Pensavo di non scrivere della mia esperienza di quest'anno, dato che stavolta non aveva toccato il mondo Disney, ma non potevo mancare agli appelli di Sergio di Rio, di cui vedo un gradito ritorno sul forum, e di Topdetops.
Questa per me è stata la quarta volta a Lucca Comics & Games, dopo il 2007, il 2015 e il 2018. Per motivi personali ho fatto la sola giornata di sabato 4 novembre; temendo il caos dei treni (cosa che temevo ancor prima che ci fosse purtroppo l'alluvione in Toscana - e in effetti la linea tra Prato e Pistoia in quei giorni è stata interrotta) questa volta ho scelto di andare col pullman. Tramite il sito "eventinbus.com" ho visto che c'era un pullman che passava da Ferrara alle 6,15 di mattina, proveniente da Treviso; l'unica pecca è che ha dovuto parcheggiare parecchio lontano dalle mura.
Quando siamo arrivati, per entrare dalla porta Sant'Anna per i controlli di sicurezza c'era una fila lunga centinaia di metri; fortunatamente uno dello staff ha detto che alla porta San Donato, dall'altra parte del bastione, era molto più corta. Allora sono andato là e sono riuscito a entrare praticamente subito.
Essendo sabato, c'era molto affollamento; a causa delle file assurde ho rinunciato al Palabonelli e al Palapanini (perdendo la possibilità di vedere Don Rosa, anche se solo per un "firmacopie", ma i miei tempi erano troppo ristretti) e sono andato subito al padiglione di Piazza Napoleone. Lì ho comprato le riedizioni dei due volumi "omnibus" di
Monster Allergy, che anni fa erano andati presto esauriti. Ero incerto se comprarli subito (cosa che significava portarsi in giro per Lucca l'equivalente di due mattoni) oppure a un eventuale ripassaggio, ma alla fine ho deciso per la prima opzione, in modo da cautelarmi contro eventuali imprevisti.
Alle 11 sono andato alla Cappella Guinigi, vicino all'ex chiesa di San Francesco, per un incontro a tema cosplay; nel primissimo pomeriggio, dopo aver mangiato un panino al volo, sono andato a mettermi in coda per il terzo degli incontri col
mangaka Naoki Urasawa, al Teatro del Giglio. Non avevo la prenotazione e temevo di non riuscire a entrare, ma alla fine sono stati ammessi anche tutti i non prenotati, che hanno trovato posto in loggione. L'incontro con Urasawa è stato molto emozionante: prima c'è stata un'intervista condotta da due "addette ai lavori", poi il
sensei ha cantato e suonato la chitarra e ha disegnato. Ha eseguito un pezzo di
20th Century Boy dei T-REX (da cui ha preso il titolo
un suo celebre manga), altre cover (come la "canzone delle bacche rosse", di cui avevo fatto la conoscenza nel film anime
L'isola di Giovanni, visto su Prime Video) e paio di brani suoi.
All'uscita, verso le 16, aveva iniziato a piovere. Ho girato ancora un po' per il centro storico, visitando qualche altro padiglione e la
mostra su Dino Battaglia alla Chiesa dei Servi. Alle 18 mi sono messo in cammino verso il parcheggio dei pullman. Mi sarebbe piaciuto presenziare a qualche altro evento, ma non potevo rischiare di perdere la corriera, tanto più che la mia marcia era rallentata dalla necessità di tenere in mano e in spalla ombrello e borse per gli acquisti, al punto che due giorni dopo avevo ancora un po' d'indolenzimento.
Alle 19 siamo ripartiti e siamo arrivati a Ferrara insperatamente prima delle 22; avevo centrato gli obiettivi che mi ero prefissato, quindi posso dire di aver compiuto la missione!
Anche se non ho incontrato degli altri paperseriani, è stato per me molto gratificante il fatto di poter rivivere in presenza un'atmosfera come quella lucchese che non si ritrova in nessun'altra fiera del fumetto in Italia, e di aver assistito alla
performance di colui che ritengo uno dei più grandi fumettisti viventi, che è riuscito a darmi delle forti sensazioni durante la lettura delle sue opere.