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Topolino 3595

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di Amedeo Badini

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Topolino 3595

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tang laoya
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    Re:Topolino 3595
    Risposta #15: Giovedì 17 Ott 2024, 05:56:16
    Ah qual colpo inaspettato...! terza storia dedicata alla mia Brescia in tempi recenti: dopo Topolino e l'avventura della Minni alata e Minni, Pippo e il mistero del Topoldo dove sia Held sia Cesarello omaggiavano la Leonessa con scorci molto precisi e tutt'altro che anonimi, come spesso invece capita in altre storie ambientate in città non particolarmente celebri per il patrimonio culturale e artistico, arriva ora Intini a completare la galleria delle piazze e dei luoghi celebri bresciani, con un'attenzione e un realismo che forse addirittura supera i due lavori precedenti; regia e montaggio della passeggiata iniziale sono praticamente perfette sia nei tempi sia nelle ambientazioni: zia e nipote percorrono piazza Paolo VI da nord a sud con Broletto (ovvero il Palazzo Comunale), il Duomo Nuovo (preciso fino al punto da riproporre il busto del Cardinal Querini sul frontone del portale d'ingresso) e la Rotonda (ovvero il Duomo Vecchio) alla loro sinistra e i locali commerciali correttamente a destra; nell'arco di due tavole, fra chiacchiere e ricordi, hanno giusto il tempo di piegare per Via Trieste costeggiando il lato meridionale della Rotonda e di sbucare nella piazzetta Vescovado, dove appunto si intravedono le inferriate della sede vescovile, la caratteristica fontana e il chiosco dell'edicola, proseguendo poi per via dei Musei ove troneggiano le rovine del Tempio Capitolino, sostano poi all'incrocio con via Veronica Gambara da cui rapidamente si recano infine al polo museale di Santa Giulia dove torreggia una gloriosa rappresentazione della Basilica di San Salvatore.
    Una menzione speciale poi per il panorama dall'aereo che ritrae fedelmente lo skyline bresciano dalla cupola del Duomo fino al Crystal Palace del distretto finanziario di Brescia Due.
    È proprio il caso di esclamare......UAO...
    « Ultima modifica: Giovedì 17 Ott 2024, 07:28:49 da tang laoya »
    Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

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      Re:Topolino 3595
      Risposta #16: Giovedì 17 Ott 2024, 21:51:02
      Non ho ancora letto tutto quanto il numero, ma per la storia di Bum Bum

      Spoiler: mostra
      Mastantuono voleva forse fare prima una gag sul fatto che il fotografo avesse sbagliato a fare foto quando invece, nel finale, scopriamo che Bum Bum ha tutto quello che è stato fotografato dentro di lui?

      Concordo.

      Ma siamo passati da un veicolo ad un drogato.
      Lol.


      Allora, queste brevi di Ghigno non mi entusiasmano.

      Simpatica, ancorché prevedibile, la paperoghiana di Salvagnini.

      Prevedibile anche il giallo. Comunque passabile, anche perché mi è parso che il vero obiettivo fosse introdurre Leo Baskerville. Confesso che mi ha un po' confuso il suo menzionare pregressi non detti, perché mi pareva che un personaggio con un nome simile fosse già apparso anni fa. Sarà la senilità che comincia a prendersi i suoi spazi.
      Dopo solo una settimana, il mio dubbio di allora ("Irk ha rimpiazzato Sassi?") viene smentito. Bene.

      Noiosetta la danese. Quali modifiche ha apportato Freccero all'edizione internazionale?

      Invece buona la prima. Dopo soli cinque anni, comincio a ritenere Nucci "uno di famiglia", mi sono abituato al suo lessico e alla sua sintassi particolari, e in storie "laterali" come queste comincio ad apprezzarli. Finora Nucci mi piaceva solo sugli horror. Ma quest'anno mi è piaciuta quella del compleanno di Paperoga, mi è piaciuta questa, ho trovato esagerate le critiche al Miliardo. Forse mi sto rammollendo, o forse l'autore ha trovato la chiave per trasformare gli stilemi in stile, o forse è solo un caso. Ma, ad esempio, sto apprezzando molto come con Gastone non si sia andati a parare sul fidanzamento con la rossa, tenendola sullo sfondo.
      Ma soprattutto, quando ho terminato la lettura, ho pensato: "come lo avrà concepito un soggetto simile?" A me non sarebbe mai venuto in mente. L'aver trasformato l'ennesima promozione turistica in una dramedy con Gastone mi è sembrato abbastanza originale.

