Papersera.net

Saluti a tutti,

nella sezione delle pubblicazioni, alcuni libri sono indicizzati con il tag "Biblioteca del Papersera"  (https://www.papersera.net/wp/tag/biblioteca-papersera/)  mentre altri con il tag "Quaderni del Papersera" (https://www.papersera.net/wp/tag/quaderni/).

Anche i tipi di pubblicazione sono abbastanza diversi, uno più incentrato sugli autori e l'altro sulla presentazione di materiale inedito (Topolino 1370, Il Regno di Topolino 96, Zio Paperone 217, La spada Invisibile etc.)

Pero' su Inducks tutto e' nella stessa pubblicazione
https://inducks.org/publication.php?c=it%2FPAP&pg=img&num=1

Secondo voi avrebbe senso dividere in due pubblicazioni e aggiornare l'indici Inducks ?

Ciao!

Penso che la pubblicazione che su INDUCKS appare come "La Biblioteca del Papersera" sia stata ideata per includere qualsiasi tipo di proposta dell'Associazione (o più precisamente, prima che questa fosse costituita, del sito). Tale è la ragione per cui, oltre ai volumi per i premiati e ai cosiddetti "Quaderni", si trovano anche albetti come Uncle $crooge Gags a go-go in a great-little all-new Carl Barks story, che non ricadono in nessuna delle due categorie sopracitate. Anche la numerazione, che immagino sia attribuita da qualcuno che frequenta questi lidi (forse l'indicizzatore/admin di INDUCKS Matteo Sonz?), mi pare che non sia riportata all'interno dei libri, ma che semplicemente si rifaccia all'ordine cronologico in cui sono stati realizzati.

Dal canto mio, come semplice indicizzatore, ho fatto presente quando si trattava di "Quaderni" (e il loro relativo numero) nella descrizione delle pubblicazioni che ho personalmente inserito sul database (Carlo Chendi e Mopsi Giso e Leo). Ritengo che questa accortezza sia sufficiente.

Piccolo appunto "storico": il nome della collana La Biblioteca del Papersera dovrebbe essere stato ispirato da La Biblioteca di Repubblica. Nel 2002 il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari fu il primo a proporre un'ampia collana di libri in vendita abbinati al giornale; in precedenza i quotidiani potevano proporre o dei libriccini one-shot oppure delle opere a fascicoli che poi spettava agli acquirenti far rilegare.