono state concepite 2, 3, ventordici puntate, o se siano state allungate o accorciate).
          E sono d'accordo sull'aver alzato l'asticella della qualità: facendo un raffronto anche con la gestione De Poli, ho trovato alcuni anni (tipo il periodo 2009-2011) dove la maggior parte delle storie a puntate lanciate avevano comunque un'ottima qualità, ma progressivamente sono calate, arrivando al 2017 con 11 storie e appena 3-4 che potrebbero essere definite "di qualità". I cali di qualità sono inevitabili, ma almeno vedo che c'è meno concentrazione in pochi periodi dell'anno e più estensione.
          E parliamo comunque di storie che vengono comunque commentate, in cui ci si immedesima e ci si chiede come va a finire: quanti si sono soffermati sulla storia di Sarda del museo di Paperopoli? Quanti sulla storia di Nucci sui doppioni di Paperoga?

          Non credo si sia detto che la direzione decida per solo storie a puntate ma mi pare ovvio che venga dalla direzione il 'suggerimento' a far storie a N puntate e che ce ne debbano essere in ogni albo (o quasi...ci sarà stato un albo solo di autoconclusive credo) ...oltretutto abbiamo visto come la direzione sia spesso nei titoli di testa della storia...più input di così. MI pare assurdo pensare che a un certo punto, coincidente col cambio di direzione, gli autori si sian casualmente messi ad aumentare le tavole delle proprie sceneggiature

          Che poi il motivo sia quello di vender più copie credo sia sacrosanto se ci sono problemi di vendite, ma il risultato è sotto gli occhio di tutti, comprare un topolino 'singolo' è diventato quasi inutile. Il problema di questa gestione , per me, è che ormai a puntate ci finisce 'la qualunque', storie buone, storie soporifere, avvincenti , allungate a dismisura etc etc.
          Mi pare che una volta la storia a puntate fosse una storia che doveva raccontare qualcosa di più di una singola, ora spesso mi pare che la storia a puntate sia una singola allungata.

          Beffardamente quello che mi manca di più è proprio una storia a 'tante' puntate................... di Casty  :rolleye:

          Bertani lo disse nella live di Fisbio, penso già nel 2020: è un clima generale di sopravvivenza, ma si cerca di farlo dignitosamente. Le storie a puntate servono, e probabilmente servono a tanti, dai lettori agli autori (che magari vogliono qualcosa di più ampio respiro e con un piccolo worldbuilding... uno dei motivi per cui qui si parla e si criticano le storie a puntate, ma le autoconclusive non vengono menzionate) alla redazione (e qui è chiaro che serve per vendere, ma se è sacrosanto allora va rispettato il loro lavoro, mica si devono solo sbattere i pugni sulla tastiera dicendo "quand'ero bambino, Topolino non era così".
          E il Topo ha assunto la fisionomia attuale perché si indirizza agli abbonati e ai lettori frequenti, che sanno aspettare una settimana tra una puntata e l'altra, più che ai lettori occasionali o che raramente li vedi in edicola prendere simili cose (e che in ogni caso hanno una vasta gamma di scelte nei vari vatt e testate di raccolta). Poi, c'è gente che legge i vari Marvel/DC o anche i manga, dove ci sono puntate o comunque hai archi narrativi più o meno lunghi e suddivisi in capitoli. Perché loro non si lamentano? Poi capisco la lamentela dell'ultima storia di Artibani, che ha spiazzato anche me, ma non penso sia una cosa "imposta dall'alto".
          E no: la tendenza a fare storie a puntate non è partita dagli autori sotto Bertani, ma ben prima, perché progressivamente (a partire almeno dal 2000) sono sempre aumentate le storie a puntate e ci si è fatto affidamento proprio per poter vendere un giornale che altrimenti potrebbe tranquillamente fare la fine dei vari Geppo, Braccio di ferro, Prezzemolo e compagnia cantando.
          Anche sulla questione soporifera non sono d'accordo: primo, perché si generalizza; secondo, perché molte storie a puntate di questa gestione (ed in particolare quelle degli ultimi 2 anni) hanno ritmi comunque sostenuti (e solo per citare le ultime, vedasi Le avventure del capitano nemo e Evaporati). Ho trovato soporifere molte autoconclusive, molte di queste sono storie che non vanno da nessuna parte, si capisce da subito tutto (anche perché per alcuni i meccanismi narrativi non sono cambiati dagli anni '90 almeno). Io seguo i GCD, e trovo molto spesso che seguire le storie di Martina (sì, lui), Pavese, Gazzarri e altri non sempre sia facile, diventi anche lì "soporifero" e non sempre ci siano quegli elementi che ti permettono di apprezzare le loro storie facilmente.
          Forse che le storie a puntate vadano affidate a chi sa maneggiare periodi narrativi così espansi, e sono d'accordo che non sono per tutti. Ma dire che sono soporifere, e basta, è quanto di più superficiale si possa dire.

