Altro numero di ottima qualità, con storie efficaci e molto intriganti.
"Il Segreto del Pianeta Inosservabile" continua ad attestarsi come un racconto denso e accattivante, molto ben orchestrato da Nucci e altrettanto di livello nella sua controparte grafica, abilmente resa dai disegni espressivi ed eleganti di Giuseppe Facciotto.
Molto tenera la storia di Andrea Malgeri il quale, dopo la chicca con Pippo & Orazio della scorsa settimana, ci delizia nuovamente con una storia di amicizia e buoni sentimenti tra personaggi che sono sì specchiati rispetto alle loro personalità abituali ma non per questo meno capaci di provare emozioni, stati d'animo e di dar valore ai rapporti umani che intercorrono tra di loro.
Questa volta il gioco dell'inversione dei ruoli spetta a Pico e Paperoga, protagonisti di una avventura che pone l'importanza dei legami e della sincera amicizia al di sopra di qualsiasi conquista personale, messaggio veicolato con genuinità e senza alcuna pecca di risultare stucchevole.
Bellissime, infine, le altre due storie con lo sfizioso "Gastonik", opera di Gervasio e Maccarini, e la vicenda conclusiva con protagonisti Amelia e lo Zio Paperone.
Queste ultime sono veramente due chicche, per come sono costruite a livello narrativo, per come riescono ad intrigare, a coinvolgere e a presentarci i personaggi sotto un aspetto inedito, capovolgendo i tratti caratteriali che li rendono iconici e distintivi fin dal loro debutto sulla carta stampata.
La storia di Enna e Surroz, in particolare, nel finale mi ha deliziato e riscaldato per il gesto che un personaggio insospettabile compie con purezza di cuore per una persona la quale è, a conti fatti in questa realtà parallela, una perfetta sconosciuta.
Animato dal semplice e genuino proposito di aiutare chi, per un motivo o per un altro, necessita di ricevere affetto o di ritrovare un po' più di calore dentro di sé.
Alle matite il già citato Facciotto, il bravissimo Maccarini (disegnatore sia della storia di Malgeri che di quella scritta da Gervasio) e infine Surroz compiono un lavoro egregio e pregevole nel trasporre su carta le gustose storie di un albo che, per qualità narrativa, segue brillantemente la già notevole e stuzzicante scia tracciata dal numero precedente, apripista di questa intrigante operazione natalizia "allo specchio".