      La preview di Metallo pesante non mi ha entusiasmato. (E mi pare di capire si tratterà di una storia autoconclusiva, perciò non molto lunga).

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      Atius
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        Re:Topolino 3595
        Risposta #17: Giovedì 17 Ott 2024, 23:39:37
        Niccoló Testi è davvero una bella penna. Il colpo di scena finale è un po' telefonato e abbastanza prevedibile, ma "Topolino in: tutti sospetti" risulta comunque una lettura piacevole, vivace e dal piglio frizzante. In particolare, mi sono piaciute le interazioni tra Topolino e Leo Baskerville (a questo punto non solo un personaggio one shot?), che, per inciso, mi ha lasciato molto di più in una sola storia, che Irk, una figura di cui non sentivo la necessità (o, perlomeno, non sentivo la necessità di farlo entrare in pianta stabile nel Commissariato di Topolinia, avendo molto meno carisma dei suoi più illustri colleghi Manetta e Rock Sassi) nelle sue quattro-cinque comparsate finora.
        Sono curioso di vederlo all'opera con soggetti più elaborati.
        « Ultima modifica: Venerdì 18 Ott 2024, 14:54:39 da Atius »
        O Patria, mia solleva il capo affranto / Sorridi ancora, o bella tra le belle / o madre delle madri asciuga il pianto! / Il ciel per te s'accenda di fiammelle / Splendenti a rischiarar ancor la via / Sì che tu possa riveder le stelle! / Dio ti protegga Italia, così sia.

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        Cornelius
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          Re:Topolino 3595
          Risposta #18: Venerdì 18 Ott 2024, 19:29:54
          Sebbene lo sviluppo del plot e la protagonista femminile siano diversi da quelli dello "Scalugnofago triplo" (storia di Don Rosa che celebrava il 50° di Gastone) dove l'autore americano raccontava le origini della fortuna del biondo papero coinvolgendo sua madre Daphne, questo Illustre fortunato  di Marco Nucci mi ha convinto pienamente: la personalità della Zia Olivia in sole due apparizioni è già ben delineata e molto interessante è il rapporto con il nipote.

          Non riuscendo del tutto a 'scollegarmi' dall'Albero di Rosa, immagino che Olivia sia una zia paterna, magari sorella del padre Goostave Gander, sebbene il cognome Duck potrebbe far pensare il contrario. Altrimenti avrebbe delle inevitabili connessioni con gli altri paperi della famiglia. D'altronde è un cognome così diffuso (come da noi Rossi o Bianchi) che potrebbe non avere alcun collegamento con il ramo cominciato dal marito di Nonna Papera, Dabney Duck (alias 'Nonno Papero'). Olivia è 'tutta' di Gastone   ;D

          Il loro rapporto è molto ironico e affettuoso, si conoscono bene e sanno i rispettivi punti deboli e forti. E, come da tradizione disneyana, sembra soppiantare quello che sarebbe più 'classico', il rapporto madre-figlio che pare avere sempre delle 'criticità', si tratti di Qui, Quo, Qua, di Paperino o dello stesso Gastone. Se Della ha avuto ampi spazi nelle DuckTales e Ortensia nelle storie di Don Rosa e di altri autori, italiani e non, Daphne, apparsa in tre storie del Don, non sembra poter avere altre 'opportunità', tanto meno nel fumetto italiano adesso che è arrivata la convincente Zia Olivia con il suo innato senso dell'umorismo e il suo sarcasmo.

          Una cosa che mi sfugge è la paura di Gastone a far sapere ai parenti alcuni lati del suo carattere, come l'amore per la pittura. Ai tempi di Barks si vergognò di ammettere che in una occasione aveva lavorato, ma in questo caso non vedo perché vergognarsi dei 'pennelli' (la stessa Olivia pensa, come spesso le accade, "poveri noi" riguardo l'ennesima reazione 'appanicata' del nipote di fronte alla possibilità che Paperino venga a sapere ciò). Anche quello della pittura sarà una sorta di 'tabù' che Olivia, grazie alla sua esperienza e al suo intuito, riuscirà a far superare al caro nipote.