          Pensa che per me è il contrario. Il record della sonnolenza lo hanno proprio certe storie a puntate come la recente 'grande traversata' che, come già detto, paga oltre ad un trama in cui non succede nulla un numero di tavole in cui questo nulla è allungato a dismisura. Personalmente parlando credo il livello soporifero sia stato uno dei più alti da quando a comprare topolino dovevo andarci accompagnato da mio padre, sopporto meno a fatica una delle tante autoconclusive che 'riempiono' il settimanale.

          Se portiamo il discorso sul 'sopravvivere' allora il discorso muore subito. tutto va bene,  l ho ribadito sopra.

          E ribadisco anche: non credo che nessuno sia contro alla storia a puntate in se, è giusto che un autore possa scegliere anche su quello,  ma sono armi a doppio taglio perché spesso (personalmente troppo spesso) non fanno altro che allungare la sofferenza.

          Poi si è appena conclusa (per modo di dire) 'siamo serie' che grazie al cielo è stata fatta a puntate, così come ringrazio per il bellissimo ritorno di casty in monoporzione. Quello che vorrei evitare è leggere storie a puntate che danno l idea di esser delle singole 'sdoppiate' o peggio


          Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

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          SilverPK
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            Re:Troppe Storie a Puntate?
            Risposta #34: Lunedì 1 Mag 2023, 09:48:24
            Forse che le storie a puntate vadano affidate a chi sa maneggiare periodi narrativi così espansi, e sono d'accordo che non sono per tutti. Ma dire che sono soporifere, e basta, è quanto di più superficiale si possa dire.
            Ecco, credo tu abbia centrato un punto importante della questione. Le storie a puntate ora vengono affidate a chiunque, e poco dovrebbe importare se è il direttore a chiederlo o l'autore di turno, perché il direttore avrebbe comunque la colpa di aver approvato storie soporifere come Nelle terre del nuovo mondo di Cabella delle scorse settimane, dopo aver dimostrato con il Pippon-Tiki e il viaggio nel micromondo che le storie a puntate non fanno per lui. Nucci ha sempre scritto belle autoconclusive (anche facenti parte di saghe, come Newton o l'ora del terrore), ma tra la deludente Vertigo, la banale ripresa della spada di ghiaccio e la semplicemente "ok" saga calcistica delle cento porte, quelle lunghe secondo me è meglio se le lascia perdere. Vacca ha scritto la soporifera Principe delle sabbie e l'inutilmente allungata Pianeta Ramingo, quando si è dimostrato molto più capace nelle autoconclusive come Gambadilegno e la rapina ippica o Le orripilanti bomboniere di Pico.
            Sono invece stati autori "rodati" come Artibani (la saga di Nemo) o Enna (Gli evaporati) ad aver scritto le migliori storie a puntate recenti, che avevano già in passato scritto ottime storie quando non capolavori, ed è lì che si vede la bravura di un direttore che magari dovrebbe scegliere meglio a chi affidare lunghe saghe (quando non è stesso lui a coscriverla, come nella sopracitata Principe delle sabbie) o a sapere quando c'è veramente bisogno che la storia abbia un determinato numero di pagine.

            Andy392 ha scritto che nel decennio DePoli ci sono state 21 storie a puntate e in nemmeno 4 anni con Bertani 18, quindi decisamente di più oggi. E vorrei anche aggiungere che molte delle storie a puntate dell'era DePoli sono facenti parte dei cicli di DoubleDuck, PK o Wizards of Mickey, come a dire che sono effettivamente le storie ad aver effettivamente bisogno di più pagine per essere raccontate ad averne di più (poi sulla qualità di WoM se ne potrebbe discutere, ma a quanto pare vende), al contrario di oggi dove persino una storia dove non succede niente come Gli Urbani Paperi va oltre le 4 puntate.

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              Re:Troppe Storie a Puntate?
              Risposta #35: Lunedì 1 Mag 2023, 09:52:37
              Ehm... come sarebbe a dire "Prossimamente su Topolino"? Non possiamo avere subito la continuazione della storia di Artibani/Perina? No? E perché? Cioè, una storia davvero bella continuerà non si sa quando? E per quale motivo? Mah...

              Sono 5 puntate. Anche io mi sono seccato tantissimo, potevano almeno dire il prossimo numero.

