Applaudo per il progetto ma ripeto certe mie perplessità ripetute altrove, che in parte coincidono anche con quelle di Maximilian.
Sicuramente è meritorio che stiate facendo un'altra serie di schede per Gottfredson, tuttavia penso che oggigiorno l'approccio giusto per avvicinare persone nuove al fumetto Disney è quello di fargli conoscere le storie e non gli autori. Non è per incensarmi, perché il mio approccio ha scelto me e non ho scelto io lui.
Ma oggi il lettore è già tanto limitato di vedute, e incline a non sviluppare un proprio spirito critico (men che meno storico), che limitarlo ulteriormente non lo aiuta. Perché un lettore impreparato dovrebbe farsi l'omnia di Scarpa (piena di storie dimenticabili) e saltare Topolino e il fantasma del Monte Cannibale, che oltre a essere qualitativamente notevole significò tanto per i lettori dei comic books americani? Mi è capitato di leggere che la filosofia alla base del Compendium è che il Topolino dei comic books non è considerato promotore dello spirito Disney, degno di scarsa attenzione. E qui mi arrendo.
Barks ha fatto alcune storie mediocri (Paperino via col vento), perché il lettore dovrebbe conoscere anche quelle e trascurare l'ottima commedia Paperino e il mare di nebbia di Martina, che sull'umorismo ha da impartire molte più lezioni?
Ovviamente il vostro progetto è necessario perché serve una galleria specifica su certi autori importanti, però io - conoscendo la vostra filosofia - mi pongo in antitesi. Non tanto nella pratica (perché anch'io di Gottfredson e Walsh mi diletto di esaminare l'intera loro opera, anche i loro passi falsi, e ne redigo le schede apposite), ma nella teoria e nel metodo. Il lettore è bene che conosca prima le storie belle prodotte in Disney se noi li indirizziamo bene, e da lì scelga di seguire e approfondire la poetica dell'artista in questione. Se un autore è degno di esser seguito quasi per intero, è la valutazione delle singole storie a comunicarlo e non l'imposizione dell'autore in sé al pubblico di curiosi. Ovviamente si può mediare fra le due visioni, la mia e la vostra. Esempio: si può approfondire e addentrarsi dentro Fellini senza per forza guardar tutti i suoi film, che comprendono anche opere meno riuscite.
In questo periodo così difficile rischiamo di limitarci in una sintesi estrema e sviante di cosa vada preservato.
(Segnalo en passant alcuni punti dove mi discosto da voi: ho ridimensionato la valutazione di Topolino giornalista e Topolino e la banda della morte nonostante da piccolo mi piacessero molto perché - so che può esser considerato eretico - essendo io orientato a voler coinvolgere soprattutto chi è a digiuno di fumetto Disney, ho notato che non nascondono défaillances, delle soluzioni di comodo, che a un occhio critico, privo della nostalgia del Topolino anni '30 come noi, possono risultare difetti ineludibili. Quindi il mio messaggio è stato che se si vuol conoscere il top del Topolino anni '30 il neofita troverà più solidità e compattezza in episodi come Agente della polizia segreta o Il mistero dell'Uomo Nuvola - veri capolavori, più sfaccettati e costruiti meno "a tesi" - che non in Topolino giornalista, che non fa a meno di convenzioni note all'epoca. Ovviamente considero Giornalista e Banda della morte ancora ottime storie, per carità, ma non al top nel mondo del fumetto, Disney o no).