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Silvano Mezzavilla

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Maxi
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PolliceSu   (2)
    Re: Silvano Mezzavilla
    Risposta #30: Domenica 27 Set 2009, 19:49:14
    Complimenti ad Everett per il fantastico lavoro, Mezzavilla è uno dei miei autori preferiti e vedere un lavoro critico così ben fatto su di lui non poteva quindi che farmi piacere... ho letto tutte le sue storie tranne quella di nonna papera e quelle successive alla "Villa dei Misteri"... ovviamente, tranne forse l' "ultrapizza" (ricordo che la storia mi piacque ma credevo fosse stata attribuita a lui per sbaglio dato che non era decisamente il suo genere), le ritengo tutte dei piccoli (in alcuni casi grandi) capolavori... dovessi però metterne una sul podio non avrei dubbi: "Topolino e la sindrome visionaria" per la trama ineccepibile, degna di un giallo "normale" ma ben adattata alle pagine di un fumetto disney e per l'uso magistrale di Topolino che, ovviamente, risolve il caso ma non senza attraversare momenti di difficoltà evitando di apparire come la signora in giallo di turno che osserva e scopre tutto in mezzo secondo... i disegni di Scarpa ovviamente completano e impreziosiscono l'opera ma, imho, la trama era già perfetta che i disegni in questo caso si limitano a fargli da, pur splendida, cornice. L'altra storia che generalmente viene indicata come suo capolavoro, "Il mistero della voce spezzata" e che, tengo a precisare, rientra a pieno titolo anch'essa nella mia hit parade, secondo me è leggermente inferiore. Lessi qualche settimana fa su questo forum un topic (sulle anticipazioni sul n° 2570 e che ora vorrei linkare ma non riesco a ritrovarlo) dove, andando OT, era iniziata una discussione a riguardo di tale storia. Alcuni sostenevano che era una storia sostanzialmente sopravvalutata in quanto pesante per la mancanza di gag e perchè la trama era un pò forzata sia nelle coincidenze, ritenute troppo improbabili (es. minni che casualmente conservava il giornale sul concorso canino di un anno prima), con le quali si mandavano avanti le indagini di Topolino sia, e soprattutto, nell'espediente finale della telefonata che viene sbloccata da un altro fulmine che, scientificamente impossibile, stonava in un giallo dalle pretese di verosimiglianza come questo e in cui non comparivano elementi e/o personaggi (es. eta beta/zapotec&marlin/archimede) con i quali nel mondo disney si giustificano le cose irreali. Personalmente non mi trovo d'accordo con queste teorie: non era una storia comica e quindi un uso massiccio di gag sarebbe stato fuori luogo e definirla pesante mi sembra molto coraggioso dato che è molto avvincente e sceneggiata benissimo, alcune indizi nei gialli devono essere per forza frutto di combinazioni fortunate e l'espediente della telefonata, per quanto comunque inverosimile è originale e non è comunque come un coniglio che scappa fuori da un cilindro, quindi ci può stare benissimo... ciò che invece, imho, è un pò un arrampicata sugli specchi, è proprio "AIOTTO"... idea certamente ottima per creare suspence... ma secondo voi uno che sta per essere rapito si mette a lasciare indicazioni chiare o un indizio così assurdo, praticamente un altro enigma? a me quello è sembrato un pò forzato... non si ricordava il nome dell'azienda ma solo l'indirizzo, forzato ma passi, ma mettersi a inventare un rebus insomma... certo se avesse detto le cose chiaramente lo avrebbero ripescato subito e la storia non avrebbe avuto motivo di esistere... ma col senno di poi si potrebbe dire che sarebbe bastato semplicemente un "mi troverete" davanti "AIOTTO" che non si sarebbe rovinata la suspence (quanti lettori avrebbero capito che erano le coordinate sulla piantina di Topolinia?) e la cosa già sarebbe apparsa più normale... questo secondo me è il, pur piccolo, neo della storia, un incongruenza scientifica su un fumetto come Topolino ci può stare tranquillamente ma una forzatura narrativa stona un pò dovunque, dalla barzelletta al romanzo... ripeto: resta comunque una bellissima storia con i disegni di Cavazzano che ne fanno una vera opera d'arte e che magari avessi scritto io, e mi accontenterei di avere anche solo una storia al mese dello stesso livello...

