Recensione Topolino 3632
Topolino 3632 si apre con il ritorno in grande stile di
Fantômius, che campeggia assieme a Dolly Paprika nella copertina disegnata da
Andrea Freccero.
La storia di apertura del numero, intitolata
Il club del crimine, è integralmente frutto del lavoro di
Marco Gervasio, soggettista, sceneggiatore, disegnatore (con le chine di
Alessandro Zemolin) e supervisore della colorazione, realizzata da
Irene Fornari. Si sviluppa in 48 tavole, equamente distribuite fra primo (24 tavole) e secondo episodio (24 tavole).
La
rentrée del ladro gentiluomo per l’ennesima sua “strabiliante impresa”
è inserita in una storia dinamica, ricca di colpi di scena e arricchita dal recupero di personaggi che hanno animato precedenti avventure del ladro mascherato, alcune delle quali sono esplicitamente richiamate in alcune vignette.
La trama è avvincente e mette Lord Quackett in una condizione davvero scomoda, apparentemente esponendolo al rischio di venire pubblicamente smascherato, per giunta al cospetto del commissario Pinko, a causa delle trame di una congrega di appassionati di crimini e misteri dalle intenzioni assai poco trasparenti. Ma, grazie a inattese alleanze, l’aristocratico saprà cavarsela anche stavolta, con brillantezza, e per giunta beffa finale.

La ricomparsa dell’illusionista Silvus[/size][/i]
Saltando invece in chiusura del libretto,
Minnhi e il pozzo del destino giunge alla seconda tappa di
un’ampia e onirica narrazione, concepita da
Sergio Cabella e disegnata da
Roberto Vian. Se il primo episodio aveva lasciato nel lettore più di una domanda senza risposta, nelle tavole de
Il pianeta delle visioni i lettori iniziano a trovare qualche elemento chiarificatore, che tuttavia non illumina del tutto
un’atmosfera di voluta sospensione e ‘non-detto’: ad esempio, iniziano a essere svelati maggiori elementi del passato della
naufraga spaziale Minnhi. La protagonista resta ancora all’oscuro della sua storia personale, causa temporanea (?) amnesia, ma
acquista spessore, pur mantenendo una residua evanescenza.

Gloria a Macchina!
E la trama lascia intendere che lei sarà destinata a giocare un ruolo cruciale nello sviluppo della vicenda. Al contempo, fa la comparsa, nei suoi fumosi ricordi di Minnhi, l’antagonista, un cupo essere di cui intravediamo le mani nere e un puntuto trono e che si manifesta bramoso di realizzare il suo oscuro disegno, lasciando intuire
inquietanti esiti in vista dell’ultima risolutiva puntata della mini-saga.
Completano il numero due storie di diversa lunghezza:
Paperino e la spiaggia a rischio, 22 tavole scritte da
Carlo Panaro e disegnate da
Ottavio Panaro, e il nuovo episodio della serie
Vita da Pluto, 10 tavole con sceneggiatura di
Francesco Pelosi e disegni di
Mattia Surroz.
La prima storia, di classica ambientazione estiva, prende le mosse da uno spunto non originale ma sempre divertente, ovvero le inattese conseguenze di vanagloriose millanterie. Nel caso di specie,
Paperino si trova a sperimentare le stesse traversie di un celeberrimo ragioniere, già “azzurro di sci”, e rischia di pagare a caro prezzo l’affermazione di essere stato un giovane provetto surfista. Iscritto a sua insaputa dai nipotini a una gara di surf, per giunta al cospetto di Paperina, orgogliosa di ammirarlo cavalcare le onde, proverà a trovare insperata salvezza in una delle solite
corvée imposte dallo zione, salvo poi cadere dalla metaforica padella nella ‘sabbiosa’ brace.
Comunicazione Istantanea, infine, prosegue il filone dell’interazione tra Pluto e i suoi compagni a due zampe e stavolta declina
il tema dalla prospettiva della difficile interlocuzione tra cani e ‘non-cani’.

Equivoci di comunicazione[/size][/i]
In conclusione, il voto complessivo del numero:
storie varie, di ambientazione passata o futuristica, oltre che nel presente balneare,
rendono l’albo molto ricco e interessante. Assegno quindi 4 stelle piene a
Topolino 3632.
Voto del recensore:
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