          Le sporadiche apparizioni di Priscilla mi fanno pensare che la storia con Gastone sia, al momento, più un flirt che altro:
          nella vacanza vinta in Italia il biondo papero preferisce portare con se la cara zietta piuttosto che la 'fidanzata'. La stessa Olivia appare sorpresa da questa decisione e dalla spiegazione del nipote, apparentemente opportunista, sembra esserci di base un sentimento non ancora maturato.

          Se in tutto ciò doveva esserci un 'neo', immaginavo di trovarlo nelle tavole di Stefano Intini, non proprio nella rosa dei miei disegnatori preferiti. E invece, a parte la tavola d'apertura (troppo confusionaria per i mie gusti), tutte le altre mi hanno convinto, sia nelle illustrazioni della città di Brescia (altra tappa italica dell'infinito Tour Panini per avvicinare quanti più lettori 'nazionalisti' possibili) che nella postura e nelle espressioni dei personaggi, sia principali che secondari.

          E invece il 'neo' (perché un neo doveva comunque esserci) l'ho trovato in un numero: il 15  Tante sono le volte che la Zia Olivia dice 'passerotto' al caro nipote, nell'arco di 30 tavole (non considerando le 2 del prologo): un 'passerotto' ogni due tavole. Non che il vezzeggiativo non mi piaccia  ( ... ) :innocent:  ma si potrebbe decisamente ridurre nei dialoghi zia-nipote di almeno il 50%. Un 'passerotto' ogni 4 tavole per un tot di 7/8, non più (considerando la lunghezza standard di una storia)

                                                                                               
          « Ultima modifica: Sabato 19 Ott 2024, 23:32:39 da Cornelius »

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            Re:Topolino 3595
            Risposta #19: Venerdì 18 Ott 2024, 21:42:00
            “Topolino in tutti sospetti” è una buona storia, con gag simpatiche e bei disegni (tranne il mento di Rock Sassi che era strano)

            Riguardo a Leo Baskerville, alla prima lettura non mi era piaciuto; non ci sono già abbastanza detective a Topolinia? Perché passa in una pagina dall’avere l’espressione perennemente accigliata all’offrire un passaggio a uno sconosciuto,
            Spoiler: mostra
            seppur questo sconosciuto gli ricordi lui da giovane?

             
            Dopo aver riflettuto e riletto la storia, ho cambiato il mio giudizio su di lui.
            La sua grande fama da investigatore serio e infallibile lodata da Sassi l’ha portato, penso, ad atteggiarsi in modo scontroso e distaccato in pubblico, nascondendo il suo carattere esuberante e amichevole, per non tradire le aspettative di chi lo conosce.
            Anche nel nome, dietro l’altisonante cognome Baskerville si cela l’abbreviato nome Leo.

            Il fatto che cerchi così disperatamente l’amicizia di Topolino, addirittura presentandosi a casa sua senza invito, mi fa credere che a Ratville non conosca molte persone con le quali si può “togliere la maschera”, il che, se non era semplicemente un modo per far andare avanti la trama, renderebbe più tragico il personaggio.
            Sono curioso di vedere le sue prossime storie.





            O quello, oppure mi sono fatto un film incredibile in testa e Testi voleva fare un interlocutore per Topolino più serio di Pippo
            « Ultima modifica: Venerdì 18 Ott 2024, 23:20:34 da Blub »
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            3589

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            Cornelius
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              Risposta #20: Sabato 19 Ott 2024, 13:02:26
              La seconda prova disneyana d'autore di Niccolò Testi mi ha convinto più della prima (La persecuzione del Papero d'Oro su Topolino 3589). Un giallo 'cinematogafico' (molti i rimandi ad attrici e film del passato hollywoodiano) con, giustamente, un'attrice al posto della solita nobildonna al centro della scena e un nuovo detective dal cognome tanto lungo quanto 'familiare' (Baskerville) e dal nome breve (Leo). Viene da Ratville, città che, secondo Rock Sassi (un suo fan), avrebbe ripulito dalla delinquenza.

              Interessanti i rapporti fra i diversi personaggi del Commissariato (sempre più 'affollato') e il detective 'esterno' che, precisa Basettoni, non ha la facoltà di ficcanasare su un caso che è sotto la sua giurisdizione. In questa nuova situazione continuano le punzecchiature di Irk nei riguardi di Topolino, sebbene in questo caso l'ispettore abbia un ruolo più defilato. Le belle tavole di Marco Mazzarello, a volte costruite in modo articolato, danno un tono noir ad una storia ben sviluppata e raccontata, interessante da seguire.


