Rispolvero questo topic per un aggiornamento sugli Omnibus usciti finora.
PK OMNIBUS 2
Cominciamo dal secondo Omnibus, dal contenuto particolarmente appetitoso, a partire ovviamente dalle storie ristampate: se il primo finiva in maniera quasi autoconclusiva, qui si riapre un intero nuovo filone, con la quadrilogia delle Spore riprodotta interamente (Spore, Invasione!, Silicio, Le Sorgenti della Luna), lo speciale Missing, Trauma, Urk e si conclude in bellezza con lo straordinario “Seconda Stesura” di Sisti e Sciarrone E abbiamo anche le prime ministorie in appendice, le Angus Tales disegnate da Silvia Ziche. Un volume con almeno due capolavori e altre storie memorabili.
Dopo la prefazione di Davide Catenacci, c’è il consueto excursus di Valerio Paccagnella nel mondo disneyano dell’epoca: dal Papero del Mistero alle carte da gioco di PK…e ci sono addirittura chicche assolutamente inedite e MAI ristampate in nessuna delle tante ristampe pikappiche!
Mi riferisco in questo caso alle rubriche divulgative pubblicate all’epoca su Topolino, dove apparivano personaggi di PK come Angus e…Trip, il figlio del Razziatore! Chicca tra le chicche è proprio la primissima, rarissima apparizione di quest’ultimo personaggio, in una di queste rubriche, con un’immagine di Trip che fa colazione ad opera di Sciarrone, disegno apparso finora solo su quel numero del Topo, praticamente INTROVABILE!
Tra le altre chicche de-facto INEDITE e mai ristampate in nessun volume pikappico, abbiamo le pubblicità originali di PKNA apparse su Topolino prima che uscisse il numero Zero: sì, parlo dei famigerati teaser come “Non sai chi è PK? Ma dove vivi, su Marte?” “Il cyberspazio è troppo stretto per tutti e due” e “PK non ci scappa!”. Altra roba inedita (in questo caso mai vista prima, nemmeno su Topolino!) è un disegno di Marco Ghiglione con PK e Urk tratta dagli archivi del disegnatore, una cover scartata per PKNA 11. Ah, e c’è anche un’illustrazione inedita (almeno in Italia) di Lavoradori: la cover di “PK PowerducK – les aventures galactiques de Fantomiald” numero 2.
Sono presenti gli interventi di Mottura e Celoni, Cordara, Sisti e Sciarrone, Mastantuono e Guerrini, Faraci e Pastrovicchio, il già citato Ghiglione, tutti a commento delle loro storie presenti nel volumozzo. L’apparato redazionale di Paccagnella continua a fare da raccordo tra le varie serie della grande saga di PK, ricucendo la lore, con anticipazioni e riferimenti, ecco quindi citati “Potere&Potenza” e PKTube, tra le altre cose. Sono presenti le cover originali degli albi e quelle di PKGiant, così come le cover/poster umoristici di Intini dei Giant dal 6 al 9. Non manca neanche il poster double-face dello speciale Missing, c’è persino un assaggio di PK Mail (!) e delle Angus Fangus News. E per finire, la totalità delle tavole (o delle storie one-page, se vogliamo) di PK pubblicate originariamente su Disney MEGAzine!
PK OMNIBUS 3
Il terzo Omnibus ristampa il periodo di massima follia e libertà creativa di PKNA, con i numeri dal 13 al 20, “La notte più buia”, “Carpe Diem”, “Motore/Azione”, “Manutenzione Straordinaria”, “Stella Cadente”, “Antico Futuro”, “Zero Assoluto” e “Mekkano”. Per quanto riguarda le storie in appendice, salutiamo le “Angus Tales”, inizia “Starring the great Burton LaValle” e ci possiamo vedere l’intera trilogia di ministorie “Trip’s Strip” di Artibani/Barbucci.
