Nell'attuale numero 270 di Fumo di China c'è un articolo di Marco Barlotti intitolato "Dal baule di Abramo Barosso - A 5 anni dalla scomparsa, alcuni soggetti inediti".
E' solo una pagina ma vediamo l'autore con in mano il libro del Papersera del 2008 dedicato a lui e al fratello Giampaolo e la menzione del nostro forum circa la pagina messa a disposizione per ricevere i manoscritti ritrovati recentemente dalla moglie Marisa Massone all'interno di un baule.
Non sapevo che fossero stati i Barosso a tradurre, nel '61, il nome 'Magica DeSpell, the sorceress' in 'Amelia, la fattucchiera che ammalia', quando, come scrive Barlotti, una traduzione 'pigra' l'avrebbe fatta diventare 'Magica Incantesino, la maga'. E invece, per quanto non si occupassero di traduzioni, furono i due fratelli a suggerire questa espressione diventata famosa (cosa che immaginavo avesse fatto Guido Martina).
Come ricordato nell'articolo, non a caso o per ironica combinazione, Giampaolo Barosso trascorse gli ultimi anni della sua vita proprio ad Amelia, una cittadina vicino Terni e a dove abito io. Ricordo di averlo scoperto troppo tardi, per quanto non credo che, ad averlo saputo prima, sarei andato a disturbare l'autore nel suo 'buen retiro'.