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              tang laoya
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                Re:Topolino 3595
                Risposta #21: Sabato 19 Ott 2024, 16:34:11
                Che poi mi chiedo se alla cena dei critici di pagina 21 in quella che è indubbiamente la sala principale dell’Osteria del Savio di via Piamarta, seduto a capotavola, riccio nero, lenti tonde e papillon, non ci sia un redivivo Daverio a guidare festoso un suo notturno con polenta.
                « Ultima modifica: Domenica 20 Ott 2024, 04:01:32 da tang laoya »
                Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

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                  Re:Topolino 3595
                  Risposta #22: Sabato 19 Ott 2024, 17:10:28
                  Riguardo al giallo, lampante e intelligente l’omaggio a Sunset Boulevard con la SWANson prigioniera del suo mito di grande attrice del passato ormai dimenticata dal grande pubblico.
                  Spoiler: mostra
                  Anche l’uscita di scena ricalca da vicino il tragico epilogo di Viale del Tramonto

                  « Ultima modifica: Sabato 19 Ott 2024, 17:15:21 da tang laoya »
                  Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

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                    Re:Topolino 3595
                    Risposta #23: Sabato 19 Ott 2024, 23:11:56
                    E invece il 'neo' (perché un neo doveva comunque esserci) l'ho trovato in un numero: il 15  Tante sono le volte che la Zia Olivia dice 'passerotto' al caro nipote, nell'arco di 30 tavole (non considerando le 2 del prologo): un 'passerotto' ogni due tavole. Non che il vezzeggiativo non mi piaccia  ( ... ) :innocent:  ma si potrebbe decisamente ridurre nei dialoghi zia-nipote di almeno il 50%. Un 'passerotto' ogni 4 tavole per un tot di 7/8, non più (considerando la lunghezza standard di una storia)
                    Anche a me la cosa ha dato fastidio, anche perché Gastone è adulto, e da un autore come Nucci, sempre attento all'evoluzione dei personaggi, mi sarei aspettato l'uso di un termine così particolare solo nei momenti "clou" della vicenda, invece di una riproposta continua come se i rapporti tra zia e nipote si fossero cristallizzati nel tempo. Più in generale non mi è piaciuta la caratterizzazione della zia Olivia, che in molte occasioni appare troppo antipatica. Anche se alla fine si scoprirà che in fondo lo faceva a fin di bene, l'impressione resta quella di un personaggio sgradevole, peggiorato rispetto alla storia precedente. Non saprei, forse questa storia serviva solo a celebrare Brescia e Nucci non ci si è impegnato più di tanto.
                    "I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Ora hanno lo stesso diritto di parola dei premi Nobel"

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                      Re:Topolino 3595
                      Risposta #24: Domenica 20 Ott 2024, 08:26:12
                      L'ho trovato un numero simpatico. Le prime 2 storie sono molto piacevoli e infatti sono quelle che mi sono piaciute di più.
                      Anche la riempitiva di Paperoga non è stata male anche se forse la si poteva sviluppare meglio prima del colpo di scena finale.
                      Le mute di Bum Bum non sono le mie preferite, questa è un po' assurda (ma credo che l'intenzione fosse proprio quella) e si fa leggere con leggerezza.
                      La nota dolente invece per me è proprio l'ultima, continuo ad apprezzare poco o nulla (in questo caso, dispiace dirlo, proprio nulla) le storie del Nord Europa. Già il titolo non prometteva nulla di buono, lasciando intendere l'ennesimo viaggio nel tempo sconclusionato; segue lo sviluppo che conferma l'ipotesi iniziale; infine il dramma del finale
                      Spoiler: mostra
                      con l'arrivo degli alieni.
                      Dispiace per Freccero, che a onor del vero ha fatto un gran bel lavoro, ma lo gradirei maggiormente all'opera su storie ben più pregnanti.

