Ho letto questa storia una sola volta.
Non ne sono servite altre.
Magari non è la mia storia preferita di Scarpa, ma probabilmente lo è del "secondo periodo", quello "post-ultraghiaccio" per intendersi (immediatamente seguita nei miei affetti da Brigaboom).
Come ha detto anche il nostro grande V, questa non è solo una grande storia di Pippo, ma anche di Topolino: i granchi-molli, i momenti di solitudine... Questi sono i capolavori come li concepisco io: uno spunto, un contenuto, (e che spunto! e che contenuto!), una trama "con gli attributi", comicità illuminata, personaggi giusti al posto giusto; e magari scopriamo che il loro "posto giusto" è parecchio più grande e multiforme di quello che credevamo, come accade a Pippo in questa storia, ove si conferma una volta di più la sua capacità di attingere ai toni più alti e riflessivi, restando Pippo e sempre Pippo.
E sui disegni: qui è lo Scarpa che ha già la perfezione tecnica assoluta, ma è ancora "classico": il vecchietto dei granchi, Pippo stesso, non hanno ancora quell'espressività "tirata a lucido" con dovizia di linee cinetiche e contorni concentrici tipici dello Scarpa "a strisce" che talvolta sconfina (intenzionalmente, s'intende) quasi nell'isterico e nel forzato (Wrayspray, sindrome visionaria...). Meno forza plastica dunque, forse, ma maggiore capacità di respiro, di raccoglimento, di meditazione: meditazione pippica, certo, che non si prende eccessivamente sul serio. E forse questo è proprio l'ultimo grande Pippo di Scarpa (ma diciamocelo, quanti altri grandi Pippi successivi conosciamo? Faraci e Casty, e a modo loro i Mercoledì, ma in un altro senso), prima dell'idea di farlo affezionare a Zenobia, idea originale, certo, ma che purtroppo chiuderà a Pippo momenti di grande coprotagonismo come questi. O forse è il contrario, in realtà: dopo una storia così, Scarpa decide, forse a malincuore, ma con soddisfazione, che è giunta l'ora di assegnare al personaggio un ruolo diverso, non meno originale ma defilato, perché sarà davvero difficile fare di più.
Grazie Maestro!