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      Re: Silvano Mezzavilla
      Risposta #31: Domenica 27 Set 2009, 20:33:03
      ciò che invece, imho, è un pò un arrampicata sugli specchi, è proprio "AIOTTO"... idea certamente ottima per creare suspence... ma secondo voi uno che sta per essere rapito si mette a lasciare indicazioni chiare o un indizio così assurdo, praticamente un altro enigma? a me quello è sembrato un pò forzato...

      Il mistero della voce spezzata è una storia stupenda!!!!
      Per quanto riguarda "AIOTTO", credimi, in moltissimi romanzi gialli (tipo quelli di Ellery Queen) ci sono ogni volta vittime di omicidio che in punto di morte lasciano messaggi da interpretare dal detective molto più astrusi di questo!! Il fatto è che per quanto irreali e improbabili, il lettore li accetta ben sapendo che fanno parte delle "regole del gioco"non scritte che contraddistinguono questo particolare tipo di narrativa.
      Leggendola in questo modo, non l'ho trovato per niente un espediente forzato ;)

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      Maxi
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        Re: Silvano Mezzavilla
        Risposta #32: Domenica 27 Set 2009, 20:53:11
        Hai ragione che spesso si vede anche di "peggio"... è solo che, almeno a me, è sembrato strano non tanto il messaggio in sè, prova solo di grande fantasia dell'autore, quanto che uno lasci un indizio così particolare senza lasciare almeno una chiave di lettura, sai fosse stata ad esempio una targa non ci sarebbe stato bisogno di aggiungere niente, chiunque avrebbe saputo cosa farsene, ma quello insomma... comunque sostanzialmente hai ragione, se si vuole il mistero bisogna anche non farsi troppe domande ;) e concordo con te che è una storia ad ogni modo stupenda che purtroppo non ha fatto abbastanza scuola dato che di gialli così se ne vedono pochi...