              Io sono abbonato, condivido con alcuni degli utenti le perplessità per la serialità che è stata proposta, non tanto dal punto di vista commerciale, che non conosco, ma di cliente, peraltro ulteriormente penalizzato dal servizio postale che circa una volta ogni mese smarrisce un numero o me lo recapita settimane dopo, quando nel frattempo sono già usciti e mi sono stati recapitati altri numeri, lasciandomi "buchi" in storie delle quali non posso ovviamente proseguirne la lettura, pena saltare un episodio.
              Da un paio di mesi, sto arrangiandomela artigianalmente in questa maniera: dei Topolino che ricevo leggo le rubriche di attualità settimanale ed alcune delle storie cosiddette "autoconclusive", come "Topolino e l'ipotetico Doppioscherzo", attenderò qualche mese per riprendermi i vari numeri, con la problematica di trovarmi poi a leggere magari alcune storie a tema estate a novembre, e nel frattempo leggo volumi come i Big o lo splendido "Almanacco Topolino" per ingannare l'attesa che le serie si concludano e le poste (o le cortesi rispedizioni da parte della Panini in caso di smarrimento) facciano il loro lungo corso. Ovviamente non è il massimo della vita per un lettore, ma temo i tempi in cui viviamo non ci permettano più per molti aspetti abitudini che ritenevamo a nostra eterna disposizione, ed erano in noi radicate.

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              Nigel_de_Zoster
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                Risposta #36: Lunedì 1 Mag 2023, 13:25:46
                Forse che le storie a puntate vadano affidate a chi sa maneggiare periodi narrativi così espansi, e sono d'accordo che non sono per tutti. Ma dire che sono soporifere, e basta, è quanto di più superficiale si possa dire.
                Ecco, credo tu abbia centrato un punto importante della questione. Le storie a puntate ora vengono affidate a chiunque, e poco dovrebbe importare se è il direttore a chiederlo o l'autore di turno, perché il direttore avrebbe comunque la colpa di aver approvato storie soporifere come Nelle terre del nuovo mondo di Cabella delle scorse settimane, dopo aver dimostrato con il Pippon-Tiki e il viaggio nel micromondo che le storie a puntate non fanno per lui. Nucci ha sempre scritto belle autoconclusive (anche facenti parte di saghe, come Newton o l'ora del terrore), ma tra la deludente Vertigo, la banale ripresa della spada di ghiaccio e la semplicemente "ok" saga calcistica delle cento porte, quelle lunghe secondo me è meglio se le lascia perdere. Vacca ha scritto la soporifera Principe delle sabbie e l'inutilmente allungata Pianeta Ramingo, quando si è dimostrato molto più capace nelle autoconclusive come Gambadilegno e la rapina ippica o Le orripilanti bomboniere di Pico.
                Sono invece stati autori "rodati" come Artibani (la saga di Nemo) o Enna (Gli evaporati) ad aver scritto le migliori storie a puntate recenti, che avevano già in passato scritto ottime storie quando non capolavori, ed è lì che si vede la bravura di un direttore che magari dovrebbe scegliere meglio a chi affidare lunghe saghe (quando non è stesso lui a coscriverla, come nella sopracitata Principe delle sabbie) o a sapere quando c'è veramente bisogno che la storia abbia un determinato numero di pagine.

                Andy392 ha scritto che nel decennio DePoli ci sono state 21 storie a puntate e in nemmeno 4 anni con Bertani 18, quindi decisamente di più oggi. E vorrei anche aggiungere che molte delle storie a puntate dell'era DePoli sono facenti parte dei cicli di DoubleDuck, PK o Wizards of Mickey, come a dire che sono effettivamente le storie ad aver effettivamente bisogno di più pagine per essere raccontate ad averne di più (poi sulla qualità di WoM se ne potrebbe discutere, ma a quanto pare vende), al contrario di oggi dove persino una storia dove non succede niente come Gli Urbani Paperi va oltre le 4 puntate.

