Ci sono storie che, prima ancora di leggerle, entrano prepotentemente nel nostro immaginario. Magari perché le abbiamo viste citate in alcuni articoli oppure in degli appassionati commenti di altri aficionados che assegnano loro una valenza tale da definirle iconiche, assurgendo alla prestigiosa identificazione di veri e propri classici senza tempo.
Topolino e il Doppio Segreto di Macchia Nera è stata per me, prima ancora che avessi modo di approcciarmi direttamente ad essa, una storia mitica, che ho bramato per anni di leggere per appurare finalmente quanto fosse grande la sua caratura.
E le alte aspettative che nutrivo nei suoi confronti furono pienamente soddisfatte, concedendomi un'esperienza di lettura immersiva, vivida, intensa, ammantata di un'aura di fascinoso mistero che permane fino al memorabile faccia a faccia conclusivo tra i due personaggi ripresi dalla tradizione gottfredsoniana, Eta Beta e Macchia Nera.
Da quella prima lettura ne seguirono molte altre e il clima di incertezza, di palpabile tensione, di atmosfera thrilling che mi aveva deliziato allora non si è mai incrinato, divenendo uno di quei racconti che porto nel cuore per il fascino di cui è intriso e che si respira appieno nelle sue suture.
La storia è costellata poi di sequenze memorabili, le quali attecchiscono nella mente del lettore fino a fissarsi nella sua memoria in maniera indelebile.
Penso, a questo proposito, alla scena in cui un Pippo esanime e privo di forze viene freddamente trascinato dalla mano invisibile e alla sequenza successiva in cui lo si vede riflesso nello specchio mezzo annegato e con gli occhi sgranati dalla paura.
E come dimenticare il momento in cui Topolino si dirige, pugnale alla mano e con lo sguardo obnubilato dallo stato ipnotico in cui è immerso, verso la camera da letto del Commissario scuotendo nel vivo l'animo del pippide e, con lui, anche il lettore?
Frammenti di un classico senza tempo che a quasi settant'anni dalla prima pubblicazione continua a mantenere intatta la sua potenza comunicativa e che regala ad ogni rilettura intrigo, incertezza, suspense ed una sensazione di pieno coinvolgimento nel seguire una vicenda tanto appassionante quanto capace di destabilizzare gli equilibri di Mickey Mouse e, con essi, le certezze del lettore.