Con prefazione del Sommo Simone Stenti, abbiamo il viaggio nell’universo topolinoso dell’epoca, tra il bottariano Rebo e l’introduzione della scarpiana Petulia, moglie di Basettoni, poi Rock Sassi, il C’era una volta in America di Pezzin e molto altro. Spazio anche agli interventi degli autori delle storie pikappiche, come Silvia Ziche, Rudy Salvagnini, Paolo Mottura, Marco Forcelloni ecc. Sono presenti tutti i contenuti speciali, i PK Files, l’Organizzazione, la Evron Space Force del numero 17…
Degni di nota gli interventi di Francesco Guerrini su PKNA 9, che ci rivela come i famigerati vecchietti che fanno la celebre citazione di Dawson e della Stella del Polo siano in realtà una versione papera di Frank Thomas e Ollie Johnston, un omaggio ai mitici “Frank&Ollie”! L’apparato redazionale non manca di cogliere dettagli, scovando il paperopolese che si fa la doccia nella cabina telefonica in “Stella cadente”, il cameo di Pastro e Faraci in “Zero Assoluto” e molto altro. Sempre con un occhio di riguardo al futuro pikappico del PKNE.
Spazio anche a tutto ciò che ruotava attorno a PK, dai primi mitici siti internet ufficiali e non ufficiali a lui dedicati, per poi passare ai tormentoni come quello dei carzelloddi ‘ngappucciati…sono presenti riproduzioni fronte-retro delle tessere del PK Team, la mitica PKard e la PK Action Hero Card. Anche stavolta abbiamo un assaggio di PK Mail nonché alcune tavole di prova di Mastantuono e Sciarrone (tra cui la famosa tavola introduttiva inedita del Razziatore), tavole già apparse in “PK il Mito” ma che qui ritroviamo in versione ingrandita! Abbiamo anche la prova di doppia splash page con l’introduzione di Xadhoom che irrompe sulla scena come nello 0/3, ma stavolta ad opera di Alberto Lavoradori, nonché le famose cover scartate di Marco Ghiglione per il numero Zero. E c’è pure ristampata la ministoria zichiana “Super” (parte della storia cornice “Topolino e il giorno più lungo”, pubblicato su Topolino 224), con il primo cameo di Paperinik in versione PK e degli Evroniani sul settimanale del Topo! E dopo di essa abbiamo comunque un riassunto con vignette per capire il contesto e il finale di “Topolino e il giorno più lungo”, macro-storia di cui “Super” faceva parte.
PK OMNIBUS 4
Per mio gusto personale, il quarto è forse il migliore Omnibus di PK uscito finora, che unito ai precedenti, per completezza e qualità dei contenuti, lo rende finalmente l’edizione definitiva della saga di PK, superando forse perfino “PK il Mito” (al quale rimangono come chicche inedite, almeno per quanto riguarda PKNA, solo alcuni schizzi e documenti del primissimo numero della ristampa e “Incubo sul fondo” dell’ultimo numero, il 36).
Vengono ristampati i numeri 21-27 e lo Speciale ’98. Riguardo le storie, oltre ai più classici “Tyrannic”, “Vuoto di Memoria”, “Il Tempo Fugge” e le godibili “Fuoco Incrociato” (con Pastrovicchio che gioca con i retini) e “I mastini dell’universo” (l’ultima storia pknaica di Sciarrone), la parte del leone la fanno “Crepuscolo” (il finale della sottotrama di Urk), il mitico speciale “Zerobarrauno” con il memorabile “addio” tra Archimede e Paperinik e il capolavoro tra i capolavori, l’immortale “Frammenti d’Autunno” di Bruno Enna e Claudio Sciarrone
La prefazione introduttiva del volumazzo è stavolta ad opera di Alessandro Sisti, che è sempre una garanzia: il Sistone nazionale ci offre oltretutto succosi e inaspettati retroscena sulla serie animata di PK (e non è uno scherzo)! Immediatamente dopo, l’editoriale del curatore Valerio “Grrodon” Paccagnella spiega bene perché PK non sia semplicemente “SuperPaperino contro gli alieni viola”, in un pezzo che oserei definire “necessario” per capire bene cosa rappresenti davvero PK, un intervento che i detrattori di PK, tra i lettori ma soprattutto all’interno della redazione (e del parco di autori) di Topolino, dovrebbero leggere molto attentamente.