                Le storie a puntate negli undici anni di gestione De Poli sono state 78 (calcoli alla mano fatti anche con INDUCKS), e in quella di Bertani finora ne abbiamo 58. Criterio di calcolo: minimo 3 puntate, minimo 40 pagine di foliazione. E come detto sopra: la politica delle storie a puntate, pur se non gradita, ha aiutato il Topo a tornare in positivo, come detto due volte da Bertani nel 2020 e nel 2021, salvo un calo nel 2022, presumo per vari vari fattori incidenti. Quindi, primo punto a favore.
                Inoltre: gusti personalissimi, dove la gente è stata "drogata" con storie come quelle di PK e Doubleduck, ma ha dimenticato storie a puntate come "Molti personaggi in: la scatola misteriosa nel luogo misteriosissimo", o le storie calcistiche del 2010, 2014, 2018. Qualcosa di buono da quel periodo è uscito fuori (vedi le storie di Casty), non lo metto in dubbio, ma in 11 anni la cortina di fumo delle belle (poche) storie ha rivelato una qualità del Topo pressoché scadente. Senza parlare del periodo Muci, che è stato l'abisso.
                Secondo: sono convinto anche io che non tutti siano portati per scrivere storie a puntate, ma anche vero che non puoi mettere SOLO i rodati, visto che 1) non sono dipendenti, ma autonomi, e quindi lavorano anche su altro e per/con altri; 2) anche se gli si chiede di scrivere qualcosa, hanno i loro tempi, e il settimanale va avanti nel frattempo.
                E sui non rodati: Vacca comunque si è ben distinto nella Minaccia dallo spazio, dato che alla fine molti l'hanno apprezzata; Nucci magari avrà sbagliato con Vertigo, ma ha recuperato con le storie (a puntate) su Macchia Nera, e la Leggenda della Spada di Ghiaccio ovviamente non è piaciuta a quelli che "GNOOO SOLO DE VITA DEVE SCRIVERLA GNOOO", perché in realtà è una storia celebrativa della saga stessa (e il messaggio appare chiaro anche attraverso la figura del bardo), oltre al fatto che è scritta in maniera lineare, senza sfrizzi sfrazzi pazzi che praticamente ti fanno ridere una volta, ma alla seconda ti prende male.
                Hai avuto anche Celoni, che ha lavorato parecchio sulla sua saga del Destino di Paperone, premiata come miglior storia lunga del 2022. Cabella si era ben distinto con Pippleton nel 2020, anche se è andato molto soft con le altre due; Enna aveva comunque tirato fuori la saga di Amelia e le sette streghe vulcaniche che offre buoni spunti anche su un personaggio molto spesso ridotto al lumicino dell'antagonismo con Paperone.
                Per converso, autori rodati come Sisti non sempre hanno tenuto il passo (vedi il Centunesimo Canto, I segreti del deposito o la 24 h di Paperopoli), ma hanno ben figurato su altro (non propriamente storia a puntate, ma le due di Van Coot già danno un senso diverso, e le gradisco, nella misura in cui costruiscono pezzi di continuity e non fanno solo ammiccamenti alla Saga). Lo stesso Enna non era riuscito ad entusiasmare più di tanto con le storie su Leonardo e Raffaello, ma si sta riscoprendo proprio in quest'ultimo anno. Quindi, molto spesso non è un discorso di nome, ma di tematica, di capacità rodata o meno e di saper raccontare qualcosa. Lascio perdere Gagnor o Di Gregorio, perché non li ho digeriti manco io. Badino ha tirato fuori due stagioni di Siamo serie che si avvicinano tantissimo alle (lunghissime) storie della Ziche degli esordi.
                La mia non è una difesa assoluta delle storie a puntate, ma su un settimanale come Topolino, che ha visto monnezza passare nei 18 anni precedenti di gestione, queste storie hanno già un sapore decisamente diverso. E francamente se c'è già un 75% di albi all'anno che sono validi, c'è da ben sperare.
                Io poi vorrei spulciarmi il forum per capire se anche in quegli anni (e soprattutto nel 2017) la gente si lamentava delle storie a puntate, perché altrimenti possiamo bollare circa l'80% delle opinioni avverse come "irrilevanti" o "fuori luogo".

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                  Re:Troppe Storie a Puntate?
                  Risposta #37: Lunedì 1 Mag 2023, 14:28:09
                  Citazione
                  E vorrei anche aggiungere che molte delle storie a puntate dell'era DePoli sono facenti parte dei cicli di DoubleDuck, PK o Wizards of Mickey,
                  Forse fuori luogo il mio commento,scusatemi, ma leggendo qui proprio mi è tornato a mente come dopo anni e anni di acquisto di Topolino (sia in edicola che in abbonamento) non rinnovai più l'abbonamento, né acquistai più in edicola proprio per le suddette storie menzionate qui sopra..mantenni solo abbonamento a Paperino  :oh: che anche lì abbandonai dopo poco perché ristampava dal Paperino stesso e oramai mi ritrovavo gran doppioni.

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                    Re:Troppe Storie a Puntate?
                    Risposta #38: Lunedì 1 Mag 2023, 15:01:22
                    Si va troppo a gusti. Avessi dovuto salvar qualcosa avrei detto gli 'evaporati' ma poi vedere che alla fine serviranno 10 parti (spero) per completarla mi ha fatto storcere il naso. OK un finale aperto..ma quello è un 'fine prima parte'. Per il resto solo il prigioniero di verdemare mi ha fatto staccar la mascella.
                    L epoca precedente, personalmente parlando, la trovo migliore di questa solo per il pezzo da 90 di aver avuto così 'tante' Castyane che ora ci scordiamo. Poi ci aggiungo la trilogia horror e queste mi bastano per decretare il MIo personalissimo vincitore. In generale però l idea era quella con i suoi alti e bassi di un Settimanale meno pilotato, meno 'direttorizzato' sicuramene più incline ai mie gusti.

