Innanzi tutto, meritatissimi complimenti ad Everett, che, al solito, si prodiga in recensioni molto ben fatte.
Poi, passando all'autore, Mezzavilla è un bravissimo creatore di storie gialle, il mio unico rammarico è di averne lette pochissime, praticamente solamente le iniziali fino a Orazio eroe per caso, tolta qualcuna come "Topolino e il mistero della voce spezzata (ahimé).
E, paradossalmente, le poche storie che ho quasi mi bastano per giudicare l'autore, in quanto più rappresentative e famose (e forse più belle).
Direi che forse, tra queste, la migliore sia "Gambadilegno e il ritorno a Legcity", una storia che alla prima lettura mi colpì tantissimo per come dava spazio e caratterizzava Gambadilegno, facendo addirittura vedere uno scorcio della sua giovinezza, invece di caratterizzarlo solo come semplice mariolo che veniva sbattuto in carcere ad ogni occasione.
E questo fatto di visualizzare il passato di Gambadilegno lo accomuna a Scarpa (la collana Chirikawa), fatto che non fa altro che confermare quanto sia stato bravo questo autore.