Anche se possiedo questa storia nel volume Ciao, Pippo da circa 20 anni non me la ricordo tutta e non posso giudicare la storia nella sua interezza. Commento solo il motivo per cui ho evitato (e continuo a farlo) di leggere la storia molte volte: mi ha sempre dato fastidio di vedere Pippo di non ricordarsi di avere un fratello! Incocepibile anche per il Pippo svampito di Faraci/Ziche.
Appunto, Pippo è un personaggio talmente svampito da potere permettersi di dimenticare come se niente fosse di avere un fratello!
La caratterizzazione che Scarpa gli modella in questo passaggio è fortemente intrisa di genuinità e di
ironia, quest'ultima anche in riferimento alla famiglia pippide in cui l'allampanato
Goofy si ritrova perfettamente. Mi ammazza dalle risate, a questo proposito, il fatto che suo cugino Peppo
non manca mai di mandargli una cartolina, dalle isole Sandwich, ogni decina d'anni!Cioè, non si capisce chi sia il più stralunato tra i due: se il cugino che si rammenta di lui ogni due lustri oppure Pippo che sta dieci anni senza averne notizie e senza neanche chiedergliene perché molto probabilmente se ne scorda bellamente!
Poco sopra accennavo anche al tratto di assoluta
genuinità del personaggio, aspetto tutto fuorché secondario: la squisitezza del suo carattere la si coglie nel momento in cui, non appena realizza di avere un fratello che non vede da ben vent'anni, si precipita a rotta di collo fuori di casa tutto trafelato e nevrotico per cercare di ricondurlo da lui senza neanche sapere da che parte stia l'Africa!
Ingenuità e genuinità del personaggio si intrecciano dando luogo alla codificazione di una personalità deliziosamente unica nel suo candore e nel suo puro animo di fanciullo mai cresciuto.
Il Pippo che Scarpa rappresenta in questa sequenza non è altro che una persona che manca della lucidità secondo cui ognuno di noi sarebbe portato a pensare molto frequentemente a come stia un proprio caro in una terra lontana, oltre che irta di insidie e pericoli.
Eppure, non appena gli si accende in testa quella lampadina che gli rende palese cosa sia giusto fare, ecco che il nostro si precipita fuori di casa a rotta di collo, senza pensarci due volte, in cerca del fratello nella speranza di recuperare -
tutto e subito! - il prezioso tempo perduto.
Ognuno ha i suoi gusti e le sue preferenze, ci mancherebbe altro. Ma per quanto mi riguarda
AMO questa caratterizzazione di Pippo e trovo
deliziosa la sopracitata sequenza, misto di genuinità ed ironia abilmente connaturate nel personaggio e che consentono all'autore di creare un
incipit pimpante e divertente alla trama avventurosa che di lì a poco si verrà a dipanare!