                    Approfitto dei bravi statistici del forum per chiedere un confronto arduo: quanti topolini senza storie a puntate (valgono anche quelli in cui le due puntate son nello stesso numero per me) son stati pubblicati con la gestione attuale?

                    Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

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                      Re:Troppe Storie a Puntate?
                      Risposta #39: Lunedì 1 Mag 2023, 15:51:54
                      Approfitto dei bravi statistici del forum per chiedere un confronto arduo: quanti topolini senza storie a puntate (valgono anche quelli in cui le due puntate son nello stesso numero per me) son stati pubblicati con la gestione attuale?
                      Dal numero 3280 (il primo dall'insediamento di Bertani come direttore) al numero 3518 attualmente in edicola ho contato 24 albi di Topolino autoconclusivi, così ripartiti per anno:

                      3280, 3281, 3282, 3283, 3284, 3285 e 3291 per l'anno 2018 (7 in totale)

                      3295, 3296, 3304, 3305, 3310, 3318, 3334, 3335 e 3340 nel 2019 (9 complessivi)

                      3373, 3393, 3394 e 3397 nel 2020 (4)

                      3410 nel 2021 (1)

                      3453, 3454 e 3462 nel 2022 (3)

                      Nessun numero autoconclusivo, fino ad ora, pubblicato nel 2023.

                      *

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                        Re:Troppe Storie a Puntate?
                        Risposta #40: Lunedì 1 Mag 2023, 16:39:07
                        Forse che le storie a puntate vadano affidate a chi sa maneggiare periodi narrativi così espansi, e sono d'accordo che non sono per tutti. Ma dire che sono soporifere, e basta, è quanto di più superficiale si possa dire.
                        Ecco, credo tu abbia centrato un punto importante della questione. Le storie a puntate ora vengono affidate a chiunque, e poco dovrebbe importare se è il direttore a chiederlo o l'autore di turno, perché il direttore avrebbe comunque la colpa di aver approvato storie soporifere come Nelle terre del nuovo mondo di Cabella delle scorse settimane, dopo aver dimostrato con il Pippon-Tiki e il viaggio nel micromondo che le storie a puntate non fanno per lui. Nucci ha sempre scritto belle autoconclusive (anche facenti parte di saghe, come Newton o l'ora del terrore), ma tra la deludente Vertigo, la banale ripresa della spada di ghiaccio e la semplicemente "ok" saga calcistica delle cento porte, quelle lunghe secondo me è meglio se le lascia perdere. Vacca ha scritto la soporifera Principe delle sabbie e l'inutilmente allungata Pianeta Ramingo, quando si è dimostrato molto più capace nelle autoconclusive come Gambadilegno e la rapina ippica o Le orripilanti bomboniere di Pico.
                        Sono invece stati autori "rodati" come Artibani (la saga di Nemo) o Enna (Gli evaporati) ad aver scritto le migliori storie a puntate recenti, che avevano già in passato scritto ottime storie quando non capolavori, ed è lì che si vede la bravura di un direttore che magari dovrebbe scegliere meglio a chi affidare lunghe saghe (quando non è stesso lui a coscriverla, come nella sopracitata Principe delle sabbie) o a sapere quando c'è veramente bisogno che la storia abbia un determinato numero di pagine.

                        Andy392 ha scritto che nel decennio DePoli ci sono state 21 storie a puntate e in nemmeno 4 anni con Bertani 18, quindi decisamente di più oggi. E vorrei anche aggiungere che molte delle storie a puntate dell'era DePoli sono facenti parte dei cicli di DoubleDuck, PK o Wizards of Mickey, come a dire che sono effettivamente le storie ad aver effettivamente bisogno di più pagine per essere raccontate ad averne di più (poi sulla qualità di WoM se ne potrebbe discutere, ma a quanto pare vende), al contrario di oggi dove persino una storia dove non succede niente come Gli Urbani Paperi va oltre le 4 puntate.

