Da quando in qua la cosa è soggetta alle mode?
non è questione di "moda", la moda è altro
correnti e stili sono legati all'epoca storia in cui vengono creati... Caravaggio aveva senso e grandezza nel 1500, le stesse opere nel 1900 non avrebbero avuto lo stesso significato e impatto
vi siete legati mani e piedi al fumetto Disney nato il secolo scorso come adattamento dell'animazione di quel periodo, e comunque tanto le strisce avventurose del Mickey di Gottfredson quanto i paperi di Barks erano (all'epoca) assolutamente contemporanei
se dovessimo fare lo stesso ragionamento fatto quasi un secolo fa, i fumetti odierni dovrebbero somigliare stilisticamente di più al Mickey di Rudish e ai paperi squadrati delle nuove DuckTales
in verità il fumetto si è evoluto (quantomeno in Italia, meno in Egmont dove la linea barksiana è molto forte) un po' per i fatti suoi e lo si accetta così, essendosi ritagliato una sua nicchia... mi auguro pertanto continui ad evolversi e cambiare, adattandosi ai tempi
perché ricordo bene il mio entusiasmo da ragazzino (negli anni '80) quando sul Topo c'era una storia illustrata da Cavazzano, superstar per me assoluta e, all'epoca, osteggiata internamente (e non solo, c'erano anche lettori indignati che scrivevano lettere asserendo che avrebbero smesso di comprare il Topo perché c'erano storie illustrate da lui, ma pensa un po' te) perché, appunto, troppo estremo e rivoluzionario
quella è la sensazione che mi piace
Lavoradori è uno di quegli artisti che mi restituisce entusiasmo per il disegno, uno dei disegni che più amo tra quelli che ha realizzato per me è questa matita ispirata alla Lost in the Andes di Barks:
Lost in the Andespur con un soggetto che dubito lo entusiasmasse, ha sfornato una composizione efficace con geometrie funzionali e una sintesi assolutamente meravigliosa... adoro ogni singola linea, in particolare trovo Donald essere di una bellezza assoluta