I fumettari di oggi prendono spunti dai film hollywoodiani e non ci vuole poi molto a vedere un film.
Ne parli come se ispirarsi a un film fosse da evitare, e ciò non è assolutamente vero. Puoi proporre esempi ai quali ti riferisci?
La parola fumettari" la coniata Sergio Bonelli, lui umile com'era non voleva scomodare la parola "artisti" oggigiorno troppo abusata. E giusto io ero d'accordo con lui. Che diceva anche che gli artisti di oggi sono bravissimi nel disegnare e raccontare uno scenario urbano, ma vanno in difficoltà nel descrivere la natura selvaggia. E sono d'accordo.
Le storie a fumetti che si ispirano ai film hanno avuto inizio con la saghe di guerre stellari sul finire degli anni 70 e poi e stato un susseguirsi, perché io leggendo e guardando i fumetti Disney di Orgoglio e Pregiudizio le scene mi ricordano più il film che il romanzo ottocentesco della Austen.
Io guardando i bellissimi disegni di Mottura di Frankenstein e Dracula in qualche modo si sarà pure ispirato al film, visto che Frankenstein detiene il primato di pellicole cinematografiche nei cosiddetti bmovie americani.
C'è qualcosa di male in questo. No.
Però non si può nascondere che chi ha letto tantissimi libri ha più fantasia, vuoi mettere Virus il mago della foresta morta" di Pedrocchi e Molino, un fumetto del 1934, la scena di quando tutte le mummie del mondo si risvegliano e' davvero raccapricciante, come lo era il primo Macchia Nera di Goodfredson, per non parlare sempre dell'Eternauta.
Se a casa mia la libreria e' più grande del televisore devo ringraziare mia sorella, una volta avevo una casa dove c'era anche una libreria adesso ho una libreria dove c'è anche una casa.
Mi ci vorrà una vita forse anche due, ma un giorno me li leggerò tutti. Il televisore ed il telefonino uccidono la fantasia.
E poi per ogni regola c'è sempre un eccezione, ma di qualsivoglia autore: Zola', Burroughs, Canetti, Pirandello, Camus, Camilleri, Sciascia, non ne esiste uno dove non ci abbiamo fatto un film e una fiction.
Ancora oggi lancio maledizioni alla Rai per avermi rovinato un capolavoro come Sandokan di quel autore immenso e sconfinato che era Salgari.