                        Le storie a puntate negli undici anni di gestione De Poli sono state 78 (calcoli alla mano fatti anche con INDUCKS), e in quella di Bertani finora ne abbiamo 58. Criterio di calcolo: minimo 3 puntate, minimo 40 pagine di foliazione. E come detto sopra: la politica delle storie a puntate, pur se non gradita, ha aiutato il Topo a tornare in positivo, come detto due volte da Bertani nel 2020 e nel 2021, salvo un calo nel 2022, presumo per vari vari fattori incidenti. Quindi, primo punto a favore.
                        Inoltre: gusti personalissimi, dove la gente è stata "drogata" con storie come quelle di PK e Doubleduck, ma ha dimenticato storie a puntate come "Molti personaggi in: la scatola misteriosa nel luogo misteriosissimo", o le storie calcistiche del 2010, 2014, 2018. Qualcosa di buono da quel periodo è uscito fuori (vedi le storie di Casty), non lo metto in dubbio, ma in 11 anni la cortina di fumo delle belle (poche) storie ha rivelato una qualità del Topo pressoché scadente. Senza parlare del periodo Muci, che è stato l'abisso.
                        Secondo: sono convinto anche io che non tutti siano portati per scrivere storie a puntate, ma anche vero che non puoi mettere SOLO i rodati, visto che 1) non sono dipendenti, ma autonomi, e quindi lavorano anche su altro e per/con altri; 2) anche se gli si chiede di scrivere qualcosa, hanno i loro tempi, e il settimanale va avanti nel frattempo.
                        E sui non rodati: Vacca comunque si è ben distinto nella Minaccia dallo spazio, dato che alla fine molti l'hanno apprezzata; Nucci magari avrà sbagliato con Vertigo, ma ha recuperato con le storie (a puntate) su Macchia Nera, e la Leggenda della Spada di Ghiaccio ovviamente non è piaciuta a quelli che "GNOOO SOLO DE VITA DEVE SCRIVERLA GNOOO", perché in realtà è una storia celebrativa della saga stessa (e il messaggio appare chiaro anche attraverso la figura del bardo), oltre al fatto che è scritta in maniera lineare, senza sfrizzi sfrazzi pazzi che praticamente ti fanno ridere una volta, ma alla seconda ti prende male.
                        Hai avuto anche Celoni, che ha lavorato parecchio sulla sua saga del Destino di Paperone, premiata come miglior storia lunga del 2022. Cabella si era ben distinto con Pippleton nel 2020, anche se è andato molto soft con le altre due; Enna aveva comunque tirato fuori la saga di Amelia e le sette streghe vulcaniche che offre buoni spunti anche su un personaggio molto spesso ridotto al lumicino dell'antagonismo con Paperone.
                        Per converso, autori rodati come Sisti non sempre hanno tenuto il passo (vedi il Centunesimo Canto, I segreti del deposito o la 24 h di Paperopoli), ma hanno ben figurato su altro (non propriamente storia a puntate, ma le due di Van Coot già danno un senso diverso, e le gradisco, nella misura in cui costruiscono pezzi di continuity e non fanno solo ammiccamenti alla Saga). Lo stesso Enna non era riuscito ad entusiasmare più di tanto con le storie su Leonardo e Raffaello, ma si sta riscoprendo proprio in quest'ultimo anno. Quindi, molto spesso non è un discorso di nome, ma di tematica, di capacità rodata o meno e di saper raccontare qualcosa. Lascio perdere Gagnor o Di Gregorio, perché non li ho digeriti manco io. Badino ha tirato fuori due stagioni di Siamo serie che si avvicinano tantissimo alle (lunghissime) storie della Ziche degli esordi.
                        La mia non è una difesa assoluta delle storie a puntate, ma su un settimanale come Topolino, che ha visto monnezza passare nei 18 anni precedenti di gestione, queste storie hanno già un sapore decisamente diverso. E francamente se c'è già un 75% di albi all'anno che sono validi, c'è da ben sperare.
                        Io poi vorrei spulciarmi il forum per capire se anche in quegli anni (e soprattutto nel 2017) la gente si lamentava delle storie a puntate, perché altrimenti possiamo bollare circa l'80% delle opinioni avverse come "irrilevanti" o "fuori luogo".
                        Sulla prima parte: hai dimostrato che le storie a puntate nell'era Bertani sono di più, perché 58 in 5 anni (circa) contro 78 in 10 (sempre circa), come a dire che tra 5 anni se si mantengono su questo livello arriveremo a più di 100 storie a puntate con questo direttore (e torno a ripetere che il problema principale, almeno per me, non è la quantità, quanto se effettivamente quella determinata storia avesse bisogno oppure no di quel determinato numero di pagine, perché la stragrande maggioranza delle storie che ho avvertito durante la lettura come allungate "tanto per", sono dell'era bertaniana). Sulle vendite, si, aiuta a vendere, pare di si, che piaccia o no, ma se a me non piace non è che devo dire altrimenti, e non è che devo farmelo andare bene per forza.
                        E poi dopo hai detto bene, gusti personalissimi, e qui continuare a discutere non serve, perché ognuno hai suoi. Io dell'era bertaniana non dico nemmeno che salvo poco (semmai salvo poche delle storie lunghe, e più che per le storie in se, spesso solo per l'eccessiva lunghezza, come già dissi), ma, ripeto, per gusti miei, durante l'era De Poli trovo molte più storie di mio gusto (a pagina 3 di questo topic ne ho nominate alcune, davvero poche rispetto a quante ce ne sono, senza che sto qui a fare altri esempi, tanto di miei gusti si tratta, non servirebbe a molto). Dopotutto tu mi citi Nucci che si è ripreso con Macchia Nera e la spada di ghiaccio quando io invece non sono per nulla d'accordo (buono il Bianco e il Nero, molto meno le altre), sopratutto sulla spada di ghiaccio: noiosa, incongruente, con eventi che accadevano come una "lista della spesa", senza la minima suspanse e dove tutto accade come doveva accadere senza sorprese (e io ero il primo curioso, con o senza De Vita). Per come lo scrivi pare che chi l'ha criticata è solo un nostalgico e non possa non averla apprezzata semplicemente perché non è piaciuta.
                        Se poi devo rispondere punto per punto, volendo lo faccio: Celoni ha scritto per me un capolavoro, ma da subito mi è parso un lavoro quasi "extra panini", dove Bertani centra poco (mi aiuta a pensarlo il fatto che sia stato pubblicato in Francia ancor prima che in Italia), ma guarda caso le quattro puntate sembrano quasi una scusante per raccontare alla fine 4 storie separate. Enna ho già scritto che è bravo, pur avendo prima citato solo gli Evaporati. Sisti è bravo infatti, ma lo è sempre stato di più con le storie più brevi guarda caso, e infatti anche ora con Van Coot. Badino ha da sempre scritto storie prettamente comiche, Siamo Serie ha puntate molto autoconclusive (rispetto ad esempio ad un Foglie Rosse).
                        Alla fine parli addirittura di "monnezza", denotando di non rispettare più di tanto né gli autori né i fan a cui storie di quegli anni sono piaciute, quasi a dire che invece di "monnezza" come la chiami tu oggi non viene pubblicata, quando si tratta appunto solo di gusti.
                        Davvero, il modo in cui scrivi fa sembrare quasi che pensi che tu abbia ragione a dire che il topo di oggi sia migliore e gli altri sbagliano nel pensare di no (quasi ti sentissi attaccato dal fatto che molti critichino le storie a puntate).