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        Bramo
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          Re: Silvano Mezzavilla
          Risposta #33: Domenica 27 Set 2009, 22:00:40
          Topolino e la sindrome visionaria è effettivamente un altro grandissimo capolavoro di Mezzavilla, direi un capolavoro in generale per le storie con Topolino. Anche per i disegni di Scarpa a mio avviso però: come ho ricordato nella recensione, molte delle grandi storie di Mezzavilla subiscono diretta ispirazione dall'operato di Scarpa (l'hai ricordato anche tu, Maxi), e il fatto che questa sia stata disegnata proprio da Romano le dà un tocco tangibile in più. In parole povere, io non penso che i disegni siano solo cornice, ma come anche in altre occasioni sono funzionali alla trama, e penso che per quanto magistrale di suo sia la sceneggiatura avrebbe reso meno bene se fosse stata disegnata da (per dire) Camboni (per dire un autore che a me piace molto, ma che non avrebbe reso splendida allo stesso modo quest'avventura). Le espressioni di smarrimento di Topolino, la figura di Samuele... tutti elementi importanti.
          Questo, insieme alla trama perfetta (lol il riferimento alla Signora in Giallo, ma in effetti è così, qua Topolino è vulnerabile e colpito in prima persona) rendono la storia meravigliosa. Non so in effetti se davvero le preferisco Il Mistero della voce spezzata, forse sarebbe meglio dire che queste due insieme alla Villa dei Misteri, L'enigma del faro e La frequenza Kappa stanno tutte sul primo gradine del podio.
          Per le critiche alla Voce spezzata... forse ne avevo sentito parlare anch'io, ma non così nel dettaglio come ha scritto Maxi: prima di tutto, anche se la storia ci presenta un'ambientazione "adulta" e una trama più "matura" e "seria", ma resta sempre un fumetto Disney. Anche se presenta una trama dai risvolti più da giallo vero e proprio che non da pseudo-indagine facilona, non c'è bisogno della presenza di Eta Beta o della macchina del tempo per accettare giustificazioni anche fantasiose. Mezzavilla non è Don Rosa, insomma, che deve far quadrare tutto in modo plausibile. Nonostante ciò ha creato storie molto mature e "adulte", senza rinunciare alle possiblità del mondo Disney. Con questo non voglio dire che allora un autore possa risolveere le matasse create in qualsiasi modo, deve sempre esserci una coerenza interna. E Mezzavilla non ce la nega. La mancanza di gag non rende pesante la storia, cher rimane appassionante e appassionata per il suo ritmo... senza contare che alcune situazioni come le facce di Pluto disegnate dal Cavazza, la battuta del "contare con le dita" e la vecchina che guarda con sospetto Topolino che entra nella cabina fuori servizio (chiamando addirittura un'amica) mi hanno fatto più che sorridere, sono scene quasi alla Tenente Colombo, specie l'ultima che ho elencato.
          Per la cosa del giornale di Minni... è alla base della trama che proprio un anno prima ci sia stato un temporale uguale a Topolinia, e che sempre in quel periodo ci fosse stata la precedente edizione della mostra canina. E' normale che sul giornale che riportava la notizia del (magro) premio di Pluto ci fosse anche quella sul temporale. Non stona niente, mi pare.
          Infine, la soluzione del mistero: e' chiaro che scientificamente non è possibile, ma qui si ritorna al discorso della storia Disney, per quanto capace di parlare ai lettori adulti e di presentare atmosfere hard-boiled. Qui conta la fantasia dell'autore e la capacità di dare un senso logico (per quanto impossibile) al caso su cui indaga Topolino. E la soluzione creata da Mezzavilla è molto fantasiosa, ai tempi mi sensibilizzò molto per la genialata. Poco importa se nella realtà non può succedere.
          Per "aiotto": anche qui, ci sta tutto, è la genialata massima addirittura. Giustificata dal fatto che il tipo non si ricorda il nome della fabbrica, in una cabina cosa ti viene in mente di prendere? La cartina della città nell'elenco telefonico. Non è forzata la cosa, se avesse avuto tempo avrebbe detto "mi stanno per rapire e portare in una fabbrica che si trova alle coordinate I 8 della cartna" ma evidentemente il tempo non l'ha avuto. Qui non c'è neppure bisogno di scomodare la poetica disneyana, mi sembra logico. Che poi non ci fossero spunti nello svolgimento per cercare di capire il significato di "aiotto"... è vero, ma questo ha reso più interessante lo spiegone finale.
          Inoltre, non credo che in tutti i gialli ci sia davvero l'inserimento di quacosa di più di quello che ha scritto Mezzavilla in questa sceneggiatura per far capire la verità... ::)

          Grazie a Ego, Quaquarone e Maxi per i complimenti: @ Ego, potresti copincollare quello che ho scritto nei post su un file di Word e poi stamparti quello, se ti è più comodo ;) Sarebbe interessante scovare quella storia anni '80, mi incuriosisici... :o
          @ Quaquarone: vero, ti quoto per il termine usato per molte storie di Mezzavilla, surreal-psicologico. :)

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          Maxi
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            Re: Silvano Mezzavilla
            Risposta #34: Domenica 27 Set 2009, 22:36:13
            il fatto che questa sia stata disegnata proprio da Romano le dà un tocco tangibile in più. In parole povere, io non penso che i disegni siano solo cornice, ma come anche in altre occasioni sono funzionali alla trama, e penso che per quanto magistrale di suo sia la sceneggiatura avrebbe reso meno bene se fosse stata disegnata da (per dire) Camboni (per dire un autore che a me piace molto, ma che non avrebbe reso splendida allo stesso modo quest'avventura). Le espressioni di smarrimento di Topolino, la figura di Samuele... tutti elementi importanti.
            Possibilissimo che mi ricordi male... vedrò di andare a ricercarla nei prossimi giorni

            la vecchina che guarda con sospetto Topolino che entra nella cabina fuori servizio (chiamando addirittura un'amica) mi hanno fatto più che sorridere
            Ottima quella gag... perfetta per questo genere di storie e, non a caso, inserita dal bravo Mezzavilla...

