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Topolino 3598

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di Fabrizio Fidecaro

Voto del recensore:
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Circus - La notte dei barcollanti
Zio Paperone e le copie a ripetizione
Paperino e il debito definitivo
500 piedi - Cerca tra i cerchi

Topolino 3598

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Photomas2
Ombronauta
PolliceSu   (1)

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PolliceSu   (1)
    Re:Topolino 3598
    Risposta #30: Mercoledì 13 Nov 2024, 22:12:11
    Il personaggio di Aiace Mordace, oltre ad essere disegnato perfettamente da Giada Perissinotto, in poche tavole assume le caratteristiche di un character già 'storicizzato' e perfettamente a suo agio con gli interlocutori, siano essi generici come i creditori di Paperino o basici come lo stesso Donald (che qui rivela quelle doti che ne fanno un papero capace di assorbire qualità super eroistiche e di spionaggio) e suo zio Paperone, coinvolto a sorpresa nella parte finale di questo gioiello narrativo della quotidianità paperopolese.
    Aiace Mordace mi ha ricordato, sia per aspetto estetico sia per carattere, una certa tipologia di personaggi one-shot che si trovava decenni fa nelle storie di alcuni autori italiani come Martina o Carpi. La sua monolitica ambiguità e la sua "cattiveria" (diciamo così) superiore alla media dei personaggi odierni mi ricordano proprio quella categoria di personaggi.
    Spero di essermi spiegata bene, se mi verranno in mente degli esempi tratti dal passato li aggiungerò.

    Edit: penso ad esempio a personaggi secondari di storie come questa o quest'altra (quest'ultima disegnata non da Carpi bensì da Chierchini, ma sempre su testi di Martina).

    Confesso una cosa: a me è tornato in mente Vultur Rapacini, da "Zio Paperone e l'esenzione di Vencenslao".

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    fab4mas
    Ombronauta
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      Re:Topolino 3598
      Risposta #31: Giovedì 14 Nov 2024, 15:27:04
      Con calma commento pure io avendo appena ricevuto questo benedetto topolino (insieme al 3599 per la cronaca).

      Inizio con i complimenti a Bigarella, disegni meravigliosi, incontrano il mio Celoniano gusto, davvero adatti alla atmosfera che aleggia. Entra prepotente tra i miei preferiti. La storia si muove lenta ma è una lentezza che mi ricorda david lynch nelle atmosfere e che ho trovato dosata bene con i guizzi giusti dove serve. Molto meglio della prima che aveva l incombenza della presentazione dei personaggi. Trovo questo circus sia qualcosa di nuovo e spero davvero continui così (e che abbia una cartonato unico  :tongue:)

      500 prosegue bene, è la classica storia che punta tantissimo sul finale per farsi apprezzare (o meno), il paragone con Devita è sorto spontaneo pure a me, non siamo li ma la direzione mi pare quella giusta. Manca un po' di certosinità in alcune tavole per incontrare il mio gusto, ma visto che lo scopo del disegnatore non è compiacere solo me mi limito a dire credo possa arrivare a ottimi livelli.

      C
      Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

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      Paper_Butler
      Gran Mogol
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      PolliceSu   (1)
        Topolino 3598
        Risposta #32: Lunedì 18 Nov 2024, 11:01:16
        Recensione Topolino 3598


         È un Bruno Enna in forma smagliante a dare lustro a Topolino 3598. Il nuovo progetto ad ampio respiro emerso dalla sua penna eclettica procede come meglio non si potrebbe e in più l’autore sassarese si cimenta con successo anche in una gradevolissima storia dal taglio più “classico”.

         Ma andiamo per ordine, poiché il libretto si apre con le due parti de La notte dei barcollanti, secondo capitolo di un’altra saga, Circus, scritta da Giovanni Di Gregorio, che si mantiene su standard abbastanza elevati, pur segnando un passo indietro rispetto all’ottimo debutto di qualche settimana fa. Le circostanze che danno il titolo all’episodio (chiaramente ispirato a La notte dei morti viventi, la celeberrima pellicola horror di George A. Romero) sono appena abbozzate, senza approfondire il tema più di tanto, e non suscitano nel lettore una reale inquietudine. Lo scioglimento dell’enigma sull’origine dei barcollanti, poi, non appare granché riuscito.