                      In generale su questo numero mi sembra che la qualità dei disegni sia piuttosto alta, pare che tutti i disegnatori si siano impegnati al massimo delle loro capacità. In particolare Intini, oserei quasi definirla la sua migliore opera dal punto di vista grafico.
                      « Ultima modifica: Domenica 20 Ott 2024, 08:28:13 da Tenebroga »

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                      Samu
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                        Re:Topolino 3595
                        Risposta #25: Domenica 20 Ott 2024, 10:30:17
                        La storia di apertura è un racconto pregevole.

                        Interessante, ben scritto, caratterizzato da un protagonismo della coppia Gastone/zia Olivia che ho molto apprezzato per la sua evoluzione nel corso della vicenda.

                        Vicenda che si mantiene intrigante e stimolante nella lettura dall'inizio alla fine, offrendo degli scorci molto piacevoli dell'ambientazione bresciana, e che regala una conclusione significativa sia nel rapporto tra il "passerotto" biondo e la ancor più fortunata parente che per la lezione che, con classe, quest'ultima impartisce al nipote.

                        Decisiva la presenza del personaggio che rimane sì sullo sfondo ma che consente lo snodo narrativo che conduce Gastone a pensare in modo diverso alla sua passione per la pittura, con l'esperienza di zia Olivia che si rivela decisiva per modificare la sua forma mentis nell'approccio alla sua crescita artistica.

                        Vale molto questa storia, l'ho veramente amata e si fregia dei disegni di uno Stefano Intini in gran spolvero.

                        Encomiabile.

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                        raggiodisole
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                          Re:Topolino 3595
                          Risposta #26: Domenica 20 Ott 2024, 13:34:26
                          Numero con delle buone storie, nel complesso.
                          Si parte con "Gastone e l'illustre fortunato", con Intini in gran forma e Nucci che tesse una trama (spin-off?) riprendendo i personaggi del filone di Farmtown. La cosa che rimane sicuramente è vedere Gastone in veste investigativa. Il contesto è fra il realistico (riprendendo alcune città italiane e pietanze) e il tipicamente storico-parodistico con le classiche paperizzazioni del passato.
                          La storia scorre bene e i disegni sono dinamici

                          Si prosegue con un giallo di Testi/Mazzarello, "Topolino in: tutti sospetti". Per quanto l'indagine sia costante nella narrazione, è ben più centrale il rapporto che si crea tra Topolino e il detective Baskerville (citazione chiarissima a Doyle, tanto che la storia riprende la struttura dei suoi libri).
                          Il modo con cui i due interagiscono è davvero naturale e non fa rimpiangere un certo Irk, qui relegato a semplice macchietta sullo sfondo.
                          Una storia davvero piacevole alla lettura, con un Mazzarello davvero in grande forma, come non si vedeva da un po'.

                          Si prosegue con due brevi riempitive, una di Paperoga e Paperino (Salvagnini/Held) e una che segue la serie di Don't Worry Bum Happy (Mastantuono).
                          Dopo due storie molto convincenti, diciamo che sono collocate al centro del giornale per fare un po' da rottura, come è solito per questo genere di storie. Fanno ridere in alcuni momenti, e rappresentano la quota risate del numero.

                          Il numero si conclude con una storia semi-estera, disegnata da Freccero, "Paperino e la caccia al tesoro nei secoli". Sui disegni non c'è davvero nulla da dire, Freccero tramuta in oro tutto quello che disegna. Infatti, anche se la trama non sia davvero qualcosa di particolarmente innovativo, i suoi disegni hanno un ritmo così fresco che la rendono piacevole.

                          Nel complesso un numero che fa qualche passi in più rispetto ai precedenti, e va comprato, a mio parere,  soprattutto per la seconda storia. Ma anche la prima nasconde delle ottime sorprese!


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                            Topolino 3595
                            Risposta #27: Lunedì 21 Ott 2024, 11:07:32
                            Recensione Topolino 3595


                             Una copertina autunnale, con annesse scaramucce tra Paperino e Anacleto Mitraglia, apre Topolino 3595, che si rivela un buon numero, caratterizzato soprattutto da un’alta qualità grafica.