                        *

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                          Re:Troppe Storie a Puntate?
                          Risposta #41: Lunedì 1 Mag 2023, 20:04:14
                          "Sulla prima parte: hai dimostrato che le storie a puntate nell'era Bertani sono di più, perché 58 in 5 anni (circa) contro 78 in 10 (sempre circa), come a dire che tra 5 anni se si mantengono su questo livello arriveremo a più di 100 storie a puntate con questo direttore (e torno a ripetere che il problema principale, almeno per me, non è la quantità, quanto se effettivamente quella determinata storia avesse bisogno oppure no di quel determinato numero di pagine, perché la stragrande maggioranza delle storie che ho avvertito durante la lettura come allungate "tanto per", sono dell'era bertaniana)."
                          Non ho mai voluto sottolineare che ce ne fossero di meno, perché la tendenza la sto vedendo anche io. Ma nemmeno dire che nelle gestioni precedenti non ce ne fossero, visto che è dal 1988 che sono aumentate. E per quanto riguarda la frequenza: Cavaglione in 5 anni ha avuto una frequenza pari a quella dell'epoca di Capelli (14 storie a puntate in 5 anni, e 39 storie a untate in 14 anni rispettivamente; sono circa 2,8 storie all'anno). Sul numero di pagine puoi avvertire la tendenza qui, ma anche altrove era così: storie che potevano essere scritte in appena due puntate e invece erano di 4. E la percezione è sempre soggettiva.

                          "Sulle vendite, si, aiuta a vendere, pare di si, che piaccia o no, ma se a me non piace non è che devo dire altrimenti, e non è che devo farmelo andare bene per forza."
                          E' un dato oggettivo, che difatti non puoi misurare con "a me non sta bene". Se non ti sta bene, puoi anche smettere di leggere il Topo.

