Il 1977 è un anno molto ricco per la Disney. Oltre a The Rescuers escono Elliott il Drago Invisibile e Le Avventure di Winnie Pooh. Gli anni 70 e buona parte degli anni 80 sono anni parecchio discontinui, la Disney è infatti occupata con i live action, coi primi progetti televisivi, e sull'animazione cinematografica punta assai poco. Sono anni che vedono lunghi intervalli tra un classico e l'altro, intervalli spesso parzialmente colmati da una tradizione mediometraggistica ancora attiva: nel 1979, tra Bianca e Bernie e Red e Toby, esce infatti L'Asinello di Don Bluth. Nel 1983, in attesa di Taron e la Pentola Magica escono il celeberrimo Canto di Natale di Topolino e l'assai meno celebre Il Compleanno di Ih-Oh. L'intervallo tra Taron e Basil sarà invece colmato da Sport Goofy in Soccermania, prodotto dalla feature animation ma stranamente mai distribuito nei cinema.
L'onnipresente processo xerox, qui usato pesantemente, rende Le Avventure di Bianca e Bernie uno dei film più cupi della filmografia Disney. Fondali sporchi, animazione estremamente "matitosa" e atmosfere malate sono l'ideale per un film ambientato in una palude con protagonista una bambina impaurita. E' il primo classico disney ad adottare il formato rettangolare che avrebbe caratterizzato il cinema "moderno", e paradossalmente è anche l'ultimo dei film della vecchia guardia di artisti Disney dal momento che col successivo Red e Toby subentreranno definitivamente le nuove leve. Whoolie Reitherman, protagonista incontrastato degli anni 60/70 firma così la sua ultma regia, e Don Bluth, che due anni dopo con la regia dell'Asinello si sarebbe congedato dalla Disney imboccando così una propria strada, è uno dei direttori dell'animazione assieme agli inossidabili Frank Thomas e Ollie Johnston.
L'impronta della vecchia gestione è inconfondibilmente impressa nel cast di personaggi: Medusa e i suoi coccodrilli rientrano a pieno titolo nella schiera dei cattivi "ridicoli". Notevolissima la mimica di Evinrude, che riesce ad essere assai espressivo malgrado l'esiguità dei lineamenti facciali e la mancanza della parola. La disinvolta Bianca e l'impacciato Bernie, lontani anni luce graficamente dalla loro versione moderna de La Terra dei Canguri, sono due personaggi assolutamente credibili ma quello forse riuscito meglio è Rufus, vecchio gatto con un ruolo assai ridotto nella vicenda ma protagonista di un flashback che trasuda calore da ogni fotogramma.
La calda cupezza vintage di Bianca e Bernie è presente anche e soprattutto nella colonna sonora composta da quattro canzoni, tre delle quali molto malinconiche. The Journey è un cupo lamento che dà voce ai pensieri di Penny e accompagna le immagini dei titoli di testa, che descrivono il viaggio della bottiglia.
Tomorrow is Another Day, il tema d'amore che accompagna il viaggio dell'albatross su una New York ingiallita dal tramonto, e la consolatoriaSomeone's Waiting for You sono mentalmente cantate da Miss Bianca a differenza di Rescue Aid Society inno della società di salvataggio dei topi, forse il pezzo più allegro.
Con Bianca e Bernie si chiude ufficiosamente un'era che tuttavia lascerà un abbondante strascico per altri dieci anni, il topos del bambino in difficoltà capace di comunicare coi suoi amici animali, e quello del minuto popolo dei topi avranno poi largo seguito sia nella produzione Disney che in quella Donbluttiana. La formula di Bianca e Bernie inoltre si sarebbe rivelata abbastanza efficace da poter essere riproposta in un sequel uscito nel 1990. Solo che le atmosfere non sarebbero certo rimaste le stesse.
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