Segue il solito viaggio a volo d’angelo sulle pubblicazioni topolinesche e disneyane d’epoca, con l’EnnaBarbucciano Paperino Paperotto, la lavoradoriana Brigitta nella PBI, lo zichiano Grande Splash che chiude l’ideale meta-trilogia mediatica iniziata con Papernovela e Topokolossal, la nascita del pezziniano Top De Tops, l’anno d’oro della neonata Pixar, il mitico “Fiume del Tempo” con Faraci, Artibani e Mastantuono e il revival artibanico di Super Pippo. Abbiamo poi gli interventi di Macchetto, Intini e Lavoradori sulla folle e geniale mini “Vedi alla voce Evron”, qui ristampata integralmente insieme alla fine del Grande Burton LaValle e all’inizio della deliziosa 5Y.
L’apparato redazionale di Valerio/Grrodon non delude: nella parte dedicata allo Speciale Zerobarrauno, sapientemente viene collegata la ministoria “Archie” con la più recente “PaperinikLand” di Marco Gervasio, per quanto riguarda la trama delle car-can e di quanto Archimede effettivamente ricordi delle sue avventure con Paperinik. Le pecette correttive originali, a differenza della versione pubblicata in PK il Mito, vengono prevalentemente mantenute (e negli editoriali se ne parla esplicitamente), cosicché la ministoria dello Speciale sulla 313-X torna a non presentare più errori di continuity con il numero 0/3. In due casi, in realtà, le pecette non vengono riprodotte, ma a mio parere è un bene, come in PKNA 22 dove l’insensato “è così che ringraziate gli amici?” rivolto a Lyla da parte dell’amico Pikappa diventa un più coerente “è così che ringrazi gli amici?”, o in PKNA 25 dove “LO spacco!” diventa “IO spacco!”, finalmente dando senso alla risposta “Wow! Soggetto e verbo!” che nell’albo originale sembrava invece (a torto) errata e frutto di ignoranza involontaria degli autori. Tutto più scorrevole e chiaro, così.
Negli interventi pre-albo, Simone Stenti spiega finalmente le origini del suo nomignolo (“Sommo”/“Sommo Sacerdote”). Sono presenti anche le rubriche sceme originali dello Zerobarrauno come i PK Souvenir, il PK Travel con il viaggio demenziale del Sommo a “Paris”, il PK Meteo, il palinsesto di 00 Channel e tutto il resto. Non manca neanche la riproduzione degli adesivi “Criceti a bordo!” e “Poche ragazze da queste parti!”! In generale si respira un clima da PK d’epoca, quel clima familiare e cazzone che ti fa sentire a casa. Vengono citate le due sfide successive della PKAH – PK Action Hero Card, di nuovo i carzelloddi ‘ngappucciati, le origini di Oskar Bertoni (nella sua proto-versione originale dove si alternavano Cordara e Catenacci a interpretarlo, in attesa della versione definitiva nel numero successivo), PRDQP, criceti e trichechi, tutti i tormentoni d’epoca, il tonno di Max Monteduro, Valentina De Poli nel frullatore…
…e sì, stavolta Max Monteduro è ampiamente citato, con tanto di gag e foto con i mitici tonni (e anche per i suoi contributi grafici, ad esempio nelle prove di colorazione delle cover).
Il volume è davvero ricco e completo, al punto da chiudere un occhio su errorucci vari (tipo 1) il PkTravel del Sommo a Parigi con le ultime due pagine che precedono le prime due 2) le mini riproduzioni degli editoriali originali di PKNA 21 e 22 nonché di 24 e 25 che sono invertiti di posto, il 22 al posto del 21 e viceversa ecc, o 3) la mancanza delle due tavole finali del PK Travel di esordio del Proto-Bertoni di Cordara/Catenacci, quelle dove veniva inquadrato fisicamente – saranno comunque verosimilmente riprese nel prossimo volume dell’Omnibus, insieme all’Oskar Bertoni definitivo di Catenacci). Tutto perlopiù trascurabile, comunque.