            Grazie a Ego, Quaquarone e Maxi per i complimenti
            Figurati, grazie a te per il tuo lavoro

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            EGO
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              Re: Silvano Mezzavilla
              Risposta #35: Lunedì 28 Set 2009, 00:01:16
              ciò che invece, imho, è un pò un arrampicata sugli specchi, è proprio "AIOTTO"... idea certamente ottima per creare suspence... ma secondo voi uno che sta per essere rapito si mette a lasciare indicazioni chiare o un indizio così assurdo, praticamente un altro enigma?
              Senza "Aiotto" la storia sarebbe valsa la metà di quel che vale. Quel dettaglio è proprio LA genialata della storia, quello che rimane sempre in sottofondo durante tutta l'indagine, la prima tessera del puzzle ma anche l'ultima ad andare a posto. Il senso di suspense e l'autentica epifania che colgono il lettore quando Topolino dice "Perciò, Norton urla che lo potranno trovare..." e tutto si chiarisce, non si possono dimenticare. Credo che sia stato uno dei momenti più belli in assoluto di tutte le mie letture, fumettistiche e non. Se questa storia viene ricordata da tutti quelli che l'hanno letta, è anche molto merito di "Aiotto".

              Le altre critiche mosse alla Voce spezzata sono molto deboli, e anche un po' tristi. Sminuire una storia "perché non contiene gag" vuol dire non aver capito molto del fumetto, Disney o non Disney. In quanto alle "coincidenze", praticamente tutte le storie ne contengono. Nella vita reale molti casi non vengono mai risolti proprio perché non si verificano quelle coincidenze: il detective non passa nel posto giusto al momento giusto, il colpevole non si lascia sfuggire un indizio, la vittima non riesce a lasciare un messaggio, il detective non sfugge agli agguati dei colpevoli. Qualsiasi detective story, e molti altri tipi di storie, funzionano solo perché vi si verificano eventi fortuiti. Quindi l'accusa è assurda, e non ha senso sfoderarla contro una storia così bella quando ci sono decine di altri gialli di Topolino molto meno solidi e basati sugli stessi meccanismi della Voce spezzata.


              EDIT: ho trovato la storia che ricorda la Sindrome visionaria. Si tratta di Topolino e il cane parlante, di Amendola, da Topolino 1477. E' molto meno drammatica della storia di Mezzavilla, ma il nucleo della trama è lo stesso.
              « Ultima modifica: Lunedì 28 Set 2009, 13:37:26 da EGO »

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              Maxi
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                Re: Silvano Mezzavilla
                Risposta #36: Lunedì 28 Set 2009, 17:16:51
                Senza "Aiotto" la storia sarebbe valsa la metà di quel che vale. Quel dettaglio è proprio LA genialata della storia, quello che rimane sempre in sottofondo durante tutta l'indagine, la prima tessera del puzzle ma anche l'ultima ad andare a posto. Il senso di suspense e l'autentica epifania che colgono il lettore quando Topolino dice "Perciò, Norton urla che lo potranno trovare..." e tutto si chiarisce, non si possono dimenticare. Credo che sia stato uno dei momenti più belli in assoluto di tutte le mie letture, fumettistiche e non. Se questa storia viene ricordata da tutti quelli che l'hanno letta, è anche molto merito di "Aiotto".
                certamente è la cosa che è rimasta maggiormente impressa nella mente di tutti, e insieme ai meravigliosi disegni e all'ottima sceneggiatura, all'atmosfera di mistero che si è saputo creare nella trama, nei temi, nel linguaggio. ha fatto sì che la storia avesse il successo che si meritava. Non ne volevo certo sminuire la sua carica narrativa che tocca il suo massimo nel momento della rivelazione, ma solo dire che a me, a sangue freddo, ha dato, vagamente, la sensazione di un'arrampicata sugli specchi. E' anche vero, come ha giustamente detto prima bacci88, che in un giallo (e che signor giallo in questo caso) bisogna anche saper stare al gioco e non fare troppo i pignoli. Ribadisco che nella mia visione ciò non inficia assolutamente il fatto che la storia possa essere considerata un capolavoro. La sindrome visionaria però va pur detto che, imho, riesce a raggiungere gli stessi livelli di mistero, pathos (anzi pathos forse anche di più considerando anche che, come ha notato anche Everett nella recensione, dà anche al lettore l'impressione di essersi sognato tutto), e rivelazione finale senza darmi mai l'impressione della benchè minima forzatura. Piccolezze ovvio, per capirsi siamo nell'ordine, dal mio punto di vista, di un 30 alla "voce spezzata" e un 30 e lode alla "sindrome visionaria" ...

