Bravo Anton, topic doveroso!
Dato che le strisce di Gottfredson negli anni sceneggiati da Osborne sono tra i vertici delle mie preferenze fumettistiche (in assoluto proprio, tutti i generi presi in conto), ogni tanto mi sono interrogato sul ruolo un po' oscuro di questo personaggio. Ma magari i miei interrogativi hanno facile risposta, che non conosco per mera ignoranza. Vediamo se qualcuno qui mi può aiutare.
Il punto da chiarire sarebbe: quanto pesava il lavoro di Osborne sul risultato finale? Quanto sua era la sceneggiatura nelle singole strisce?
Che significa che Gottfredson scriveva la trama? Scriveva la trama della continuity, indicando insomma dove la storia doveva andare a parare, ma poi lasciava allo sceneggiatore (Osborne o De Marris) l'elaborazione delle singole strisce? O Gottfredson indicava anche quello che doveva succedere in ogni striscia, e allo sceneggiatore restava l'organizzazione delle quattro vignette e la scrittura dei dialoghi?
Più globalmente, Osborne era un ottimo collaboratore di un mezzo genio del fumetto? O Osborne era un mezzo genio che collaborava con un ottimo autore di fumetti? Lo so che è errato metterla in questi termini, ma detta così rende l'idea del mio smarrimento nei confronti della questione.
Magari per iniziare a cercare una risposta dovrei confrontare le storie sceneggiate da De Maris con quelle di Osborne e scovare differenze di stile significative (superficialmente non ne vedo, anzi manco mi ricordo bene in quali c'è l'uno e in quali l'altro, il che fa protendere verso l'idea che il grande manovratore fosse Gottfredson). Ma è un lavoro faticoso e la mia pigrizia mi impedirà di farlo.
Come fonti sul personaggio ho le cose che si trovano su internet o nelle ristampe Fantagraphics...cioè praticamente niente.
Il libro di Stajano & co. dice di più sul modus operandi della squadra di Gottfredson?
Il suo lavoro sulle Silly Symphonies non lo conosco invece.
Ecco, mi rispondo da solo. Le mie povere fonti (i volumi della Fantagraphics) contenevano abbastanza indicazioni per fare luce su questi interrogativi. Mi sono andato a rileggere dopo anni i contenuti speciali dedicati a Osborne e a de Marris contenuti nel volume 2.
La cosa più verosimile è che il
grosso del lavoro creativo fosse di Gottfredson.
Prova potrebbe esserne il seguente aneddoto. Walt Disney credeva - o sospettava - che Osborne prima, e de Marris dopo, fossero i veri e soli autori delle trame delle strisce, e non meri sceneggiatori delle idee di Floyd. Tanto che decise di sottrarre Osborne al reparto fumetti supervisionato da Gottfredson per un po', e aggiungerlo al team di scrittori dei corti d'animazione. È questo tra l'altro il motivo per cui, nel bel mezzo di anni sceneggiati in continuity da Osborne, c'è d'improvviso una storia di de Marris, una certa
Topolino Poliziotto e Pippo suo Aiutante. :
(è un po' una eccezione, perché de Marris diventerà sceneggiatore fisso di Mickey solo cinque anni dopo!). Ma resosi conto che Osborne non era bravo a scrivere plot, Walt lo rimandò con un (metaforico, ovviamente) calcio in culo a lavorare nel reparto di Gottfredson. Dopo Walt fece lo stesso con de Marris: lo prese in prova per il reparto degli scrittori dei corti animati, ma dopo poco rimandò anche lui ai fumetti.
Sostanzialmente Osborne era bravo come gag-man, ed è quello che c'è di suo in quella trafila di capolavori che va da
Topolino aviatore (1933) fino al
Sosia del re Sorcio (1937) (con appunto l'eccezione di
Topolino Poliziotto e Pippo suo Aiutante). Che fosse un buon inventore di gag da strip era chiaro: è che è anche il padre delle strips e delle Sundays di Donald Duck, dici niente. Però ora mi viene da dire che fosse sostanzialmente tutto lì il suo merito.
Come creatore di storie di suo non doveva essere un granché. Si racconta che lo misero a lavorare al plot di un libro per ragazzi, ma che non riuscì mai a finire da solo. Pare dovettero aiutarlo due tizi mezzi sconosciuti...un certo Carl Barks e un certo Walt Kelly (i futuri padri del fumetto umoristico moderno americano
muahahaahaah).
Comunque non credo che Disney disdegnasse Osborne, perché lo aggiunse al gruppo di gente che lavorava a
Bambi.
È il motivo per cui da
Topolino e il mostro bianco (1938) in poi lo sceneggiatore del nostro rattoide preferito divenne de Marris.
Gottfredson disse in un'intervista che preferiva de Marris a Osborne, perché quest'ultimo scriveva dialoghi più verbosi. Potrebbe essere il motivo per cui dopo la fine della lavorazione di
Bambi Ted Osborne divenne...disoccupato (ma sto giusto facendo una supposizione). Lasciò il fumetto per fare altro e morire relativamente giovane.
Anche de Marris è morto giovane, e si sospetta persino di suicidio. Ma magari ne parliamo quando apriamo un topic su di lui...