         Senz’altro più intriganti risultano le dinamiche tra i protagonisti, in particolare quella tra le gemelle acrobate Xanda e Wanda, ben caratterizzate. A intrigare è anche l’arrivo di un imperscrutabile volto nuovo, che, per ragioni al momento imprecisate, si è messo sulle tracce della carovana. Verso la fine, l’azione diviene a tratti un po’ confusionaria, ma l’efficace epilogo fa sì che resti la curiosità per i prossimi sviluppi delle vicende.

         Dal punto di vista grafico, era quanto mai arduo mostrarsi all’altezza dell’esordio, illustrato magistralmente da Paolo Mottura, ma Ivan Bigarella regge bene il confronto. È chiara la sua ispirazione alle tavole d’impatto realizzate nella scorsa occasione dal Premio Papersera 2018, ma l’artista vicentino cerca di andare oltre, distinguendosi con un’impronta personale e rappresentando con il proprio stile (“barocco e un po’ fiabesco”, lo definisce Alex Bertani nell’editoriale) i personaggi e le situazioni della sceneggiatura. La colorazione di Irene Fornari contribuisce alla magnificenza di certe vignette, come la doppia d’apertura che trovate di seguito.

         
        Nessuno in giro al tramonto…[/size][/i]

         Zio Paperone e le copie a ripetizione, scritta e disegnata da Arild Midthun (coadiuvato ai testi da Knut Nærum) è la classica egmontiana rocambolesca e senza capo né coda, che a volte può persino rivelarsi divertente. Nell’occasione, a renderla originale è il fatto che Paperone abbia un rivale in affari inconsueto, ossia Archimede. A metà tra vintage e modernità, la storia permette di apprezzare le sempre valide matite del fumettista norvegese (anche se, va ribadito, sul libretto il formato delle quattro strisce per tavola è assai penalizzante).

         Nella seconda metà del numero entra in scena Bruno Enna, e la qualità dei testi ha un’impennata. Si comincia con un’avventura di certo non pretenziosa, Paperino e il debito definitivo, che intrattiene e convince. L’autore riprende una tematica classica, l’abilità di Paperino nello sfuggire alla morsa dei creditori, e ne ribalta la prospettiva: in seguito all’incontro con il sinistro Aiace Mordace, nuovo personaggio dalle buone potenzialità, il protagonista diventa un implacabile esattore, in grado, vista l’esperienza, di calarsi nei panni dei debitori prevenendone ogni mossa. Il plot è fresco, molto divertente e ben illustrato da Giada Perissinotto (con i colori di Gaetano Gabriele D’Aprile). Non si vive di soli kolossal e, al di là dell’apparente semplicità, storie come questa, se realizzate con cura come nell’occasione, arricchiscono molto il settimanale.

         
        Con Paperino esattore non si è mai al sicuro…[/size][/i]

         Passiamo poi al clou, Cerca tra i cerchi, secondo dei sei episodi della nuova saga thriller-fantascientifica di Enna, 500 piedi, cui è dedicata anche la copertina di Davide Cesarello (in occasione di Lucca Comics è uscita una variant di Gabriele Dell’Otto, riferita però a Circus). La coppia di autori che l’anno scorso ci ha deliziato con Gli Evaporati non si accontenta e rilancia, proponendo una storia, sul filone di X-Files o Incontri ravvicinati del terzo tipo, che non smette un attimo di coinvolgere. Qui il pathos e la tensione si tagliano davvero con il coltello, rendendo la lettura entusiasmante. Ovviamente, trovandoci ancora nelle fasi iniziali, questa puntata, tra flashback e ritorni al presente, non permette di risolvere nessuno dei misteri introdotti la settimana scorsa: anzi, ne aggiunge di nuovi, creando un’enorme aspettativa per la prosecuzione delle vicende.

         La carne al fuoco è tanta, ma possiamo star certi che Enna saprà gestirne da par suo la cottura. Tutto ciò grazie anche all’ormai consolidata intesa con Cesarello, capace di rendere al meglio, con le proprie matite, la complessa e avvincente sceneggiatura. L’artista milanese – il cui stile richiama spesso alla mente l’illustre concittadino Massimo De Vita – crea tavole pregevoli, dalla forte atmosfera, facendoci calare completamente negli umori e nelle emozioni dei personaggi. Il suo Topolino, spaventato da terribili incubi (ma saranno tali?), confuso e spiazzato da mille dettagli contradditori, che non sa più di chi fidarsi, è strepitoso. La scena in cui, incalzato da Minni e Orazio (o chi per loro), finisce per dare di matto in mezzo a una strada urlando e tirandosi le orecchie allo spasimo, rasenta il sublime.