                Le altre critiche mosse alla Voce spezzata sono molto deboli, e anche un po' tristi.
                su questo, sia chiaro, concordo pienamente con te, come già ho avuto modo di dire nel mio primo post in questo topic...

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                  Re: Silvano Mezzavilla
                  Risposta #37: Sabato 31 Ott 2009, 13:44:20
                  Niente da togliere a Mezzavilla,un grande autore,che forse tiene solo il difetto di non essere molto prolifico :-/,ma le sue storie hanno qualcosa di particolare,qualcosa che lo distingue dagli altri autori.

                  Nelle storie di Silvano in cui i protagonisti sono sempre Topolino o Gambadilegno le storie sono noir,storie che già dal titolo potrebbero già fare paura se non si sapesse che è una storia Disney.

                  Topolino interpreta più che mai la parte del detective metropolitano,agendo in una Topolinia buia e fredda e ciò mi riporta alla mente vecchi film di gangster.

                  Questa è la mia impressione non solo sulla voce spezzata ma anche su altre storie dove la sensazione più forte è l'inquietudine

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                  kor
                  Bassotto
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                    Re: Silvano Mezzavilla
                    Risposta #38: Martedì 10 Nov 2009, 17:52:08
                    Certo, le  storie di Topolino Mezzavilla erano proprio suggestive, direi, le migliori. Qualcuno sa perchè non si vedono più le sue storie? :(

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                    Denis
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                      Re: Silvano Mezzavilla
                      Risposta #39: Giovedì 29 Apr 2010, 18:42:46
                      Gia'. come mai non si vede questo autore? Dopo l'epoca scarpiana, e' stato il miglior inventore di gialli  misteriosi con Topolino.

                        Re: Silvano Mezzavilla
                        Risposta #40: Martedì 8 Nov 2011, 16:58:08
                        Uno degli autori Disney che apprezzo di più. Non ha sceneggiato tante storie, ma la loro qualità è sicuramente elevata (ad esempio il mistero della voce spezzata o la villa dei misteri). Ha saputo rielaborare alcuni personaggi sotto una luce diversa come Manetta e Gambadilegno. Mi piacerebbe leggere una sua nuova storia, magari disegnata da Cavazzano...chissà!

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                        zebedeo
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                          Re: Silvano Mezzavilla
                          Risposta #41: Martedì 8 Nov 2011, 23:57:20
                          Anche a me piacerebbe ritrovare Mezzavilla nelle pagine di Topolino. Quasi tutte le (poche) storie che ha scritto sono memorabili. Ha rilanciato Topolino come protagonista di detective stories, ha rigenerato Gambadilegno, ha creato atmosfere cinematografiche. Un grande.  Visto che Artibani è tornato mi auguro di cuore che torni anche lui.

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                            Re: Silvano Mezzavilla
                            Risposta #42: Mercoledì 9 Nov 2011, 12:24:27
                            un grandissimo autore che manca da qualche annetto dal settimanale del topo...peccato :-/ :(
                            e sono anche alla ricerca di una delle sue storie migliori(a quanto ho letto sul forum)

                            Nella cultura esiste sempre un futuro

                              Re: Silvano Mezzavilla
                              Risposta #43: Mercoledì 9 Nov 2011, 22:56:09
                              un grandissimo autore che manca da qualche annetto dal settimanale del topo...peccato :-/ :(
                              e sono anche alla ricerca di una delle sue storie migliori(a quanto ho letto sul forum)

                              Questa storia, oltre ad avere una trama affascinante e coinvolgente, è disegnata magistralmente da Scarpa. Te la consiglio vivamente: non rimarai deluso.


                               

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