                          "E poi dopo hai detto bene, gusti personalissimi, e qui continuare a discutere non serve, perché ognuno hai suoi. Io dell'era bertaniana non dico nemmeno che salvo poco (semmai salvo poche delle storie lunghe, e più che per le storie in se, spesso solo per l'eccessiva lunghezza, come già dissi), ma, ripeto, per gusti miei, durante l'era De Poli trovo molte più storie di mio gusto (a pagina 3 di questo topic ne ho nominate alcune, davvero poche rispetto a quante ce ne sono, senza che sto qui a fare altri esempi, tanto di miei gusti si tratta, non servirebbe a molto). Dopotutto tu mi citi Nucci che si è ripreso con Macchia Nera e la spada di ghiaccio quando io invece non sono per nulla d'accordo (buono il Bianco e il Nero, molto meno le altre), sopratutto sulla spada di ghiaccio: noiosa, incongruente, con eventi che accadevano come una "lista della spesa", senza la minima suspanse e dove tutto accade come doveva accadere senza sorprese (e io ero il primo curioso, con o senza De Vita). Per come lo scrivi pare che chi l'ha criticata è solo un nostalgico e non possa non averla apprezzata semplicemente perché non è piaciuta."
                          Come del resto tu: fai passare i tuoi gusti personali per opinioni oggettive, da accettare. "Questa storia non mi è piaciuta" non vuol dire "Questa storia non piace in assoluto". Oltre al fatto che sì, sono gusti personali, ma al contempo ci sono anche valutazioni obbiettive che si fanno. Se proprio dobbiamo dirla tutta, Leggenda della Spada di ghiaccio può venire dopo la prima storia e dopo il Torneo dell'Argaar. E sì, la maggior parte delle critiche lette è "non è di De Vita, è per forza brutta".

                          "Alla fine parli addirittura di "monnezza", denotando di non rispettare più di tanto né gli autori né i fan a cui storie di quegli anni sono piaciute, quasi a dire che invece di "monnezza" come la chiami tu oggi non viene pubblicata, quando si tratta appunto solo di gusti.
                          Davvero, il modo in cui scrivi fa sembrare quasi che pensi che tu abbia ragione a dire che il topo di oggi sia migliore e gli altri sbagliano nel pensare di no (quasi ti sentissi attaccato dal fatto che molti critichino le storie a puntate).
                          "
                          Vuoi che usi un'altra espressione? "Buchi nell'acqua", e sono tanti. Oltre al fatto che anche tu, come altri, ti esprimi non in termini di non apprezzare (e di nuovo i gusti personalissimi), ma di dire che quello che si fa ora è qualcosa che non deve esistere, che non può piacere, che forzatamente lo si accetta, e invece no: ci sono eccome cose valide che sono state fatte, che si apprezzano liberamente, che almeno ti portano a pensare che ci sia un netto miglioramento rispetto alle gestioni precedenti (e confronto anche io Capelli, Cavaglione, Muci e De Poli, perché le ho lette e le leggo). Quindi, ci sono cose che ora hanno un senso, e ci sono persone che le apprezzano (e non sono il solo, credimi), a prescindere dal fatto che la tua opinione soggettiva venga assurta a verità universale. Se del resto io ho la pretesa di avere ragione, tu cosa stai cercando di fare?

                          *

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                            Re:Troppe Storie a Puntate?
                            Risposta #42: Lunedì 1 Mag 2023, 20:14:58
                            Io dico semplicemente la mia opinione senza definire le storie che non mi piacciono "monnezza", senza dire che si è stati "drogati" da certe storie, che ora certe cose hanno un senso e mai bollerei le critiche avverse come irrilevanti.

                            *

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                              Re:Troppe Storie a Puntate?
                              Risposta #43: Lunedì 1 Mag 2023, 20:38:55
                              Beh, allora abbi anche tu un minimo di rispetto per il lavoro e le opinioni altrui, perché anche io ho sentito molto spesso critiche ingiuste quando non era necessario.

                              *

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                                Re:Troppe Storie a Puntate?
                                Risposta #44: Martedì 2 Mag 2023, 07:47:28
                                Approfitto dei bravi statistici del forum per chiedere un confronto arduo: quanti topolini senza storie a puntate (valgono anche quelli in cui le due puntate son nello stesso numero per me) son stati pubblicati con la gestione attuale?
                                Dal numero 3280 (il primo dall'insediamento di Bertani come direttore) al numero 3518 attualmente in edicola ho contato 24 albi di Topolino autoconclusivi, così ripartiti per anno:

                                3280, 3281, 3282, 3283, 3284, 3285 e 3291 per l'anno 2018 (7 in totale)

                                3295, 3296, 3304, 3305, 3310, 3318, 3334, 3335 e 3340 nel 2019 (9 complessivi)

                                3373, 3393, 3394 e 3397 nel 2020 (4)

                                3410 nel 2021 (1)

                                3453, 3454 e 3462 nel 2022 (3)

                                Nessun numero autoconclusivo, fino ad ora, pubblicato nel 2023.

                                Mille grazie.
                                Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

                                 

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