                             La prima storia ci porta di nuovo a Brescia, dopo le scorribande del Topoldo, sempre con testi di Marco Nucci. Gastone e l’illustre fortunato ripropone i nuovi personaggi del microcosmo gastoniano: la zia Olivia e, non in scena ma sempre sullo sfondo, la fidanzata Priscilla. Le incursioni italiane diventano sempre più frequenti – Cuneo la scorsa settimana e la Campania due settimane fa – e in questo caso la gita a Brescia e in tutto il Nord-Est è graziata dall’arte di Stefano Intini. Il suo disegno è sempre più raffinato, ricco di particolari ma mai confuso. I personaggi secondari e minori della storia sono sempre ricchi di personalità, mentre risultano gustose e divertenti le espressioni dei pigri e nullafacenti antenati di Gladstone. Va menzionato inoltre l’utilizzo di una tecnica pittorica specifica per i quadri presenti nella storia, il che valorizza tutta la vicenda.

                             Nucci imbastisce una caccia al tesoro che, con Gastone in gioco, ovviamente fila liscia. Evita allora il problema della potenziale noia con l’uso della parola, mettendo su i suoi abituali trucchi narrativi, tra tormentoni e giochi di parole: nonostante questo, la storia risulta un po’ troppo lunga. In compenso, viene dato grande spazio alla personalità di Gastone che, come visto negli ultimi anni, cerca di dare un senso alla sua vacua esistenza senza scopo per trovare un motivo personale di soddisfazione. Da questo punto di vista, la storia è in linea con le altre vicende di Farmtown, e senza dubbio funziona.

                             
                            Fortunato e Gastone: separati alla nascita?[/size][/i]

                             Dopo avere debuttato a Paperopoli, nella sua seconda apparizione disneyana lo sceneggiatore Niccolò Testi si sposta a Topolinia per Topolino in: Tutti Sospetti, disegnata da Marco Mazzarello. La storia è un giallo classico con una chiara citazione alla mitica Norma Desmond di Viale del tramonto, film che consigliamo calorosamente a quanti non l’avessero mai visto. La storia snocciola vari potenziali sospettati di un furto nella villa di una anziana attrice. 

                             A coinvolgere, più che la trama in sé, è la presenza del detective privato Leo Baskerville della città di Ratville. Questo omone poderoso, dall’aria flemmatica ma efficace, dotato di impermeabile da manuale hard-boiled, risulta una misteriosa entità, che accompagna Topolino nel corso della sua indagine. A noi ha lasciato la voglia di saperne di più, e vedremo se saremo soddisfatti in futuro. Ma, al netto di potenziali sviluppi, la storia risulta pienamente autoconclusiva, con un personaggio ben delineato nonostante la possibilità di essere solo inteso come utilizzo singolo. Mazzarello ai disegni realizza tavole armoniose e dotate di inquadrature intriganti. Rispetto alle sue storie di 15 anni fa, il cambiamento in positivo è evidente.

                             
                            Un intrigante compagno di indagini[/size][/i]

                             Torna Rudy Salvagnini con la breve Paperino e il nuovo hobby di Paperoga, con i disegni classici di Valerio Held. Lo sceneggiatore veneto è da sempre un appassionato di cinema e esperto di horror, tra le altre cose. Noi non siamo molto ferrati ma, in tema di marionette diaboliche, ci vengono in mente Annabelle, Chucky e Il pupazzo parlante (classico Piccolo Brivido di Stine).

                             La storia è semplice ma molto divertente, ed è gustosissimo sia il finale imprevedibile che il giocoso Paperino che, con occhi stralunati, si diverte a ideare beffe clamorose ai danni del cugino.

                             Ritornano i matti corti muti di Corrado Mastantuono con Don’t worry Bum Happy. Non possiamo aggiungere altro per il nuovo episodio Lastre e flash se non le lodi già scritte in passato. La vita surreale di Bum Bum Ghigno diventa ottima occasione per risate intelligenti, condite da un ottimo finale.

                             
                            I malanni stagionali arrivano all’improvviso[/size][/i]

                             Infine, torna Andrea Freccero ai disegni di una storia straniera con i testi di Gorm Transgaard: Paperino e la caccia al tesoro nei secoli. Nell’introduzione al numero il direttore Alex Bertani ci informa che Freccero ha curato alcune modifiche per l’edizione italiana ma, purtroppo, non avendo l’edizione tedesca, non possiamo fare un’analisi comparativa.

                             La storia è una vivace e movimentata corsa contro il tempo, con un Paperino in azione decisamente convincente. Le gag funzionano, pur nella loro semplicità, esaltate dal disegno eccellente di Freccero. Tutto è dinamico, tutto è al suo posto, tutto funziona a partire dalle espressioni di Donald fino ai dettagli di un dinosauro o di un pirata. In questo caso, sicuramente, i disegni concorrono a rendere molto buona una storia che, in altre mani, poteva essere semplicemente piacevole.