         
        Topolino è fuori di senno?[/size][/i]

         Oltre all’ispiratissimo duo Enna-Cesarello, è giusto rendere merito anche qui a Irene Fornari, che ai colori mostra la propria versatilità, valorizzando una storia dai toni ben diversi rispetto a Circus. Se l’avventura procederà su questi livelli, e avrà un epilogo all’altezza delle premesse, saremo dinanzi alla favorita numero uno per il TopoOscar del 2024 nella categoria più ambita.

         Per il resto, ad aprire e chiudere il numero, venduto in possibile abbinamento con le carte piacentine di Enrico Faccini, sono, rispettivamente, il tradizionale Che aria tira… di Silvia Ziche, dedicato ai pensieri di Pippo, e Affarone!, gag della serie Paperoga pasticci d’autore, con cui, ancora una volta Alessio Coppola coglie nel segno, strappando un genuino sorriso.



        Voto del recensore: 4/5
        Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
        https://www.papersera.net/wp/2024/11/18/topolino-3598/


        Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


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        Tenebroga
        Gran Mogol
        PolliceSu

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        PolliceSu
          Re:Topolino 3598
          Risposta #33: Lunedì 18 Nov 2024, 13:00:25
          Non mi è ben chiaro un passaggio di Paperino e il debito definitivo:
          Spoiler: mostra
          Aiace Mordace ricatta Paperino con le ricevute degli assegni con cui ha appianato i suoi debiti. Ora, con "ricevute" penso che intenda le matrici che rimangono attaccate al libretto dopo che gli assegni sono state staccate. Però tali matrici vengono compilate a discrezione del pagatore, che nella riga "all'ordine di..." potrebbe anche scrivere un destinatario fittizio (a differenza che nell'assegno vero e proprio), oppure nessuno. Quindi le matrici non dovrebbero dimostrare niente, tanto più che gli assegni, una volta incassati, non sono più accessibili.

          Spoiler: mostra

          Quello che dici è completamente vero ma credo che Aiace intenda dire che quegli assegni possono essere considerati come un prestito e che potrebbe esigerne il rimborso in un qualunque momento.
          Chiaramente non sono un vero prestito perché Aiace quando li ha dati a Paperino non ha preteso nulla in cambio ma questo è indimostrabile. Invece il fatto che Paperino abbia accettato questo presunto prestito è dimostrabile e la prova sono le matrici.
          « Ultima modifica: Lunedì 18 Nov 2024, 13:57:08 da Tenebroga »

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          Euri
          Gran Mogol
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            Re:Topolino 3598
            Risposta #34: Lunedì 18 Nov 2024, 14:25:19
            Citazione
            Se l’avventura procederà su questi livelli, e avrà un epilogo all’altezza delle premesse, saremo dinanzi alla favorita numero uno per il TopoOscar del 2024 nella categoria più ambita.

            se "500 piedi" finisse bene probabilmente si aggiudicherebbe il primo posto, seguito da la Spectralia. personalmente penso che darò tre punti ad entrambe le storie, ma dipende da cosa avremo nel resto dell'anno...

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            PolliceSu
              Re:Topolino 3598
              Risposta #35: Lunedì 18 Nov 2024, 22:23:37
              se "500 piedi" finisse bene probabilmente si aggiudicherebbe il primo posto, seguito da la Spectralia. personalmente penso che darò tre punti ad entrambe le storie, ma dipende da cosa avremo nel resto dell'anno...
              Penso sia scontato che, con un buon finale, "500 piedi" risulterà prima e la "Spectralia" seconda. Ma c'è ancora la storia natalizia che, se fosse sui livelli di quella della scorso anno, potrebbe scompigliare le carte all'ultimo momento.
              "I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Ora hanno lo stesso diritto di parola dei premi Nobel"

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              Samu
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              • La piuma è più forte della spada.
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                Re:Topolino 3598
                Risposta #36: Lunedì 18 Nov 2024, 22:32:44
                Sicuramente i toni, le atmosfere e le dinamiche della saga di Enna/Cesarello, giunti alla metà del suo sviluppo, la rendono una saga brillante che, con un prosieguo all'altezza e una conclusione meritevole per come ci si attende (io in primis), la lancerebbero come seria candidata a storia dell'anno.

                Ma poiché è tutto ancora in divenire, sia questo ciclo che le prossime avventure potenzialmente intriganti di qui alla fine dell'anno, preferisco godermi il percorso e tirare le somme alla fine della fiera. :)

                 

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