Di Up pensavo di non avere una opinione ben precisa, che avrei dovuto riguardarlo perché di certo l'avrei rivalutato e che ai tempi vedevo le cose con occhi diversi.
E invece no, mi ritrovo a pensare le stesse cose. E cioé: storia magnifica, adulta, profonda, coraggiosa per un cartone animato.
Ma poi arrivano troppi cani, che non mi piacciono nemmeno come sono disegnati (li avrei voluti più caricaturali), una vocetta in falsetto che non si capisce assolutamente perché sia stata messa, Dug e il beccaccino che ti fanno sentire accanto a Carl nella sua frustrazione di averli tra i piedi, e un personaggio come Russell, che poteva essere davvero bello, che viene un po' sprecato.
In definitiva, la cosa che più mi ha urtato sono stati i cani e i loro vari tormentoni, entrambi mi sanno troppo da gag obbligate, cose di cui la Pixar non ha mai avuto bisogno.
E non mi lamento della parte più d'azione finale e il cambiamento di obiettivo di Carl. Perché ci sta ed è così che doveva andare, trovo però sia stato messo giù male.
Sarebbe sciocco però fermarsi solo a questo. Per quanto sa un po' da occasione sprecata (e dire che avrebbe potuto battere Ratatouille, che lo considero uno dei film più belli di sempre), da modo di riflettere e di rimanere a bocca aperta. La sequenza iniziale conferma ancora una volta come i cartoon abbiano una marcia in più rispetto al resto del cinema. In quale altro prodotto si vedono 10 minuti solamente musicali di tale raffinatezza?
Un'altra scena di una bellezza unica è quella in cui Carl sfoglia l'album di foto un'ultima volta, prima di partire alla ricerca del beccaccino. Una sequenza muta e riflessiva prima del gran finale penso sia rara da vedersi in giro.
E c'è tanto altro, tanti altri temi e riflessioni, come lo scorrere del tempo, l'attaccamento alle persone care, l'evoluzione personale che può arrivare a compimento anche in età anziana, l'iniziare una nuova vita, eccetera, che non possono lasciare freddi lo spettatore.
Sarebbe ingiusto ricordare solo cagnolini, e perciò, pur con i suoi difetti e i suoi pasticci, bisogna riconoscere che è un film audace e geniale. Non tra i miei preferiti ma obiettivamente meritevole.