                             Per quanto riguarda le rubriche, segnaliamo stavolta Paolo Mottura che ci spiega come disegnare Macchia Nera, con o senza lenzuolo. Molto interessante, infine, il servizio sul pittore Moretto, realizzato dal museo Santa Giulia di Brescia.



                            Voto del recensore: 3.5/5
                            Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                            https://www.papersera.net/wp/2024/10/21/topolino-3595/


                            Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


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                            Dippy Dawg
                            Dittatore di Saturno
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                              Re:Topolino 3595
                              Risposta #28: Lunedì 21 Ott 2024, 15:11:56
                              Nell’introduzione al numero il direttore Alex Bertani ci informa che Freccero ha curato alcune modifiche per l’edizione italiana ma, purtroppo, non avendo l’edizione tedesca, non possiamo fare un’analisi comparativa.
                              Per fare il confronto, volendo, si potrebbe comprare questo! Se a qualcuno va di farlo... ;:)


                              Io son nomato Pippo e son poeta
                              Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                              Verso un'oscura e dolorosa meta

                              *

                              il Tommi
                              Pifferosauro Uranifago
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                                Re:Topolino 3595
                                Risposta #29: Lunedì 21 Ott 2024, 15:53:04
                                Riguardo a Leo Baskerville, alla prima lettura non mi era piaciuto; non ci sono già abbastanza detective a Topolinia? Perché passa in una pagina dall’avere l’espressione perennemente accigliata all’offrire un passaggio a uno sconosciuto,
                                Spoiler: mostra
                                seppur questo sconosciuto gli ricordi lui da giovane?

                                 
                                Dopo aver riflettuto e riletto la storia, ho cambiato il mio giudizio su di lui.
                                La sua grande fama da investigatore serio e infallibile lodata da Sassi l’ha portato, penso, ad atteggiarsi in modo scontroso e distaccato in pubblico, nascondendo il suo carattere esuberante e amichevole, per non tradire le aspettative di chi lo conosce.
                                Anche nel nome, dietro l’altisonante cognome Baskerville si cela l’abbreviato nome Leo.

                                Il fatto che cerchi così disperatamente l’amicizia di Topolino, addirittura presentandosi a casa sua senza invito, mi fa credere che a Ratville non conosca molte persone con le quali si può “togliere la maschera”, il che, se non era semplicemente un modo per far andare avanti la trama, renderebbe più tragico il personaggio.
                                Ormai il buon Mickey è passato da detective con Pippo suo aiutante a detective da affiancare a chi, teoricamente, dovrebbe saperne più di lui: Irk, Topalbano, ora Baskerville. L'ultimo arrivato è quello che mi ha convinto di più, soprattutto per la confezione noir cucitagli addosso. Peccato che l'aria 'cattiva' gli duri pochissimo, ma d'altronde anche Rock Sassi era stato inizialmente rappresentato come un duro, salvo poi mostrare repentinamente la sua indole più pasticciona e affabile. Io penso che Baskerville cerchi l'attenzione di Topolino più per risolvere al volo il caso che per reale necessità di compagnia, vedremo nelle sue prossime apparizioni se sapremo qualcosa in più del suo passato.
                                Interessanti i rapporti fra i diversi personaggi del Commissariato (sempre più 'affollato')
                                Eh appunto, e consideriamo che il Commissariato è già stato epurato dai caratteristi secondari introdotti nel ciclo noir della coppia Faraci-Cavazzano...
                                Riguardo al giallo, lampante e intelligente l’omaggio a Sunset Boulevard con la SWANson prigioniera del suo mito di grande attrice del passato ormai dimenticata dal grande pubblico.
                                Spoiler: mostra
                                Anche l’uscita di scena ricalca da vicino il tragico epilogo di Viale del Tramonto

                                Condivido più la prima parte che la seconda, secondo me il finale perfetto per riagganciarsi al classico del 1950 sarebbe stato
                                Spoiler: mostra
                                una Swan che proferisce un bel "Sono pronta per il mio primo piano", ma per fare ciò sarebbe servito un adeguato stuolo di giornalisti nei dintorni...

                                 

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