Interessanti i nuovissimi appunti pre-storia di Guerrini, di Pastrovicchio sui retini e di Faraci (Tito addirittura annuncia in uno di essi che gli piacerebbe riprendere i quattro personaggi alieni fuggiaschi di “Fuoco Incrociato”!). Non mancano le cover originali e quelle di PK Giant, restano tutti i PK Files e PK Project, compresa la mitica gerarchia dei giornalisti di 00 News del numero 23. Di “Frammenti d’Autunno” abbiamo ben tre cover: quella originale di PKNA, quella di PK Giant e quella finora inedita della recentissima versione in volumetto della Disney De Luxe Edition del 2024 (e sono presenti anche frammenti di interventi di Enna e Sciarrone di quel volume), rendendo questo quarto Omnibus ancora più completo.
Tra i dettagli evidenziati dall’apparato redazionale paccagnelliano (che per il commento al numero 25 mi cita addirittura Nick Fury, Mandalorian e Asterix), in particolare relativamente a “Crepuscolo” (PKNA 24), il sorprendente riferimento a Della (la sorella di Paperino) da parte di Artibani, nonché l’integrazione offscreen di Lyla nel cenone natalizio dei personaggi classici. In maniera particolarmente acuta, il curatore fa notare un dettaglio che era sfuggito persino a me: Urk che nel finale saluta PK chiamandolo “amico”, ricollegandolo alla sua precedente catchphrase “Urk non ha amici”, a poetica chiusura di un cerchio. E a proposito di chiusura, Valerio spiega, con il finale della trama urkiana, l’importante filosofia pikappica dell’importanza di una closure, di una fine. Cosa che i Pkers, appesi a trame in sospeso che non si sa se avranno mai una degna conclusione, sanno bene. Divertenti e interessanti anche gli aneddoti di Forcelloni sulle ispirazioni fumettistiche e cinematografiche per i costumi vichinghi e persino per la - ehm - imponente soldatessa Ulla. Dolcissimo e commovente il ricordo di Sisti de “I Mastini dell’Universo”, in un intervento che passa da un elenco delle sue ispirazioni (dal dialetto di Broni/Scuropasso al Sergente Quincannon di John Wayne alle origini del titolo della storia) fino ad arrivare ad una sua delicata ed intima vicenda.
Ci sono poi gli interventi (ripresi da PK Il Mito) di Turconi, Stenti e Vitali&Vitaliano, con la riproduzione della PKMail del Mito…a cui si aggiungono ALTRE pagine di posta degli albi originali ristampate finora solo sull’Omnibus! E pazienza se c’è la mail “Di fronte ai ricatti non mandiamo mai la Pkard” priva della mail successiva dove il PKTeam subito dopo offre chili di Pkard dopo adeguate minacce e corruzione, rendendo la battuta monca. Tutto il resto è davvero prezioso e unico. C’è poi il PK Chip da aggiungere a PKard e PKAH Card, il quiz per il Diploma di PK Maestrino e…il piatto forte!
Ebbene, nelle pagine finali del volume abbiamo il posterone dello Zerobarrauno con la PK Virtual Travel (adeguatamente rimpicciolita, ma ho verificato: con una lente di ingrandimento o usando l’opzione zoom della fotocamera del cellulare è tutto più-che-abbastanza leggibile!), l’INTERO album di figurine di PK (con tanto di figurina di Uno e Due al posto giusto, non invertite come da errore originale), l’inserto staccabile con “Trappola nella rete” e le cover in progress di Monteduro e addirittura…i primi due numeri della Fanzine PKERS (quelli collegati alle storie del volume)! Tutta roba rarissima e introvabile che molti Pker potranno vedere finalmente, per la primissima volta. Unito al tono del volume in generale e alla sensazione di cura e amore per storie e personaggio che traspare, direi che questo quarto volume di Omnibus in particolare mi si è preso un pezzetto di cuore.