Ma quello li dietro non è quel fantomatico personaggio dei " miserabili" di Victor Hugo' tradotto come il mistero dei candelabri ( bruttissimo titolo) su Topolino nel lontano 1989 ?
Perché "tradotto"? "il mistero dei candelabri" è storia del tutto italiana, di G.B. Carpi, nata con quel titolo...
Oltre che una perla preziosa del fumetto Disney nostrano, sia per la sua sceneggiatura appassionante che per i suoi disegni esplosivi!
Veniamo al numero di questa settimana, che inaugura il 2025 del libretto.
La storia di copertina l'ho apprezzata molto.
La cosa che ho più gradito è la sua struttura poichè parte con toni comici e tendenti all'umorismo per poi regalare piacevolissimi momenti di inquietudine e incertezza nel corso del suo sviluppo.
Il "Fantasma dell'Opera", dalla sua prima comparsa nei sotterranei del teatro, si prende giustamente la scena e sono curioso riguardo al volto che si cela dietro la sua maschera ammantata d'ombra.
Personaggio molto affascinante e carismatico, protagonista di un racconto che scorre bene e intriga, il quale si fregia delle matite eleganti e leggiadre di Mario Ferracina.
Già lo scorso anno, con i due episodi del "Corsaro", ha mostrato delle doti straordinarie e con la sceneggiatura di Francesco Vacca si riconferma in maniera riuscitissima offrendo una nuova visualizzazione grafica di altissimo livello!
Gustosissima, poi, la vicenda di Gastonberg facente parte del ciclo "La Casa delle Storie".
Mi è dispiaciuto venire a sapere che si tratta dell'ultima di una serie di racconti che ho molto gradito: le storie di Marco Bosco sono state interessanti e godibili, ho apprezzato la sua capacità nel costruire trame intriganti a partire da tracce di documenti storici conservati nell'archivio di Torremare come quest'ultimo con protagonisti Gastone e Paperoga, vivacizzato dai disegni peculiari e fini di Blasco Pisapia che ha curato tutto il lato grafico del ciclo.
Molto carina anche la storia di chiusura, simpatica nel suo sviluppo e divertente, impreziosita dai disegni classici di Fabrizio Petrossi che sono sempre un piacere da ritrovare sul Topo.
Veniamo poi alle due brevi.
La storia di Marco Bosco e Francesco Guerrini si inserisce nel solco delle precedenti, molto solari e graziose da leggere.
Mi ha regalato sorrisi e divertimento, infine, la storia di Tito Faraci, impreziosita da alcune battute che la rendono vivace e frizzante come il clima che le fa da sfondo.
Ai disegni troviamo il debutto di Davide Percoco che offre una prova di esordio non solo convincente ma anche bellissima.
Le sue matite sprizzano espressività e dinamicità da tutti i pori, confermando le mie buone aspettative per questo artista esordiente in ambito disneyano e che ritroveremo nuovamente la prossima settimana con un'altra storia con protagonista il buon Mickey Mouse.